Amanda si alzo e si allontano da lui, tornando nell'ombra. Procedeva stancamente, con fatica. Strapparsi dal grembo quel bambino tanto desiderato aveva costituito una prova durissima. Troppo dura per lei.

Capitolo Quinto

24 dicembre

Seduta al computer, Angel Kipling scorreva la sezione dei messaggi, a caccia di un indizio che rivelasse nuove bugie, chiedendosi quanto le sarebbe costato questa volta. Forse, oltre al denaro necessario per tenere il suo nome fuori dai giornali, le sarebbe costato un marito.

Quando Harry le baciava la guancia si ritraeva disgustata, chiedendosi dove fosse stato, chiedendosi cosa avesse fatto… doveva chiederselo, non riusciva a farne a meno. Le bugie che le raccontava erano snervanti, e la logica con cui Angel le portava allo scoperto implacabile.

Il sole del primo mattino, riflettendosi sul monitor, oscurava solo alcune righe che si ripetevano incessanti.

«Non farti prendere dal panico, Angel» sussurro a se stessa. «Ti fai sempre prendere dal panico.»

Probabilmente si trattava di un tentativo di estorsione.

Altrimenti il caso sarebbe gia esploso su tutti i media.

Osservo la sua immagine riflessa nello schermo.

A volte desiderava che Harry morisse. Niente piu scuse, pretesti, bugie. Finche fosse stato vivo, lei non avrebbe avuto pace. Si era scusato assai amabilmente per aver ipotecato illegalmente l'appartamento. Ma suo marito era il tipo che si scusava per essersi schiarito la voce. Si scusava con il cane. Poi, con lo stesso tono di voce, si scusava anche con lei.

Il custode controllo il suo universo, l'ingresso del Coventry Arms, senza trovare nulla fuori posto. Persone impeccabili andavano e venivano dentro i completi di marca e le scarpe fatte a mano. Concentrava la sua attenzione piu sui vestiti che sui volti, evitando del tutto di registrare i rari visi infantili.

Con la punta del piede batteva il tempo di un vivace concerto per mandolino di Vivaldi che si diffondeva per tutto l'ingresso al discreto volume della musica di sottofondo.

Una musica meno armoniosa, frammentata e acuta, composta da alti latrati e ringhi gutturali proveniva dall'ascensore diretto al piano terra. Le porte si aprirono e la zuffa canina si riverso dall'ascensore nell'ingresso.

Il custode richiamo l'inserviente, ma questi si tenne a distanza di sicurezza dalla mischia. Evidentemente il suo mansionario non contemplava l'eventualita che gli toccasse di morire sbranato da un pitbull e da un mastino. Neppure i padroni degli animali sembravano intenzionati a rischiare la propria incolumita. Fu il portiere a intervenire per cercare di calmare il mastino. L'inserviente mostro un biglietto da cinque dollari, facendo silenziosamente capire al portiere che scommetteva sul pitbull.

Il custode, mai invitato prima di allora a una battaglia fra cani, non ne comprendeva le regole e si avvicino troppo ai contendenti. Il mastino lo morsico, e quello uni le sue grida ai latrati degli animali.

L'andirivieni di inquilini e visitatori si interruppe; una dozzina di persone si raccolse in un capannello a guardare. Tra il sangue che scorreva e le scommesse che fioccavano, nessuno si accorse che dalla rastrelliera dietro al bancone veniva sottratta una chiave, sostituita con una simile a quella di Mallory.

«Ti e piaciuto il lettore CD?»

«Si, grazie. E anche il Concerto di Louise.»

«E ora che tu ti abitui ad ascoltare la musica su CD, Charles. Potresti riversare tutti i tuoi dischi. Sembrano in buono stato.»

«I dischi mi piacciono. Mi piace il giradischi.» Non intendeva subire ulteriori offensive tecnologiche, almeno per un po'.

«Se insisti con tecnologie obsolete, la tua raccolta non potra crescere. Ne potrai sostituire i dischi rovinati. Ho notato che la tua collezione non comprende una copia del Concerto di Louise.»

«Sono anni che e fuori uso. Ce n'era un'altra di sotto, nella raccolta di Max, ma temo di aver rovinato anche quella. Il tuo regalo e arrivato al momento giusto.»

«A proposito di Max, ci sono notizie di Malakhai il pazzo?»

«Niente di nuovo. Adesso vive un'esistenza molto piu tranquilla.»

«Immagino che debba essere piuttosto anziano.»

«Si, si sta facendo vecchio» disse Charles, meravigliato dell'insolita voglia di chiacchierare di Mallory.

«E Louise? E ancora con lui?»

«Certo. Ma Louise e giovane: avra per sempre diciannove anni.»

Charles la osservo attaccare altri fogli stampati al pannello di sughero che copriva la parete del suo ufficio. «Sempre sicura che quella della bugia sia la strada giusta?»

Mallory attacco la stampata proveniente dal database di un'agenzia immobiliare.

«Quattro giorni prima di abortire fece un'offerta per l'acquisto di un appartamentino. Secondo la pratica dell'agenzia tra i requisiti da lei segnalati figuravano la presenza nelle vicinanze di un asilo e di aree di gioco per bambini. Il dottore sostiene che, durante i quattro giorni successivi, Amanda praticamente non mangio ne dormi. Probabilmente e in questo lasso di tempo che lei ha avuto sentore della bugia. Si e torturata per un po', poi lo ha affrontato.»

«Abbiamo ipotizzato che il suo sfogo alla tastiera abbia avuto luogo poco prima della morte. E se ci fossimo sbagliati? Se lei avesse scritto la parola 'bugiardo' il giorno in cui ha scoperto che lui le aveva mentito?»

«Non credo. La scoperta della bugia l'ha convinta ad abortire. Ma prima ci ha rimuginato su. E esplosa a scoppio ritardato.»

«Come fai a dirlo?»

«Istinto. Non si puo sempre procedere secondo logica. Devi entrare nei panni della vittima. E in quelli dell'assassino. Prima arrivi a conoscerlo, prima scoprirai come e perche ha ucciso.» Si volto verso di lui. «E tu? A che punto sei con Amanda?»

Un'ombra attraverso la mente di Charles. Mallory non poteva essere al corrente dei suoi sforzi di imitare il folle trucco di Malakhai. Eppure il fatto che lei gli avesse regalato quel CD lo insospettiva… Era possibile che fosse scesa nel seminterrato e avesse visto il disco rovinato? No, naturalmente no. Stava diventando davvero paranoico.

«Basandomi sulle caratteristiche della protagonista del romanzo, posso dire di conoscere Amanda abbastanza da riuscire a immaginare le sue probabili reazioni a determinati eventi. Ma non posso sapere cio che effettivamente le e accaduto, ne la natura della bugia che l'assassino le ha raccontato. L'unica cosa che sono in grado di dirti e che deve trattarsi di qualcosa di mostruoso. Aveva una personalita dolce, era ironica e aveva senso dell'umorismo.»

«Se lo ha trovato Amanda, posso trovarlo anch'io.»

«Quello di Amanda potrebbe non essere stato il suo primo omicidio. Potrebbe aver gia ucciso in passato e averla fatta franca, e lei potrebbe averlo scoperto…»

«Come avrebbe fatto a scoprirlo?»

«Quei due si conoscevano intimamente. D'accordo, la loro non era una grande storia d'amore, ma andavano a letto insieme, parlavano. Se le ha mentito, lei potrebbe averlo scoperto in un modo che non ha niente a che fare con i tuoi metodi ipertecnologici. Quando dici la verita, e sempre la stessa verita. Quando menti, se non hai una memoria di ferro, dici ogni volta una bugia diversa.»

A un tratto Charles desidero di chiamarsi fuori dal gioco. E per Mallory quello era davvero un gioco. L'omicidio era il gioco piu bello.

Prima che potesse aprire bocca per parlargliene, Mallory produsse una serie di videocassette, risultato delle ricerche di quella mattina. «A suggerire ad Amanda la verita potrebbe essere stata una notizia, un volto, una frase trasmessa in televisione. Il giudice e andato in onda parecchio nelle ultime due settimane.»

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