vero?
Il viso di Claire si giro con lentezza, questa volta: lo guardo con un sorriso lievemente sfumato di cinismo. — Sei molto sveglio, no? — Poi s'imbroncio. — Sei sicuro che io meriti tanta attenzione? Dopotutto, che cosa ci guadagni? — inarco le sopracciglia e conservo quell'espressione, mentre il sorriso si allargava a poco a poco sulle sue labbra.
— Io non decido mai quello che mi deve interessare — disse Hawks. — Prima, qualcosa mi rende perplesso. Poi lo studio.
— Devi avere degli istinti curiosi allora, non e cosi? — Claire rimase in attesa di una risposta. Hawks non disse nulla. Lei aggiunse: — In molti sensi della parola, suppongo. — Hawks continuo a guardarla serio serio, e l'espressione della donna perse lentamente di vivacita. All'improvviso si giro sul dorso, con le caviglie rigidamente incrociate, si poso le mani sui muscoli delle cosce. — Io sono la donna di Al — disse rivolta al cielo.
— Quale Al? — chiese Hawks.
— Che cosa gli sta succedendo? — domando lei di rimando, muovendo solo le labbra. — Che cosa gli fai?
— Non lo so, esattamente — disse Hawks. — Aspetto di scoprirlo.
Claire si levo a sedere e si giro per guardarlo in faccia: i seni si muovevano sotto il costume allentato. — Hai una specie di coscienza? — chiese. — C'e qualcuno che non sia indifeso, davanti a te?
Hawks scosse il capo. — La domanda non e valida. Io faccio quello che devo fare. Nient'altro.
Claire sembrava quasi ipnotizzata. Si fece un poco piu vicina.
— Voglio andare a vedere se Al sta bene — disse Hawks, alzandosi.
Claire inarco il collo e levo lo sguardo verso di lui. — Hawks — mormoro.
— Scusami, Claire. — Lo scienziato giro intorno alle gambe della donna e si avvio verso la casa.
— Hawks — ripete lei, con voce rauca. La parte superiore del costume da bagno era scivolata quasi completamente giu dai seni. — Questa notte dovrai prendermi.
L'uomo non si fermo.
— Hawks… ti avverto!
Hawks spalanco la porta e scomparve oltre la vetrata inondata dal sole.
5
Com'e andata? — rise Connington, dalle ombre del bar, all'estremita opposta del salone. Venne avanti: portava un paio di calzoncini stampati, e la cintura stretta gli faceva delle grinze alla pelle dello stomaco. Teneva sul braccio una camicia da spiaggia ripiegata e reggeva una caraffa di peltro e due bicchieri. — Visto da qui, e un po' come un film muto — disse indicando con un cenno del capo la parete di vetro che guardava sul prato e la piscina. — Magnifico per l'azione, ma un po' scarso come dialoghi.
Hawks si volto a guardare. Claire era ancora seduta, e guardava in direzione di quella che doveva essere una barriera di immagini riflesse e lampeggianti di se stessa.
— A un uomo fa effetto, vero? — ridacchio Connington. — Con lei, essere avvisati non significa essere salvati. E uno spirito elementare. E una forza della natura… la marea che sale, l'avvento delle stagioni, un eclissi di sole. — Guardo nella caraffa, dove il ghiaccio che galleggiava sul liquido aveva cominciato a tintinnare. — Creature simili non possono venire considerate buone o malvagie — disse, stringendo le labbra. — Non dagli uomini mortali. Hanno le proprie leggi, ed e inutile contrastarle. — Alito in faccia a Hawks. — Nascono tra noi… passeggiatrici,
— Dov'e Barker?
Connington fece un gesto con la caraffa. — Di sopra. Ha fatto la doccia, ha minacciato di sbudellarmi se non mi spostavo per lasciarlo passare in corridoio, ed e andato a letto. Ha messo la sveglia per le otto. Ha ingurgitato un bicchiere di gin per aiutarsi. Dov'e Barker? — ripete Connington. — Nella terra dei sogni, Hawks… qualunque fosse la terra dei sogni che lo attendeva.
Hawks guardo l'orologio.
— Tre ore, Hawks — disse Connington. — Tre ore, e in questa casa non c'e un Sovrano. — Giro attorno allo scienziato, avviandosi verso la porta esterna. —
—
Hawks si avvicino al bar. Comincio a frugare, e trovo una bottiglia di
Hawks si diresse lentamente al divano ricoperto di pelle davanti alla finestra, e sedette. Si accosto alle labbra l'orlo del bicchiere, puntellando i gomiti sulle cosce. Cinse il bicchiere con entrambe le mani, tenendolo leggermente, e lo inclino per poter sorseggiare. La meta inferiore del suo viso era inondata dalla luce rossastra del sole, screziata da fioche sfumature d'ambra e di punti vitrei di riflessi mutevoli. La radice del naso e la parte superiore del viso erano sotto un velo d'ombra.
Claire si rigiro e alzo un braccio per prendere il bicchiere portole da Connington: sfioro il bicchiere dell'altro e bevve, inarcando il collo. Poi torno a girarsi, puntellandosi sui gomiti, le dita intrecciate intorno al bicchiere posato sul bordo della piscina, continuo a guardare l'acqua.
Connington sedette accanto a lei, immergendo le gambe in acqua. Claire si passo una mano sul braccio. Connington alzo di nuovo il bicchiere, lo levo in un brindisi, e attese che Claire bevesse ancora. Lei lo fece, muovendo le spalle, e premendo l'altra mano, di piatto, sul corpino del costume.
La luce del sole scendeva obliquamente, dietro Connington e Claire Pack: i loro profili spiccavano in ombra contro lo sfondo brillante dell'oceano e del cielo.
Connington torno a riempire i bicchieri.
Claire sorseggio dal suo. Connington le tocco la spalla e piego la testa verso di lei: la bocca della donna si apri in una risata. Poi lei tese la mano e gli tocco la cintura, pizzico il rotolo di carne intorno allo stomaco. Alzo la spalla e irrigidi il gomito. Connington le afferro il polso, poi risali con la mano lungo il braccio di lei, spingendo all'indietro. Si giro, depose in fretta il bicchiere, e piombo nella piscina. Fulmineamente tese le mani e afferro le braccia di Claire, tirandole in avanti.
La luce sfolgoro in faccia a Hawks, gli riempi le occhiaie, mentre il disco del sole scivolava di taglio, comparendo sotto la grondaia. Lo scienziato abbasso le palpebre, fino a quando i suoi occhi sbirciarono attraverso il diaframma delle ciglia.
Tenendo stretti i polsi di Claire, Connington piego le gambe in avanti, punto i piedi contro il bordo della piscina, e si distese, piatto. Claire scivolo nell'acqua, addosso a lui, e guazzarono sotto la superficie, invisibili. Un attimo dopo, la testa e le spalle della donna eruppero dall'acqua un poco piu in la; prese a nuotare verso la scaletta, si arrampico e si fermo per ricoprirsi i seni con il corpino del costume. Raccolse dall'erba l'asciugatoio con un gesto rapido del braccio, se lo getto intorno alle spalle e scomparve a passo svelto verso sinistra, in direzione dell'altra ala della casa.
Connington resto immerso, seguendola con gli occhi. Poi balzo avanti, sguazzo verso i gradini all'estremita dove la piscina era meno profonda, e usci, con l'acqua che gli ruscellava dalle spalle e dal dorso. Mosse qualche lungo passo nella stessa direzione. Poi giro di scatto la testa verso la vetrata. Cambio rotta, obliquamente, e arrivato all'angolo della piscina si tuffo con una spanciata. Nuoto verso il trampolino. Poi, per qualche tempo, fino a quando il sole fu in piena vista, e il salone in cui si trovava Hawks si riempi di rosso, il suono delle vibrazioni del trampolino scosse, a intervalli sporadici, le travature in legno della casa.
Alle otto meno dieci, al piano di sopra una radio comincio a trasmettere musica