— Oh, tutti i rifiuti biologici se ne sono andati da anni ormai — lo rassicuro. — Non c’e nulla in quest’acqua che possa farti del male. Non qui a New York, almeno. Piu a sud vi sono problemi ben piu gravi, perche quando sono state sommerse le centrali nucleari e fuoriuscita un sacco di roba nociva, ma qui non e successo nulla di simile. Bene, ti piacerebbe salire in cima a quel palazzo?

Sandy strinse gli occhi per osservare l’edificio indicato da Marguery, quindi scrollo le spalle nello strano “giubbotto salvagente” arancione che gli era stato fatto indossare. — Che cos’e? — domando.

— E l’Empire State Building — rispose Marguery. — Da lassu si puo vedere tutt’intorno. Allora?

Sandy fece un passo indietro mentre un’onda del fiume veniva ad accarezzargli le scarpe. — Ma certo — disse con tono aspro. — In fondo, siamo qui per divertirci, non e cosi?

Era quasi vero. E se non fosse stato per via del fatto che si sentiva ancora offeso, sarebbe stato del tutto vero, poiche cio che stavano facendo e vedendo in quel momento era esattamente cio che Sandy aveva sognato di fare e di vedere per tutta la sua vita. Si trovava nel cuore pulsante della Grande Mela! Certo, non era esattamente come se l’era aspettata, ma per il resto era proprio li, tutt’attorno a lui. Sopra la sua testa vi era un cielo azzurrissimo e nuvole candide e altissime, e intorno vi erano le finestre e le facciate degli edifici che avevano reso Manhattan famosa come la citta con piu grattacieli della Terra.

Non erano soli. Sul fiume, a meno di un isolato di distanza, vi erano diverse barchette che sfrecciavano di qua e di la con i loro carichi di persone dirette chissa dove; alcune barche erano dotate di propulsore a spinta inerziale come la loro, mentre altre usavano un tipo di motore a idrogeno che emetteva piccoli sbuffi di vapore. Ai margini del fiume vi era anche una grossa chiatta ancorata a due edifici e due gru che vi calavano oggetti dentro; rotoli di cavi elettrici, macchine per ufficio, impianti di illuminazione e simili.

— Estrazioni — spiego Marguery. — Questi edifici sono pieni di cose utili che andrebbero perse nel caso che aumentasse ancora il livello dell’acqua, il che e assai probabile… E incredibile la quantita di rame che usavano ai vecchi tempi! Cosi, cerchiamo di tirare fuori cio che ci serve finche siamo ancora in tempo.

— Sembra un lavoro pericoloso — commento Sandy mentre osservava due uomini che si sporgevano dalla finestra di un edificio altissimo per calare giu cio che sembrava essere un fascio di tubi metallici.

— In effetti lo e — disse Marguery. — Molti di questi edifici hanno le fondamenta ormai marce, consumate dalle acque, e ogni tanto ne crolla qualcuno. Ma non ti devi preoccupare per l’Empire State Building, e stato costruito per durare nei secoli!

Sandy alzo lo sguardo, tirando indietro la testa finche non gli fece male il collo, e scopri che non era tanto il fatto che quell’edificio potesse cadere che lo preoccupava, quanto il fatto di dover arrivare fino alla sua sommita. In verita pero non era preoccupato per se stesso, consapevole del fatto che i muscoli formati sulla nave hakh’hli gli avrebbero tranquillamente permesso di salire per due o trecento metri. Era preoccupato per Marguery. Ce l’avrebbe fatta? Quando entrarono finalmente nell’edificio torreggiante, trovarono diverse pozze d’acqua nell’atrio. Marguery annui con fare serio quando Sandy gliele indico. — Si — disse — quando c’e brutto tempo, le onde arrivano fino a qui. E a quanto pare sta diventando sempre peggio. Ma adesso andiamo, su!

Sandy scopri presto che non era necessario salire a piedi fino in cima all’Empire State Building. Si arrampicarono per soli quattro piani, passando accanto a sale ricolme di materiale accatastato e a un intero piano di gruppi elettrogeni che funzionavano a idrogeno e che rifornivano di elettricita tutti i piani superiori. Non vi era piu corrente elettrica nella citta, spiego Marguery, perche tutte le centrali si trovavano completamente sommerse. Tuttavia, grazie ai gruppi elettrogeni, poterono usare un comodissimo ascensore che li porto fino all’osservatorio, a oltre 80 piani di altezza.

Non vi era nessuno nell’osservatorio, e Sandy si rese subito conto del fatto che sarebbe valsa la pena di salire fin lassu anche se avessero dovuto farlo a piedi. Pur non volendolo, si ritrovo letteralmente affascinato dallo spettacolo. Da li si poteva vedere l’intero mondo degli umani! A nord-ovest, al di la del largo fiume e della vasta baia, si poteva vedere Hudson City. A nord-est, invece, vi era il mare aperto, la sua tavola luccicante interrotta solo a tratti dalle isolette di Brooklyn e del Queens, ultime vestigia delle lontanissime ere glaciali. Poco piu a destra, si potevano vedere le grandi torri sopravvissute della vecchia New York, comprese le due torri gemelle che si trovavano in corrispondenza di cio che una volta era stata la punta dell’isola di Manhattan. Proprio dietro le torri gemelle, Sandy la vide chiaramente, spuntava fuori dal centro della baia il corpo e la mano protesa con la torcia della piu famosa fra le sculture eroiche, la Statua della Liberta!

— E fantastico quassu! — esclamo Sandy felice. Marguery non rispose. Stava fissando un punto del soffitto, e quando torno a rivolgere lo sguardo verso Sandy la sua espressione era cupa.

— Marguery? — domando Sandy.

La sua accompagnatrice si riprese e si guardo attorno. Si trovavano ancora soli nel vecchio osservatorio, anche se potevano udire chiaramente il martellare costante di una squadra di operai che si trovava sotto di loro di appena un paio di piani. Marguery alzo nuovamente lo sguardo verso il soffitto, poi la sua espressione muto, come se avesse preso una decisione importante. Sandy pero non riusci a immaginare di che cosa potesse trattarsi.

— Si — disse infine Marguery. — E proprio bello avere la possibilita di stare un po’ da soli, non e vero?

Sandy si produsse in una smorfia di sorpresa. Era possibile che quella donna gli stesse dando qualche tipo di segnale sessuale? Impreco internamente contro gli incomprensibili riti della libido umana. Che cosa doveva fare? Doveva forse abbracciarla subito e farlo proprio li, sull’assolata piattaforma di osservazione del grattacielo, con il rischio che qualcuno uscisse dalle porte scorrevoli dell’ascensore da un momento all’altro?

Per un momento, gli parve che dovesse essere proprio cosi. Marguery si era avvicinata a lui di un passo, continuando a sorridere. Si era persino protesa verso di lui con la testa, arrivando con le labbra a pochi centimetri dalle sue.

Con un impeto di rabbia, Sandy sollevo il viso verso di lei e allungo le braccia. Con suo grande stupore pero, pur permettendogli di avvolgerla con le braccia e di stringerla a se, Marguery evito le sue labbra scostando il volto all’ultimo momento. Strofino il naso contro il suo orecchio, ma non cedette di un centimetro quando lui tento di girarle il volto per baciarla.

A un certo punto, Sandy si rese conto che gli stava sussurrando qualcosa nell’orecchio.

Se ne rese conto solo per il respiro, poiche Marguery stava sussurrando nell’orecchio sbagliato. La allontano da se. — Quello e l’orecchio sbagliato — le disse. — Quello giusto e dall’altra parte.

Marguery si produsse in una piccola smorfia, poi il sorriso torno a illuminare il suo volto. Avvicino le labbra all’orecchio buono di Sandy e bisbiglio:

— Sandy. Non dire nulla. Si tratta di una cosa molto importante. Ora ti chiedero se hai voglia di fare una cosa. Tu mi risponderai di si, e poi la faremo. Rispondi solo di si e non discutere.

Sandy a quel punto allontano il viso con espressione perplessa, ma la sua perplessita si moltiplico ulteriormente quando constato che Marguery gli stava sorridendo con un’espressione ancor piu maliziosamente invitante di prima.

— Ah, Sandy — sospiro lei accarezzandogli la nuca — questo luogo e proprio perfetto, non e vero? Senti, dolcezza, conosco un posticino veramente giusto in centro. Dovremo fare una nuotatina per arrivarci, ma non e difficile. Che ne dici? Ti andrebbe di andare in un posto un po’ piu intimo? Dove possiamo stare assieme un po’ solo io e te?

Detto questo, gli fece l’occhiolino.

Sandy emise un lungo sospiro. Qualunque cosa stesse accadendo, pareva essere interessante. — Ci puoi scommettere — disse, e poi aggiunse: — dolcezza.

17

Manhattan, l’isola centrale della citta di New York, non ha molte colline. Una volta ne aveva, molto tempo fa. I coloni inglesi, quelli olandesi che vennero prima di loro, e anche gli indiani che erano li prima di qualsiasi colono, parlavano tutti di una terra di colline, valli, monti, fiumi e laghi abbastanza grandi da poterli navigare. Ora non rimangono che le vestigia di tutte queste cose. Quando gli abitanti di New York si dedicarono al compito di ricoprire la loro isola di cemento, non volevano che vi fossero salite tanto ripide da impedire a un cavallo di trainarvi una carrettata di mattoni, o, in seguito, da impedire a un trattore di trainarvi sopra dieci

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