Tutti erano felici e non c’era bisogno di medicine o di sedativi, perche nessuno era mai malato o stanco.

— Ma qualcuno rovino tutto — disse DWY, con gli occhi scintillanti.

— Si — disse PTO. — Alcuni non erano contenti del paradiso di OMM. Volevano di piu, volevano generare i loro figli, popolare il mondo al di fuori del controllo e della pianificazione.

DWY disse: — La legge di OMM era: Crescete e moltiplicatevi, ma entro i limiti della programmazione sociale. Ma alcuni volevano ignorare la programmazione e generare a caso.

THX senti pulsare la testa. «Basta» chiedeva in silenzio. «Piantatela!»

— Be’, vedete cos’e successo? A forza di generare in modo incontrollato, il mondo divento sovraffollato e inquinato. Inquinamento, malattie e fame dappertutto. Grazie ad alcuni uomini lungimiranti e santi furono costruite le citta sotterranee.

— E da allora gli uomini sono vissuti li, al sicuro.

— E quelli in superficie da allora sono morti nel sudiciume da loro stessi creato — disse PTO, solenne.

— Una bella liberazione! — disse DWY.

— Cosi — concluse PTO — questo e il posto migliore dove stare. Siamo al sicuro, al caldo, e con tutte le comodita. Non bisogna aver paura. Non ci sono altri posti.

Il rumore della sbarra di un robopoliziotto sul pavimento li fece trasalire. THX non si era accorto del suo arrivo.

— OUE sei sei sei due — annuncio il robot. OUE era un uomo di mezza eta con la faccia inespressiva, come in trance.

Il robot si diresse verso l’ometto nerboruto che una volta aveva attaccato IMM. Questi colpi la mano che il robot gli tendeva, poi lo colpi nel petto. Il robot si rovescio indietro e cadde con suono metallico. Ridendo istericamente, l’uomo si mise a saltare sulla faccia del robot. Questo, che pareva cosi solido, assomigliava ora a un parafango accartocciato. Con un urlo di trionfo, l’ometto corse via.

Lo guardarono farsi sempre piu piccolo sull’informe sfondo bianco. Poi, con un urlo orribile, scomparve. THX si giro e guardo PTO, che scuoteva la testa.

— Violenza — disse, come un. medico che diagnosticasse una malattia mortale. — Violenza.

Dopo che ebbero mangiato, arrivarono due robot a prendere il loro collega accartocciato.

«E assurdo, e folle» pensava THX. «Ci stanno uccidendo la mente perche vogliono conservare per loro i nostri organi.»

«Non permettere che ti facciano questo» gli parve di sentire la voce di LUH. «Sii forte. Puoi vincerli.»

Gli venne male pensando a lei. «LUH. Dov’e? Come posso trovarla?»

PTO camminava piano intorno ai letti con il giovane, CAM 5254.

— Si, le tue argomentazioni sono interessanti, ragazzo mio — stava dicendo il vecchio — ma mancano di quel senso dell’equilibrio che solo una maggiore esperienza puo dare. Quando arrivai qui forse vedevo le cose come te adesso. La mia situazione mi lasciava confuso…

THX scosse la testa. Non cambiava mai niente, li. Chi arrivava e chi se ne andava, ma mai nessun vero cambiamento.

PTO continuo: — Ascolta i consigli di un vecchio e controlla gli impulsi violenti attraverso l’indagine sincera e l’osservazione onesta.

SEN, dal suo letto, intervenne: — Balle!

PTO si fermo a meta frase. SEN si rivolse a CAM.

— Lo sai — grido — quante volte abbiamo dovuto sentirlo ‘sto discorso?

Il ragazzo era confuso. Ora guardava SEN, ora PTO.

SEN si alzo dal letto. — Hai idea — disse — di quante volte, sempre lo stesso discorso? Pensa che siano tutti stupidi come lui!

PTO cerco di sorridere, ma si vedeva che era contrariato. — Sai cosa sei? — gli grido SEN. — Mi fai venir male. Se la pensassimo tutti come te…

IMM urlo. Un grido di terrore, acuto e terribile. Tutti si girarono. Era sola.

SEN fece un gesto come a dire di lasciarla perdere. — Sapete cosa vorrei io? — disse, rivolto al gruppo. — Idee. «Una» idea. Un’idea, un’idea buona, potrebbe farci uscire di qui. Vi rendete conto?

SEN era esaltato. — Non un mucchio di fatti! Non sappiamo nemmeno se siano veramente fatti! Probabilmente se li inventa di notte. E venuto il momento di «agire!».

THX, seduto sull’orlo del letto, senti lo stomaco torcersi.

— Dobbiamo solo sapere qual e l’idea giusta — continuo SEN. — Ma lo sapremo. Lo capiremo. «Io» lo capiro. Sara un’idea chiara, limpida. Diritta come il vostro naso.

Il nuovo arrivato, OUE, si precipito all’improvviso verso SEN e gli diede un pugno sul naso. SEN barcollo, dolorante, tenendosi il naso. OUE si allontano ridendo.

PTO si rivolse a CAM come se non fosse successo niente. — In futuro sarai orgoglioso di aver fatto sacrifici che ora ti sembrano insensati. Con una passione come la tua…

SEN agito minacciosamente il pugno sotto il naso di PTO. — Prima o poi ti porteranno via e sarai distrutto come gli altri.

— Non distrutto — corresse, calmo, PTO. — Consumato. Come te.

THX si alzo in piedi. Aveva le ginocchia malferme. Si mise a camminare piano, piano, pianissimo.

Senti PTO dire: — Certo, e anche vero che nessuno sa cosa accada in realta quando ti portano via, ma sarebbe ozioso farci sopra dei discorsi. SEN e stato divorato dall’ansia gia varie volte. LOO tre uno due due, che fu portato via molto prima che arrivassi tu, credeva di andare in un posto meraviglioso dove sarebbe stato enormemente felice.

THX continuo a camminare, allontanandosi dai letti. Sempre di piu.

Un robopoliziotto gli passo vicino, diretto verso i letti. Non sembro nemmeno notare THX. Dopo un po’, in lontananza, senti uno dei compagni che urlava:

— No! Non me! Prendete, lei! No, no!

THX continuo a camminare.

14

Vacuita. Ne orizzonti, ne pareti, ne luci ne ombre, ne suoni, escluso quello ovattato delle sue pantofole sul pavimento. Ne caldo ne freddo. Come un grande utero bianco, la prigione racchiudeva THX, enorme eppure soffocante.

Continuo a camminare.

Potevano anche essere ore o giorni: l’unico orologio erano le fitte dello stomaco vuoto.

Quando era troppo stanco per muoversi, si metteva giu a dormire. Quando si svegliava, riprendeva a camminare. Una volta gli parve di vedere in lontananza un gruppo di persone intorno ai letti. Ma la scena scomparve dalla vista e non riusci piu a trovare il gruppo.

«Forse e il mio gruppo, con SEN e PTO e gli altri» penso. «Forse ho camminato in cerchio.»

Non c’era modo di saperlo. Cercava di camminare il piu possibile in linea retta. Anche quando si sdraiava a dormire, cercava di puntare il corpo nella direzione verso cui stava andando. Ma di solito era cosi scomposto al risveglio che il corpo non indicava piu la direzione.

La fame si fece insopportabile. THX sentiva un bruciore costante, le gambe gli cadevano. E vedeva cose.

Con la coda dell’occhio, vedeva strane luci ammiccargli. Quando si girava per guardarle bene, scomparivano.

«La fame produce allucinazioni?» si chiese.

Poi, dal nulla, si senti la voce di OMM: — Siate benedetto. Perfino qui, in questo regno di criminali confessi e condannati, io sono con voi. Non cercate di sottrarvi al vostro destino. Riposate. Piegate la volonta alle necessita della realta. Provvedero io. Voi riposate e dormite. Dormite.

La voce registrata doveva essere ipnotica, ma THX continuo a camminare, spinto da una collera

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