abbia ricevuto quello che si meritava. A quanto pare, Hodges non era ammirato da tutti.»
Nell’atrio dell’ospedale si fermarono.
«Non mi va di abbandonare la faccenda alla giustizia fatta in casa», insistette Angela. «Siamo in una societa avanzata, la legge ha la sua importanza e noi ci dobbiamo sentire responsabili.»
«Sei davvero formidabile», le disse David sorridendo, intenerito. «Eccoti pronta a tenermi una lezione sulla responsabilita sociale. Sei una vera idealista, a volte! Ma ti amo!» Si chino a darle un bacetto sulla guancia. «Ne parleremo ancora, ma adesso calmati: hai gia abbastanza problemi con Wadley!»
Angela lo guardo allontanarsi lungo il corridoio. La sua dimostrazione di affetto l’aveva momentaneamente calmata, ma le basto entrare nella sua stanza e ripensare alla conversazione avuta con Robertson per sentirsi infiammare di nuovo. Allora ando a cercare Paul Darnell.
«Hai sempre vissuto a Bartlet?» gli domando.
«Si, tranne due anni di college, quattro di universita, quattro di specializzazione e due in marina.»
«Insomma, sei del posto. Immagino che avrai sentito un po’ di pettegolezzi sul cadavere trovato nella mia cantina.»
Paul annui e si dichiaro disposto a rispondere a un po’ di domande, la prima delle quali riguardava Hodges.
«Che tipo era?»
«Un originale, un vecchio stizzoso che sembrava essere specializzato nel crearsi dei nemici.»
«Come era diventato amministratore dell’ospedale?»
«Per mancanza di concorrenti. Aveva accettato l’incarico in un momento in cui nessun altro medico voleva assumersi quella responsabilita, ritenendola al disotto dello status di un medico. Cosi lui ha avuto mano libera e lo ha fatto diventare una specie di feudo personale, associandolo a una facolta di Medicina per dargli prestigio e facendolo diventare un centro medico regionale. In un momento di crisi, ci ha persino messo dei soldi propri. Ma era il peggior diplomatico del mondo e non gli importava nulla degli interessi degli altri, quando si scontravano con quelli dell’ospedale.»
«Come quando l’ospedale ha aperto i centri di patologia e radiologia?»
«Esatto. E stata una buona mossa per la crescita dell’ospedale, ma ha creato un sacco di tensioni. Io, per esempio, mi sono visto decurtare tantissimo le entrate, ma la mia famiglia voleva rimanere a Bartlet e cosi mi sono adeguato. Altri hanno osteggiato la cosa come hanno potuto e alla fine se ne sono dovuti andare. E evidente che Hodges si e creato un sacco di nemici.»
«Anche il dottor Cantor e rimasto.»
«Si, ma lui ha convinto Hodges a dare vita a una societa mista fra se stesso e l’ospedale per creare un reparto radiologico di prima qualita, l’Imaging Center. Cantor se l’e cavata bene finanziariamente, ma lui e un’eccezione.»
«Ho appena parlato con Wayne Robertson», aggiunse Angela, «e ho avuto la netta sensazione che se la stia prendendo comoda con le indagini sull’omicidio Hodges.»
«Non mi meraviglia», ammise Paul. «Non c’e molta pressione perche il caso venga risolto. La moglie di Hodges abita a Boston e gia al tempo della sua morte non stava piu con lui da diversi anni. Per di piu, potrebbe essere stato proprio Robertson, ce l’aveva con Hodges e proprio la sera della scomparsa aveva avuto una lite con lui.»
«Come mai non erano in buoni rapporti?»
«Robertson lo riteneva responsabile della morte di sua moglie.»
«Era il medico di sua moglie?»
«No, gia a quei tempi non esercitava quasi piu, si dedicava a tempo pieno all’ospedale. Ma, in quanto direttore, aveva permesso al dottor Werner Van Slyke di esercitare, anche se tutti sapevano che beveva. In realta, Hodges aveva demandato la questione allo staff medico. Sotto l’effetto dell’alcol, Van Slyke fece un macello con l’appendicite della moglie di Robertson e da allora lui ne attribuisce la colpa a Hodges. Non e razionale, ma l’odio di solito non lo e.»
«Ho l’impressione che scoprire chi l’ha ucciso non sara facile», commento Angela.
«Non sai quanto hai ragione, ma c’e un secondo capitolo della faccenda Hodges-Van Slyke. Hodges era in rapporti di amicizia con Traynor, che e l’attuale presidente del consiglio di amministrazione dell’ospedale. La sorella di Traynor era la moglie di Van Slyke e, quando alla fine Hodges lo butto fuori…»
«Bene, bene, ho afferrato il concetto, ma mi stai sommergendo di informazioni. Non credevo che questa citta fosse cosi complicata.»
«E una citta piccola, praticamente incestuosa. Molte famiglie vivono qui da tantissimo tempo. Ma il punto e che c’era un sacco di gente a cui Hodges non piaceva e cosi, quando e scomparso, non sono stati in troppi a dolersene.»
«Ma questo vuol dire che il suo assassino se ne va in giro tranquillo e presumibilmente e un uomo capace di estrema violenza.»
«Probabilmente hai ragione.»
Angela rabbrividi. «Non mi piace questo, neanche un po’. Quell’uomo e stato in casa mia, magari tante volte, forse la conosce bene.»
Paul alzo le spalle. «Capisco come puoi sentirti, ma non so proprio che cosa tu possa fare. Se vuoi saperne di piu, va’ a parlare con Barton Sherwood. Come presidente della banca, conosce tutti e Hodges in modo particolare, dal momento che ha sempre fatto parte del consiglio di amministrazione dell’ospedale, come suo padre prima di lui.»
Angela torno nella propria stanza e cerco di mettersi al lavoro, ma non riusciva a concentrarsi, cosi decise di telefonare a Sherwood, ricordandosi quanto era stato gentile con lei quando le aveva procurato il mutuo per la casa.
«Dottoressa Wilson, che piacere sentirla!» la saluto lui non appena fu in linea. «Come vi trovate in quella bella casa?»
«In generale bene, ma e proprio di questo che vorrei parlarle. Se facessi una scappata in banca, avrebbe qualche momento da dedicarmi?»
«Certo, quando vuole.»
«Arrivo subito.»
Dieci minuti dopo, Angela era nell’ufficio di Sherwood e ando subito al dunque, spiegandogli come si sentiva a disagio per il fatto che Hodges era stato ucciso proprio nella sua casa e che l’assassino era ancora in giro. Disse che sperava che lui la potesse aiutare.
«Che genere di aiuto?» chiese lui.
«La polizia locale non sembra molto preoccupata di risolvere il caso, ma, data la posizione che lei occupa in citta, una sua parola li spingerebbe a muoversi.»
Sherwood appariva chiaramente lusingato. «La ringrazio per la sua fiducia, ma non credo che abbia di che preoccuparsi. Hodges non e stato vittima di una violenza casuale o di un serial killer.»
«Come fa a saperlo? Sa chi lo ha ucciso?»
«Cielo, no», rispose lui, nervosamente. «Non volevo dire questo. Volevo dire… be’, pensavo che non c’e motivo per cui lei e la sua famiglia vi sentiate in pericolo.»
«Sono molti a sapere chi e stato a uccidere Hodges?» domando ancora Angela, ricordandosi la teoria di David.
«Oh no. Almeno, non credo. Solo che il dottor Hodges non era un uomo molto popolare e si era fatto molti nemici. Anch’io ho avuto un po’ di problemi con lui.» Sherwood rise nervosamente e racconto ad Angela della disputa a proposito della striscia di terra che Hodges possedeva e che aveva recintato e rifiutato di vendergli per puro dispetto, impedendogli cosi di utilizzare o suoi terreni contigui.
«Quello che sta cercando di dirmi e che il motivo per cui a nessuno importa chi ha ucciso Hodges e che non era una persona amata dagli altri», cerco di riassumere lei.
«Sostanzialmente si», ammise Sherwood.
«In altre parole, c’e una congiura del silenzio.»
«Non la metterei in questo modo. E una situazione in cui la gente sente che giustizia e stata fatta, quindi nessuno si preoccupa molto se viene arrestato qualcuno oppure no.»
«A me importa. L’omicidio ha avuto luogo in casa mia e inoltre, al giorno d’oggi, non c’e piu spazio per una