«Qualcosa in particolare?» Cosa poteva avere Eric in comune con un giudice e un gigolo?
«E sicura che sia cieco?»
«Assolutamente sicura» disse Betty Hyde.
«Perche?»
«Se non fosse cieco, la moglie lo avrebbe saputo. Come si puo tenere nascosta una cosa del genere alla propria moglie?»
«Forse lui ci vede e lei lo sapeva.»
«No, Mallory.»
«Come fa a esserne cosi sicura?»
«Le ho detto che sua moglie aveva un interessante senso dell'umorismo… per essere la serpe che era. Flirtava con gli uomini davanti a lui. Senza parlare, si limitava a strusciarsi contro di loro. Annie faceva con gli altri uomini cose che Eric non poteva ne sentire ne vedere. Erano uno spettacolo, loro due in pubblico. E c'erano altri scherzi a sue spese: smorfie, gesti osceni. Un umorismo tra i piu neri. Di fronte a quelle esibizioni si restava senza parole, come ipnotizzati.»
«Perche lo odiava cosi?»
«Perche lui la amava tanto, troppo. Se solo fosse stato sgarbato con lei una volta ogni tanto, la cosa avrebbe fatto un gran bene al loro matrimonio. Era fatta cosi.»
«E lui? Il genere zerbino?»
«Un ragazzo adorabile. Ma ha ragione. Lei lo disprezzava.»
«Per questo non hanno avuto figli?»
«Sa, c'e stata una volta in cui avrei giurato che Annie fosse incinta. Aveva quella certa aria di maternita incombente. Quell'aura speciale che circonda chi vomita ogni mattina. Ma poi, quando l'ho vista di nuovo, era tornata quella di prima: splendida e spaventosamente all'erta.»
«Crede che abbia abortito?»
«Si, ma non c'e modo di appurarlo. Normalmente non mi faccio molti scrupoli, ma chissa perche non me la sento di chiedere a un cieco se sua moglie ha abortito il loro unico figlio. Be'… potrei provarci se ne valesse davvero la pena. Lei che ne dice?»
«Ha detto a Eric che ero un poliziotto prima di entrare nella societa di consulenza?»
«No, cara. Gli ho solo detto che era interessata a raccattare qualche ghiotta informazione sul giudice. Ma tutti i notiziari hanno parlato di lei e mostrato la foto della poliziotta morta.»
«Lunedi scorso e morto un pompiere. Se ne ricorda?»
«Si, e morto per salvare un vecchio.»
«Qual era il nome del pompiere?»
«Non mi… Ah, ho capito. Notizie vecchie – chi ricorda i particolari, i nomi, le facce? Ma lei, mia cara, ha una faccia che non si dimentica.»
«Ed Eric Franz e cieco.»
Quando rientro a casa, appese i vestiti nell'armadio come le aveva insegnato Helen. Il gatto aveva gia avvertito la sua presenza e le stava dando il benvenuto con morbidi colpi di zampa sulla porta del bagno. Premette il pulsante per l'ascolto dei messaggi sulla segreteria, poi ando in cucina per aprire una scatola di tonno da dare al suo testimone piu importante. Dalla segreteria usci la voce di Riker. «Mallory, qualcuno dei sospettati possiede un cane?»
Charles abbasso le luci del soggiorno e si sistemo sul divano. Il regalo natalizio di Mallory giaceva precocemente scartato di fronte a lui.
Era l'ennesimo tentativo di Mallory di attirarlo nel ventunesimo secolo. Charles aveva una notevole raccolta di dischi e un gran bel giradischi che agli occhi di Mallory era un dinosauro. Per lei non contava la musica, ma solo la tecnologia.
Si aspettava davvero che lui se ne andasse in giro per le strade con le cuffiette attaccate a un lettore CD portatile?
Quanta ostinazione mostravano nello scambiarsi regali inutili. Lui le regalava gioielli dalla montatura antica che lei non si sarebbe mai sognata di indossare. Lei gli regalava gioielli tecnologici sui quali, tra una visita e l'altra della signora Ortega, si accumulava la polvere.
Premette il tasto per aprire il coperchio del lettore, nell'assurda speranza di trovare un messaggio sentimentale vergato sul lato interno. C'era un disco nell'apparecchio, pronto a suonare se avesse premuto un tasto. Non fu troppo sorpreso di scoprire che si trattava del
Dalla scatoletta nera che teneva fra le mani spunto un paio di cuffie. Ma non gli servivano. Il concerto era chiuso nella sua memoria e stava gia suonando…
La visione di Amanda, quel pomeriggio, lo aveva lasciato stordito come un animale bastonato prima dell'ingresso al mattatoio.
Non voleva rischiare di evocarla nuovamente. Gli faceva paura. Sentiva che quel genere di giochetti minacciava la sua salute mentale.
E di cosa aveva paura, esattamente? Era solo un'illusione, no? Una semplice olografia del ricordo. La magica follia di Malakhai era la sua forma di talento. Com'era suo mestiere, Charles aveva trovato un'applicazione pratica per quel talento. Se fosse riuscito a ricreare un'immagine completa e fedele di Amanda, lei avrebbe potuto dirgli qualcosa di utile alle indagini di Mallory. Se Mallory poteva affrontare le pallottole, lui poteva affrontare Amanda. Non era una cosa cosi pericolosa: una semplice conversazione all'interno della mente.
La memoria lo riporto ai momenti immediatamente precedenti l'inizio dello spettacolo di Malakhai. Ritorno bambino. La bacchetta del direttore d'orchestra si stava sollevando, mentre la sala piombava in un silenzio di tomba. Il concerto era iniziato. La musica interiore fuggi dai confini del suo cervello e si levo attorno a lui in un muro di suono oltre il quale si snodavano immaginali corridoi colmi del profumo delle rose. L'arresto momentaneo della musica preannuncio il grande buco nero che si parava davanti a lui. In quel silenzio incantato, nel quale ascoltatori diversi proiettavano cose diverse, udi una donna gemere, lamentare una morte, mentre gli veniva incontro nella luce.
Portava gli abiti di quando era morta, il blazer, i jeans e le scarpe da jogging. La memoria di Charles aveva ricreato fedelmente una macchia di sangue sulla stoffa e quella piu spaventosa sui capelli dorati, che la ferita aveva ingarbugliato in ciocche di cordicelle vermiglie.
«Buona sera, Amanda.»
Lei gli sorrise timidamente mentre si sedeva sulla poltrona di fronte. Provo sollievo nel constatare che la sua creatura non era fatta di una sostanza tale da lasciare un'impronta sull'imbottitura. Amanda appoggio le mani sui braccioli della poltrona. Charles guardo il muro, ancor piu sollevato nel vedere che Amanda non proiettava un'ombra che si sovrapponesse alla sua.
«Buona sera, Charles.»
La sua voce avrebbe potuto essere quella di Mallory, ma nella gola di Amanda i suoni risultavano addolciti. Anche i suoi occhi erano dolci.
«Amanda, quando ti ho vista stamattina, vicino al bambino…»
«Stava soffrendo» disse lei, guardandosi le mani bianche e morbide in grembo. «Non riuscivo a sopportarlo.»
«Volevi solo consolarlo.»
«Si. Un bambino cosi turbato. Adoro i bambini.»
«Lo so. Per me e difficile capire perche tu abbia deciso di rinunciare al bambino che aspettavi.»
Amanda guardo il pavimento cercando le parole e, non trovandole, torno ad alzare su di lui gli occhi pieni di lacrime. Alzo le mani in un gesto di impotenza.
«Desideravi tanto quel bambino, vero?»
«Oh, si. Era tutto per me, il senso della vita, tutto.»
«Allora perche? Perche l'hai fatto? Hai chiesto al dottore di strappartelo via. Cosa aveva fatto di tanto orribile quell'uomo per costringerti ad abortire?»