mostrati i planetoidi di Epsilon Eridani; come potete vedere, ve ne sono molti, solo che sono tutti piccoli e non posseggono atmosfere degne di interesse. Il nostro compagno Oberon comunque vi potra dare ulteriori delucidazioni in merito. Ora stava vedendo immagini del vostro sole e della stessa Terra vista dalla nostra astronave in fase di avvicinamento.
Terminate le fotografie astronomiche, il volto sorridente di ChinTekki-tho riapparve immediatamente sullo schermo. — E questo e solo l’inizio, miei cari amici terrestri — disse. — Il mio caro pupillo, Oberon, e uno specialista in astronomia abilitato. — Nello studio televisivo, Oberon si guardo attorno agitando il capo in un gesto affermativo. — Ha portato con se nel modulo di atterraggio una cellula di memoria contenente innumerevoli dati, e sulla grande nave ne ha a disposizione almeno diecimila volte tanti. Lui potra fornirvi qualsiasi notizia o dato desideriate in campo astronomico. Inoltre, i nostri esperti negli altri campi saranno felici di istruire i vostri specialisti terrestri per quanto riguarda scienze e tecnologie a voi sconosciute. Noi hakh’hli vi offriamo tutto cio come regalo in quanto vostri ospiti.
— Si concesse ancora una pausa, nel corso della quale rivolse un grande sorriso in direzione della telecamera.
— E ora — disse — vi devo lasciare. Ma ci risentiremo presto. Sono sicuro che avremo modo di comunicare ancora molte volte, nel corso di questa nuova epoca di amicizia fra le nostre razze che abbiamo oggi aperto.
L’immagine scomparve dallo schermo. Marguery emise un sospiro e si raddrizzo sulla sua poltrona. — Sai — disse a Sandy in tono abbastanza casuale — trovo ancora difficile credere in tutto cio.
— Credici — affermo Sandy con decisione. — Gli hakh’hli hanno un sacco di cose da darvi… Volevo dire, da darci.
Hamilton Boyle gli rivolse uno sguardo un po’ perplesso. — Ah, non ho dubbi in merito — disse. — Stavo solo chiedendomi: chissa cosa vorranno in cambio?
Non appena la trasmissione ebbe termine, i due hakh’hli si affrettarono a tornare all’albergo con i loro accompagnatori per il pasto principale. — E tu? — domando Marguery a Sandy. — Hai fame? Vorresti magari bere qualcosa prima di pranzare?
Sandy ebbe un attimo di esitazione. Non perche fosse in dubbio su che cosa volesse fare, anzi, era piu che sicuro di volere soprattutto rimanere solo con Marguery Darp, ma piu che altro perche era un po’ incerto sulle modalita da seguire. — Vuoi dire andare a bere un milkshake? — domando.
— In verita stavo pensando a un tipo di bevanda un po’ diversa — rispose Marguery con un sorriso. Detto questo, lo trascino con se fino al bar che si trovava in cima all’edificio.
Quando Sandy scopri che “una bevanda un po’ diversa” significava in realta una bevanda alcolica, rimase esterrefatto. — Ma l’alcol e un veleno, non e vero?-domando.
— Be’, in effetti lo e — rispose Marguery. — Solo che e un veleno speciale. Aiuta a rilassarsi, sai? E inoltre bere qualcosa prima di mangiare stimola l’appetito. Senti, facciamo cosi; ti ordino una cosa leggera, vino bianco con gazzosa, con solo un pochino di vino. Va bene?
La parola “vino” era come una parola magica per Sandy. — Oh, si! — disse con entusiasmo. Un bicchiere di vino sarebbe stato perfetto come introduzione alla sorpresa che aveva in serbo, penso. Sandy sapeva bene che sulla Terra il vino era quasi sempre associato in qualche modo all’amore. Tuttavia, quando arrivo il suo bicchiere, Sandy lo assaggio e alzo subito lo sguardo verso Marguery con un’espressione fra il sorpreso e il disgustato. — Sembra andato a male — disse.
— Non e andato a male — ribatte Marguery. — E
— E fermentato e andato a male non sono forse la stessa cosa? — domando Sandy. Ma decise di non insistere piu di tanto su quel punto. Era piu che determinato a fare tutto cio che facevano gli umani per procurarsi una femmina. Il secondo sorso non gli piacque certo piu del primo, ma allo stesso tempo si rese conto che lo stava invadendo da una specie di strano calore. Decise che, dopotutto, poteva anche abituarsi a quel tipo di bevanda.
Infilo una mano in tasca con un sorriso per prendere la sua sorpresa, ma nel frattempo Marguery si era gia alzata in piedi. — Andiamo fuori sul terrazzo — disse. — C’e una vista splendida.
Era vero. Sandy si guardo attorno, osservando la citta di Dawson e la campagna che la circondava. La situazione era piu che propizia per la presentazione della sua sorpresa. Sandy rimase in piedi mentre la sua accompagnatrice si sedeva su una panchina. — Marguery — disse — ti voglio dare una… ahi!
Si colpi il collo con uno schiaffo. Quando ritrasse la mano, scopri che vi era una macchia di sangue fresco.
— Che cos’era? — domando allarmato.
Marguery gli ispeziono il palmo. — Una zanzara, credo — disse in tono rassicurante. — Sei stato sfortunato, perche di solito non ce ne sono molte cosi in alto. Comunque sia, ne abbiamo veramente tante in questi ultimi anni. Prima se le mangiavano gli uccelli, ma ora gli uccelli sono stati pressoche decimati, proprio come noi umani. Cosa stavi per dirmi prima?
Sandy si sedette, grattandosi il collo. — Solo che ho una cosa da darti — rispose con una smorfia di dolore. Aveva programmato una presentazione molto piu aggraziata, ma in quel momento il collo gli prudeva un po’ troppo.
Marguery prese in mano il foglio e lo spiego con aria incuriosita. Si trattava della poesia che Sandy aveva scritto per lei quel mattino:

— Mio Dio — disse Marguery alzando lo sguardo verso Sandy.
— Ti piace? — domando Sandy in tono carico di aspettativa.
Marguery non rispose immediatamente. Lesse nuovamente la poesia con grande attenzione, quindi rivolse a Sandy uno sguardo perplesso. — E questa immagine dovrei essere io? — domando.
— Ma no, Marguery — rispose Sandy con tono imbarazzato. — Non si tratta esattamente di una tua
— Insomma, mi hai fatta come se assomigliassi a un uomo.
— Oh, no! Niente affatto! Non trovo assolutamente che tu assomigli a un uomo, cara Marguery. Ma se ti ho arrecato qualsiasi tipo di offesa…
Marguery scoppio a ridere e gli appoggio un dito sulle labbra. — Ma no, Sandy, non mi hai offesa per niente. Anzi, trovo che sia un gesto molto carino. Non credo che nessuno abbia mai scritto una poesia per me in precedenza. E solo che…
Sandy attese umilmente la conclusione della frase. — Si?
Marguery si morse il labbro inferiore. — Il fatto e che… be’, forse avrei dovuto dirtelo prima ma… Vedi, io sono una donna sposata.
Sandy la fisso con espressione terrorizzata. — Oh, Marguery! — sussurro.
Marguery assunse un’aria dispiaciuta. — Suvvia, Sandy, non prenderla cosi male.
— Oh, ma non posso farne a meno! Non avevo assolutamente idea che tu fossi una “donna sposata”. Potrai mai perdonarmi per questo?
— Oh, diavolo, Sandy! Certo che ti perdono! Non esiste nessuna legge che ti impedisca di provarci con qualcuno, anche se si tratta di una persona sposata. Soprattutto se non lo sapevi neanche. In realta, devo ammettere che ne sono lusingata. Sai, una donna in genere apprezza di essere corteggiata.
— Grazie — disse Sandy con sincera gratitudine. — Prometto che non lo rifaro mai piu. In fondo, ci sono un sacco di femmine urna… volevo dire, di altre donne attraenti con le quali posso, uh, “provarci”.
Ma Marguery non apparve per niente felice di quest’ultimo commento. Anzi, si produsse in una smorfia di evidente dispiacere. — Aspetta un attimo, Sandy — disse. — Tu sei un bel tipo. Mi piaci. Quindi, non c’e nessun motivo per il quale tu debba giungere a conclusioni affrettate.
— Ma che cosa intendi? — domando Sandy.
— Sto solo dicendo che non c’e fretta. Che abbiamo un sacco di tempo a disposizione.
Sandy era perplesso. — Ma non hai appena detto che sei una donna sposata?