«Ma certo. Vieni, ti accompagno subito.» Si alza dalla poltrona bianca. «Ti va di bere qualcosa? Con tutto questo parlare di maniaci, elicotteri e riprese mi e venuta voglia di un mimosa. Di solito sull’ellittica ci sto mezz’ora.»
Lucy prende il cellulare dal tavolo. «Bevo quello che bevi tu.»
15
Kay Scarpetta ha appuntamento alle undici e mezzo con Marino nel posteggio dell’Istituto di medicina legale, davanti all’auto che hanno noleggiato. Il cielo e coperto da nuvoloni grigi da cui ogni tanto spunta il sole. Soffia un vento forte e freddo.
«Fielding non viene?» chiede Marino aprendo il SUV. «Guido io? Dunque secondo te e morta soffocata perche l’assassino le si e seduto sopra. Bastardo: come si fa ad ammazzare una bambina? Dev’essere corpulento, se e riuscito ad ucciderla in quel modo, non credi?»
«No, Fielding non viene. Si, guida tu. Quando non riesci a respirare, ti prende il panico e ti divincoli come un ossesso, quindi si, per riuscire a tenerla giu l’assassino dev’essere abbastanza robusto e pesante. Penso che sia morta per asfissia meccanica.»
«Vorrei che quel bastardo che l’ha ammazzata facesse la stessa fine, te lo giuro. Vorrei che gli si sedessero sopra due marcantoni e non riuscisse piu a respirare. Cosi impara.» Salgono in macchina e Marino mette in moto. «Oppure mi ci siedo sopra io, appena lo sbattiamo dentro. Guarda, lo farei proprio volentieri. Come si fa ad ammazzare una bambina, mi chiedo…»
«Questi discorsi non servono a niente» lo interrompe lei. «Occupiamoci di cose piu utili. Sai niente della madre?»
«Visto che Fielding non viene, pensavo che l’avessi chiamata tu.»
«Le ho detto che avevo bisogno di parlarle, tutto li. Mi e sembrata un po’ strana, al telefono. Dice che Gilly e morta per colpa dell’influenza.»
«Pensi di dirle che non e vero?»
«Non so che cosa le diro.»
«Be’, una cosa e certa: i federali impazziranno, quando sapranno che hai ricominciato a fare visite a casa delle persone. Si sono immischiati in un caso che non dovrebbe riguardarli e, se scoprono che ci sei di mezzo anche tu… Vedrai!» Sorride, uscendo lentamente dal parcheggio.
A Kay Scarpetta non importa come reagiranno i federali. Guarda il Biotech II, l’edificio grigio in cui un tempo lavorava, l’obitorio che sembra un igloo. Ha l’impressione di non essere mai andata via da Richmond, ora che e tornata, e le sembra normalissimo andare a controllare la scena di un delitto. Non le importa cosa penseranno i federali, il dottor Marcus o chiunque altro.
«Mi sa che neanche il tuo amico Marcus sara molto contento» continua Marino sarcastico, come se le avesse letto nel pensiero. «Gli hai detto che secondo te e un omicidio?»
«No» risponde Kay.
Non ha cercato Marcus dopo l’autopsia di Gilly Paulsson. Si e lavata, ha rimesso il tailleur ed e andata a controllare alcuni vetrini al microscopio. Puo avvertirlo Fielding, se ritiene. Oppure lo aggiornera lei in un secondo tempo. E comunque, Marcus puo chiamarla sul cellulare. Ma non lo fara: cerca di tenersene fuori il piu possibile. Probabilmente si e reso conto subito che la morte di quella quattordicenne era una faccenda delicata, molto prima di contattare lei in Florida. Deve aver capito immediatamente che si sarebbe trovato nei guai, se non avesse scaricato il barile a qualcun altro. Probabilmente ha sospettato sin dall’inizio che Gilly Paulsson non era morta per cause naturali e ha deciso di non sporcarsi le mani.
«Chi e l’ispettore incaricato delle indagini?» chiede Kay Scarpetta a Marino, che intanto cerca di immettersi nel traffico. «Lo conosciamo?»
«No. Quando lavoravo qui, non c’era ancora.» Appena vede un varco fra le automobili, Marino si infila nella corsia di destra. Adesso che e tornato a Richmond, guida di nuovo come ai vecchi tempi, quando lavorava ancora al Dipartimento di polizia di New York.
«Che tipo e? Lo sai?»
«Qualcosa so.»
«Pensi di tenerti quel berretto tutto il tempo?» gli domanda.
«Perche no? Ne hai un altro migliore da darmi? E poi a Lucy fara piacere sapere che me lo metto. Sai che la polizia ha cambiato sede? Non e piu in Ninth Street, si e trasferita vicino al Jefferson Hotel, nel vecchio Farm Bureau Building. A parte questo, e tutto uguale. Anzi no: adesso gli agenti possono andare in giro con il berretto da baseball, come a New York.»
«Vedo che i berretti da baseball sono molto popolari.»
«Si, infatti. Percio non rompere.»
«Chi ti ha detto che ci sono di mezzo i federali?»
«L’ispettore incaricato delle indagini. Si chiama Browning e sembra un tipo a posto, anche se non si occupa spesso di omicidi e ha piu esperienza di sparatorie, regolamenti di conti fra bande rivali e roba del genere.» Apre un bloc-notes e gli da un’occhiata, guidando in direzione di Broad Street. «Giovedi quattro dicembre interviene a seguito di una telefonata in casa Paulsson, nel Fan, vicino a quello che prima era lo Stuart Circle Hospital e adesso e un complesso residenziale. Lo sapevi che l’hanno trasformato in un condominio di lusso? E successo dopo che tu ti sei trasferita. Tu andresti a vivere in un appartamento dove prima ricoveravano malati? A me farebbe venire i brividi.»
«Marino, sai perche e coinvolta l’FBI? Me lo vuoi dire?» domanda Kay spazientita.
«Ufficialmente li hanno interpellati qui da Richmond, ma io non ci credo: perche la polizia avrebbe dovuto chiamare l’FBI? E perche l’FBI avrebbe accettato prontamente di occuparsi del caso?»
«Browning cosa dice?»
«Niente di che. Non sembra molto interessato. Dice che Gilly deve avere avuto un attacco di cuore o roba del genere.»
«Be’, si sbaglia. E la madre?»
«Tipo strano. Poi ti spiego.»
«Del padre hai scoperto niente?»
«Dopo il divorzio e andato a stare a Charleston, nel South Carolina. Medico. Strano, eh? Un medico dovrebbe sapere cos’e un obitorio: ti aspetteresti che non ci lascerebbe mai la figlia in un sacco di plastica, solo perche non riesce a mettersi d’accordo con la ex moglie su dove seppellirla o come.»
«Io svolterei in Grace Street» dice Kay Scarpetta. «E poi proseguirei dritto.»
«Grazie, Magellano. Guarda che ho abitato a Richmond anch’io. Pensi che abbia bisogno di un navigatore?»
«Non so che cosa faresti senza di me, Marino. Parlami di Browning. Cos’ha trovato, quando e intervenuto in casa Paulsson?»
«La ragazza era a letto, supina, in pigiama, e la madre era in piena crisi isterica. Te lo puoi immaginare.»
«Era sotto le lenzuola o sopra?»
«Le lenzuola erano state tirate giu e ammucchiate per terra. La madre ha dichiarato che erano cosi quando e tornata a casa dalla farmacia, ma deve avere dei problemi di memoria. Oppure mente.»
«A che proposito?»
«Non lo so. Mi baso su quello che mi ha detto Browning al telefono. Voglio dire, io la interrogherei di nuovo.»
«C’erano segni di effrazione?» chiede Kay Scarpetta. «Browning ha pensato che fosse entrato in casa qualcuno?»
«Browning non ha visto niente. Ma, come ti ho detto, non si e particolarmente preoccupato di cercare indizi. E questo non va bene. Se chi dirige le indagini non cerca nemmeno di capire se c’e qualcosa che non va, vuoi che si accaniscano quelli della Scientifica? Se non pensi che sia stato un omicidio, cosa ti metti a rilevare impronte a fare?»