nonna pensava che stesse andando a fare visita a qualcuno, per via della valigia. Quando l'apri era tutto in ordine, ben piegato. Il bambino se l'era fatta addosso, cosi la nonna gli fece il bagno e lo cambio. Poi ando di porta in porta, per tutto il condominio, per tutto il vicinato…»
«Cosi era sola con quel bambino quando arrivo la polizia?»
«Si, era stata la nonna a chiamare la polizia, c'era un odore terribile, ma i poliziotti non arrivavano. La nonna aveva le chiavi dell'appartamento di Natalie, ma non funzionavano. Poi arrivarono i poliziotti, uno di loro grido: 'Mio Dio, no!'»
«E voi eravate curiosi di sapere cos'era successo…»
«Ci puo scommettere. Arrivarono altri agenti. Uno fu messo di guardia all'appartamento, doveva tenere a bada la gente. Ho aspettato finche non e andato a parlare con la vicina. Poi mi sono avvicinata alla porta di Natalie. Era spalancata.»
«E il bambino era con lei?»
«Lo tenevo per mano. La nonna mi aveva detto di non lasciarlo solo. Ho visto il cadavere appeso… ma non sembrava Natalie. I suoi occhi e i capelli…» Alice White respiro profondamente. «E gli scarafaggi che scendevano lungo la corda… Intanto gli agenti facevano le loro fotografie.»
«Che ne e stato del bambino?»
«Un uomo venne a prenderlo.»
«Un uomo, signora White? Chi era quell'uomo? L'ha conosciuto?»
«No, ero a letto. Ho sentito delle voci nell'altra stanza. Credo che la nonna lo conoscesse. O forse provo di nuovo a chiamare il numero, quello che aveva trovato nella valigia. Si, dev'essere andata cosi, deve avergli parlato al telefono. L'uomo non disse chi era quando busso alla porta…»
«Ha mai detto a sua nonna cosa avevate visto?»
«Dio mio, no. Si sarebbe infuriata, mi aveva raccomandato di badare al bambino, non di procurargli degli incubi per il resto della vita.»
Charles Butler conosceva Brooklyn, ci andava spesso per giocare a poker con gli amici. Come tutti i newyorkesi, conosceva solo le strade che percorreva abitualmente. Prima che Riker si facesse ritirare la patente, una strada su due era un mistero per lui. Anche questa strada che dava su Prospect Park. Charles resto in macchina mentre Riker attraversava la strada per raggiungere due agenti. Erano troppo lontani perche Charles sentisse cosa si dicevano. Allora cerco di interpretare il linguaggio dei corpi.
Un agente alzo le spalle per dire,
Riker si limito a fare dei gesti con la mano,
«Cattive notizie, suppongo.» Charles accese il motore.
«La sorella di Natalie e partita.» Riker indico gli agenti. «E quei due idioti sono rimasti a guardare mentre faceva la valigia. Continuano a cambiare le regole, Charles. Adesso pare che se dici tre volte la parola avvocato, la polizia deve lasciarti andare. Ho sbagliato io. Ho detto
«Mi spiace, Riker, non e colpa tua…»
«E pensare che non vedevo l'ora di spaventare a morte quella donna.» Riker cadde in un silenzio cupo, mentre davanti a loro si stagliavano le arcate del ponte di Brooklyn.
Charles intui che non era solo la fuga della Qualen a mettere Riker di cattivo umore. Ma qual era il vero motivo della sua tristezza? Quando la macchina si fermo a causa del traffico, Charles si volto e chiese: «Posso fare qualcosa per aiutarti?».
«Qualcosa ci sarebbe.» Il detective si ricompose. «Pensavo a Wichita Kid morso da quel lupo.»
Charles capi che Riker non gli avrebbe mai raccontato i suoi problemi. «Vuoi sapere come…»
«No, ecco la mia teoria. C'era una possibilita su un milione che Wichita Kid si salvasse senza il vaccino.»
«Ma non credo che l'autore del libro, quel Jake Swain, ne fosse consapevole.» Mentre attraversavano il ponte, Charles gli racconto dello sceriffo Peety a caccia di un fuorilegge con la rabbia. «In ogni citta interroga i dottori, finche non ne trova uno che ha sentito parlare di un lupo rabbioso…»
«Aspetta» disse Riker. «Non dirmelo. Lo sceriffo scopre che il lupo non aveva la rabbia…»
«Esatto. Scopre che un altro e stato morso dal lupo ed e sopravvissuto. E sai perche? L'animale aveva il cimurro, che e come la rabbia, per via della schiuma alla bocca e tutto il resto, pero non si trasmette agli uomini. La ferita non era stata disinfettata, sicche Wichita ha contratto una grave infezione, febbre alta, allucinazioni, ma nessun segno di idrofobia…»
Riker alzo un sopracciglio, si capiva che il racconto non lo interessava piu. Dopo un istante di silenzio, Charles disse: «Hai ricevuto notizie dall'ospedale, la tua amica…».
Riker si volto verso il finestrino e guardo il cielo riflesso nell'acqua. «L'unico rene funzionante sta cedendo.»
Neppure Jake Swain avrebbe potuto inventarsi un lieto fine per Sparrow. Charles comprendeva il dolore di Riker e tento di distrarlo. Disse: «C'e un testimone oculare dell'omicidio di Natalie Homer». La macchina era ferma nel traffico, a meta del ponte.
Era riuscito a distrarre Riker.
«La mia teoria spiega la storia di quella porta chiusa a chiave…»
Il detective torno a guardare dal finestrino. Un modo per dire:
«Ascoltami. All'inizio pensavo che qualcuno avesse aperto la porta di Natalie prima che la polizia arrivasse. In realta il mio testimone non aveva bisogno di una chiave, ha aperto la porta dall'interno.»
«Mi stai dicendo che il testimone e rimasto due giorni nell'appartamento a guardare il corpo che marciva?» chiese Riker.
«Facciamo un passo indietro. Quella sera Natalie stava cucinando per due persone. Non aveva amici, era in cattivi rapporti con la sorella. Dunque cenava con il figlio.»
«Interessante» disse Riker, un modo molto educato per dire che non era affatto interessato. «Secondo te, prima di partire per il viaggio di nozze Erik Homer lascia il bambino alla ex moglie? No, Charles, quell'uomo era un tipo autoritario, dopo il divorzio non ha mai permesso a Natalie di vedere suo figlio, nemmeno una volta.»
«Perche no? Erik Homer aveva una nuova moglie, un'altra donna da pestare. Lasciandolo alla madre avrebbe risparmiato i soldi della baby sitter. Questo fa quadrare le cose. Nessuno ha mai interrogato il bambino. Non sappiamo dove sia stato in quei due giorni di agosto, e nemmeno dopo.» Charles capiva che Riker non era convinto. «Solo un bambino piccolo avrebbe potuto resistere in quella stanza con il cadavere. Non avrebbe mai lasciato la madre. Viva o morta, era tutto il suo mondo.»
«Vediamo se ho capito. Era un monolocale, giusto? E non c'era posto per nascondersi. Ma Junior e riuscito a…»
«Riker, in tutto il mondo le madri dicono ai figli di lavarsi le mani prima di cena. Il bambino era in bagno mentre uccidevano sua madre.»
«Era agosto» disse il detective. «Niente aria condizionata, frequenti black-out, un fornello acceso e un caldo terribile e nonostante cio…»
«Dopo due giorni l'istinto di sopravvivenza ha avuto la meglio sul trauma e il bambino ha lasciato l'appartamento. Questo spiega le contraddizioni circa gli spostamenti del piccolo… Mi segui? Il padre l'ha mandato via, Erik Homer non voleva che l'assassino scoprisse che quel bimbo aveva visto tutto.»
Quando entrarono nell'ufficio della Butler & Company, Charles e Riker stavano ancora ragionando sul caso Homer. Mallory non li noto neppure. Conversava con i suoi computer, e loro rispondevano con schermate di dati e fogli sputati dalla stampante. Kathy era concentrata sullo schermo, la luce del computer si rifletteva nei suoi occhi. Charles guardo il cavo che alimentava le macchine e per un istante penso di staccare la corrente. Come avrebbe reagito Mallory?