«Come ci riusciva? Che tipo di trucchi usava?»

«Niente di tangibile, di concreto. Convinceva il pubblico dell'esistenza di Louise.»

«Tutto il pubblico?»

«In realta e piu facile quando c'e molta gente. Dall'ipnosi di massa alla psicosi, quanti piu sono, meglio e. Si possono fare un'infinita di cose con una grande quantita di energia…»

«Ma nessuno l'ha vista davvero?»

«Lui la descriveva in modo cosi efficace che riesco a vederla ancora adesso. Portava il vestito che indossava quando mori. Era blu.»

«Com'e morta?»

«Nessuno lo sa. Fa parte del mistero di Louise. Alcuni dicono che sia stato Malakhai a ucciderla. Altre voci dicono che sia stata uccisa perche era una spia. Tutto molto romantico. Quando avevo la tua eta ero innamorato di Louise.»

«Allora era pazzo quanto Malakhai.»

«Credo di si. E hai detto bene… Malakhai e impazzito. E veramente sorprendente quello che la gente fa per amore… per conservarlo, ucciderlo, vendicarlo. Alcuni muoiono, per amore.»

Charles penso a quello che aveva fatto Amanda. 'Taglialo, strappalo da me', aveva detto al chirurgo, lei che adorava i bambini.

«Ne deduco» disse il bambino che aveva davanti, «che innamorarsi non sia l'aspetto piu bello del diventare adulti.»

Charles sorrise. «Anche l'amore per un bambino puo portare a comportamenti estremi. Le cose che la gente fa per i propri figli…»

«Oppure ai propri figli.»

Charles annui.

Justin era stato maltrattato? Quale era l'origine dello sguardo di mutuo riconoscimento che era balenato tra lui e Mallory? Quei due avevano qualcosa in comune.

Ma anche lui, Charles, aveva qualcosa in comune con il ragazzino: Justin Riccalo non parlava come un bambino. Entrambi erano cresciuti circondati da adulti.

Individuo il vecchio giradischi e si chino a togliere il grosso della polvere. Dov'erano i dischi?

Ah, eccoli.

Tiro fuori la cassa di vecchi album da sotto un tavolo, e comincio a esaminarli. Il ragazzo gli gironzolava attorno, perennemente inquieto.

«Allora, Justin, quando non ci sono in giro matite volanti, come va con la tua matrigna?»

«Non la conosco molto bene.»

«Pensavo che la tua matrigna conoscesse tuo padre da molto tempo.»

«Credo che un tempo lavorassero insieme. Non ne sono sicuro. Forse a quel tempo mia madre era ancora viva. Non conoscevo bene neanche lei.»

«Come?»

«Ero quasi sempre a scuola. Fin da quando avevo quattro anni, i miei genitori mi iscrissero a una scuola speciale. Spesso non torno a casa prima delle otto o le nove. Come faceva Malakhai a far credere a quelle persone che Louise le avesse toccate?»

«Il pubblico se ne convinceva da solo.»

«Crede possibile che la stessa cosa accada alla mia matrigna, con le matite?»

«L'immaginazione non fa tutto da sola. Subentra a completare l'effetto del trucco.»

Charles fece scivolare il disco fuori dalla copertina consunta e lo mise sul giradischi.

Justin si sedette sui talloni. «Adesso si trova su CD, sa.»

«Me l'hai gia detto. Silenzio. Ascolta.»

Il volume era troppo alto. Quando la musica si levo come una marea, la grande stanza parve troppo piccola per contenerla. Charles abbasso il volume fino a un livello accettabile, ma il concerto conservo tutta la sua potenza. Quella era vera magia.

Charles si smarri nei ricordi di Louise con l'abito blu macchiato di sangue. Poi i suoi pensieri andarono ad Amanda Bosch. Louise e Amanda erano intrecciate nella sua mente. Come quando era piccolo, chiuse gli occhi e lascio che la musica gli scorresse addosso nel buio.

La matrigna di Justin aveva descritto bene quella musica. Era abitata da spettri. Qualcuno si muoveva attraverso la musica, e nello spazio vuoto… questa volta piangeva.

Charles apri gli occhi e guardo il ragazzo, che, ripiegato su se stesso, si teneva le mani premute sulle orecchie.

Cosa senti nel vuoto, Justin?

Charles trasali.

Amanda Bosch era apparsa alle spalle di Justin.

Si chinava sul ragazzo raggomitolato ai suoi piedi.

La mano di Charles si precipito a sollevare la puntina dal disco e la musica cesso.

Amanda non c'era piu.

Riker fece una smorfia quando vide il detective Palanski, una pertica in giacca di pelle nera e occhiali da sole. Deve credersi una fottuta stella del cinema, per portare gli occhiali da sole al chiuso. Il detective stava agitando un dito appuntito a pochi centimetri dalla faccia di Martin, un agente in divisa che aveva l'ordine di tenere chiunque lontano dall'ufficio di Jack Coffey.

Nessun super-detective della West Side avrebbe sopportato un affronto del genere da un semplice poliziotto, diceva il dito di Palanski.

Riker tocco il braccio di Martin e gli fece cenno di allontanarsi. Martin arretro fino alla porta dell'ufficio di Coffey e incrocio le braccia. Palanski si rivolse a Riker con la rabbia di un bambino di nove anni.

«Il mio capitano vuole sapere perche il tuo tenente si sta occupando di questo caso di omicidio… il cadavere nel parco. Nessuno dei vostri agenti e coinvolto.»

«E chi te lo dice?» ribatte Riker, tirando fuori una sigaretta e frugandosi nelle tasche per cercare i fiammiferi.

Possibile che a Palanski fosse giunta voce della faccenda del Coventry Arms? Si, era cosi. Adesso il caso riguardava gente importante e lui desiderava ardentemente un'occasione di rifarsi dopo la recente figuraccia dell'errata identificazione del cadavere. Altrimenti perche venire a reclamare del lavoro supplementare in una citta in cui notoriamente i cadaveri e i casi insoluti abbondavano?

«La vittima non e Mallory» disse Palanski. «Lo so per certo.»

«Quando hai visto il corpo la pensavi diversamente.»

Non aveva dubbi che fosse Palanski il responsabile dell'errore, colui che aveva annunciato l'assassinio di un agente alla stampa. Le informazioni erano denaro sonante a New York, e certamente Palanski era troppo avido, oltreche ambizioso per lasciarsi sfuggire un'occasione del genere. A dirla tutta, Riker sospettava che Palanski fosse anche corrotto. Si vestiva troppo bene per un poliziotto cui toccava mantenere una moglie, una ex moglie e due figli. Riker manteneva solo la bottiglia, eppure non poteva permettersi il costoso parrucchiere dove Palanski si faceva non gia tagliare i capelli, ma ritoccare settimanalmente la pettinatura.

«Palanski, se tu hai pensato che fosse Mallory, forse l'ha pensato anche l'assassino.»

Palanski abbasso gli occhiali da sole e si avvicino a Riker di un passo. «Non me la bevo.»

A ben pensarci, non era un po' strano che Palanski fosse stato il primo ad arrivare sul luogo del ritrovamento di Amanda Bosch? Un rapido controllo dei ruolini aveva confermato che quella mattina non era in servizio. Probabilmente Palanski pensava che l'elegante Upper West Side, dove abitavano i ricchi e famosi, fosse la sua riserva privata.

«Posso farti parlare con Mallory, se credi» disse Riker, sorridendo amabilmente a quell'uomo che detestava.

«No, non…»

«Nessun problema. E il suo caso. Potrai spiegarle perche vuoi portarglielo via.»

«Ascoltami, Riker, io non…»

«Toh, lupus in fabula. Eccola che arriva.»

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