guardando con occhi appannati all’esterno e tremando di furia. Indipendentemente da quello che aveva detto al consigliere, adesso era certo che Gweniver avesse infranto il proprio voto di castita, era certo che lei e Ricyn si fossero profanati piu di una volta. Immerso nei suoi pensieri, non vide il consigliere che usciva, e questo fu un vero peccato, perche Saddar stava sorridendo fra se in maniera tutt’altro che afflitta.
Fu soltanto piu tardi, dopo aver ritrovato la calma, che Dannyn mosse un nuovo e folle passo in avanti nel suo modo di pensare: se Gweniver aveva gia infranto il suo voto perche, in nome di tutti gli dei, non avrebbe dovuto poterla avere anche lui?
Alcuni giorni piu tardi, Nevyn si trovo ad attraversare il cortile mentre Gweniver stava radunando la sua banda di guerra vicino alle porte e indugio a guardare lei e Ricyn che montavano in sella: in un certo senso, quei due formavano una bella coppia, entrambi biondi e giovani… e condannati, penso fra se il vecchio, chiedendosi per quanto tempo ancora avrebbe sopportato di restare li ad osservare l’evolversi del loro Wyrd. Quando riprese a camminare, il suo cuore era talmente oppresso da cupe riflessioni che per poco non ando a sbattere contro Dannyn.
— Mi dispiace — si scuso. — Ero troppo immerso nei miei pensieri.
Dannyn sgrano gli occhi con reverenziale timore.
— Niente incantesimi o cose del genere, mio signore — gli garanti subito Nevyn.
— Benissimo, allora — rispose Dannyn, con un sorriso forzato che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto essere cordiale e che evoco nella mente di Nevyn l’immagine di un lupo costretto a mendicare avanzi vicino ad una tavola imbandita. — Sai per caso dove stia andando Lady Gweniver?
— No, ma suppongo che lei e i suoi uomini intendano soltanto far fare esercizio ai cavalli.
— Molto probabile.
Ormai la banda di guerra stava gia oltrepassando le porte, e l’intensita con cui lo sguardo di Dannyn segui la figura di Gweniver fu tale da turbare Nevyn.
— Ascoltami, ragazzo — ammoni il vecchio. — Lei e proibita a te e a qualsiasi altro uomo, e dovresti avere il buon senso di rendertene conto.
Dannyn si giro verso di lui in modo tanto brusco che Nevyn si ritrasse e convoco il Popolo Fatato, nel caso che il capitano tentasse qualche atto di violenza, ma stranamente Dannyn pareva piu ferito che furente. Per un momento esito, quasi ci fosse qualcosa che desiderava chiedere, poi giro sui tacchi e si allontano in fretta.
Nella silenziosa stanza in cima alla torre il ragazzo era appoggiato al davanzale, intento ad osservare piu in basso le minuscole figure della banda di guerra del Lupo che si snodavano giu per la collina e nelle vie cittadine.
— Quando ero bambino — commento, — avevo alcuni giocattoli che provenivano dal Bardek… minuscoli cavalli e guerrieri fatti d’argento, e da quassu quella banda di guerra sembra avere le loro stesse dimensioni. Da piccolo ero solito schierarli davanti a me e desiderare che giungesse il giorno in cui avrei guidato degli uomini in battaglia. Oh, per tutti gli inferni, quel giorno e giunto e passato cosi in fretta!
— Suvvia, e ancora possibile che tu venga riscattato.
Mael gli indirizzo un amaro sorriso e si lascio cadere su una sedia accanto al camino, nel quale ardeva un piccolo fuoco acceso per tenere a bada il gelo. Nevyn gli sedette di fronte e protese le mani verso il calore della fiamma.
— Non arriveranno altri araldi fino a primavera — sospiro il principe. — Oh, dei… un intero inverno qui! Sai, mia moglie voleva venire a condividere la mia prigionia, ma mio padre non glielo ha permesso e suppongo che abbia fatto bene, perche questo avrebbe soltanto fornito a Glyn un altro strumento contro il nostro clan.
— Sembri affezionato a lei.
— Lo sono. Mio padre ha predisposto il nostro matrimonio quando io avevo dieci anni e mia moglie otto, e lei ha vissuto a corte per tutto il periodo del fidanzamento. Era il suo addestramento per imparare a diventare la moglie di un principe… poi, tre anni fa ci siamo sposati. Si finisce per fare l’abitudine a qualcuno e per sentire la sua mancanza. Oh, buon signore, ti porgo le mie scuse. Oggi sto proprio farfugliando.
— Non c’e bisogno di scuse, ragazzo.
Per parecchio tempo il principe si limito a contemplare il fuoco, ma alla fine si riscosse.
— Ho terminato quel libro delle cronache — disse. — E dannatamente strano… finiro per essere il principe piu colto che Eldidd abbia mai avuto, e questo non servira minimamente al mio regno.
— E un po’ troppo presto per rinunciare a sperare.
Mael si giro di scatto a fissarlo.
— Buon Nevyn, tutte le guardie giurano che tu possiedi il dweomer, quindi rispondimi onestamente: usciro mai di qui se non per essere impiccato?
— E una cosa che non mi e dato di conoscere.
Mael annui lentamente, poi riprese a fissare il fuoco. Nevyn dovette richiamare la sua attenzione parecchie volte prima di ottenere una risposta, e anche allora la conversazione si limito ad una discussione sui libri che il giovane stava leggendo.
Come un argenteo muro danzante, la pioggia si riversava su Dun Cerrmor e la camera del consiglio era resa umida dal freddo che emanava dalle pareti di pietra e che spinse Gweniver ad avvolgersi piu strettamente nel suo plaid mentre i consiglieri continuavano a parlare. Seduto dalla parte opposta del tavolo, Dannyn giocherellava con la sua daga, e il re era invece proteso in avanti sulla sedia con espressione cosi seria e attenta che Gweniver si chiese a cosa stesse effettivamente pensando.
— Temperanza e una lenta andatura sono la cosa migliore, mio signore — stava affermando Saddar. — Ancor di piu lo sono in questa faccenda del Principe di Aberwyn. Dobbiamo tenere Eldidd costantemente nell’incertezza il piu a lungo possibile.
— Proprio cosi — convenne Glyn. — Ti sei espresso molto bene.
Con un sorrisetto, Saddar si rimise a sedere.
— Dunque, onorevoli signori — prosegui quindi il re, — ho intenzione di esentare per la prossima estate Lord Gwetmar del Lupo dal partecipare alla guerra, in modo da permettergli di ricostruire la sua fortezza e di trovare contadini che si curino delle sue terre. Giudicate saggio questo mio piano?
Con un inchino, Yvyr si alzo per parlare.
— Estremamente saggio, mio signore — affermo. — Dubito che anche uno soltanto dei tuoi vassalli trovera da protestare, perche tutti conoscono l’estrema importanza delle terre del Lupo.
— Bene — approvo Glyn, poi si giro verso Gweniver. — Come vede Vostra Santita, la questione e stata risolta secondo i suoi desideri.
— I miei piu umili ringraziamenti, mio signore. Sei estremamente generoso e i tuoi consiglieri sono molto saggi.
Con un cenno generale del capo, Glyn pose quindi fine al consiglio. Nel lasciare la stanza, Gweniver si accorse che Dannyn la stava seguendo, anche se a distanza, e cerco di affrettarsi a percorrere il corridoio e le scale che portavano alla grande sala. Lui pero la raggiunse prima che potesse arrivare alla piattaforma: l’ira appena contenuta che gli ardeva nello sguardo era spaventosa.
— Vorrei scambiare qualche parola con te — sibilo. — All’esterno.
— Non c’e nulla che tu debba dirmi che non possa essere detto anche qui.
— Davvero? Io la penso diversamente, mia signora.
All’improvviso Gweniver avverti il consueto gelido avvertimento, che le consiglio di permettergli di avere la tanto desiderata conversazione prima che lui scatenasse una scenata nel centro della sala. Con riluttanza, lo segui quindi sotto la scarsa protezione fornita dal tetto sporgente di un magazzino.
— Ho riflettuto per tre giorni su cosa dire — ringhio Dannyn, — ma adesso non riesco ad aspettare oltre. Ho saputo che hai pronunciato con Ricyn un giuramento di sangue.
— Infatti, ma a te che importa? Abbiamo giurato di condividere una tomba, non un letto.
— Non sono sicuro di crederci.
— E meglio che tu ci creda, perche e vero.
Per un momento lui esito, quasi sul punto di crederle, poi sulle labbra gli affioro un sorriso distorto e per la