particolare. Nel tardo pomeriggio ne erano stati piazzati tanti che ormai il problema consisteva nel ricordare l’angolo successivo, e non piu nel trovare uno spazio libero per attaccare i galleggianti… il telaio era letteralmente coperto da essi. Nessuno tento di collaudarne la stabilita.
Il lavoro non fu, naturalmente, del tutto privo di interruzioni. Bisognava mangiare, bisognava raccogliere della legna da ardere per la notte, e bisognava sorvegliare il gregge. Quest’ultima necessita, pero, frequentemente aiutava i lavori del «cantiere navale», fornendo delle pelli senza che fosse necessario cacciare; ma a volte la lotta si rivelava un ostacolo infruttuoso. Diverse volte gli attaccanti furono dei volatori, tra la sorpresa generale.
Queste creature erano ragionevolmente intelligenti, o per lo meno apprendevano rapidamente, di regola, come evitare le situazioni pericolose. Inoltre, erano creature che volavano molto lentamente… il loro moto ricordava quello delle meduse terrestri, come aveva giustamente detto Easy… e dopo avere trascorso un certo periodo in un luogo, quando ne venivano uccise diverse, le sopravvissute imparavano a lasciare in pace il gregge. Nick e i suoi amici avevano ritenuto superato il problema, una volta stabilito l’accampamento; ma nel tardo pomeriggio, nel giro di un’ora ben quattro di queste creature assalirono il bestiame. La situazione era insolita e assai fastidiosa: se un abile lanciere era in grado di abbattere con estrema sicurezza queste creature, era altresi impossibile fare questo senza subire l’effetto dei loro tentacoli, lunghi e velenosi.
L’attenzione dei quattro membri del gruppo fu completamente assorbita da questa insolita situazione, e perfino la costruzione della zattera venne sospesa, durante la discussione che ne segui. Era abbastanza naturale che un volatore capitasse in una zona diversa dalla sua, ma quattro in un’ora costituivano una coincidenza oltremodo sospetta. Le creste dei nativi scrutarono il cielo nel tentativo di trovare una spiegazione, ma a quella distanza dal vulcano la mite corrente d’aria che spirava verso sud-ovest era troppo debole per essere notata. Il cielo di Tenebra durante il giorno e troppo informe per permettere facilmente di scorgere un movimento migratorio in grande stile dei volatori; e le traiettorie seguite dai singoli non servivano a molto. Di conseguenza, l’esistenza del vento non fu scoperta finche non comincio a piovere.
A questo punto, la zattera sembrava terminata, perche era impossibile trovare un posto in cui attaccare un altro galleggiante. Nessuno sapeva, naturalmente, quante persone sarebbe stata in grado di trasportare; fu stabilito di trasportarla fino all’oceano quando fossero tornati gli altri, e di scoprire quanto necessario in via sperimentale.
Quando i fuochi notturni furono accesi, comunque, fu subito evidente che la pioggia non scendeva perpendicolarmente. Era lo stesso fenomeno che John e Nancy avevano osservato la notte precedente, complicato dalla mancanza di una causa evidente. Dopo una breve discussione, Nick decise di accendere altri tre fuochi a nord-est delle normali linee di difesa, compensando il maggiore consumo di combustibile con l’eliminazione di tre fuochi dalla parte opposta. Piu tardi Nick lascio spegnere degli altri fuochi a sud-ovest, dato che nessuna goccia veniva da quella parte. Riferi la cosa a Fagin.
«Lo so,» rispose il Maestro, «la stessa cosa sta accadendo dove si trova l’astronave, secondo Easy. Le gocce si spostano verso l’interno. Vorrei che lei potesse dirci la direzione che esse prendono; potremmo saperne qualcosa di piu, sulla posizione dell’astronave o sulla natura del fenomeno. E ci sarebbe molto utile.»
«Immagino che Easy non possa sentire il vento?» domando Nick.
«No, all’interno dell’astronave. E tu?»
«Un po’, adesso che il movimento delle gocce ne indica l’esistenza. E mi sembra che stia diventando piu forte.»
«Se riesci a esserne sicuro, fammelo sapere,» replico Raeker. «Da parte nostra, ti terremo al corrente di tutto quello che puo riguardare il fenomeno.» L’uso del plurale, da parte di Raeker, era del tutto appropriato; l’osservatorio e la sala delle comunicazioni erano pieni di geologi, tecnici, ingegneri, e altri scienziati. La notizia che Tenebra stava vedendo il verificarsi del primo incidente misterioso in quindici anni si era sparsa rapidamente nell’astronave, e venne formulata una ridda di ipotesi.
Easy stava fornendo una descrizione, affascinante e affascinata, degli eventi che si verificavano intorno al batiscafo; perche, anche se lei e il suo compagno avevano assistito ormai a molte piogge notturne, ora si trovavano per la prima volta in un posto dove potevano effettivamente osservare l’effetto della pioggia sul livello del mare. La riva era visibile, e l’aspetto del mare, che si gonfiava sotto l’influsso delle gocce che scendevano, era un fenomeno che i due bambini non avevano mai osservato in vita loro. Guardare la riva, in basso, era sconcertante; e il fenomeno continuo. Il batiscafo si sollevo con il livello del mare, e la superficie che si gonfiava trasporto lo scafo verso l’interno. Questo finche la densita del mare fu sufficiente a sostenere il batiscafo; quando poi questa condizione cesso, delle scosse avvertirono i due passeggeri che il movimento stava continuando.
«Non vedo piu niente, papa,» disse alla fine Easy. «Ormai possiamo smettere di parlare. E poi, ho sonno. Svegliaci, se sara necessario.»
«D’accordo, Easy.» Rich rispose anche a nome di Raeker e degli altri osservatori. «Nell’accampamento di Nick non succede niente, a parte la faccenda del vento, che sembra piu insolita che preoccupante.» La ragazza appari per un attimo sullo schermo, diede loro la buonanotte con un sorriso, e svani; apparve poi il viso di Aminadorneldo, e poi le trasmissioni cessarono, per quella notte.
L’attenzione, naturalmente, si sposto sull’osservatorio, dove poteva essere vista la superficie di Tenebra. Comunque, non stava accadendo niente di nuovo. La macchina stava come al solito al centro del cerchio dei fuochi, un cerchio non troppo equamente distribuito, per la verita; intorno alla macchina c’erano i quattro nativi, distribuiti a intervalli non regolari, una volta tanto; tre d’i essi erano piuttosto vicini, nella parte nord-est, e il quarto percorreva inquieto gli altri tre quarti del circolo. Fu facile scoprire il motivo, dopo avere osservato la scena per pochi minuti; per ogni fuoco spento lungo il percorso della sentinella solitaria, se ne spegnevano almeno dodici nel residuo quarto di circolo. Era necessario accendere i fuochi che si erano spenti, e seguendo un ritmo davvero insolito. Non sembrava che ci fosse un grande pericolo, comunque; nessuno degli indigeni era stato colpito dalle gocce che si avvicinavano da quella parte, e il loro comportamento non denotava una eccitazione particolare.
Mentre Raeker mangiava, il suo assistente era riuscito a misurare la velocita del vento, regolandosi sulla velocita delle gocce su di un percorso prestabilito, e aveva scoperto che il vento marciava a due miglia orarie; e questo, come tutti sapevano, era un primato assoluto; la notizia si sparse tra gli scienziati, ma nessuno di essi fu in grado di dare una spiegazione del fenomeno, ne di prevederne i piu probabili effetti. Fu un membro dell’equipaggio, fuori servizio, il quale si era fermato per qualche minuto davanti alla porta dell’osservatorio, a tempo perso, a fare una domanda su quest’ultimo argomento.
«Quant’e lontano dal mare quell’accampamento?» fu la domanda.
«Circa due miglia dalla linea costiera diurna.»
«E da quella notturna?»
«Il mare raggiunge la valle, proprio sotto la collina.»
«E un margine di sicurezza sufficiente?»
«Certo. Le precipitazioni annue non variano di quantita. Il terreno si muove, naturalmente, ma sempre in maniera visibile.»
«Va bene tutto, ma allora, cosa fara questo vento alla linea costiera? Siccome il mare non e molto piu denso dell’aria, di notte, direi che anche un uragano in miniatura come questo vento che va a due miglia all’ora dovrebbe causare delle belle differenze.»
Raeker parve sbalordito, per un istante; poi si guardo intorno. I volti di quelli che lo circondavano indicarono che nessuno aveva pensato a quello che era stato appena detto, ma che alcuni… e, come vide subito Raeker, quelli piu qualificati… avevano capito che c’era del buono, in quelle parole. E lo aveva capito anche Raeker, e piu ci pensava, piu si sentiva preoccupato. La sua espressione parlo chiaro a Rich, che negli ultimi tempi non aveva perduto le sue grandi capacita di analisi.
«Lei crede che sia meglio farli spostare finche c’e tempo, dottore?» domando.
«Non lo so. Non e possibile trasferire l’intero accampamento, visto che sono solo in quattro, e mi dispiace lasciare della roba che puo essere portata via dall’acqua. Dopotutto, sono su quella collina, che si trova piu in alto di cinquanta piedi del limite massimo raggiunto dal mare.»
«Cinquanta piedi sono sufficienti, per quel mare?»
«Non lo so. Non riesco a decidermi.» L’espressione che apparve sul volto di Rich fu difficile da interpretare; dopotutto, aveva passato la vita in una professione nella quale le decisioni venivano sempre prese al momento opportuno, accettandone nel contempo tutte le conseguenze.
«Direi che lei dovrebbe fare qualcosa,» disse il diplomatico. «Se il mare li raggiunge mentre sono li, lei avra perso tutto.»