iniziali sull'etichetta e torno a guardare Mallory.

«Noi abbiamo finito, Mallory. Non posso dirti molto, a parte il fatto che il nostro uomo e alto. A giudicare dai segni della spugna sul muro.»

«Come sai che non e salito su una sedia?»

«Guarda quelle tracce. Non ci sono segni che indichino che l'assassino abbia interrotto il lavoro per spostare la sedia. Ha camminato per tutta la lunghezza della parete. Dev'essere sul metro e ottantacinque, metro e novanta. Porteremo i tappeti e il materasso al laboratorio. Se c'era del sangue, lo scopriremo. Abbiamo preso qualche impronta dalle scarpe e dalle cinture. Probabilmente le impronte appartengono alla vittima.» Guardo i segni in alto sul muro. «Nessun uomo tanto alto potrebbe avere polpastrelli cosi piccoli.»

Heller esito.

«C'e altro?»

Non mi stai nascondendo qualcosa, vero, Heller?

«E strano» disse finalmente Heller.

Si chino, apri un cassetto del comodino accanto al letto. Era vuoto; il contenuto era stato catalogato e messo nelle buste. Giro il cassetto e glielo mostro. L'odore del detergente era ancora molto intenso.

«Ha pulito tutte le superfici esterne dei cassetti» disse Heller. «E questo lo strano. Come se qui dentro ci fosse stato un bagno di sangue. E invece non c'e stato. Qualche traccia l'avrei trovata sicuramente, con la luce e lo spray. Invece niente.»

«Vuoi dire che devo cercare un pazzo ossessionato dall'igiene?»

«Potrebbe essere. Ho visto qualcosa del genere dieci anni fa. Forse il tuo vecchio te l'ha raccontato. Il luogo del delitto era pulito come questo. Presero il bastardo quando torno per pulirlo di nuovo. C'era un investigatore nell'appartamento quando l'assassino spunto con guanti di gomma, un secchio e uno spazzolone. Ah, se tutti i casi fossero cosi facili. Per ora non ho altro da aggiungere.»

'Grazie, Heller', suggeri il fantasma di Markowitz, dalla poltrona imbottita che occupava nel cervello di Mallory.

«Grazie, Heller.»

Mallory gli sorrise e si mise al lavoro con un paio di pinzette estraendo scheda per scheda dal raccoglitore e cercando il suo corrispettivo elettronico.

Heller e i suoi uomini se n'erano gia andati quando arrivo alla 'H'. Mancava la scheda di Betty Hyde. Secondo il file recuperato, la Hyde teneva rubriche di gossip su periodici a larga diffusione. Mallory non aveva bisogno di consultare il file per sapere che la donna faceva anche brevi apparizioni televisive in un notiziario serale. Abitava al Coventry Arms, un palazzo di lusso nella Upper West Side.

L'indirizzo era a sei minuti a piedi dal punto del parco dove era stato lasciato il corpo.

Una rapida scorsa al calendario elettronico informo Mallory del fatto che Betty Hyde usava il servizio di ricerca e controllo informazioni fornito da Amanda Bosch solo saltuariamente. Gli appunti sulle occasioni mondane alle quali le donne si erano recate insieme indicavano l'esistenza di un rapporto non solo professionale tra le due.

Mallory evoco l'immagine di Betty Hyde cosi come appariva nella sua rubrica alla televisione. Spesso era assai perfida nel dissezionare pubblicamente la vita privata delle persone. Negli anni doveva essersi fatta piu di un nemico. Era piu plausibile nel ruolo di vittima che di assassina. Quando Mallory ebbe finito di esaminare la lista, l'unica scheda mancante era quella della giornalista.

Poi Mallory individuo una serie di file protetti. Accedervi sarebbe stato un gioco da ragazzi, ma Mallory si chiese perche la Bosch avesse sentito il bisogno di quella misura di sicurezza in un computer che usava a casa. Evidentemente qualcun altro frequentava l'appartamento. Difficilmente poteva trattarsi di Betty Hyde, i cui gusti erano radicalmente diversi, a giudicare dall'indirizzo del palazzo multimiliardario in cui viveva.

Il computer esigeva una password. Mallory passo rapidamente in rassegna il suo armamentario di software con l'occhio di uno scassinatore che esamini la scelta di grimaldelli e diamanti tagliavetro. Scelse un dischetto e avvio un programma infallibile. Fu la parola LIBRO ad aprirle la porta dei file riservati, rivelando la presenza di un romanzo. Ecco spiegati i manuali di stile allineati sulle mensole, manuali che con il lavoro di ricercatrice non avevano nulla a che fare.

«No, lei ha assolutamente ragione, signora Farrow» disse Riker. «Non avrebbe dovuto parlarle in quel modo. Ma vede, ha perso suo padre di recente, e da allora non e piu la stessa.»

Falso. In realta Mallory non era affatto cambiata dopo la morte di Markowitz.

«Oh, povera bambina» disse la signora Farrow.

Mallory non era mai stata una bambina.

Riker sedeva in una comoda poltrona imbottita rivestita di un tessuto a rose, gli stessi fiori che decoravano la carta da parati, il tappeto e la tazza di caffe che teneva in mano. Sorrise alla vecchia signora che viveva nell'appartamento sopra quello di Amanda Bosch.

«Mi pare di capire che ha avuto problemi con gli assegni dell'assistenza sociale.»

«Si. Jimmy li ruba e li incassa. Pensavo che l'aveste arrestato per questo. Sua madre di solito mi da una mano, ma questo mese era un po' a corto anche lei. Non mi piace pesare sugli altri. Non lo faccio mai. Amanda veniva su con la spesa e mi aiutava per le medicine. Ho detto a Jimmy che se non avesse rimborsato Amanda l'avrei spedito dritto in galera. Non che l'avrei fatto davvero, si capisce. E lui che cosa le da? Una giacca di seconda mano con una bruciatura di sigaretta sulla manica.»

«Sa dove fosse Jimmy quella mattina?»

«Mio nipote era qui, a casa mia. Suo padre l'aveva trascinato qui alle sei del mattino perche mi facesse le sue scuse. Vede, mio figlio lavora di notte. Smonta alle cinque. Be', quando finalmente sua moglie gli ha detto dell'assegno, mio figlio ha dato fuori di matto. C'era anche la signora Cramer, la mia vicina che abita in fondo al corridoio. Una donna cosi dolce. Tutte le mattine, da quando ho avuto l'ultimo attacco di cuore, viene a vedere come sto prima di andare al lavoro, in ospedale. Be', era qui quando Jimmy e suo padre sono arrivati. Puo chiederglielo, glielo confermera. Poi siamo andati a messa tutti insieme e a fare colazione a casa di mio figlio. Mio figlio mi ha riaccompagnata a casa a mezzogiorno.»

Riker consulto il taccuino. Coincideva con quello che gli aveva riferito il ragazzo. Non credeva possibile che la donna sapesse mentire. I suoi occhi riflettevano ogni pensiero, ogni paura.

«E per tutta la mattina non ha mai perso di vista suo nipote?»

«No. Padre Ryan puo dirglielo. Deve ricordarselo. Era stupefatto di vedere Jimmy in chiesa.» Si guardo le mani che teneva raccolte in grembo, un grappolo di nocche artritiche serrate attorno a una scatola di latta quadrata. «Cosa farete a mio nipote?»

«Lo faro riaccompagnare al deposito da uno dei miei uomini.»

«Nessuna accusa?»

«No.»

Apri la scatola e lo ricompenso con dei biscotti. «Ho ancora qualche domanda da farle su Amanda» disse Riker, con una mano nella scatola.

«Non riesco ancora a credere che sia morta. Era tanto giovane. Amanda era una persona buona e gentile. Non riesco…» Il resto della frase le mori in gola. Improvvisamente era molto stanca, la schiena e le spalle incurvate.

«Vorrei parlare con qualcuno dei vicini» disse Riker. «Forse ricorderanno di aver visto Amanda con un uomo. Una giovane donna cosi carina, doveva senz'altro esserci qualcuno di speciale nella sua vita.»

Amanda non avrebbe potuto concepire un figlio senza un uomo. Per quanto fossero sotto Natale, Riker era poco incline a credere ai miracoli.

«Be', i vicini non avranno nulla da dirle» disse la signora Farrow. «In questo quartiere sono tutti operai. Stanno fuori casa tutto il giorno, e vanno a dormire a un'ora ragionevole. Per questo non possono sapere niente.»

«E lei? Non ha mai notato la presenza di un uomo, in settimana o durante il week-end?»

«Be', no.»

Le spalle si ingobbirono ulteriormente e il mento le ricadde sul petto. Pianto gli occhi spaventati sul tappeto ai suoi piedi.

Riker intui che la vecchia signora gli stava nascondendo qualcosa. Sorrise. «Sa» disse, «neanche a me piace parlare male dei morti, ma non credo che ad Amanda importerebbe. E io so che lei vuole aiutarci a trovare

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