scaricato addosso urla d’indignazione, o che avesse addirittura estratto un’arma, perche no?, piuttosto che restare immoto a fissarlo con quello sguardo negli occhi. «Avete trovato qualcosa d’interessante?» gli chiese infine, e lo fece con una voce divenuta incolore, una voce glacialmente atona.
Con uno scatto repentino, Abner Marsh si libero da quel grigio sguardo attanagliante, e puntando la scrivania, la colpi vigorosamente con una rapida stoccata del suo bastone. «I vostri registri,» disse. «Traboccano di morti.»
York non disse parola. Lancio un’occhiata fugace alla scrivania, si sedette in una delle poltrone e si verso una dose della sua densa e abominevole bevanda. Ne bevve qualche sorso, e solo allora rivolse a Marsh un cenno con la mano. «Sedetevi,» comando. Quando Marsh gli fu di fronte, seduto anch’egli, York aggiunse un’ultima parola: «Perche?»
«Perche?» gli fece eco Marsh, un po’ irritato. «Forse perche sono stanco di avere per socio un uomo che mi tiene all’oscuro su tutto, un uomo che non si fida di me.»
«Tra noi c’era un patto.»
«Questo lo so, Joshua. E mi dispiace, se cio ha una qualche importanza. Mi spiace d’averlo fatto, e mi dispiace ancora di piu che sia stato scoperto.» Accenno un sorriso amareggiato. «Katherine mi ha visto mentre uscivo. Ve lo dira, vedrete. Oh, sarei dovuto venire direttamente da voi a confessarvi quel che mi stava rodendo. Purtroppo lo sto facendo adesso, e so che forse e troppo tardi, ma lo faccio ugualmente. Joshua, non ho mai amato nulla quanto amo questo battello, ed il giorno in cui strapperemo all’Eclipse il suo trofeo, sara per me il giorno piu grandioso di tutta la mia esistenza. Ma ho avuto il torto di riflettere, e ho capito che devo rinunciare a quel giorno, e a questo battello. Rinunciarvi, piuttosto che andare avanti in questo modo. Questo fiume pullula di ladri e imbroglioni, bigotti invasati, proibizionisti, repubblicani ed ogni sorta di gente strana, ma ve lo giuro, di tutta questa varia umanita, voi siete il piu strano. Lasciamo correre il fatto che giriate solo di notte — la cosa non mi turba piu di tanto. Collezionare libri pieni di gente morta, questo e gia piu inquietante, pero, ognuno e libero di scegliersi le proprie letture e nessuno ha il diritto di occuparsense. Una volta conobbi un pilota sul Gran Turk, ah!, quello aveva dei libri che farebbero arrossire di vergogna persino Karl Framm. Ma queste vostre continue soste, queste escursioni solitarie — ecco, e questo che non posso piu sopportare. Cosi facendo state rallentando il mio battello, dannazione, state rovinando la nostra reputazione prima ancora di crearcela. E Joshua, non e tutto. Vi ho visto quella notte, quando siete tornato da New Madrid. C’era del sangue sulle vostre mani. Provate pure a negarlo se volete. Imprecate pure contro di me. Ma io so che e cosi. Le vostre mani erano sporche di sangue. Possa dannarmi se non e vero.»
Joshua York bevve un lungo sorso e riempi nuovamente il bicchiere, aggrottando le sopracciglia mentre versava il liquore. Quando alzo gli occhi su Marsh, in essi il ghiaccio si era sciolto. Aveva adesso un’espressione pensierosa. «Mi state proponendo di rompere la nostra societa?» chiese.
Marsh si senti come se un mulo gli avesse sferrato un calcio in pieno stomaco. «Se lo volete, ne avete il diritto. Io, naturalmente, non possiedo il denaro sufficiente a restituirvi il capitale che avete anticipato. Voi, pero, terreste il Fevre Dream, ed io potrei tenermi l’Ely Reynolds, e forse riuscirei a racimolare qualche soldo per rifondervi il denaro un poco alla volta.»
«E questa la soluzione che preferireste?»
Marsh lo guardo con gli occhi in fiamme. «Dannazione, Joshua, sapete bene che non e cosi.»
«Abner,» disse York, «io ho bisogno di voi. Non sono in grado di comandare il Fevre Dream da solo. Sto incominciando ad imparare qualcosa sul modo di pilotare un battello, ed ho acquistato una certa familiarita con il fiume e i suoi segreti, ma tutti e due sappiamo bene che non sono un battelliere. Se voi ve ne andaste, meta dell’equipaggio vi seguirebbe. Sicuramente lo farebbero Mister Jeffers, Mister Blake e Mike il Peloso, e senza dubbio sparirebbero altri ancora. Vi sono fedeli.»
«Potrei ordinare loro di restare con voi,» si offri Marsh.
«Preferirei che foste voi a rimanere. Se acconsento a perdonare la vostra trasgressione, potremo continuare la nostra societa come prima?»
Il groppo che Abner Marsh aveva in gola era cosi grosso che al capitano parve quasi d’esser sul punto di strozzarsi. Inghiotti, e disse la cosa piu difficile che avesse mai detto da quando era venuto al mondo: «No.»
«Capisco,» replico Joshua.
«Devo fidarmi del mio socio,» disse Marsh. «E lui deve fidarsi di me. Parlate, Joshua, spiegatemi tutto quanto, ed avrete un vero socio.»
Joshua York storse la bocca in una smorfia, e seguito a sorseggiare lentamente la sua bevanda, considerando la proposta. «Non mi crederete,» disse infine. «E una storia assai piu ‘esotica’ di tutte le storie che racconta Mister Framm.»
«Provate a dirla a me. Non potra fare alcun male.»
«Oh, puo farne invece, Abner, puo farne.» La voce di York era molto seria. Depose il bicchiere e raggiunse la libreria. «Durante la vostra perlustrazione,» disse, «avete dato un’occhiata ai miei libri?»
«Si,» ammise Marsh.
York tiro fuori uno dei volumi privi di titolo con la rilegatura in pelle, ritorno alla poltrona ed apri il libro ad una pagina fitta di strani caratteri indecifrabili. «Se foste stato in grado di leggerlo,» disse, «questo libro e gli altri volumi simili ad esso avrebbero forse potuto delucidarvi.»
«Ne ho aperto qualcuno, ma non ci ho capito niente.»
«Naturale,» disse York. «Abner, potreste incontrare grosse difficolta ad accettare quel che sto per rivelarvi. Comunque sia, che le accettiate o no, si tratta di cose che non dovranno essere ripetute fuori dei confini di questa cabina. Sono stato chiaro?»
«Si.»
Un’ombra di scetticismo indugio negli occhi di York. «Stavolta non voglio errori, Abner. Ci siamo capiti davvero?»
«Ho detto di si, Joshua,» mugugno Marsh, offeso.
«Benissimo,» disse Joshua. Poso un dito sulla pagina. «Questo codice e in realta un linguaggio relativamente semplice, Abner, ma per decifrarlo e necessario che prima si comprenda che la lingua utilizzata e manipolata e un dialetto russo primitivo, un dialetto ormai abbandonato da alcune centinaia d’anni. I documenti originali trascritti in questo volume erano molto, ma molto antichi. Narravano la storia di alcune persone che vissero e morirono nell’area a nord del Mar Caspio diversi secoli or sono.» Vi fu una pausa. «Chiedo scusa. Non e corretto parlare di “persone”, ma il russo non e tra la lingue che conosco meglio. Ad ogni modo, credo che la definizione corretta sia odoroten.»
«Che?» fece Marsh.
«Questo, naturalmente, e soltanto uno dei termini utilizzabili. Le altre lingue hanno altri nomi: kruvnik, vedomec, wieszczy. Anche vilkakis e vrkolak, sebbene questi ultimi due termini abbiano un significato alquanto diverso da quello degli altri.»
«State parlando ostrogoto,» disse Marsh, malgrado alcune delle parole menzionate da Joshua non gli fossero suonate totalmente estranee; vagamente gli avevano ricordato il continuo e petulante cicaleccio di Smith e Brown.
«Vi risparmiero le varianti africane, allora,» disse Joshua, «o quelle asiatiche, ed altre ancora. La parola nosferatu vi dice qualcosa?»
Marsh lo guardo col vuoto negli occhi.
Joshua York sospiro. «Che mi dite di vampiro?»
Questa parola Abner Marsh la conosceva. «Che specie di storia state cercando di rifilarmi?» disse bruscamente.
«Una storia di vampiri,» rispose York con un sorrisetto furbo. «Sicuramente ne avrete sentito parlare qualche volta. I morti viventi, gli immortali, i predatori della notte, creature senz’anima, condannate a vagare in eterno. Dormono dentro bare piene della loro terra natale, rifuggono la luce del giorno e la croce, ed ogni notte si levano e bevono il sangue dei vivi. Sono anche dei metamorfi, capaci di mutar forma, di assumere le sembianze di un pipistrello o di un lupo. Alcuni di essi, coloro che prediligono l’aspetto lupesco, vengono chiamati licantropi e sono considerati creature appartenenti ad una specie diversa, il che e un errore. Essi sono le due facce della medesima oscura medaglia, Abner. I vampiri sanno anche dissolversi in nebbia, e le loro vittime diventano esse stesse dei vampiri. Sicche, visto che riescono a moltiplicarsi con tale facilita, e un prodigio che non abbiano sostituito interamente il genere umano. Fortunatamente, oltre ad essere dotati di un vasto potere, essi, per altri