Mallory rivide l'edificio fatiscente, i muri fetidi, i topi, una sola via d'uscita. Riusci a inquadrare il momento in cui Sparrow capi che Frankie la voleva fregare, e prendersi i videoregistratori senza pagarli. Nessuno aveva estratto i coltelli, non ancora, ma la prostituta e lo spacciatore si stavano studiando.

Istintivamente, il detective Mallory punto l'indice della mano e sollevo il cane di una pistola immaginaria. Allo stesso modo, la piccola Kathy aveva estratto la sua pistola di plastica e l'aveva puntata contro lo spacciatore. Frankie Delight era di fronte a lei, quando all'improvviso era caduto in ginocchio tenendosi lo stomaco, stava male dal ridere. Indicando la pistola aveva detto: «Mi farai un buco grosso cosi con quella». E poi rivolto a Sparrow: «Ehi puttana, la tua siringa fa dei buchi piu grossi, vero?». Si era rialzato senza smettere di ridere. «Con quell'affare puoi fare davvero male a uno scarafaggio. Se gli spari nelle gambe, quello ha smesso di camminare.»

Anche Sparrow era scoppiata a ridere. Nello stesso istante Frankie le aveva infilato il coltello nel fianco e lo aveva rigirato nella ferita.

Lo sguardo stupito di Sparrow…

Frankie rideva, rideva mentre Sparrow si accasciava sul pavimento, macchiando il muro di sangue. Le risate coprivano le urla della bambina.

Riker accese la sigaretta di Karina. «Allora sei stata tu a organizzare l'incontro?»

«Si, Sparrow voleva vendere dei videoregistratori, li aveva rubati una bambina. Una storia da non credere. Conoscevo quello spacciatore, l'unico che vendeva droga in cambio di merce. Tutti gli altri volevano soltanto i soldi.»

«Sparrow voleva scambiare i videoregistratori con la droga?»

«Si, ma in realta voleva il denaro. Doveva pagare l'affitto, quindi aveva pensato di scambiare i videoregistratori con la droga e poi rivenderla.» Karina soffio una nuvola di fumo. Con l'autorita di un avvocato dichiaro: «Ricettazione di merce rubata».

Riker sorrise, un'operazione di riciclaggio di denaro sporco dalle modalita decisamente insolite.

May sorrise a Charles, mettendo in bella mostra due denti: uno rotto e l'altro d'oro. «Cos'e successo dopo l'imboscata in Terra di tenebre

«Ora te lo dico» sorrise Charles. «Il pistolero e gia fuori dal canyon quando i banditi cominciano a sparare sull'uomo che lo inseguiva.»

«Lo sceriffo Peety.»

«Esatto. Sembra che sia finita per lo sceriffo, ma Wichita Kid gira il cavallo e torna indietro a salvarlo.»

«Sapevo che l'avrebbe fatto» disse May. «Ma c'erano quaranta banditi. Come ha fatto ad ammazzarli tutti?»

«Non li ha ammazzati, ha sparato allo sceriffo.»

May sgrano gli occhi, si sporse in avanti e strillo: «Wichita non avrebbe mai fatto una cosa del genere».

«Ti giuro che e andata cosi.» Charles era colpito da tanta ostilita. In fondo, era solo una storia. «Spara allo sceriffo, lo colpisce a una spalla. Basta per disarcionarlo. Una mossa astuta, i banditi credono che sia morto e smettono di sparargli addosso. I banditi si complimentano con Wichita Kid per la sua mira: ha sparato da un cavallo al galoppo.»

«Adoro quel ragazzo» esulto la prostituta battendo le mani.

«Adesso tocca a me» disse Charles. «Quando e stata l'ultima volta che hai visto Sparrow?»

«Quattro mesi fa, forse di piu.»

Charles guardo la donna che sedeva dietro May. «Signora, e il suo turno.»

Mallory non riusciva a concentrarsi sui dialoghi nell'altra stanza. Un flusso di ricordi si affacciava alla mente, inarrestabile come un fiume in piena. Con gli occhi di se bambina, vedeva Sparrow contorcersi sul pavimento, perdere un fiume di sangue dalla ferita al fianco. «Gesu!» gridava, «Gesu!»

Anche Kathy conosceva Gesu, era il Re del Dolore, crocefisso con i chiodi e una corona di spine. Anche lei qualche volta lo aveva invocato, ma senza aspettarsi il suo aiuto. Era solo un altro rito, come le storie che Mallory si faceva leggere dalle prostitute.

Riker riconobbe la donna, non dalla faccia e nemmeno dal nome. La sciarpa cadde sul pavimento e rivelo una cicatrice familiare. L'omaggio di un uomo che, come pagamento dei suoi servizi, aveva cercato di tagliarle la gola. Doveva andarci cauto. Era la prostituta che aveva messo in relazione Sparrow con la bambina creduta morta nell'incendio, e tutto per tre secondi di notorieta in un servizio al telegiornale.

La donna non si ricordava di lui. Poliziotti e clienti dovevano sembrarle tutti uguali. Il rossetto di Marilyn era sbavato, in contrasto con la voce seducente.

«Certo che ricordo» disse Marilyn. «Sara stato quattordici o quindici anni fa. Le ho portato la roba in ospedale, il giorno dopo che fu accoltellata.»

«La roba? Eroina?»

«Solo un po', giusto un tiro. Non abbastanza per farla partire. Ci tenevo alla sua salute, mi doveva dei soldi. Dio, era messa proprio male e quello che le ho dato non l'aiuto molto.»

Riker si avvicino per accenderle la sigaretta. «La bambina andava a trovarla in ospedale?»

«Si. Quando entrai era seduta sul letto. Sparrow le dava da mangiare dal vassoio dell'ospedale. Stava addentando la mela, e un attimo dopo dormiva come un sasso. Chiuse gli occhi e la mela le rotolo via dalle mani. Non e strano, le cose che ti rimangono in testa a distanza di tanto tempo?»

«Cos'altro successe quel giorno?»

«Sparrow la sveglio e le ricordo che aveva qualcosa da fare, subito. Non ho mai scoperto cosa. La bambina scese dal letto, era cosi stanca, poverina. La saluto e si diresse verso la porta. Fu l'ultima volta che la vidi viva.»

Mallory ascoltava i dettagli della sua visita all'ospedale. Quel giorno Sparrow l'aveva rispedita nell'edificio deserto… Il giorno dell'incendio. Non voleva ricordare quei momenti, ma le immagini si formavano nella sua testa contro la sua volonta… I topi che rosicchiavano il cadavere dell'uomo. Il rumore del coltello di Sparrow quando lo aveva estratto dal cadavere.

«No, tesoro» disse Crystal. «Era da un po' che Sparrow non lavorava al tunnel. L'ultima volta che l'ho vista, stava pensando di rifarsi il naso. Dopo ho sentito che lavorava negli hotel, quindi quel naso doveva essere davvero ben fatto. Io non sarei durata cinque secondi in uno di quegli alberghi, mi avrebbero sbattuta fuori a calci. Allora, raccontami il resto della storia.»

«Prima dimmi una cosa» disse Charles. «Perche t'interessano questi libri?»

Crystal ci penso un attimo, poi sorrise. «Ho aspettato quindici anni, voglio sapere come va a finire.»

«Ti ricordi il primo cowboy ammazzato da Wichita?»

«Certo che me lo ricordo, tutte conosciamo quella parte, l'unica per cui siamo state pagate.»

«Cioe?»

«La bambina ci pagava per la prima ora. Ci dava qualcosa che aveva rubato, qualcosa di bello. Devo ammetterlo, aveva buon gusto. Poi, dopo la prima volta, le storie erano gratis. Tutto quello che doveva fare era dire, 'Leggimi una storia', e qualcuno la riaccompagnava a casa.»

«E leggevate per lei… perche volevate sapere come andava a finire?»

«Proprio cosi, ma non era mai lo stesso libro. Per un'ora t'immergevi in una storia, ma non sapevi come andava a finire. O magari ti beccavi la fine, ma non conoscevi l'inizio.»

«In Ritorno a casa si scopre che il primo cowboy morto era un assassino. Faceva parte di una banda che aveva ucciso il padre di Wichita e rubato il suo bestiame.»

«Per questo la madre era finita a fare la ballerina in un saloon. Era una donna tutta casa e chiesa.»

«In effetti» disse Charles. «Fu costretta a scegliere: accettare il lavoro al saloon o morire di fame, e lei aveva un figlio a carico. Bene, in questo libro Wichita ha quasi concluso la sua missione. E riuscito a scovare l'ultimo membro della banda degli assassini del padre, un uomo che si nascondeva a Franktown, e lo uccide.»

«Lo sceriffo arresta Wichita Kid?»

«No.»

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