soffitto, ancora viva.»
Mallory sollevo gli occhi dal monitor. «Cosa vuoi che faccia, Riker? Che vada di casa in casa con questa roba?» Indico i ritratti ottenuti grazie alle indicazioni delle prostitute.
Anche Charles pensava che quei disegni valessero poco. Servivano piu che altro a capire come
Mallory torno al computer. «Sto controllando gli archivi dei giornali. Se salta fuori qualcosa…»
«Ci vorra un'eternita» disse Riker.
«Si» rispose Mallory. «Grazie per il sostegno.»
Anche Charles adesso fissava lo schermo. «Esistono due possibilita: un fatto recente ha provocato le impiccagioni, oppure lo spaventapasseri ha manifestato inclinazioni criminali fin da ragazzo.»
«Gli archivi del tribunale dei minori non sono consultabili» disse Riker.
«Ma quelli dei giornali si. La contea e composta in gran parte da piccole cittadine. Li tutto quello che succede, qualsiasi episodio fuori dall'ordinario, finisce sui giornali.»
Riker non era convinto. Guardo l'orologio, un modo per dire che a Stella Small non rimaneva molto tempo, poi usci facendo sbattere la porta. Mallory passo il cellulare a Charles. «C'e una detective del Wisconsin in linea. Lavora alla sezione minorile, puoi darle il profilo dello spaventapasseri?»
Il telefono spari nelle enormi mani di Charles. Non si perse in giri di parole. Descrisse un bambino torturato, che aveva perso tutto, i genitori, la casa. Era stato mandato a vivere con degli estranei, ma aveva perso anche quelli. La custodia della polizia, l'affidamento, tanti cambiamenti e tanti sconosciuti. «Troppi traumi, uno in fila all'altro. Sto cercando qualcuno che abbia alle spalle piccoli reati e qualche episodio di violenza. Il comportamento sociopatico potrebbe essersi manifestato gia intorno ai nove o dieci anni. O forse…» Charles vide Mallory che chiudeva gli occhi. Aveva allontanato le mani dal computer, lasciandole sospese a mezz'aria. Charles desidero di essere morto. Non aveva descritto solo l'assassino, quello era anche il ritratto di Mallory. Rapidamente aggiunse un particolare, mai menzionato nei racconti dell'infanzia di Mallory. «Potreste trovare dei riferimenti alla tortura o all'uccisione di piccoli animali.»
Stella Small ascolto il messaggio trasmesso dagli altoparlanti. Era scoppiato un piccolo incendio ai piani superiori e i clienti erano invitati a evacuare l'edificio con ordine. Indossava il vestito nuovo e l'aveva pagato, ma non era riuscita a cambiarsi le calze e una commessa le sbarrava la strada verso i camerini. Stella scrollo le spalle: aveva tempo di tornare a casa prima dell'audizione serale a Tribeca. Si uni al flusso di clienti diretti verso le scale mobili, ignorando le proteste dei commessi che cercavano invano di indirizzarli verso le uscite di sicurezza e le scale antincendio.
Solo una persona era immobile in mezzo alla folla, un uomo in attesa. Nonostante portasse gli occhiali da sole, Stella lo riconobbe subito. Era il suo ammiratore, quello che non si perdeva una puntata della sua soap opera. Portava lo stesso cappello da baseball e stava in piedi rigido come quella volta al negozio di vestiti firmati. Era lui che la seguiva, che le aveva regalato il buono acquisto. Anche il borsone da ginnastica le ricordava qualcosa, dove aveva gia vista quella borsa grigia?
L'uomo non sembrava curarsi di nessuno, si fece strada con decisione in mezzo alla calca, finche fu di fronte a Stella. Senza mai guardarla negli occhi, le attacco un biglietto al risvolto della giacca. Stella lesse il biglietto: «
Charles sprofondo nel divano di pelle, l'unico oggetto d'arredamento in grado di accogliere le sue gambe fuori misura. Aveva quasi finito di leggere tutti i documenti trasmessi via fax. Di tanto in tanto s'interrompeva per guardare il televisore. Mallory voleva che guardasse tutte le edizioni del telegiornale. Improvvisamente, un volto familiare comparve sullo schermo. «Mallory» grido. «C'e Riker in televisione.»
Nessuna risposta. Probabilmente era troppo impegnata con i suoi computer nell'ufficio dall'altra parte del corridoio.
Povero Riker. Sembrava cosi pallido accanto alla faccia coperta di fondotinta del giornalista. Mostro la foto di un testimone in fuga, la sorella di Natalie Homer.
Stella lotto con la marea di persone che scendeva dalle scale mobili. Vide un'uscita di sicurezza e corse in quella direzione, voltandosi per controllare gli spostamenti del cappello da baseball. Tutti i clienti erano stati allontanati dalle scale mobili e gli ascensori non erano in funzione. Un fiume di folla riempiva le scale antincendio. Prima Stella percepi l'odore dell'insetticida, poi la mano che le sfiorava il viso. Si volto, l'uomo si stava dirigendo verso un'uscita di sicurezza. Stella non rimase a guardarlo.
I suoi occhi esplorarono tutti i muri, cercando invano un'altra uscita d'emergenza. La scala mobile era bloccata da tre energumeni che indirizzavano le persone verso l'unico accesso alla scala antincendio urlando: «Quella e l'uscita di sicurezza».
Racconto loro d'essere inseguita da un pazzo, ma non riusci a impressionarli. Provo a convincerli, li prego di farla passare, ma di nuovo venne indirizzata verso le scale, l'unica uscita
«La polizia cerca questa donna.» Il giornalista mostro la fotografia di Susan Qualen. Charles noto la somiglianza. Accanto alla foto della sorella di Natalie comparve quella di Stella Small. «Se avete visto una di queste due donne, chiamate il numero in sovraimpressione. E adesso la parola al sergente Riker.»
Il detective si avvicino al microfono. «La signorina Qualen puo darci delle informazioni sull'attrice scomparsa. Dobbiamo trovare Stella entro stasera. Questa ragazza e nei guai, ha bisogno del nostro aiuto.»
«In questo momento,» prosegui il giornalista «il nostro programma va in onda anche in Wisconsin.» Si rivolse a Riker: «Dunque avete ragione di credere che Susan Qualen si trovi nei pressi di Racine?».
«Potrebbe essere diretta la» rispose Riker.
«Se Susan Qualen ha delle informazioni importanti, perche sta scappando, detective Riker?»
«Perche non le importa nulla se Stella Small vive o muore.»
Nessuno avrebbe potuto riassumere la questione in maniera piu chiara.
Sapeva come accelerare il battito cardiaco, e sapeva come rallentarlo o arrestarlo. Non gli piaceva questo lavoro, ma nemmeno gli dispiaceva.
L'uomo sali sul water, cosi che non si vedessero le scarpe da sotto la porta, e si accovaccio. Apri lentamente la borsa di tela e prese la macchina fotografica, ignorando il barattolo con le mosche perche non gli interessava il terrore su scala ridotta. Alcune erano vive, altre stavano morendo. Tramortite dall'insetticida si arrampicavano una sull'altra cercando di guadagnare l'orlo del barattolo.
Chiuse la borsa, gli insetti ronzavano nel buio. Punto l'obiettivo sulla porta socchiusa. Guardo la bionda accanto