Quando uscirono dall’Occhio, era notte fonda. Non c’erano stelle. La luce azzurra dall’Arco brillava debolmente attraverso uno squarcio nelle nubi.

— Ci ho ripensato — disse Speaker. — Se vuoi, puoi ritornare, Nessus.

— D’accordo — rispose il burattinaio.

— Ci serve anche il tuo spirito di osservazione. Stai certo, pero, che non dimentichero il crimine che la tua specie ha commesso contro la mia.

— Non voglio alterare la tua memoria.

Louis non si curo troppo di quel trionfo della praticita sull’onore, dell’intelligenza sulla xenofobia. Frugo con gli occhi l’ammasso di nubi sull’orizzonte-infinito nella speranza di trovare la scia del volociclo di Teela. Ma era scomparso.

Teela era ancora incosciente. La sua immagine nell’interfono si agitava senza posa e Louis la chiamo. Non ebbe risposta.

— Si, ci siamo sbagliati sul suo conto — ripete Nessus. — Pero non riesco a capire come mai siamo precipitati, se la sua fortuna e cosi potente.

— Se non e ultrafortunata, come mai ha messo in funzione il propulsore di emergenza? No, hai avuto ragione sin dal principio: Teela ha una fortuna psichica.

— E allora, perche la Liar e precipitata? Rispondimi!

— Piantala — disse Speaker.

Sporadico o no, lo strano potere di Teela la rendeva un po’ diversa dagli umani. Certo, era una donna. Ma con un talento e una forza diversi, con lati oscuri… Era una donna che Louis aveva amato.

— Anche lei mi amava — disse Louis pensoso. — Curioso. Non sono il suo tipo. Ma se non mi amava, allora…

— Cosa? Stai parlando con me? — domando Nessus.

— Sto parlando da solo… — Era l’amore il motivo per cui Teela si era unita allo strano equipaggio? Allora il mistero era risolto. La fortuna l’aveva fatta innamorare dell’uomo sbagliato, coinvolgendola a una spedizione scomoda e pericolosa, nella quale aveva sfiorato piu volte la morte. Ma no, non c’era senso.

L’immagine di Teela comincio a mostrare segni di miglioramento. Gli occhi e il viso, tutto a un tratto, si riempirono di terrore. Guardavano in basso, e il delizioso ovale di Teela era diventato brutto nella deformazione della pazzia.

— Calma — disse Louis. — Rilassati, ora stai bene.

— Ma… — la voce di Teela era stridula.

— Ne siamo fuori, ormai.

Lei si giro. Per un lungo istante, Louis vide solo i suoi capelli neri e morbidi. Quando si volto aveva ripreso il controllo di se stessa.

— Nessus — fece Louis, — diglielo.

— Hai corso alla velocita Mach quattro per piu di mezz’ora. Per riportare il volociclo alla velocita normale, inserisci il dito indice nella scanalatura contrassegnata con un bordo verde…

Teela era in grado di eseguire gli ordini.

— Ora devi ricongiungerti a noi. Secondo il mio segnalatore la tua rotta ha seguito una curva. Non hai l’indicatore, quindi di guidero personalmente. Comincia a virare a Anti-spinward.

— Da che parte?

— Gira a sinistra finche non ti trovi in direzione di una delle basi dell’Arco.

— Non riesco a vederlo, l’Arco. Devo abbassarmi sotto le nuvole. — Ora appariva tranquilla.

Louis si guardo alle spalle. Il paesaggio era scuro. L’occhio dell’uragano, ormai lontano, splendeva azzurro nella luce dell’Arco. Li osservava con concentrazione assoluta, senza rammarico.

— Non sei arrabbiato con me?

— Arrabbiato? — Ci rimugino su un momento. Certo era stata una bella stupida a lanciarsi in picchiata. Ma in fondo la situazione non era delle piu comuni. Cerco di ricordare la rabbia che aveva provato, senza riuscirvi. — No, non ce l’ho con te. Che cosa hai visto laggiu?

— Potevo crepare — disse Teela con durezza. — Non scuotere la testa, Louis Wu. Potevo morire! Non te ne importa proprio niente?

— E a te?

Lei ritrasse il viso come se l’avesse schiaffeggiata. Louis vide lo scatto della sua mano, ed era gia sparita.

Riapparve sullo schermo un attimo dopo. — C’era un buco — urlo furiosa, — e il fondo era pieno di nebbia. Ti va bene?

— Era grande?

— Cosa ne so, io? — e spari di nuovo.

Aveva ragione. Non poteva vederne le dimensioni, con quella guizzante luce al neon.

Mette in pericolo la sua vita, penso Louis, poi se la prende con me perche non mi arrabbio. Che sia stato un espediente per attirare la mia attenzione? Da quando lo sta facendo?

Un granello argenteo si affianco ai volocicli.

— Bentornato — fece Louis.

— Grazie — rispose Nessus. Per raggiungerli cosi alla svelta doveva aver usato il propulsore di emergenza.

Due testine triangolari e trasparenti squadrarono Louis dal cruscotto. — Adesso mi sento al sicuro. Mi sentiro anche meglio quando Teela ci raggiungera, tra una mezz’oretta.

— Perche?

— La sua fortuna ci protegge.

— La tua arroganza mi urta i nervi — disse Louis. — Produrre un umano fortunato e di una superbia diabolica. Hai mai sentito parlare del Diavolo?

— Si, ho letto qualcosa sui libri.

— Che snob. Oltre che arrogante sei pure stupido. Tu credi bellamente che tutto quello che va bene a Teela vada bene anche per noi. Si puo sapere perche?

Il burattinaio lancio un urlo che colse Louis di sorpresa. Non si aspettava che se la prendesse tanto. Il burattinaio comincio a gemere in due tonalita diverse. Poi, senza fretta apparente, infilo le teste sotto il corpo. Louis intravide la criniera cespugliosa che gli ricopriva il cranio.

Teela aveva fatto la sua apparizione sull’interfono.

— Stavi parlando di me — disse senza animosita. Era incapace di serbare rancore, capi Louis. — Ho tentato di seguire la vostra conversazione, ma non ci sono riuscita. Cosa gli e successo?

— Chiacchiero troppo. L’ho spaventato. Dove veniamo a pescarti adesso?

— Mi sai dire dove sono?

— Nessus e l’unico che ha l’indicatore. Per questo si e accorto che non sapevamo mettere in funzione il propulsore di emergenza. Ma non fa niente. Che cosa hai capito della nostra conversazione?

— Poco. Vi chiedevate perche ho voluto venire qui. Io non volevo, Louis. Sono venuta con te, perche ti amo.

Gia: se voleva venire sull’Anello doveva avere una scusa. A pensarci bene non era certo troppo lusinghiero. Lo amava perche cosi aveva deciso la sua fortuna. Lui credeva di essere amato per se stesso.

— Sto volando sopra una citta — disse Teela all’improvviso. — Vedo delle luci. Non molte. Forse qui c’era una fonte di energia che dura ancora oggi. Puo darsi che Speaker la trovi sulla carta geograf…

La comunicazione si tronco. L’interfono era aperto. Teela scomparve. Louis chiamo lo kzin e il burattinaio. Speaker rispose subito. Nessus non rispose. Louis aziono la sirena d’emergenza.

Nessus spunto fuori come una famiglia di serpenti in uno zoo in fiamme. Sgroviglio buffamente i due colli che presero la forma di due punti interrogativi: — Che c’e? — sibilo.

— Teela e nei guai. E fuori contatto.

— Bene — commento Nessus. E ritiro le teste sulla pancia.

Louis, furioso, aziono di nuovo la sirena. Nessus ricomparve: — Va bene, Teela e fuori contatto. Io che ci posso fare?

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