Il volto del dottore esprimeva un dolore autentico.
«Ero molto affezionato ad Amanda.» I suoi occhi si posarono nuovamente sulle foto dell'autopsia. Si protese per allontanarle da se, spingendole fin quasi al bordo della scrivania. «Il conto bancario di cui ha parlato… era la caparra per l'acquisto di una casa. Ne voleva una con cortile perche il bambino potesse giocarci.»
A fine giornata, nell'ufficio di Coffey, quello che continuava a essere chiamato l'ufficio di Markowitz, Riker stava dicendo: «E l'assassino si e guadagnato l'ammirazione di Mallory per la precisione con cui fa le pulizie».
Coffey si rivolse a lei. «Quelli della Scientifica hanno scoperto qualcosa?»
«La squadra di Heller ha trovato una pistola giocattolo nella spazzatura dell'edificio. Lui ritiene che abbia qualche legame con l'appartamento della Bosch.»
«Ha rilevato delle impronte?»
«No» disse Mallory. «E per questo che pensa che c'entri qualcosa. La pistola e stata ripulita. E la copia di una vecchia sei colpi.»
«Non sapevo che pistole del genere fossero ancora in produzione.»
«Le fanno solo poche ditte» disse Riker abbassando lo sguardo sul taccuino. «In ogni caso questa e stata fatta trent'anni fa. Potrebbe essere appartenuta all'assassino da bambino.»
«Pensi che abbia tentato di spaventarla con quella?»
«Possibile» rispose Riker. «Un adulto che conserva i suoi giocattoli da sempre da pensare.»
Sulla scrivania che li divideva c'era una palla da baseball con l'autografo di Mickey Mantle. Coffey sorrise senza traccia di irritazione. Non aveva voglia di litigare. Riker si strinse nelle spalle.
«Come movente cosa abbiamo… c'e qualcosa?»
«La Bosch ha scoperto qualcosa sul conto dell'assassino e l'ha minacciato» disse Mallory. «Lui si e fatto prendere dal panico e l'ha uccisa.»
«Come sei giunta a queste conclusioni, Mallory?» fece Coffey, sorpreso.
«Trovare e controllare informazioni era il mestiere della vittima. Lui era il padre del bambino…»
«Questo non lo sai.» O lo sapeva?
«Se lui e il padre del bambino, e ragionevole ipotizzare che lei abbia fatto qualche ricerca sul suo conto» si corresse Mallory. «Deve aver scoperto qualcosa di grave.»
«Ma le tue sono solo supposizioni. A meno che non mi stiate nascondendo qualcosa. Non e cosi, vero?»
«Certo che no» disse Mallory dopo qualche istante.
Coffey decise che aveva impiegato troppo a rispondere.
«Hai identificato il cadavere. Ottimo lavoro, Mallory. Ma per il Coventry Arms non abbiamo niente di solido. Non posso interrogare gli inquilini sulla base di mere ipotesi. Non senza ricevere pesanti lamentele da parte di gente molto altolocata. Non abbiamo uno straccio di prova. Se il parco e il luogo del delitto, la mancanza di un alibi per i sei minuti necessari a compiere l'assassinio non reggera in tribunale. Abbiamo un periodo di ventiquattr'ore durante il quale l'assassino puo essere entrato nell'appartamento della Bosch. Non e neppure detto che l'abbia tirato a lucido in un'unica sessione. Poniamo di interrogare tutti i maschi adulti nell'edificio, che cosa otterremmo, in termini concreti? Non posso autorizzare un'iniziativa del genere a causa di una scheda mancante. Non possiamo escludere che sia stata la stessa Bosch a toglierla dallo schedario. Forse si era stufata di lavorare per Betty Hyde.»
«Non ha tolto lei la scheda. La copia cartacea dell'indirizzario comprende i nomi di clienti per i quali non lavora da tempo. La Bosch non ha eliminato proprio niente.»
«Non e abbastanza per interrogare qualcuno.»
«Non ti sto chiedendo di interrogare qualcuno. Potrei trasferirmi nell'edificio» disse Mallory. «Uno di quegli appartamenti dev'essere sfitto. Qualcuno fuori citta, qualcuno che si e trasferito.»
«E tu pensi di poterti trasferire in un appartamento in subaffitto, o anche in uno libero senza destare sospetti? Continuiamo a ricevere telefonate da gente convinta che tu sia morta perche ha visto la tua faccia in televisione.»
«Io sono certa che il colpevole abbia qualche legame con quell'edificio. Bisogna costringerlo a uscire allo scoperto, o non lo prenderemo mai.»
«Non puoi prenderli tutti, Mallory.»
«L'assassino appartiene a un ambiente frequentato dalla Bosch e dalla Hyde. Nel computer ho trovato appunti che attestano l'esistenza di un rapporto personale tra le due donne. La Hyde potrebbe avere presentato l'assassino ad Amanda, magari si sono incontrati mentre lei era a casa della sua cliente… Tutto quello che so e che tra il Coventry Arms e il bastardo che cerchiamo deve esserci un nesso.»
«Qual e la posizione di Betty Hyde? Poteva avere qualche motivo di desiderare Amanda Bosch morta?»
«La Hyde era in Australia il giorno del delitto. Ha piu di sessant'anni e non e abbastanza alta per essere l'assassino.»
«Potrebbe essersi servita di un sicario, anche se questo omicidio non sembra il lavoro di un professionista.»
«Non regge. Amanda aveva un rapporto personale con il suo assassino. Quella mattina e andata al parco per incontrarlo. L'omicidio non era premeditato. Il nostro uomo non ha portato armi con se, ha usato una pietra e le mani.»
«Perche non invitiamo la signorina Hyde per qualche domanda? Potremmo far passare il colloquio come una richiesta di aiuto.»
«No. Qui ci vuole molta discrezione. Il resto della clientela della vittima abita a Midtown o nel Village. L'unico legame con la Upper West Side rimane quell'edificio. L'indirizzo che l'uomo voleva coprire.»
«Mallory, non hai niente di concreto. Non sei certa che lui viva al Coventry Arms.»
«Ti sbagli. Ha passato molto tempo con il cadavere, spappolandole le mani, riducendole in poltiglia. Se l'e presa comoda. Superato il panico iniziale, si sentiva a suo agio in quell'angolo del parco. Era vicino a casa.»
Coffey fece scivolare una cartellina attraverso la scrivania. Sulla copertina c'erano le iniziali di Heller.
«Heller conferma la tua versione circa la scena del delitto. E morta nel parco. Hanno trovato schizzi di sangue sotto alcune pietre rotolate accanto all'acqua. Era qui mezz'ora fa. Dice che hai autorizzato tu lo straordinario.»
«Ragione di piu per dare credito alla mia ipotesi che l'assassino abiti al Coventry Arms. Ha preso la scheda per impedirci di rintracciarlo a quell'indirizzo. Lascia che mi ci trasferisca.»
«Tu dammi qualcosa di concreto, e ne riparleremo. Fino ad allora la risposta e no.»
«Se non altro promettimi almeno di non rivelare l'identita della vittima.»
«Hai la mia parola. Nessuno avra quel nome.»
«D'accordo. Grazie» disse Mallory, e le parole 'per esserti rifiutato di darmi una mano' rimasero inespresse, sospese nell'aria per alcuni minuti dopo che lei ebbe lasciato la stanza.
Mallory fermo l'automobile di fronte al Coventry Arms, a motore acceso.
L'edificio, vecchio di un secolo, aveva l'aspetto di una fortezza minacciosa. Sulla facciata in stucco si alternavano finestre sfavillanti e luci piu fioche. Timpani e balconi zeppi di piante movimentavano la facciata dell'edificio, e l'edera si avvinghiava ai muri molto oltre le foglie scure di alberi vetusti. La forma delle finestre variava dal quadrato al rettangolare al circolare fino al grande arco in vetro colorato dell'appartamento centrale. Una finestra degna di una cattedrale.
L'ingresso all'edificio consisteva in una grande bocca di pietra sul cui fondo si apriva una serie di porte ornate da fregi di rame. Oltre al portiere, quella sera era di turno un addetto alla sicurezza.
Nella tasca posteriore dei jeans Mallory aveva un distintivo. Sarebbe potuta entrare nell'edificio in qualunque momento, avrebbe potuto parlare con chiunque avesse voluto. Ma per il momento non lo avrebbe fatto. E non sarebbe entrata di nascosto. L'unico modo per non destare sospetti era agire alla luce del sole.
Supero il Coventry Arms, diretta verso l'edificio meno famoso alla fine dell'isolato. Cera stata una sola volta nella sua vita, e tuttavia le era rimasto impresso in ogni particolare. Parcheggio in doppia fila, come sempre.
Quando il portiere le chiese chi fosse e a quale appartamento fosse diretta, gli porse un biglietto da visita.
«Lei e Mallory o Butler, signorina?»