barlume di speranza negli occhi di lei. Voleva dirle che tutto sarebbe andato bene. Voleva raccontarle tutto di se e di quello che desiderava diventare. Voleva scoprire quale fosse la stanza di lei nel castello e controllarla tutta la notte finche le luci non si fossero spente. E cosi via.
Un po’ piu tardi, un fabbro, la cui bottega si trovava in una delle viuzze che davano sulle mura del castello, sollevo lo sguardo dal proprio lavoro per vedere un ragazzotto alto e dinoccolato, piuttosto paonazzo in viso, che continuava a cercare di passare attraverso le mura.
Parecchio tempo dopo, un giovane con qualche escoriazione superficiale sulla testa entro in una taverna della citta e chiese indicazioni per arrivare dal mago piu vicino.
Ancora piu tardi, Morty si trovo davanti ad una casa con l’intonaco staccato che proclamava essere, su una targa di ottone annerita, la dimora di Ingneous Bentagliato, DM (Invisibile), Maestro dell’Infinito, Illuminartus, Mago di Principi, Guardiano del Sacro Portale, Se Fuori Casa Lasciare la Posta alla Signora Nugent, Porta Accanto.
Adeguatamente impressionato, nonostante il cuore gli battesse forte, Morty sollevo il pesante battaglio, che aveva la forma di una ripugnante gargolla con un grosso anello di ferro in bocca, e busso due volte.
Si udi un breve tumulto provenire dall’interno, la tipica serie di veloci rumori domestici che sarebbero potuti, in una casa meno importante, essere stati prodotti da… diciamo… qualcuno che rovesciava i piatti sporchi del pranzo nel lavello e nascondeva la biancheria sporca alla vista.
Alla fine la porta si apri, lentamente e misteriosamente.
«Farai bene a far finta di effere rimafto molto impreffionato» disse il battaglio con atteggiamento confidenziale, e tuttavia un po’ impedito nella pronuncia dall’anello che aveva in bocca. «Lo fa con una carrucola e un pezzo di fpago. Non e bravo negli incantefimi di apertura, vedi?»
Morty guardo la faccia metallica sogghignante. 'Io lavoro per uno scheletro che puo camminare attraverso le pareti' penso fra se. 'Come potrei rimanere sorpreso da qualche cosa?'
«Grazie» disse a voce alta.
«Fei il benvenuto. Puliffiti i piedi fullo zerbino, e il giorno di libera uffita del luftraftivali.»
La grande e bassa stanza all’interno era scura, piena di ombre ed era caratterizzata principalmente da un odore di incenso, ma anche, leggermente, di cavolo bollito, di biancheria sporca e del tipo di persona che getta tutte le calze contro la parete e indossa quelle che non ci si sono conficcate. C’era una grande sfera di cristallo con una crepa dentro, un astrolabio al quale mancavano parecchi pezzi, un ottogramma piuttosto mal fatto sul pavimento e un alligatore impagliato che pendeva dal soffitto. Un alligatore impagliato costituisce, in assoluto, l’arredamento base di qualsiasi istituto di magia ben condotto. Questo sembrava non avesse particolarmente gradito la cosa.
Una tenda di palline che si trovava sulla parete opposta venne scostata di scatto con un gesto drammatico e mise in luce una figura incappucciata.
«Costellazioni propizie brillano sull’ora del nostro incontro!» echeggio quella.
«Quali?» chiese Morty.
Segui un improvviso ed imbarazzato silenzio.
«Prego?»
«Quali costellazioni sarebbero?» chiese ancora Morty.
«Quelle propizie» disse la figura, leggermente incerta. Si riprese pero alla grande. «Perche mai disturbi Igneous Bentagliato, Detentore delle Otto Chiavi, Viaggiatore delle Dimensioni Sotterranee, Supremo Mago di…»
«Scusa» disse Morty «lo sei davvero?»
«Davvero che?»
«Maestro del coso, Sua Signoria Comesichiama dei Sacri Sotterranei?»
Bentagliato tiro indietro il cappuccio con uno svolazzo annoiato. Al posto dell’eremita dalla barba grigia che si era aspettato, Morty vide una faccetta rotonda, alquanto paffuta, bianca e rosa come uno sformato di porco al quale assomigliava anche sotto altri aspetti. Per esempio, come uno sformato di porco, non aveva la barba e, come la maggior parte degli sformati di porco, aveva un aspetto fondamentalmente allegro.
«In senso figurato» disse Bentagliato.
«Che cosa vuol dire?»
«Be’, vuol dire no» rispose Bentagliato.
«Ma avevi detto…»
«Quella era pubblicita» disse il mago. «E una specie di magia alla quale sto lavorando. In ogni caso, che cosa volevi?» Sogghigno in modo allusivo. «Un filtro d’amore, eh? Qualcosa che incoraggi le giovani donzelle?»
«E possibile passare attraverso le pareti?» domando Morty con atteggiamento disperato. Bentagliato si fermo con una mano gia a mezza via verso una grossa bottiglia piena di liquido vischioso.
«Usando la magia?»
«Ehm» disse Morty «penso di no.»
«Allora prendi pareti sottilissime» disse Bentagliato. «Meglio ancora poi, usa la porta. Quella laggiu in fondo sarebbe adattissima, se sei soltanto venuto per farmi perdere tempo.»
Morty esito, quindi appoggio sul tavolo il sacchetto pieno di monete d’oro. Lo stregone le fisso, emise un debole mugolio strozzato all’interno della gola e allungo una mano. La mano di Morty pero saetto verso il suo polso e lo blocco.
«Io sono passato attraverso le pareti» disse, lentamente e con grande sicurezza.
«Certo che si, certo che si» bofonchio Bentagliato, senza allontanare lo sguardo dal sacchetto. Estrasse il turacciolo dalla bottiglia di liquido blu e ne ingollo un sorso, soprappensiero.
«Soltanto che prima di farlo non sapevo di essere in grado di farlo, quando lo stavo facendo non sapevo di stare facendo e adesso che l’ho fatto non riesco a ricordare come ho fatto. E vorrei farlo ancora.»
«Perche?»
«Perche» disse Morty «se potessi passare attraverso le pareti, potrei fare tutto.»
«Davvero profondo» annui Bentagliato. «Filosofico. E il nome della giovane fanciulla dall’altra parte della parete?»
«Lei e…» Morty degluti. «Non conosco il suo nome. Sempre che ci sia di mezzo una ragazza» aggiunse altezzosamente «e non ho detto che ci sia.»
«Giusto» disse Bentagliato. Bevve un altro sorso e rabbrividi. «Benissimo. Come camminare attraverso le pareti. Faro qualche ricerca. Tuttavia potrebbe essere costoso.»
Morty sollevo lentamente il sacchetto e tiro fuori una piccola moneta d’oro.
«Questo e un acconto» disse appoggiandola sulla tavola.
Bentagliato prese in mano la moneta come se si aspettasse che esplodesse o che evaporasse e la esamino minuziosamente.
«Non ho mai visto una moneta di questo tipo prima d’ora» disse in tono accusatorio. «Che cos’e questa scritta intricata?»
«Comunque e oro, non e vero?» disse Morty. «Voglio dire, non devi accettarla a tutti i costi…»
«Certo, certo che e oro» disse tutto d’un fiato Bentagliato. «E assolutamente oro. Mi stavo soltanto chiedendo da dove venisse, tutto qui.»
«Non mi hai creduto» disse Morty. «A che ora scende il tramonto da queste parti?»
«Noi facciamo generalmente in modo che cali fra la notte e il giorno» disse Bentagliato, continuando a fissare la moneta e traendo brevi sorsi dalla bottiglia blu. «Piu o meno adesso.»
Morty getto un’occhiata fuori dalla finestra. La strada all’esterno aveva gia un aspetto crepuscolare.
«Tornero» bofonchio e si diresse verso la porta. Udi il mago gridargli qualcosa alle spalle ma egli stava gia correndo lungo la strada a una velocita folle.
Comincio a provare un senso di panico. La Morte l’avrebbe aspettato a quaranta miglia di distanza. Ci sarebbe stato un bel trambusto. Ci sarebbe stato un tremendo…
«AH, RAGAZZO.»
Una figura familiare sbuco dal chiarore diffuso attorno ad una bancarella di anguille in gelatina, tenendo in mano un piatto di lumache di mare.