del campo una fila di traghetti spaziali. Non che passassi molto tempo a guardare. La maggior parte lo passavo con l’avvocato militare che la corte mi aveva dato come difensore. Difensore! Aveva solo vent’anni, le sue credenziali principali erano che aveva lavorato nella Divisione Trademark e Copyright di una piccola Agenzia di Huston, in attesa di essere ammessa alla facolta di giurisprudenza.

Ma avevo un amico potente. Il civile cinese non dimenticava i suoi compagni di bevuta. Non volle testimoniare contro di noi, e a quanto pareva aveva anche pagato l’intera flotta dello Wang Pu, perche quando vennero chiamati a deporre, via video, testimoniarono tutti che non parlavano inglese, non sapevano cosa avessimo detto io o Gert, non erano neppure sicuri che fossimo noi gli occidentali che erano nel bar quella sera. Cosi tutto quello di cui poterono accusarmi fu di condotta indegna di un ufficiale, e questo significava niente piu che un congedo disonorevole.

Ma neppure niente di meno. Ci penso il colonnello Heckscher. Comunque a me ando bene. Gert Martels si prese lo stesso CD, ma dal momento che era un graduato di carriera, le diedero del filo da torcere; e tanto per farle ricordare meglio il congedo, ci aggiunsero sessanta giorni di carcere duro.

Tarb in purgatorio

1

Quando andai alla Taunton, Gatchweiler & Schocken per riavere il mio vecchio lavoro, temevo che Val Dambois non avrebbe neppure voluto vedermi. Su questo mi sbagliavo. Mi ricevette. Era contento. Rise per tutto il colloquio. — Povero sciocco — disse. — Non riesci neanche a stare in piedi. Cosa ti fa credere che abbiamo tanto bisogno di tassisti da prenderti con noi?

Dissi:

— La mia anzianita…

— La tua anzianita, Tarb — disse lui con gusto, — e finita con il tuo congedo disonorevole. Per giusta causa. Sparisci. Meglio ancora, ammazzati. — E mentre scendevo le quarantatre rampe di scale fino all’uscita posteriore (Dambois non aveva ritenuto di darmi un biglietto per l’ascensore) mi chiedevo quanto tempo sarebbe passato prima che quella diventasse una logica possibilita.

C’era una corrente di opinione convinta che questo era precisamente cio che stavo gia facendo. All’atto della mia separazione fisica dal servizio, la dottoressa militare aveva letto i quadranti e i diagrammi con un’espressione sempre piu preoccupata, fino a quando non aveva perforato i miei documenti e aveva visto che ero un CD. — Ah, bene — disse allora — immagino che non abbia importanza. Ma direi che siete destinato al totale collasso fisico e mentale entro i prossimi sei mesi. — E stampo a grosse lettere rosse, sulla lunga lista delle mie degenerazioni fisiche, la dicitura NON DIPENDENTE DAL SERVIZIO, cosicche neppure la Cassa Veterani si sarebbe interessata a quello che ne sarebbe stato di Tennison Tarb. Forse Mitzi si? L’orgoglio mi impedi di chiederglielo… Per cinque giorni. Poi le mandai un messaggio, dal tono sicuro e tranquillo: ci vediamo per un bicchierino, in ricordo dei vecchi tempi? Lei non rispose. Non rispose neppure ai messaggi meno sicuri e tranquilli del decimo, del dodicesimo, del quindicesimo giorno…

Tennison Tarb non aveva piu amici, a quanto pareva.

Tennison Tarb non aveva piu molti soldi, anche. Il congedo disonorevole comportava la confisca di tutta la paga e di tutte le indennita. Il che fra le altre cose voleva dire che i conti del bar della sala ufficiali di Urumqi erano passati a un’agenzia di riscossione. Il resto del mondo si era dimenticato della mia esistenza, ma gli spaccagambe non ebbero difficolta a trovare me, e quello che restava del mio conto in banca. Quando se ne andarono, con la cifra dovuta, piu gli interessi, piu l’indennita di riscossione, piu le tasse… piu la mancia! (perche, mi spiegarono facendo dondolare i bastoni di gomma, i clienti danno sempre una mancia ai riscossori), non restava finanziariamente di Tennison Tarb molto piu di quanto restasse da ogni altro punto di vista.

Eppure avevo ancora la mia brillante, originale, creativa mente! (Oppure si era talmente deteriorata insieme al resto, che le idee piu stupide e banali mi sembravano brillanti?) Leggevo l’Era pubblicitaria ogni volta che mi capitava l’occasione di avere a disposizione un’Omni-V, per esempio mentre aspettavo in qualche saletta, per un lavoro che non mi avrebbero dato. Annuivo approvando alcune campagne, aggrottavo la fronte disgustato di fronte ad altre… io avrei saputo fare molto meglio!

Ma nessuno voleva offrirmi una possibilita. La voce si era sparsa. Ero sulla lista nera.

Anche il piu miserabile appartamentino in affitto a tempo parziale era piu di quanto potessi permettermi, cosi mi sistemai a pensione con una famiglia di consumatori a Bensonhurst. Avevano messo un annuncio dicendo che c’era spazio per una persona, e il prezzo era giusto. Feci un lungo viaggio in metropolitana, trovai la casa, scesi fino al terzo piano seminterrato, e bussai alla porta. — Salve — dissi alla donna dall’aria stanca e preoccupata che mi apri. — Sono Tennison Tarb — e alla fine della frase tirai un respiro. Mio Dio! Me n’ero dimenticato! Mi ero dimenticato di come vivevano i consumatori, e soprattutto mi ero dimenticato cosa fa una dieta da consumatori al sistema digestivo. E vero che le proteine di fibre vegetali assomigliano alla carne… almeno un po’… al Manzovero di colture cellulari, almeno… Ma anche se le papille si fanno ingannare, la flora intestinale no. E lei sa cosa farne di quella roba. Se ne libera… in gran parte sotto forma di gas. Per darvi un’idea dell’atmosfera di quell’appartamento di consumatori, vi diro che era come quando uno si trova in un quartiere di infima classe, ed e costretto a servirsi dei cessi comuni, un po’ prima dell’ora di punta del mattino o della sera. Solo che ora dovevo viverci dentro.

Neanche loro furono molto contenti di vedermi, perche la borsa piena di Mokie che mi portavo sulla schiena aggiunse una nuova ruga di preoccupazione a quelle che la donna gia aveva sulla faccia. Ma avevano bisogno dei soldi, e io avevo bisogno di un posto per dormire. — Potete anche mangiare con noi — disse lei. — Non vi costera molto.

— Forse piu tardi — dissi. Avevano gia messo i bambini a dormire nelle culle appese sopra il lavandino. Con il loro aiuto spostai i mobili per far posto al mio materassino gonfiabile, e mentre mi addormentavo la mia mente brillante, originale, creativa, riusci a trovare ispirazione perfino nell’avversita. Un nuovo prodotto! Deodoranti antigas da mettere nel cibo. I chimici potevano inventare qualsiasi cosa… che poi funzionasse o no, non aveva molta importanza: l’importante era trovare una buona idea per la campagna e un nome per il marchio.

Quando mi risvegliai la mattina, la campagna era ancora ben delineata nella mia mente, ma c’era qualcosa che non andava. Dov’era la puzza? Non la sentivo piu! E mi resi conto che i consumatori non sentono i loro odori. Naturalmente, mi dissi, era soltanto necessario dirglielo. Questa e la gloria della pubblicita: non solo soddisfare i bisogni, ma crearli.

Ma mentre andavo all’ennesima agenzia di collocamento, quella mattina, mi resi conto di una cosa: le idee brillanti non valgono un fico secco se le ha la gente sbagliata. Quand’ero alla T.G.&S., e avevo facile accesso all’ufficio del Vecchio e al Comitato di Pianificazione, il mio progetto si sarebbe trasformato in una campagna da dieci milioni di dollari nel giro di novanta giorni. Incastrato in un vagone della metropolitana, diretto a un’agenzia di collocamento, disoccupato, quasi senza un soldo, senza la mia rete di amici e colleghi, non era piu un progetto. Era una fantasia, e prima avessi smesso di fantasticare e mi fossi rassegnato alla mia nuova condizione sociale, tanto meglio sarebbe stato.

Ma orgoglio o non orgoglio, quanto mi mancava la mia signora di ottone!

Quella sera presi una decisione. Non tornai dalla mia famiglia di consumatori per cena. Non mangiai per niente. Mi sedetti fuori dal condominio di Nelson Rockwell, bevendo Mokie e aspettando che si svegliasse. Un vecchio dall’aria stanca, con un vassoio di campioni di Kelpy-Krisp, ne scambio alcuni per delle Mokie; un giovane poliziotto della Brink, dall’aria cattiva, mi fece sloggiare due volte; un migliaio di consumatori frettolosi mi passarono a fianco ignorandomi, anche quando inciampavano su di me. Ebbi un sacco di tempo per pensare, e nessuno dei miei pensieri era molto piacevole. Ero molto lontano da Mitzi Ku.

Quando finalmente Rockwell usci e mi vide appoggiato al bidone della spazzatura spalanco la bocca… Non

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