Mi sono preparato una tazza di caffe e ho fumato una sigaretta. Non avevo mai fatto un sogno simile prima d’ora e mi sono reso conto ch’era collegato alla serata trascorsa con Alice. Ho incominciato a pensare a lei in modo diverso.

La libera associazione mi e ancora difficile, perche e quasi impossibile non guidare il corso dei propri pensieri… lasciare semplicemente aperta la mente e consentire che vi scorra qualsiasi cosa… idee che ribollono alla superficie come in un bagno di schiuma… una donna che fa il bagno… una ragazza… Norma sta facendo il bagno… io la spio attraverso il buco della chiave… e quando esce dalla vasca per asciugarsi, vedo che il suo corpo e diverso dal mio. Le manca qualcosa.

Sto correndo lungo il corridoio… qualcosa mi sta dando la caccia… non una persona… soltanto un grosso coltello da cucina balenante… e io ho paura e piango, ma non un suono mi esce dalle labbra perche ho il collo tagliato e sto sanguinando…

«Mamma, Charlie mi spia attraverso il buco della chiave…»

Perche e diversa? Che cosa le e successo?… sangue… sto sanguinando… un buio nascondiglio…

Tre ciechi topolini… tre ciechi topolini,

guarda come corrono! Non vanno certo piano!

Inseguono tutti e tre quei bambini

che con il coltello han tagliato loro i codini.

Avevi mai visto qualcosa di tanto strano?

Tre… ciechi… topolini?

Charlie, solo in cucina al mattino presto. Tutti gli altri dormono e lui si diverte a giocare con il suo spago e i dischi che girano. Uno dei bottoni si stacca dalla camicia mentre lui si china e rotola sul disegno intricato del linoleum della cucina. Rotola verso il bagno e lui lo segue, ma poi lo perde. Dov’e il bottone? Va nel bagno a cercarlo. Nel bagno c’e un armadietto dove si trova la cesta della biancheria e a lui piace tirar fuori tutta la biancheria e guardarla. La biancheria di suo padre e di sua madre… e quella di Norma. Gli piacerebbe provarsela e farsi passare per Norma, ma una volta, quando ci ha provato, e stato sculacciato da sua madre. Li, nella cesta della biancheria, trova le mutandine di Norma sporche di sangue secco. Che cosa ha fatto di male? E atterrito. Chiunque sia stato, potrebbe venire a cercarlo…

Perche un simile ricordo dell’infanzia rimane in me cosi nitido e perche mi spaventa anche adesso? Forse a causa dei miei sentimenti per Alice?

Ripensandoci, ora, posso capire perche mi e stato insegnato a tenermi lontano dalle donne. Ho fatto male a esprimere i miei sentimenti per Alice. Non ho alcun diritto di pensare a una donna in questo modo… non ancora. Ma nel momento stesso in cui scrivo queste parole, qualcosa dentro di me grida che c’e di piu. Sono una creatura umana. Ero una creatura umana prima di essere sottoposto al bisturi del chirurgo. E devo amare qualcuno.

8 maggio Anche adesso che ho saputo che cosa si stava svolgendo alle spalle del signor Donner, stento a crederlo.

Ho notato per la prima volta che accadeva qualcosa di strano durante l’ora di punta, due giorni fa. Gimpy era dietro il banco e stava fasciando una torta di compleanno per uno dei nostri clienti piu assidui… una torta che costa tre dollari e novantacinque. Ma quando Gimpy ha azionato la manovella, il registratore di cassa ha segnato soltanto due dollari e novantacinque. Stavo per dirgli che aveva commesso un errore quando nello specchio dietro il banco ho veduto una strizzatina d’occhio e un sorriso passare dal cliente a Gimpy, e il sorrisetto di risposta sulla faccia di Gimpy. E quando l’uomo ha preso il resto, ho visto il lampo di una grossa moneta d’argento rimasta nella mano di Gimpy prima che le sue dita si chiudessero su di essa, e il movimento fulmineo con il quale egli si e messo in tasca il mezzo dollaro.

«Charlie», ha detto una donna alle mie spalle. «ce ne sono ancora di quei cannoli alla crema?»

«Vado a vedere.»

Ero contento di essere stato interpellato, perche cosi avrei avuto il modo di riflettere su quel che avevo veduto. Senza dubbio, Gimpy non aveva commesso un errore. Aveva volutamente fatto pagare meno al cliente, e tra loro esisteva un’intesa.

Mi sono addossato inerte alla parete, non sapendo che cosa fare. Gimpy lavora alle dipendenze del signor Donner da piu di quindici anni. Donner, che ha sempre trattato i suoi dipendenti come intimi amici, come parenti, ha invitato piu di una volta a cena a casa sua la famiglia di Gimpy. Spesso ha affidato il negozio a Gimpy quando doveva uscire, e io ho sentito parlare delle numerose volte in cui Donner ha dato a Gimpy denaro per pagare le spese d’ospedale a sua moglie.

Era incredibile che qualcuno potesse derubare un uomo simile. Doveva esserci qualche altra spiegazione. Forse Gimpy aveva realmente commesso un errore nell’azionare il registratore di cassa e il mezzo dollaro era stato semplicemente una mancia. Oppure il signor Donner aveva concesso uno sconto speciale a questo cliente che acquista con regolarita torte alla crema. Tutto anziche credere che Gimpy sia un ladro. Gimpy e sempre stato cosi buono con me.

Non volevo piu sapere. Ho tenuto gli occhi distolti dal registratore di cassa mentre portavo fuori i vassoi delle paste e suddividevo i cannoli, i baba al rum, le torte.

Ma quando e entrata la donnetta con i capelli rossi, quella che mi pizzica sempre le gote e scherza dicendo che deve trovarmi un’amichetta, ho ricordato che e venuta quasi sempre mentre Donner era fuori a pranzo e quando Gimpy si trovava al banco. Gimpy mi ha mandato molte volte a consegnare le ordinazioni a casa sua.

Senza ch’io lo volessi, la mia mente ha fatto il totale degli acquisti di lei, arrivando a quattro dollari e cinquantatre centesimi. Tuttavia ho voltato la testa per non vedere che cosa avrebbe segnato Gimpy sul registratore di cassa.

Volevo sapere la verita eppure temevo quel che avrei potuto scoprire.

«Due e quarantacinque, signora Wheeler», ha detto lui.

Il trillo del registratore di cassa, il conteggio del resto, lo sbattere del cassetto. «Grazie, signora Wheeler.» Mi sono voltato giusto in tempo per vederlo mettersi la mano in tasca e ho udito il tintinnio soffocato delle monete.

Quante volte si e servito di me come di un intermediario per consegnarle i pacchi, facendole pagare di meno, per poter poi in seguito dividere la differenza? Ha forse approfittato di me in tutti questi anni perche lo aiutassi a rubare?

Non riuscivo a distogliere gli occhi da Gimpy mentre zoppicava dietro il banco e il sudore gli scorreva sotto il berretto di carta. Sembrava animato e di buon umore, ma a un tratto, alzando gli occhi, ha sorpreso il mio sguardo, e allora si e accigliato e ha voltato le spalle.

Volevo picchiarlo. Volevo andare dietro il banco e rompergli la faccia. Non ricordo di aver mai odiato nessuno prima d’ora… ma stamane ho odiato Gimpy con tutta l’anima

Sfogarmi scrivendo tutto questo nel silenzio della mia stanza non e servito a nulla. Ogni volta, pensando che Gimpy deruba il signor Donner, mi vien voglia di fracassare qualcosa. Per fortuna non credo di essere capace di violenze. Credo di non aver mai picchiato nessuno in vita mia.

Ma devo ancora decidere il da farsi. Dire a Donner che il suo fidato dipendente lo ha derubato in tutti questi anni? Gimpy negherebbe e io non potrei mai provare che e vero. E come la prenderebbe il signor Donner? Non so che cosa fare.

9 maggio Non riesco a dormire. Questa faccenda mi ha sconvolto. Devo troppo al signor Donner per poter stare a guardare mentre lo derubano cosi. Sarei colpevole quanto Gimpy, se tacessi. Eppure spetta proprio a me denunciarlo? La cosa che mi esaspera di piu e che quando mi mandava a fare le consegne si serviva di me per derubare Donner. Non sapendo niente, io non c’entravo… non avevo colpa. Ma ora che so, con il mio silenzio sono colpevole quanto lui.

Eppure Gimpy e un mio collega. Ha tre figli. Che cosa fara se Donner lo licenzia? Potrebbe non riuscire a trovare un altro posto… tanto piu che zoppica.

Ma devo preoccuparmene io?

Qual e la cosa giusta da fare? E un’ironia che la mia intelligenza non mi aiuti a risolvere un problema come

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