dalla mischia e in preda ad un cieco panico fuggi proprio in direzione del contingente della riserva. Ricyn ebbe appena il tempo di estrarre la spada prima che Gweniver lanciasse un grido di sfida e spronasse il cavallo in direzione dei fuggiaschi. Con un’esclamazione, Ricyn si affretto a imitarla e pur sentendo alle proprie spalle gli uomini che li seguivano non oso distogliere lo sguardo dalla ragazza, che era intanto piombata nel mezzo di quel gruppo di disperati.
— Dannazione! — impreco, spronando con violenza il cavallo.
Vide la lama di Gweniver brillare insanguinata e un uomo cadere di sella, ma altri tre le erano intorno. Con un selvaggio urlo di guerra, Ricyn piombo alle spalle del gruppo e attacco con violenza, ferendo un cavallo, assestando un fendente sulla schiena di un uomo e menando colpi a destra e a sinistra come se stesse allontanando una muta di cani da un daino a colpi di frusta. Alla sua destra, Dagwyn abbatte un avversario; un uomo di Eldidd fece girare goffamente il cavallo e Ricyn ne approfitto per trapassarlo, con tanta forza da frantumare la cotta di maglia e da ucciderlo sul colpo. Quando libero la spada, l’uomo rotolo giu di sella e sotto gli zoccoli della cavalcatura di Ricyn che s’impenno. Mentre il cavallo si riabbassava, Ricyn senti Gweniver scoppiare in una risata ululante e stridula, e vide che aveva abbattuto un altro avversario. Poi il resto dei cavalieri del Lupo furono tutt’intorno a loro e il breve scontro ebbe termine. Ridente come se avesse appena sentito una splendida battuta di spirito, Gweniver raggiunse Ricyn al trotto.
— Ne ho abbattuti due — annuncio, gongolante. — Cosa c’e che non va, Ricco? Hai l’aria spaventata.
— Per gli inferni, la prossima volta che intendi affrontare un nemico numericamente superiore, portami almeno con te! Piccola stupida, non pensavo che ti avrei rivista viva! Voglio dire… ecco… mia signora.
— Sapevo che avresti avuto il buon senso di seguirmi e lo hai fatto, giusto?
Intanto la banda di guerra si era raccolta intorno a lei e la stava fissando con reverenziale timore.
— Guardate — osservo Dagwyn. — Il suo cavallo non ha neppure un graffio.
Gli uomini sussurrarono fra loro, una mormorante onda di superstizione che era composta in pari misura di timore e di rispetto.
— E stata la Dea — affermo Gweniver. — Ha cavalcato con me.
Con una serie di imprecazioni sommesse gli uomini fecero indietreggiare i cavalli… ma soltanto di poco, perche il potere divino di Gweniver era come un fuoco che diffondesse calore. Ricyn non aveva mai visto un sorriso come quello che spiccava ora sulle labbra di lei, teso e freddo come se fosse stato intagliato sulle labbra della statua di un dio. Quando un grido familiare echeggio alle loro spalle il sorriso pero scomparve mentre gli uomini si traevano di lato per permettere a Lord Dannyn di portarsi al fianco della loro signora.
— Cosi anche i vostri uomini si sono divertiti un poco, eh? — commento Dannyn. — Sei stato tu a guidare quella carica, Ricco? Spero proprio che lei abbia avuto il buon senso di restarne fuori.
L’intera banda di guerra si giro di scatto, con gli occhi che brillavano d’ira, e converse su di lui. Dannyn avvicino la mano all’elsa della spada, e Ricyn estrasse a sua volta l’arma.
— Indietro! — intervenne Gweniver. — Lasciatelo stare!
Imprecando sommessamente, gli uomini fecero indietreggiare i cavalli, tutti tranne Ricyn che si porto accanto al nobile e gli rivolse un accenno d’inchino, senza pero riporre la spada nel fodero.
— Vostra Signoria dimentica che sta parlando con una sacerdotessa. Io e i miei uomini preghiamo umilmente Vostra Signoria di tenerlo a mente, d’ora in poi. E stata la mia signora a guidare la carica, e prima di raggiungerla l’abbiamo vista tenere a bada quattro avversari, riuscendo ad ucciderne due.
Pallido in volto, Dannyn si giro di scatto verso Gweniver.
— Io non stavo realmente cavalcando ai tuoi ordini — affermo lei. — Se desideri, puoi cavillare con la Dea in merito ai problemi del comando. Quanto a te, Ricco, hai combattuto anche tu come un demone dell’inferno, al punto che mi sentirei di giurare che sei tu stesso un po’ berserker.
Rendendosi conto che quanto Gweniver aveva detto era vero, Ricyn si senti intrappolato da sentimenti che non riusci a vagliare: prima di allora non era mai stato un combattente di quel genere, preferendo piuttosto selezionare le sue prede e prestare stretta attenzione alla strategia delle sue mosse. Avendo l’impressione che la Dea si fosse protesa per poggiare le proprie mani su di lui rabbrividi come per un senso di freddo.
Quasi isterico per l’inatteso salvataggio, il Tieryn Cavydd, un giovane snello e biondo che non aveva piu di vent’anni, parlava e rideva nello stesso tempo. Un pasto affrettato era stato organizzato per i visitatori, e adesso le truppe di Cerrmor sedevano per terra nella grande sala, mentre al tavolo d’onore il tieryn era intento a raccontare l’accaduto a Gweniver e a Dannyn; accanto a lui, la sua giovane moglie in attesa di un figlio ascoltava la conversazione senza toccare cibo.
— Non erano mai stati cosi dannatamente arditi — spiego Cavydd. — Come sapete bene, abbiamo sempre subito delle scorrerie, ma mai cosi numerose. Per il Signore dell’Inferno, si sono riversati contro le mie porte in tre o quattrocento, poi hanno lasciato parte delle truppe qui per tenermi bloccato e hanno proseguito. Sono certo che abbiano puntato verso Morlyn, ma se avessi tentato una sortita con i miei cinquanta uomini non sarei mai vissuto abbastanza a lungo da raggiungere la citta. Per tutto il tempo ho potuto soltanto pregare che i miei alleati intuissero quello che stava succedendo e venissero a salvarmi.
— Indubbiamente hai avuto di che essere occupato — commento Dannyn. — Bene, domattina partiremo verso nord al loro inseguimento.
— Naturalmente verro con voi, anche se dovro lasciare qui alcuni uomini a protezione della fortezza.
— Non e una cosa necessaria e sarebbe tutt’altro che saggia, perche il grosso delle truppe potrebbe tornare da questa parte per raccogliere gli uomini rimasti qui ad assediarti. Invece, ti lascero io cinquanta guerrieri di rinforzo.
— Non me e la mia banda di guerra — intervenne subito Gweniver. — Lord Dannyn puo bandire una simile idea dalla sua mente.
Dannyn si giro verso di lei con uno sguardo gelido che Gweniver ricambio con un sorriso, ricordando il modo in cui i suoi uomini avevano assalito il lord sul campo… cosa che evidentemente anche Dannyn ricordava bene.
— Come la mia signora desidera — replico infatti. — Tutto questo non lascia presagire bene, Vostra Grazia. Sembra che d’ora in poi Eldidd abbia intenzione di esercitare una notevole pressione sui nostri confini occidentali.
La moglie del tieryn si alzo da tavola e lascio a precipizio la sala, con le mani serrate cosi strettamente da far sbiancare le nocche.
— Quanto distano da qui i tuoi vassalli piu vicini? — chiese Dannyn.
— Uno di essi e ad una ventina di chilometri verso nord e un altro e a ventiquattro chilometri verso ovest… o forse dovrei dire che c’era, perche chi puo sapere se la sua fortezza e ancora in piedi?
Dannyn accolse quelle parole con una sonora imprecazione e Cavydd distorse la bocca in quello che sarebbe potuto essere un sorriso.
— Quando tornerai a corte — affermo, in tono piano, — vorresti riferire una cosa al nostro signore per mio conto? Avvertilo che non so per quanto tempo ancora potremo resistere. Nel puntare verso nord, mio signore, guardati intorno: una volta c’erano tenute su tutta la strada fra qui e il confine di Eldidd, lungo l’Aver Vic. Guardati intorno e controlla quanti nobili di Deverry ci sono ancora.
— Non ho dubbi che il nostro signore porra rimedio alla situazione.
— E meglio che provveda al piu presto. Io ho giurato di morire per il nostro re e lo faro, se si arrivera a questo, ma ci sono alcuni che sono gia fin troppo disponibili a stipulare la pace con Eldidd pur di porre fine a queste scorrerie.
Dannyn calo con violenza il palmo di entrambe le mani sul tavolo e si protese in avanti.
— Allora lascia che ti dica io qualcosa — ringhio. — Chiunque dovesse decidere di tradire vedra le sue terre razziate da me e dai miei uomini. Chiedi ai tuoi amici in vena di proteste quale sarebbe l’alternativa peggiore.
Con quelle parole si alzo dalla panca, giro sui tacchi e si allontano senza aggiungere altro. Alle sue spalle, Cavydd sospiro e sollevo il boccale.
— Conosci bene Dannyn, Lady Gweniver? — chiese.
— In realta no, Vostra Grazia. Prima di questa primavera non lo avevo mai incontrato.
— Allora ti aspettano momenti molto interessanti.
Il mattino successivo l’esercito parti verso nord lungo un percorso segnato da fattorie abbandonate e private di tutte le provviste, che erano segni ottimi quanto le tracce sulla strada per seguire il percorso dei