chiave. Joshua ruppe la serratura con un sol colpo deciso della sua forte mano candida, e spalanco la porta. Marsh si affretto dietro di lui, spingendo avanti a se Billy la Serpe.
Framm era completamente vestito, disteso sul letto ventre in giu, e sembrava morto. Ma accanto a lui, una figura pallida si rizzo a sedere e li fisso con occhi spalancati per la furia. «
«Lui,» disse Joshua.
«E
«Ce ne stiamo andando,» disse Joshua York, «e Mister Framm verra con noi.» Marsh disse a Toby di tener d’occhio Billy, e si avvicino al letto. Karl Framm non si muoveva. Marsh lo rigiro. C’erano delle ferite sul suo collo e sangue rappreso sulla camicia e il mento. Si agito debolmente, pesantemente, e non mostro alcun segno di volersi svegliare. Ma stava ancora respirando.
«La Sete mi possedeva,» disse Valerie con voce fioca, guardando ora Marsh, ora York. «Dopo la caccia… Non avevo scelta… Damon me l’ha dato.»
«E ancora vivo?» chiese Joshua.
«Si,» lo informo Marsh. «Ma saremo costretti a trasportarlo a spalla.» Si raddrizzo e fece un gesto. «Toby, Billy, prendetelo e portatelo giu alla scialuppa.»
«Joshua, vi
«Dobbiamo portarlo via, Valerie.»
«Portate via anche me, allora!», imploro. «Vi prego.»
«E giorno.»
«Se voi potete rischiare di giorno, anch’io posso. Sono forte. Non ho paura.»
«E pericoloso,» insiste Joshua.
«Se mi lasciate qui, Damon credera che vi ho aiutato. Mi punira. Non sono stata punita abbastanza? Damon mi odia, Joshua… mi odia perche amavo
Abner Marsh pote percepire la sua paura e tutto a un tratto non gli sembro piu una di loro, ma soltanto una donna, un essere umano che chiedeva aiuto. «Lasciatela venire, Joshua.»
«Vestitevi, allora,» disse Joshua. «
«Si,» disse Valerie. Si sfilo la camicia da notte, mostrando un esile corpo candido, seni pieni, gambe forti. Da un cassetto tiro fuori una delle camicie di Framm e se l’abbottono. In poco meno di un minuto era vestita; pantaloni, stivali, gilet e giacca, un cappello floscio. Tutto era troppo largo per lei, ma gli indumenti non sembravano impacciare i suoi movimenti.
«Andiamo,» scatto Marsh.
Billy e Toby sostennero Framm. Il pilota era ancora senza conoscenza, e i suoi stivali grattarono sul ponte mentre essi si affrettavano verso la scalinata. Marsh li segui, la mano sul coltello, che teneva infilato nella cintola, nascosto dalla giacca. Valerie e Joshua venivano dietro.
Il salone era pieno di passeggeri, alcuni dei quali li guardarono con aria incuriosita, ma nessuno parlo. Dabbasso, sul ponte di comando, dovettero scavalcare dei marinai addormentati; Marsh non ne riconobbe nessuno. Mentre stavano per raggiungere la scialuppa, due uomini si mossero verso di loro. «Dove state andando?,» domando uno di loro.
«Non vi riguarda,» disse Billy la Serpe. «Abbiamo portato Framm qua sotto per farlo visitare. Sembra non si senta bene. Voi due, adesso, aiutatemi a metterlo nella scialuppa.» Uno di essi esito, fissando Valerie e Joshua. Era certamente la prima volta che li incontrava di giorno. «Julian ne sa qualcosa?» chiese. Marsh vide che altri stavano osservando la scena da altri punti del ponte. Strinse il coltello, pronto a tagliare la dannatissima gola di Billy la Serpe, se avesse detto una parola sbagliata. «Mi stai dando del bugiardo, Tim?» chiese freddamente Billy. «Allora, forse faresti meglio a pensare a cosa e successo a George l’Alligatore. Ora muovi le tue dannate zampacce e fai come ti ho detto!» Tim indietreggio e scatto per obbedire. Altri tre si affrettarono ad aiutarlo, e in un attimo la barca era nell’acqua a fianco al battello, e Karl Framm era stato calato giu nella scialuppa. Joshua aiuto Valerie a salire e Toby salto subito giu dopo di lei. Ora, la balaustra del ponte era costellata di mani curiose. Abner Marsh si strinse a Billy Tipton la Serpe e bisbiglio, «Hai fatto un ottimo lavoro, fino ad ora. Adesso, entra nella scialuppa.»
Billy la Serpe lo guardo. «Avevate detto che mi avreste lasciato andare.»
«Ho mentito. Resterai con noi fin quando ci saremo allontanati da qui.»
Billy la Serpe indietreggio. «No. Voi volete uccidermi.» Grido a gran voce. «
Marsh afferro la cima che teneva la scialuppa legata al battello, la taglio con un colpo netto del coltello, e lancio la lama verso la bocca gracchiante di Billy. Ma fu un cattivo lancio, e in ogni modo Billy la Serpe si chino per scansarlo. Qualcuno afferro la giacca di Marsh. Marsh lo colpi forte in viso e lo scaravento sugli uomini che erano dietro di lui. Ora, la scialuppa stava andando alla deriva seguendo la corrente. Marsh fece per salirvi a bordo, prima che fosse fuori portata. Joshua lo stava incitando a fare in fretta, ma qualcuno lo afferro per la gola e lo tiro indietro. Abner Marsh scalcio con violenza, ma l’uomo lo teneva forte e la scialuppa si stava allontanando sempre piu, iniziava a discendere il fiume. Joshua stava urlando, e Marsh penso di essere spacciato. Poi, la dannatissima mannaia di Toby gli sibilo all’orecchio, asportandone un pezzo, e il braccio che gli stringeva la gola ricadde, mentre Marsh sentiva uno spruzzo di sangue sulla spalla. Si getto in avanti, verso la scialuppa, e copri circa la meta della distanza tuffandosi pesantemente in acqua e colpendola con una poderosa spanciata. L’impatto gli mozzo il fiato e il freddo fu uno shock. Abner Marsh si dibatte, si agito, e prima di afffiorare bevve una sorsata di acqua e fango di fiume. Vide la scialuppa allontanarsi rapidamente, e nuoto verso di essa. Una pietra o un coltello o qualcosa del genere gli sfioro la testa e qualcos’altro ricadde una metro davanti a lui, ma Toby aveva calato i remi e stava facendo lentamente rallentare la scialuppa. Marsh la raggiunse e afferro con un braccio la fiancata. Quasi la fece rovesciare cercando di salirvi, ma Joshua lo afferro, tiro, e, prima che se ne rendesse conto, Marsh giaceva sul fondo della scialuppa, sputando acqua. Quando si tiro su, erano ornai a venti metri dal Fevre Dream, e si muovevano rapidamente, ormai in completa balia della corrente. Billy Tipton la Serpe si era procurato da qualche parte una pistola e si era appostato sul castelletto, da dove sparava loro addosso, ma non colpi niente.
«Dannazione a lui,» disse Marsh. «Avrei dovuto ucciderlo, Joshua.» «Se l’aveste fatto, non avremmo mai potuto andarcene.» Marsh aggrotto la fronte. «Per l’inferno. Forse. E forse ne sarebbe valsa in ogni caso la pena.» Si guardo intorno. Toby stava remando, e sembrava avesse maledettamente bisogno di aiuto. Marsh prese un altro remo. Karl Framm era ancora svenuto. Marsh si chiese quanto sangue Valerie gli avesse succhiato. Anche Valerie non sembrava star bene. Avvolta nei panni di Framm, il cappello calato sul viso, sembrava come se si stesse rattrappendo, sotto la luce del sole. La sua pelle candida sembrava gia leggermente arrossata e quei grandi occhi viola sembravano piccoli, spenti e sofferenti. Marsh si chiese se, dopo tutto, quella fuga fosse stata realmente un successo, mentre immergeva il remo nell’acqua e iniziava a vogare di lena. Il braccio gli doleva, l’orecchio stava sanguinando e il sole saliva luminoso nel cielo.
CAPITOLO VENTOTTESIMO
Abner Marsh non aveva piu remato su una lancia da perlustrazione da almeno vent’anni. Con lui e Toby