«Cosi ho pensato che stesse dormendo,» disse la moglie «e l'ho detto al poliziotto.»
«Il primo?» chiese John White «oppure hai…»
«L'ho detto a tutti e due» disse la moglie. «Il secondo era un detective, mi ha chiesto se poteva lasciare un messaggio sotto la porta di George.»
Deluthe fu afferrato alle gambe. Sbatte la nuca sul pavimento, la mazza da baseball ancora in mano.
Il peso dell'uomo lo schiacciava, rotolarono sul tappeto andando a sbattere contro il muro. Deluthe riusci ad assestare un pugno su una faccia che riusciva a malapena a vedere.
L'assalitore, adesso, era sotto di lui, e Deluthe seguito a colpirlo, una raffica di pugni. L'uomo sembrava non reagire ai colpi, poi una mano strizzo i testicoli di Deluthe. Dov'era la mazza?
Mallory era sconcertata. «Quest'uomo vive nel vostro condominio e non sapete come si chiama?»
«Vede,» disse il signor White, parlando per conto della moglie «non e proprio uno sconosciuto, per anni e venuto a trovare il vecchio George.»
Ancora una volta Mallory indico le immagini sul tavolo. «Questo potrebbe essere l'uomo che ha subaffittato l'appartamento?»
«Forse, ma non ne sono certa, potrebbe essere uno di quei poliziotti. Il detective… quello che voleva lasciare il biglietto. E passato poco fa, l'ho mandato al piano di sopra. Io dovevo uscire…»
Deluthe giaceva sul fianco. Poteva sentire il sapore del sangue mentre si strappava il nastro adesivo. Con l'altra mano cercava la mazza da baseball. Non fece in tempo ad afferrarla che l'uomo gliela strappo, poi gli immobilizzo il braccio destro dietro la schiena. Deluthe sentiva i muscoli e le ossa che si torcevano, il dolore era insopportabile. Il suo urlo fu coperto da un pezzo di nastro adesivo.
«L'affittuario di George e un giovane tranquillo» disse Alice. «Non sentiamo un solo rumore provenire dal suo appartamento.»
«Non lo sentiremmo comunque» sorrise il signor White. «L'appartamento e all'ultimo piano. Un giorno l'ho incrociato per le scale. Aveva le chiavi di George. Mi disse che il vecchio era partito, motivi di famiglia.» Sorrise per rassicurare Mallory. «Aveva le chiavi di George, mi sembrava una persona per bene, non c'era ragione per…»
«Le faceva paura.» Mallory non attese risposta, ce l'aveva scritto in faccia. «Guardi di nuovo.» Sollevo uno degli identikit dello spaventapasseri. «Cerchi di immaginarlo con un cappello da baseball e una borsa di tela grigia con una striscia rossa.»
«Ah, la borsa» disse la signora White. «Non esce mai senza.»
Mallory alzo gli occhi al soffitto, come se riuscisse a vedere attraverso i pavimenti del condominio. «C'e un'uscita sul retro?»
«La porta che da in giardino.»
«Non ci sono uscite antincendio?»
«No.»
«Quindi se vuole uscire deve…»
«Deve passare dall'atrio» disse John White.
«Mi dia le chiavi.» Mallory tese la mano. «Svelto!»
Quando Deluthe riprese coscienza, aveva le mani legate. Cerco di sollevare la testa. Aveva una corda stretta intorno al collo e il resto del suo corpo era bloccato dal peso dell'uomo.
Senza fiato, gli occhi in fiamme, il cuore come un martello.
Scalcio in preda al panico, le gambe ricaddero a terra. Smise di lottare, improvvisamente si sentiva leggero. I muscoli si distesero, la paura svani.
Chiuse gli occhi. Il peso che lo opprimeva era scomparso, la forza di gravita non lo tratteneva piu sul pavimento. Comincio a fluttuare nell'oscurita.
Non sentiva piu nulla.
La porta si chiuse. La stanza era mortalmente silenziosa.
Riker urlo: «Vai piu veloce, coraggio! Sei con un dannato poliziotto!».
Charles obbedi, evitando per miracolo un taxi e il camion sbucato da una via laterale.
Furono costretti a una lunga deviazione per evitare un ingorgo. Guidavano da un'eternita per raggiungere un posto a dieci minuti di distanza, se solo avessero potuto volare!
21
Il padrone di casa aveva fatto di testa sua. Non era rimasto con la moglie. Aveva seguito Mallory fino all'appartamento all'ultimo piano e adesso era troppo tardi per minacciare quell'uomo, era gia abbastanza spaventato. John White torno velocemente sui suoi passi, non appena Mallory sfodero la sua Smith & Wesson 357, un cannone in miniatura.
La porta era accostata. Mallory la spalanco con un calcio, facendola sbattere violentemente contro il muro. C'era sangue sul tappeto e su una mazza da baseball. Mallory guardo il corpo disteso a terra. Ronald Deluthe aveva una corda intorno al collo. Mallory punto la pistola in ogni direzione, contro ogni possibile nascondiglio dello spaventapasseri. Il bagno era vuoto. Apri un'altra porta, nessuno.
Torno nella stanza principale e trovo John White accucciato sul pavimento. Controllava il polso di Deluthe, che aveva il braccio destro piegato in una posizione innaturale. Il naso era spaccato e sanguinava, segno che era ancora vivo.
«Il polso c'e,» disse White «ma e debole.»
Mallory si chino accanto a Deluthe, poi infilo un dito fra la corda e il collo. Deluthe respirava a fatica, ma le labbra non avevano un colore preoccupante, Lo spaventapasseri doveva essersene andato da poco.
John White armeggiava con il cappio. Disse: «Ero un infermiere volontario nel Wisconsin».
Mallory non ascoltava. Fisso per un momento il ripostiglio aperto, poi si avvicino di nuovo a Deluthe e gli apri la giacca: la fondina era vuota.
Corse alla porta, scansando Alice White. «Chiami la polizia»
«L'ho fatto…»
«Chiami di nuovo, dica che c'e un agente ferito.»
Mallory corse su per la scala che portava al tetto. Era arrivata in cima quando udi un grido provenire dall'appartamento di sotto. Alice White aveva scoperto il cadavere putrefatto nel ripostiglio.
Riker parlava al cellulare: «Come dici? Un agente ferito?».
Charles stava accostando per lasciar passare un'ambulanza e Riker urlo: «Seguila!».
Sul tetto, Mallory avanzava con la pistola in pugno. Un rumore di passi. Gli occhi non si erano ancora abituati alla luce del sole, cosi miro nella direzione dalla quale proveniva il rumore. Nel mirino c'era un'innocua ragazzina. Per una frazione di secondo fisso Mallory a bocca aperta, poi si infilo di corsa nella porta dalla quale era sbucata. Mallory supero un piccolo deposito per gli attrezzi e inquadro un uomo, i jeans e la maglietta macchiati di sangue. Usava la pistola di Deluthe per ripararsi dal sole. Aveva la faccia graffiata, opera di Stella Small. Il braccio destro pendeva inerte lungo il fianco, e Mallory intui che Deluthe doveva aver lottato prima di essere messo fuori combattimento.
Poco piu in la, un omino con i capelli rossi si nascondeva sotto un mucchio di panni bagnati, illudendosi che il bucato potesse proteggerlo dai proiettili. Sul lato opposto di un muretto che separava il tetto da quello dell'edificio