andare il coltello, cadendo in ginocchio con il volto contorto dal tentativo di evitare che la sua sofferenza trasparisse da esso. Con un ringhio Alastyr lo libero dal dolore e lui si accascio tremando.
— Ora tieni a freno la lingua finche non sarai interpellato — scatto il maestro. — Io devo riflettere.
Accostatosi alla finestra, lascio vagare lo sguardo all’esterno, sentendo la paura serrarlo in una morsa e pulsare dentro di lui; quando infine si lancio un’occhiata alle spalle vide che Sarcyn e Camdel erano stretti uno nelle braccia dell’altro.
Allorche giunse l’ora del pasto serale, Jill lo consumo nella camera di Nevyn insieme al vecchio e a Rhodry. Anche se lei non aveva fame, Rhodry stava consumando carne arrosto e cipolle fritte con voracita, come si conveniva ad un guerriero che mangiava sempre con abbondanza prima di una battaglia perche sapeva che avrebbe potuto non godere piu di un altro pasto.
Per quanto detestasse quella parola, doveva ammettere di essere terrorizzata al pensiero che il dweomer oscuro volesse catturarla per motivi a lei ignoti. Alla fine non riusci piu a sopportare di guardare gli altri due che mangiavano e si avvicino alla finestra.
La luce dorata della sera estiva le ricordo che il mondo reale e concreto era ancora la, libero dal dweomer, ma dentro di se sapeva che non lo avrebbe mai piu visto nella stessa maniera. Un interrogativo la tormentava, spaventandola quasi quanto il dweomer oscuro: come poteva sapere tante cose riguardo al dweomer? Pur essendosi trovata coinvolta in situazioni che avrebbero lasciato sconcertata la maggior parte della gente, lei aveva capito subito molte cose per puro istinto, come il fatto che la gemma potesse mutare forma, che l’apprendista possedeva il dweomer oscuro ed era in grado di capire se lei diceva o meno la verita, che poteva comunicare con Nevyn attraverso il fuoco. Con riluttanza, lentamente, lottando ad ogni passo, cominciava ad essere costretta a convincersi di possedere non soltanto il talento per il dweomer, ma anche di possederlo in quantita notevole.
Serrando le mani intorno al davanzale si affaccio alla finestra, cercando di rassicurarsi osservando il consueto e comune trambusto di servitori nel cortile sottostante, ma un momento piu tardi vide l’Airone, che era fermo in un angolo nascosto vicino alle porte della fortezza e si stava sbirciando intorno.
— C’e qualcosa che non va, bambina? — domando Nevyn. — Sei impallidita.
— Oh, non e nulla. L’Airone e fermo vicino alle porte e credo che sia meglio parlare con lui.
Invece di scendere nel cortile, Nevyn insistette per mandare un servitore a chiamare l’Airone e ad accompagnarlo da loro; il pover’uomo si mostro talmente nervoso all’idea di trovarsi all’interno della fortezza del gwerbret che non riusci a stare seduto e prese a camminare con irrequietezza avanti e indietro, serrando fra le mani il boccale di birra che Jill gli aveva offerto.
— Dimmi, buon erborista — esordi infine. — Sei davvero certo che non ci possano sentire?
— Lo giuro. Se necessario mentiro anche in faccia al gwerbret per proteggerti.
— Benissimo, allora. — L’Airone s’interruppe per trangugiare un sorso di birra. — Penso che abbiamo trovato gli uomini che hanno tentato di avvelenare Ogwern.
Jill impiego qualche istante a ricordare la storiella che Nevya aveva imbastito a beneficio dei ladri, ma il vecchio si eresse di scatto sulla persona e sorrise.
— Davvero? Avanti, dimmi tutto.
— Vedi, dopo che tu ci hai avvertiti, abbiamo riflettuto seriamente sulla cosa. Doveva per forza essere stato uno straniero a mettere quell’oleofur… quello che era… nel boccale di Ogwern, perche lui e di un’onesta scrupolosa quando si tratta di riscuotere percentuali e tasse e nessuno dei ragazzi vorrebbe vederlo eliminare. Cosi, abbiamo pensato che un’altra corporazione stesse cercando di prendere il nostro posto e ci siamo messi in movimento, badando a tutti gli stranieri che vedevamo e seguendoli con cura. Inoltre abbiamo sparso in giro un bel po’ di monete in cambio di informazioni. Oggi, poco prima di mezzogiorno, ho avuto la fortuna di essere presente quando quel tizio e venuto a fare acquisti al mercato; qualcuno mi ha detto che si trattava del bracciante di una fattoria, ma stava comprando una gabbia piena di conigli… ora io vi chiedo, perche un contadino dovrebbe spendere soldi in conigli quando ne puo catturare gratuitamente quanti ne vuole sui suoi campi?
— Una domanda piu valida di quanto tu possa immaginare, amico mio.
— Cosi, ho preso uno dei cavalli della corporazione e ho seguito quell’uomo quando ha lasciato la citta. All’inizio sono stato molto guardingo, ma lui non si e mai guardato indietro neppure una volta e dal modo in cui sedeva accasciato sulla sella sembrava che stesse male o qualcosa del genere. Ho potuto quindi seguirlo da vicino e quando ho visto che stava effettivamente andando verso una fattoria ho creduto di essere su una falsa pista. Ormai pero ero la, cosi ho sparso qualche moneta di rame nel villaggio vicino ed ho scoperto una storia davvero strana. Quella fattoria pare appartenga ad un vecchio vedovo che con gli anni e diventato un po’ strano… al villaggio tutti pensavano che lui non avesse un parente o un amico al mondo, ma d’un tratto sono arrivati da lui degli ospiti. Uno dei ragazzi del villaggio, che aveva inseguito una vacca fino nelle vicinanze, mi ha detto di aver visto un tizio nel cortile della fattoria intento a sellare un cavallo costoso. Per fortuna il ragazzo aveva dovuto continuare a correre dietro alla sua mucca, cosi non era potuto andare a fare domande.
— Fortunato e due volte fortunato — mormoro Nevyn.
— Proprio quello che stavo pensando anch’io — annui l’Airone, — perche scommetto che quegli ospiti appartengono ad un’altra corporazione e che quel povero contadino e andato a raggiungere la moglie nell’Aldila.
— Ho la sgradevole sensazione che tu abbia ragione — convenne Nevyn, alzandosi e unendosi all’Airone nel suo inquieto passeggiare. — Dimmi esattamente dove si trova questa fattoria e descrivimi tutto quello che riesci a rammentare della zona.
Quel «tutto» risulto essere parecchio. A quanto pareva, l’Airone era in grado di guardare un posto e di memorizzarne l’immagine nella mente, perche mentre parlava il suo sguardo era perso nel vuoto e i suoi occhi si muovevano come se stessero esaminando un’immagine invisibile a tutti gli altri. La fattoria si trovava sulle colline ed era del tutto isolata; una volta al mese circa un vicino andava a vedere se il vecchio stava bene ma a parte questo la gente del villaggio lo vedeva di rado.
— Un nascondiglio perfetto per uomini che hanno intenzione di uccidere — commento Nevyn, quando l’Airone ebbe finito. — Ora ascolta, riferisci alla tua corporazione di lasciare questa faccenda nelle mie mani. Non ti posso spiegare il perche, ma quelle persone sono molto piu pericolose di quanto credi.
— Lo faro. A proposito, buon signore, Ogwern giura che tu possiedi il dweomer.
— Davvero? Il dweomer non e soltanto un ricamo aggiunto alle storie dei bardi?
— Oh, quando si lavora in una corporazione si vedono tante cose strane. So che nobili e mercanti sono increduli, ma loro non vivono nelle strade, alla base di tutto.
— Infatti. Ogwern e un uomo intelligente nonostante il suo grasso, e intendo dimostrarti che ha visto giusto. Tu vuoi uscire di qui senza che nessuno ti scorga, vero?
Nel ricordare dove si trovava, l’Airone gemette.
— Benissimo, allora — prosegui Nevyn. — Se mi giuri di non rubare nulla mentre perdura l’incantesimo, ti rendero virtualmente invisibile per i prossimi minuti.
L’Airone giuro in assoluta sincerita, ma Jill rimase sconvolta, perche non aveva mai visto il vecchio sfoggiare cosi apertamente i suoi poteri quando non ce n’era un’effettiva necessita. Allorche il vecchio lo accompagno nel corridoio in ombra, il ladro si trasformo improvvisamente in una figura indistinta che parve scomparire non appena ebbe percorso pochi passi. Rhodry impreco sonoramente per la sorpresa mentre Nevyn richiudeva la porta con un sorriso compiaciuto.
— La caccia e aperta — annuncio quindi il vecchio. — I maestri del dweomer oscuro sono noti per la loro abitudine di mangiare carne cruda, ma non per la loro abilita nell’intrappolare conigli, e sono pronto a scommettere che quel bracciante era sottoposto a incantesimo.
— Sono proprio qui vicino! — scatto Jill. — Che arroganti bastardi!
Rhodry stava invece fissando la porta chiusa con la bocca serrata e contratta, quasi avesse appena mangiato qualcosa di amaro.
— Cosa c’e che non va, amore mio? — volle sapere Jill.