imploro il permesso di manipolare l’oscurita. Lentamente, con cautela, ritrasse la luce dalla sfera senza alterarne la struttura, fino a quando non rimase altro che un solido globo di oscurita, invisibile all’occhio umano ma tale da costituire un efficace schermo contro i tentativi di usare la seconda vista.
Una volta creata la sfera, Nevyn pote riportare la propria mente nel mondo reale e rimase sconvolto nell’accorgersi che nel frattempo la banda di guerra aveva percorso almeno cinque chilometri: operare il dweomer in sella ad un cavallo era ancora piu difficile di quanto lui si fosse aspettato. Per l’ora successiva si limito a riposare, ma quando arrivarono a circa cinque chilometri dalla fattoria torno ad entrare in trance per un breve momento per evocare la luce e lasciarla fluire di nuovo nella sfera, gettando pero al tempo stesso un nuovo manto di oscurita intorno a se stesso, a Rhodry e a Jill. Adesso poteva soltanto sperare che Alastyr avesse il buon senso di montare la guardia con la seconda vista. Se lo stava facendo, avrebbe visto quella sfera dotata dei sigilli della luce che puntava dritta verso il suo nascondiglio. Nevyn voleva che il suo nemico cedesse al panico, in maniera completa e assoluta.
— Jill, Rhodry — sussurro, — adesso!
I due rallentarono la cavalcatura in modo da adeguarne il passo a quello della sua, rimanendo sempre piu indietro rispetto alla banda di guerra fino a porre una buona distanza fra loro e l’ignaro gwerbret. Con un rapido cenno della mano Nevyn condusse quindi le due daghe d’argento lontano dalla strada ad un rapido trotto, svoltando in un viottolo laterale che portava anch’esso alla fattoria mediante un percorso piu stretto e piu breve. Al galoppo, i tre raggiunsero una macchia di betulle e si addentrarono fra gli alberi: quando infine Blaen si fosse accorto che erano scomparsi loro avrebbero gia avuto un notevole vantaggio sulla banda di guerra.
Finalmente arrivarono ad un ruscelletto che scorreva in una valle racchiusa fra due colline e la Nevyn fece arrestare la sua minuscola banda di guerra.
— Benissimo, daghe d’argento. La fattoria si trova immediatamente al di la della collina e questi sono i vostri ordini: ora io mi sdraiero ed entrero in una trance profonda, e dopo aver legato i cavalli voi dovrete montare la guardia al mio corpo, perche esiste la possibilita che Alastyr mandi qui il suo apprendista nel tentativo di farmi uccidere.
— Non riuscira mai a oltrepassare la mia spada — garanti Rhodry, in tono quieto.
— Bene. Se dovessi perdere la mia battaglia ci incontreremo un giorno nell’Aldila — replico il vecchio, poi si giro verso Jill e aggiunse: — Se dovessi morire, bambina, prega con tutto il tuo cuore e la tua anima la Luce che si trova dietro la Luna, e non cercare di dirmi che non sai cosa intendo dire.
Jill trattenne il respiro con un sussulto, ma pur avendo il cuore che doleva per lei Nevyn non pote sprecare altro tempo con le parole. Steso a terra il mantello si adagio su di esso e piego le mani sul petto, appoggiando ciascuna sulla spalla opposta. Dopo aver invocato i Signori della Luce, rimase disteso in silenzio, raccogliendo le forze, mentre vicino a lui Jill e Rhodry montavano gia la guardia con la spada snudata. Nel chiudere gli occhi, il vecchio si chiese se li avrebbe rivisti.
Lavorando mentalmente con lenta cautela, evoco poi il proprio corpo di luce, un simulacro azzurro pallido della propria forma ridotto pero alle linee essenziali e unito al suo plesso solare da un cordone argenteo. Quando trasferi in esso la propria consapevolezza, ebbe la sensazione che il suo corpo fisico stesse precipitando violentemente e per una frazione di secondo fu assalito da un senso di nausea. Subito dopo ci fu pero un rumore secco, come quello di una spada riposta nel fodero, e lui si trovo a guardarsi intorno con gli occhi del simulacro. Il suo corpo fisico giaceva sul terreno in un mondo pervaso sul piano dell’eterico da una luce azzurrina, ed ora che lo aveva abbandonato appariva soltanto come un inerte ammasso di carne morta. Accanto ad esso poteva pero scorgere Jill e Rhodry come due vortici di fiamma ovoidali, con la rispettiva aura che pulsava intorno a ciascuno. Gli alberi e l’erba vibravano invece del rosso opaco tipico delle energie vegetali.
Nevyn si levo di circa tre metri al di sopra del proprio corpo, con il cordone argenteo che gli si snodava alle spalle come una lenza, e si guardo intorno, decidendo che il ruscello che solcava la valle gli sarebbe potuto tornare utile, in quanto attraversare l’acqua corrente con il corpo di luce era una cosa molto pericolosa. Nel chiarore azzurrino, il ruscello scorreva argenteo e sopra di esso fluiva la sua corrente elementare, visibile come un agitato e mutevole muro di una sostanza fumosa che sarebbe diventata un’ottima trappola se soltanto lui fosse riuscito a spingere in essa quella donnola del suo avversario. Salendo ancora piu in alto, fluttuo verso la cresta della collina, perche era venuto il momento di lanciare la sua sfida.
Dall’altro lato della collina si stendeva un pascolo erboso su cui sorgeva la fattoria, una fatiscente casa rotonda cinta da un muro di terra che abbracciava anche alcune baracche e alberi da frutta cosi vecchi che il loro bagliore vitale tendeva piu al marrone che al rosso. Notando che i sigilli erano svaniti, Nevyn sorrise fra se. Alastyr doveva averli lasciati cadere in preda al panico non appena aveva individuato l’avvicinarsi della banda di guerra. Vedendo un uomo lasciare a precipizio la casa e dirigersi verso una baracca con le braccia cariche di sacche da sella, Nevyn decise che avrebbe fatto meglio a tenere impegnati i suoi nemici per evitare che pensassero ad uccidere Camdel.
Nel bagliore azzurro della notte, modello quindi con la mente una lancia di luce e la scaglio con forza contro l’aura striata di nero dell’uomo che correva. Quando essa colpi il bersaglio l’uomo lascio cadere le sacche da sella e lancio un urlo: anche se il suo corpo fisico non aveva avvertito dolore, per la sua mente addestrata quel contatto doveva essere stato paragonabile a quello con un ferro rovente. Simile ad un falco in picchiata, Nevyn calo quindi sulla fattoria mentre l’uomo rientrava di corsa in essa.
— Alastyr! — chiamo, con un pensiero intenso e prolungato. — Alastyr, sono venuto per te!
Attraverso la luce azzurra gli giunse l’eco ululante di una risposta e Alastyr gli venne incontro a precipizio come un serpente che attaccasse sollevandosi dal suolo. Il suo simulacro era un’immensa figura avvolta in una tunica nera decorata con ricche gemme e con sigilli ricamati, e dal cordone argenteo avvolto tre volte intorno alla vita come un gonnellino pendevano parecchie teste recise. Il volto che sbirciava dalle profondita del cappuccio era pallido e crudele, gli occhi erano un brillio scuro in mezzo ai lineamenti spettrali. Nevyn invoco la Luce e senti subito nel proprio corpo un leggero pulsare e il risplendere del potere; per tutta risposta, Alastyr divenne ancora piu scuro e immenso, quasi potesse risucchiare e spegnere ogni luce dell’universo… poi la battaglia ebbe inizio, il suo scopo quello di vedere chi dei due sarebbe riuscito a infrangere il corpo di luce dell’altro e a sospingere l’anima racchiusa in esso, nuda e impotente, nella morsa del potere delle grandi forze schierate dietro ciascun opponente. Nevyn colpi per primo con un’onda di luce che fece ondeggiare Alastyr come un relitto sulle onde, e sferro subito un secondo attacco che fece precipitare il nemico verso il basso, ma mentre lo inseguiva avverti su di se l’opera delle forze comandate da Alastyr… un senso di decadimento, come se un migliaio di piccoli artigli stessero cercando di lacerarlo, e questo lo costrinse a distogliere una parte notevole della sua volonta per mantenere compatto il simulacro, attingendo una quantita sempre maggiore di luce e ricostruendolo piu in fretta di come Alastyr lo distruggesse. Il resto del suo potere fu dedicato all’attacco, una pioggia di frecce dorate e di lunghe lance che sospinse Alastyr di qua e di la mentre Nevyn gli girava intorno, pressandolo con la luce che percuoteva la sua oscurita e la faceva recedere.
Tutta la sua strategia era basata sulla necessita di costringere Alastyr ad uscire dalla luce azzurra e a portarsi nella sfera vera e propria delle Terre Interiori, dove Nevyn avrebbe avuto a sua disposizione forze piu potenti; per il momento l’avversario era pero ancora troppo forte e Nevyn continuo quindi a tempestarlo con le lance di luce mentre in risposta Alastyr inviava un’ondata di oscurita dopo l’altra ad artigliarlo. Gli occhi scuri all’interno del cappuccio bruciavano d’ira, ma quando Nevyn colpi abbastanza violentemente da staccare qualcuno dei pomposi sigilli apposti sulla tunica nera, Alastyr ululo come un animale ferito e si ritrasse. A quel punto Nevyn corse il rischio di tentare di costruire una porta dietro di lui, usando parte della sua volonta per inchiodare sul posto l’avversario e un’altra parte per aprire un sentiero verso le Terre Interiori, ma era troppo presto… Alastyr gli sguscio di mano e riverso su di lui un flusso di oscurita simile ad un mare in tempesta.
Per un momento Nevyn precipito verso il basso, sentendo il proprio simulacro allentarsi intorno a lui come un mantello che stesse scivolando via, e invoco la Luce con disperazione, non potendo per il momento fare altro che lottare per risanarsi e per parare gli attacchi piu violenti di Alastyr, che lo stava pressando sempre piu da vicino con colpi simili a macigni nella palpabile oscurita. D’un tratto vide il velo caliginoso al di sopra del ruscello farsi vicino, troppo vicino! Con violenza si giro su se stesso e saetto verso l’alto, schivando e oltrepassando lo sconcertato Alastyr prima che questi potesse reagire. Aveva pero fatto appena in tempo a riparare il suo devastato corpo di luce quando il nemico gli si scaglio dietro assalendolo con fiotti di velenosa oscurita.
Nevyn gli lancio contro un muro di luce che lacero e dissolse le teste recise appese al cordone argenteo, ma al tempo stesso pote sentire la propria debolezza che cresceva a mano a mano che l’avversario lo incalzava e lo martellava con l’oscurita generata dalle sue mani distorte. All’improvviso pero Alastyr urlo, un suono mentale che