Fu fissato un altro appuntamento per il giorno seguente, e la famigliola si avvio alla porta in fila, il padre in testa. Quando la porta esterna dell'ufficio si chiuse alle loro spalle, Mallory si giro verso Charles con il vaso in mano.

«A proposito di quei treni…»

«Non e l'originale. E una copia. Sono stati davvero i treni. Ho sistemato io il vaso in modo che cadesse.»

Ando alla libreria e raccolse un fiammifero da cucina. «Con questo fiammifero. L'ho sistemato in modo che aumentasse la suscettibilita del vaso alla naturale forza di gravita. La minima vibrazione lo avrebbe fatto cadere. Mi chiedevo come l'avrebbe presa il ragazzo.»

«E allora?»

«La reazione di Justin dimostra che ha dei buoni riflessi. Ma ha negato ogni responsabilita a proposito della matita e del vaso. E strano. Insiste col dire che lui non sta facendo niente. Non e coerente con il profilo del soggetto psicocinetico medio.»

«Quindi?»

«Be', la cosa rende tutto piu interessante. Forse non e lui a far muovere gli oggetti. In ogni caso non sembrava spaventato. Come se fosse abituato a vedere oggetti volare per casa, e ne fosse quasi annoiato.»

«Bene. Prova a cavarne fuori qualcosa prima che anche la moglie numero tre ci rimanga secca, d'accordo?» Mallory ando alla scrivania dell'altra stanza e si chino sulla borsa di tela.

Il gatto fece capolino da dietro la scrivania, i baffi tesi, saggiando l'aria per controllare la presenza di urla e altri rumori fastidiosi. Rassicurato, usci dal suo nascondiglio e alzo lo sguardo verso Charles, inclinando la testa da un lato come se l'orecchio bendato portasse tutto il peso da quella parte.

«Ciao» disse Charles, chinandosi per coccolarlo. Il gatto gli sguscio tra le mani. Aveva occhi solo per Mallory. Si sfrego contro la sua gamba, e lei lo spinse via.

«Il gatto e un testimone oculare. Ridi e ti sparo.»

«Cosa si e fatto all'orecchio?»

«Non sono stata io. Puoi tenerlo per una notte? Oggi faccio cambio di appartamento con i Rosen. Non posso riportarlo a casa mia.»

«Naturale.»

Mallory estrasse dalla borsa di tela la lettiera del gatto e due scatolette di cibo. «Si chiama Nose. Ti chiedo solo di tenerlo fuori dal mio ufficio. Non voglio peli sui miei computer.»

«Lo portero a casa mia.»

«Grazie. Allora, a parte gli oggetti volanti, com'e andato il colloquio? Chi di loro e il responsabile, se non e il ragazzo?»

«Non lo so.»

Mallory estrasse una cartellina dalla borsa.

«La prima signora Riccalo e morta per un attacco di cuore. Adesso che ho visto il marito, capisco che doveva essere vittima di un forte stress. Ecco l'incartamento dell'ospedale.»

Glielo porse e lui esito come cercando di decidere quanto sporco potesse essere.

«L'hai rubato, vero?»

«Vero» disse lei. «Ma questo no.»

Il secondo incartamento che gli porse aveva sulla copertina il timbro del Dipartimento di Polizia di New York. Charles scorse il rapporto dettagliato sul suicidio della seconda moglie di Robert Riccalo. Era lungo tre pagine. «Per la polizia si e trattato di suicidio, nessun riferimento a circostanze sospette o…»

«Io non sono affatto sicura che si sia suicidata.»

«Perche?»

«Quando si analizzano i dati relativi ai suicidi, si scopre che a saltare dalla finestra sono in maggioranza uomini. Le donne che scelgono di togliersi la vita di solito preferiscono sistemi piu… puliti. Non ha lasciato alcun biglietto. Generalmente alle donne piace fare le cose per bene con i loro cari, prima di andarsene.»

«Le prime due signore Riccalo avevano qualcosa in comune?»

«Lavoravano entrambe e avevano una normale assicurazione sulla vita garantita dai rispettivi datori di lavoro. Ma questo non significa che non potesse esserci una polizza integrativa, magari due. Ci sto ancora lavorando. Anche Sally Riccalo e assicurata presso l'impresa finanziaria dove lavora come analista di sistema. Secondo il suo curriculum vitae, lei e Robert Riccalo lavoravano per la stessa societa dieci anni fa, quando la prima signora Riccalo era ancora viva. Interessante, non credi?»

«Ci hanno sottoposto un caso piuttosto semplice riguardante alcuni oggetti volanti. Non credi che ipotizzare un omicidio sia quanto meno prematuro? Immagino che il beneficiario dell'assicurazione fosse…»

«Robert Riccalo. Che e il beneficiario della polizza anche nel caso della moglie numero tre.»

«E normale che il beneficiario sia il coniuge.»

«Gia, anche se piu spesso e la moglie a riscuotere. Ricapitolando, abbiamo un attacco di cuore, un suicidio e la moglie numero tre sul punto di esplodere. Tante scene per una matita. Quali altri oggetti hanno minacciato la sua incolumita ultimamente?»

«Vediamo. Un paio di forbici, qualche pezzo di vetro.»

«Qual e la reazione del padre?»

«Rabbia, incredulita.»

«Eppure ha accusato il ragazzo di aver mosso il vaso.»

«La matrigna e l'unica a credere nel paranormale. Probabilmente Riccalo pensa che il ragazzo metta in atto dei trucchi.»

«Uno di loro lo sta facendo, questo e poco ma sicuro. Sei sicuro che sia stata la tua matita a volare verso di lei?»

«Scusa?»

«Charles, sei un'offesa alla memoria di Max Candle.»

«L'arte dell'illusione non e un fatto genetico. Avere un mago nell'albero genealogico non garantisce lo stesso talento al resto della stirpe.»

«Accidenti, c'e un intero negozio di magia nel tuo scantinato. Potresti far volare un elefante con quell'attrezzatura.»

«Non esattamente. Max eseguiva alcuni geniali giochi di prestigio, ma la sua specialita era sfidare la morte. Solo Malakhai sapeva davvero far muovere le cose attraverso l'aria, e non parlo di matite. Un tempo era il piu grande.»

«Malakhai? Lo smascheratore?»

«Be', in realta smascherare le frodi pseudo-paranormali e diventato il suo interesse principale solo dopo il ritiro dal palcoscenico. Prima che tu nascessi, Malakhai faceva un numero con la moglie morta… Sembri scettica. No, veramente. Era la sua assistente.»

«La sua assistente morta?»

«Si. Da viva era una compositrice e una musicista.»

«Cos'ha fatto, l'ha imbalsamata?»

«No, non e mai comparsa in pubblico in carne e ossa. Era sempre sottinteso che ci fosse, e tuttavia che non fosse li… morta ma non interamente scomparsa dalla faccia della terra, se capisci quello che voglio dire. Bene, una volta che il pubblico si abituava all'idea che lei non era solo invisibile ma era morta, gli oggetti piu disparati cominciavano a fluttuare nell'aria mentre lei glieli passava…»

«Mmm… un match perfetto per la nostra famiglia delle matite volanti.»

«Ogni volta che qualche impostore vanta capacita paranormali, Malakhai arriva e sventa l'ennesima truffa.»

«Stai pensando di consultarlo per questo caso?»

«No. Malakhai adesso ha piu di settant'anni. Lui e Louise vivono in tranquilla solitudine. Meglio non disturbarli.»

«Louise?»

«La defunta consorte. Se ti interessassi meno di computer e piu di musica classica, conosceresti il suo nome. Il Concerto di Louise e la sua unica composizione, ma e geniale. Nessuna raccolta di musica classica puo dirsi completa senza quel concerto. Ha fatto da colonna sonora a tutte le esibizioni del marito.

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