Marguery non stava piu nuotando. Stava salendo le scale a piedi, come se nulla fosse. Il livello dell’acqua giungeva fin quasi alla sommita della cella, ma la scalinata conduceva a una stanza buia che, chissa come, non era allagata.

Quando la testa di Sandy spunto fuori dall’acqua, Marguery si stava gia togliendo la maschera. Stupito, Sandy segui il suo esempio e si rese conto che si trovavano in una stanza con tanto di divani e poltrone… tutti ammuffiti e marciscenti, con un odore di stantio dominante che pero Sandy non trovo totalmente sgradevole.

Marguery intanto si stava guardando attorno, puntando il fascio della sua lampada dappertutto, sulle pareti, sul soffitto, sugli infissi… A un certo punto trovo una grossa lampada, la accese e tutto risulto piu chiaro. Si trovavano in una stanza in cui vi era una bolla d’aria e nella quale si poteva respirare tranquillamente nonostante si trovasse al di sotto del livello dell’acqua. Quando la luce si accese Sandy si rese conto che Marguery gli stava dicendo qualcosa, solo che lui non riusciva a sentire nulla. — Non… ti… sento — disse ad alta voce.

Marguery allora apri il taschino stagno della sua cintura, ne tiro fuori il piccolo apparecchio acustico, lo asciugo su una tovaglia che si trovava sul tavolo e glielo porse. Non appena Sandy lo ebbe sistemato, gli domando: — Ti piace questo posto?

Si guardo attorno. — Che cos’e?

— E un luogo dove la gente dei vecchi tempi teneva gli oggetti di valore. Quelle si chiamavano cassette di sicurezza. — Indico le pareti, costituite da tante piccole cellette, quasi tutte aperte. — Qui era dove la gente riponeva il proprio denaro, i gioielli, i testamenti, i documenti di cause legali o di divorzi… insomma, qualsiasi cosa a cui tenessero particolarmente. Quando ne avevano bisogno, venivano qui e staccavano le loro cedole, o quel che era.

— Cosa significa “staccare le cedole”?

Marguery emise una risata. — Be’, e una lunga storia. La gente che veniva qui, i ricchi, avevano tutti quel che si chiamano “azioni” o “buoni”. Cosi, se loro avevano dei soldi le “azioni” gliene facevano guadagnare ancora di piu, solo che ogni tanto dovevano venire qui, strappare via un pezzo di certificato, una cedola, e spedirlo per ottenere i soldi veri e propri. — Mentre parlava, prese degli asciugamani da un appendiabiti, ne lancio uno a Sandy e si asciugo i capelli con un altro. L’asciugamano era umidiccio, ma certamente piu asciutto del suo corpo. Sandy si ritrovo a rabbrividire, tutto infreddolito. — Aspetta un attimo — disse Marguery non appena noto che stava tremando. Accese un altro interruttore, e immediatamente si illumino un anello color rosso-arancione incassato in un disco metallico che si trovava al centro del pavimento. — Qui dentro c’e sempre un’umidita terribile — osservo — ma a me piace lo stesso. Questo apparecchio elettrico ci scaldera un pochino. Mi sono dimenticata di cambiargli le batterie, ma credo che funzionera ancora almeno per un paio d’ore.

— Perche ha bisogno di “batterie”?

— Perche non c’e energia elettrica quaggiu, naturalmente. Qui non esiste alcun tipo di contatto con il mondo esterno.

Sandy si accomodo sul divano di pelle, controllandolo prima per verificare se avrebbe sostenuto il suo peso. Quando vi si sedette il divano emise un piccolo scricchiolio, ma si trattava di un mobile di quelli solidi. A quel punto, Sandy si guardo attorno con rinnovata curiosita. — E per che cosa lo usi questo posto? — domando.

Marguery ebbe un attimo di esitazione. — Be’ — disse, parlando lentamente. — Piu che altro, si tratta di un luogo dove mi piaceva rifugiarmi. — Lo fisso per un istante, poi continuo. — Inoltre, e forse l’unico luogo al mondo dove sono assolutamente sicura che nessuno mi stia osservando o ascoltando. Mi passi la tua bombola, per favore?

Sandy la slaccio e gliela passo mentre Marguery apriva la valvola dell’altra bombola e la lasciava aperta al minimo. — Bisogna aggiungere un po’ di ossigeno ogni tanto — spiego. — Ma a parte questo, e veramente come una casa, non trovi?

Sandy non rispose. Si ritrovo a desiderare ardentemente di avere una maggiore abilita nel valutare le espressioni e i toni di voce umani. Per qualche verso, infatti, era sicuro che Marguery fosse diversa dal solito in quell’occasione… Le sue parole sembravano quasi forzate, e i suoi movimenti erano decisamente piu rapidi rispetto ai giorni precedenti.

— Non sapevo che tu trascorressi tanto tempo in questa citta — le disse, osservandola attentamente.

— Il quartier generale dell’InterSec si trova a Hudson City — rispose Marguery. — Ma a me piace l’idea di avere un posticino privato solo per me.

Ancora quella parola, “privato”. E poi sembrava essere talmente agitata… Quasi, penso Sandy, come si sentiva lui quando era in sua presenza.

Era forse possibile che, in fondo, le femmine umane e quelle hakh’hli non fossero poi tanto diverse? Era forse possibile che Marguery stesse reagendo al suo crescente eccitamento?

C’era un solo modo per scoprirlo. Era un modo un po’ rischioso, ma a quel punto il bisogno di sapere di Sandy era diventato superiore alla paura di essere nuovamente rifiutato. Si avvicino a lei sul divano e la strinse a se in un abbraccio. Marguery si irrigidi. — Aspetta un attimo, Sandy — disse. — Credi forse che ti abbia portato fin qui per un’avventura amorosa?

Le bacio un orecchio. — Credo? In effetti no — disse, tentando di essere preciso. — Forse sarebbe piu adatto il termine “spero”.

Marguery si divincolo dalla sua presa. — Smettila! Ti stai comportando in maniera infantile, proprio come gli hakh’hli!

Sandy si senti offeso. — Gli hakh’hli non sono infantili — protesto.

— Be’, allora come li definiresti? E come essere a un campeggio dei boy scout, o… — Ebbe un attimo di esitazione. — Sai, una volta qui avevamo cio che chiamavamo “eserciti”.

— Ho sentito parlare degli eserciti, certo — disse Sandy mentre tentava nuovamente di avvicinarsi.

— Certo che ne hai sentito parlare. Probabilmente ne sai anche piu di me in proposito, solo che io ho avuto un nonno che ha fatto effettivamente parte di uno di questi eserciti. E per quel che ho potuto capire in proposito, le usanze degli eserciti sono molto simili a quelle che avevate voialtri sulla nave hakh’hli. Quando mio nonno era nell’esercito, lo facevano svegliare all’alba e lo mandavano subito a far colazione di corsa. Poi andava avanti cosi per tutto il giorno; gli facevano fare cose, e ogni cosa che gli dicevano era un ordine da eseguire alla lettera senza discutere. In pratica, trattavano i soldati come dei bambini. E dato che venivano trattati come dei bambini, e solo logico che si comportassero come tali. Capisci cio che voglio dire?

— No — ribatte Sandy abbracciandola nuovamente. — Gli hakh’hli non hanno eserciti.

— Eppure si comportano proprio a quel modo, non trovi?

— Se lo dici tu… — rispose Sandy mentre le baciava la bocca.

Marguery tento quasi di togliere le labbra, ma solo quasi. — Dico sul serio, sai… — continuo, ma a quel punto Sandy la stava baciando di nuovo.

Marguery lo bacio a sua volta, poi gli getto improvvisamente le braccia al collo. Era piuttosto forte per un essere umano, e Sandy rimase meravigliato dalla potenza della sua stretta.

— Che diavolo — gli sussurro Marguery in un orecchio. — In fondo, perche no?

Non aveva nulla a che vedere con l’anfilassi degli hakh’hli. Tanto per iniziare c’era molto piu movimento, proprio come promesso dalle scene televisive in cui si vedevano solo le lenzuola che si agitavano misteriosamente in maniera convulsa.

E non era nemmeno come la masturbazione. Era decisamente molto meglio. Era talmente meglio che nel momento culminante Sandy si ritrovo a ululare come un hoo’hik quando viene macellato. La stessa Marguery non rimase certo in silenzio. Alla fine, rimasero entrambi sdraiati, esausti, sul vecchio divano che puzzava di stantio, anche se per Sandy sembrava ricoperto di petali di rose.

Sentendosi finalmente felice e in pace con il mondo, Sandy si giro per guardare la donna con la quale aveva appena fatto con successo l’amore. Osservo attentamente il suo volto. Non avendo mai visto in precedenza un essere umano di sesso femminile immediatamente dopo un rapporto sessuale completo, non sapeva assolutamente come leggere la sua espressione. Il volto di Marguery era meno sudato di quanto non si fosse aspettato (certamente molto meno sudato del suo) pero vi era una macchia che non gli sembrava di aver notato in precedenza.

Sandy frugo disperatamente fra le sue scarne conoscenze alla ricerca di una frase adatta. — E stato bello per te? — domando infine con tono ansioso.

Marguery lo sorprese. Prima gli rivolse uno sguardo penetrante, come per capire se stesse prendendola in

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