ci taglia di netto la testa e ci pianta un paletto nel cuore, moriamo.» Sogghigno con voce stridula. «Questo vale anche per voi, penso. Anche il sole puo essere mortale, come avete constatato. Il resto, l’argento e l’aglio, sono tutte sciocchezze.» Abner Marsh espiro rumorosamente, a malapena consapevole di aver trattenuto il respiro. «Soddisfatto?» chiese York.
«Quasi. Ancora una cosa, pero.» Un fiammifero struscio contro il cuoio di una suola e improvvisamente una fiammella danzante arse nel palmo chiuso a coppa di York. Lo accosto ad una lampada a petrolio, cosicche la fiamma si trasmise allo stoppino, e una luce giallastra si diffuse nella cabina. «Ecco fatto». Joshua spense il fiammifero con un gesto della mano. «Va meglio, Abner? Ancora di piu? Un accordo richiede un po’ di luce, non credete? Cosi possiamo guardarci negli occhi.» Abner Marsh scopri che stava lacrimando; dopo tanto tempo passato al buio, anche una luce cosi fioca gli sembrava terribilmente luminosa. Ma, adesso, la cabina pareva piu spaziosa, e il terrore e il soffocante senso di oppressione causati dalle sue dimensioni ridotte si dileguarono. Joshua York stava osservando Marsh, perfettamente calmo. Il suo viso era ricoperto di squame di pelle secca, morta. Quando sorrise, una di esse si stacco e fluttuo via. Le sue labbra erano ancora rigonfie e sembrava che avesse due occhi neri, ma le bruciature e le vescichette erano completamente scomparse.
Il cambiamento era sorprendente. «Allora, qual e quest’altra cosa, Abner?»
Marsh lo prese in parola e guardo l’altro dritto negli occhi. «Non faro tutto questo da solo, lo diro…»
«No», intervenne Valerie, che si trovava a fianco di Joshua. «E gia pericoloso che uno soltanto sia al corrente dei nostri affari, non possiamo permettergli di parlarne con altri. Ci uccideranno.»
«Per l’inferno, donna, non penserai mica che voglia mettere un annuncio sul
Joshua si mise una mano sulla fronte e guardo pensoso Marsh. «Allora, a chi stavate pensando, Abner?»
«A una o due persone. Non sono il solo ad aver avuto dei sospetti, lo sapete. E potreste aver bisogno di piu aiuto di quanto io possa darvi. Ne parlero soltanto con gente di cui so di potermi fidare. Mike il Peloso, per esempio. E Mister Jeffers, ha una mente dannatamente acuta e nutre gia dei dubbi su di voi. Gli altri, beh, non c’e bisogno che lo sappiano. Mister Albright e un po’ troppo perbene e pio per sentire tutto questo e se lo si dicesse a Mister Framm, in una settimana la voce si spargerebbe lungo tutto il fiume. L’intero ponte del Texas potrebbe andare a fuoco senza che Whithey Blake se ne accorga, purche nessuno tocchi le sue macchine. Ma Jeffers e Mike il Peloso devono saperlo. Sono delle brave persone e potreste averne bisogno.»
«Aver bisogno di loro,» disse Joshua. «Come e possibile, Abner?»
«Cosa succedera se uno dei vostri non apprezzera quella pozione?» Il sorriso gioviale di Joshua York svani improvvisamente. Si alzo, attraverso la cabina e si verso da bere: whiskey liscio. Quando si volto era ancora accigliato. «Forse ho bisogno di pensarci. Se possiamo veramente fidarci di loro… Ho alcuni tristi presentimenti su questo viaggio verso il bayou.» Per una volta, Valerie non lo interruppe con le sue solite proteste. Marsh la guardo e vide che aveva le labbra strettamente serrate e nei suoi occhi c’era qualcosa che poteva proprio somigliare ad un barlume di paura. «Cosa c’e che non va?» Chiese Marsh. «Avete tutti e due una… strana espressione.»
Valerie lo interruppe sgarbatamente. «Si tratta di
«Chi?», Marsh era sconvolto.
«Un Signore del Sangue,» spiego Joshua. «Abner, capite che non tutta la mia gente la pensa come me. Perfino tra i miei seguaci, beh, Simon e leale, Smith e Brown sono passivi, ma Katherine — fin dall’inizio, ho sentito in lei del risentimento. Credo che ci sia un lato oscuro nel suo profondo, qualcosa che la spinge a preferire il vecchio modo di fare. Si strugge per la nave che ha mancato e freme sotto il mio dominio. Mi obbedisce perche deve. Io sono il suo Signore del Sangue. Ma questo non le aggrada. E gli altri, quelli che abbiamo preso a bordo lungo il fiume — non sono sicuro di loro. Tranne Valerie e Jean Ardant, non mi fido pienamente di nessuno di essi. Vi ricordate degli avvertimenti che mi avete dato su Raymond Ortega? Nutro i vostri stessi timori su di lui. Non prova alcun interesse per Valerie, dunque vi sbagliavate quando pensavate che la mia fosse gelosia, eppure, in qualche modo, avevate ragione. Per prendere Simon a bordo a Natchez, ho dovuto sottometterlo, come ho sottomesso tanto tempo fa Simon nei Carpazi. Con Clara de Gruy e Vincent Tribaut ci sono stati altri contrasti. Ora sono miei seguaci, perche devono esserlo. E una consuetudine della mia gente. Non mi meraviglierei se qualcuno di loro, alla fine, non vorra aspettare. Aspettare di vedere cosa accadra quando il Fevre Dream arrivera nel bayou e mi condurra faccia a faccia con colui che era il Signore del Sangue di tutti loro. «Valerie mi ha parlato molto di lui. E vecchio, Abner. Piu vecchio di Simon o di Katherine, piu vecchio di chiunque di noi. Anche soltanto la sua eta mi preoccupa. Ora si fa chiamare Damon Julian, ma prima si chiamava Giles Lamont. Lo stesso Giles Lamont che quel disgraziato mulatto ha servito per trenta futili anni. Vi ho raccontato che adesso ha un altro schiavo con se.»
«Billy Tipton la Serpe» disse disgustata Valerie.
«Valerie ha paura di questo Julian», continuo Joshua York. «Anche gli altri parlano con timore di lui, ma qualche volta intuisco nelle loro parole un barlume di lealta nei suoi confronti. Come Signore del Sangue, si e preso cura di loro. Ha garantito loro asilo, ricchezza, piaceri. Ha fornito loro schiavi con cui banchettare. Non c’e da meravigliarsi se ha scelto di stabilirsi laggiu.»
Valerie scosse la testa. «Desisti, Joshua, te ne prego. Fallo per me, se non per un’altra ragione. Damon non apprezzera il tuo arrivo, non approvera la liberta che tu vuoi portare.»
Joshua aggrotto la fronte, irritato. «Con lui ci sono ancora altri della nostra gente. Vorresti che li abbandonassi? No. E poi, su Julian, potresti aver torto. E stato dominato dalla Sete per innumerevoli secoli e io posso lenire quella brama febbrile.»
Valerie incrocio le braccia sul petto; i suoi occhi violetti erano furibondi. «E se non si plachera? Tu non lo conosci, Joshua.»
«E una persona educata, intelligente, istruita, un amante della bellezza,» disse York, ostinato. «Sei stata proprio tu a dirmelo.»
«Ma e anche forte.»
«Lo sono anche Simon, Raymond e Clara. E adesso seguono me.» «Damon e diverso,» insiste Valerie. «Lui e non e come gli altri!»
Joshua York fece un gesto di impazienza. «Non fa alcuna differenza. Sottomettero anche lui».
Abner Marsh li aveva osservati discutere, immerso in un silenzio pensoso, ma ora comincio a parlare. «Joshua ha ragione,» disse rivolto a Valerie. «Accidenti, l’ho guardato una volta o due negli occhi, e mi ha quasi maciullato la mano la prima volta che me l’ha stretta. Inoltre, com’era che tu lo chiamavi? Il Re?»
«Si,» ammise Valerie. «Il pallido Re.»
«Beh, se e lui il vostro pallido Re, significa che e destinato a vincere, non e cosi?»
Valerie fece correre rapidamente il suo sguardo da Marsh a York, poi fisso di nuovo il Capitano. Tremava. «Voi non lo avete mai visto, nessuno di voi due l’ha visto.» Per un attimo esito, si tiro indietro i capelli neri con una mano pallida ed affusolata e punto lo sguardo su Abner Marsh. «Forse mi ero sbagliata sul vostro conto, Capitano Marsh, ma io non sono forte come Joshua, ne posseggo la sua fiducia. Sono stata governata dalla Sete per mezzo secolo. La vostra gente era la mia preda. Non si puo stringere amicizia con le proprie prede. Non si puo. Non si puo mai avere fiducia in loro. Questo e il motivo per cui ho esortato Joshua ad uccidervi. Non si possono mettere da parte cosi facilmente le precauzioni osservate per una vita intera. Mi capite?»
Abner Marsh assenti con cautela.
«Sono ancora incerta,» continuo Valerie, «ma Joshua ci ha mostrato tante novita e devo ammettere che di voi ci si puo fidare. Forse.» Aggrotto ferocemente le ciglia. «Ma che mi sia sbagliata su di voi, oppure no, per quanto riguarda Damon Julian,
Anche Abner Marsh aggrotto la fronte, non sapendo cosa rispondere. Joshua allungo la mano e afferro quella di Valerie. «Penso che sbagli ad essere cosi timorosa, ma per il tuo bene mi muovero con ogni cautela. Abner, fate come volete, ditelo pure a Mister Jeffers e Mister Dunne. Sara utile avere il loro aiuto, se Valerie ha davvero ragione. Scegliete gli uomini migliori a fate sbarcare gli altri. Quando il Fevre Dream raggiungera il bayou, voglio che a bordo rimangano soltanto i piu affidabili, e che l’equipaggio sia ridotto al minimo indispensabile per far navigare il battello. Niente fanatici religiosi, ne gente che si spaventi facilmente, oppure che sia incline all’imprudenza.»
«Saremo Mike il Peloso ed io ad effettuare la selezione,» gli assicuro Marsh.