raro e prezioso: una spilla raffigurante un drago alato. Il simbolo dell’appartenenza all’antico Ordine del Drago appariva fuori posto nella borsetta di una donna.

«Non abbiamo vinto che una battaglia, signori», aveva detto Oswald ai suoi compagni di viaggio, mentre l’Executive dell’FBI stava riportandoli in territorio americano.

Deidra Blasey aveva accettato di buon grado il passaggio offertole, dato che le sue lezioni presso la forza di pace ONU di stanza a Cipro erano terminate.

Anche il sergente Kingston si era unito al gruppo.

Nel corso del viaggio, Oswald aveva aperto il computer portatile e attivato la connessione satellitare.

Avrebbe letto in un secondo tempo la pagina inviatagli da Sara: il viaggio verso gli Stati Uniti era ancora lungo. Apri la mail che gli aveva spedito il fedele capitano Bernstein: Oswald sapeva che il responsabile della Sezione 8200, l’efficiente apparato archivistico e tecnologico del Mossad, non era solito scrivere messaggi a meno che non fosse piu che necessario e, quando lo faceva, era molto… telegrafico.

Breil attese che i programmi segreti e inviolabili del suo computer decifrassero la missiva di Bernstein. Quindi la lesse un paio di volte, incredulo.

‹SALVE, MAGGIORE BREIL. COME VANNO GLI SVILUPPI DELLA SUA VICENDA PERSONALE? SPERO BENE. NON CREDA CHE LE SUE FACCENDE PRIVATE NON DESTINO INTERESSE. ANCHE LA COLONNELLO BORS MI CHIAMA PER SAPERE SE SONO RIMASTO SODDISFATTO DEL LAVORO. CREDO NON CAPISCA IL MOTIVO PER CUI IL MOSSAD SI INTERESSI, OGGI, A QUEGLI APPUNTI. NATURALMENTE HO OMESSO DI DIRE CHE QUELLE VICENDE INTERESSANO LEI DIRETTAMENTE, MA SONO CONVINTO CHE L’INTERA STORIA ABBIA POCHI SEGRETI PER L’EX UFFICIALE DELLA SECURITATE.

SAPENDOLA IMPEGNATA IN MISSIONE A CIPRO HO ANCHE LAVORATO SULL’ELENCO DI SOSPETTABILI COMPILATO DALL’FBI CHE LEI MI HA FATTO PERVENIRE. UTILIZZANDO GLI STESSI ARCHIVI DEI FEDERALI AMERICANI E INSERENDO LA VARIABILE CIPRIOTA NELLE DESTINAZIONI, IL NUMERO DEI SOSPETTABILI SI RIDUCE DRASTICAMENTE. GUARDI UN PO’ CHI SI TROVA IN CIMA ALLA LISTA! RITENEVO DOVEROSO INFORMARLA. LE ALLEGO ANCHE UNA SCHEDA PERSONALE DEL SOGGETTO IN QUESTIONE. NON SI PUO DIRE CHE NON ABBIA LE SUE RAGIONI PER RECLAMARE VENDETTA NEI CONFRONTI DEI MUSULMANI.›

Breil scorse la lista e rimase incredulo: il primo nome che figurava, oltre a pochi altri che non si soffermo neppure a visionare, era quello di Deidra Blasey, il colonnello degli artificieri dei marine che tanto aveva contribuito a sventare l’attentato nello stadio di Cipro.

‹HO PRESO NOTA DEL SUO SUGGERIMENTO, CAPITANO›, rispose Breil. ‹IN QUESTO MOMENTO MI TROVO IN VOLO SULL’ATLANTICO E, A POCHI SEDILI DI DISTANZA DA ME, SIEDE IL NOSTRO SOSPETTATO NUMERO UNO. E ANCORA PRESTO PER GIUNGERE A DELLE CONCLUSIONI, MA STARO CON GLI OCCHI BENE APERTI.›

«Che cosa le succede, dottor Breil?» disse una voce femminile alle sue spalle. «Sembra che la lettura della posta abbia suscitato in lei una certa apprensione.»

«Ha colto nel segno, colonnello Blasey. Ha proprio colto nel segno», ripete Oswald preparandosi a un’altra notte insonne: non doveva perdere di vista nemmeno per un attimo il principale indiziato della sua inchiesta. Anche a bordo di un aereo il Giusto sarebbe stato capace di preparare qualche brutta sorpresa, sempre ammesso che dietro l’efficiente colonnello artificiere si celasse un pericoloso assassino. Il sesto senso di Oswald lo faceva propendere verso un certo scetticismo: stentava a credere al coinvolgimento della Blasey, anche se l’essersi esposta in prima persona per neutralizzare gli ordigni nello stadio cipriota poteva far parte di una messa in scena architettata dalla mente perversa del Giusto. Era anche vero che il trauma di vedere l’unico figlio straziato da una bomba avrebbe potuto sconvolgere la piu sana delle menti.

L’aereo volava verso occidente, inseguendo le ombre della notte. Oswald finse di assopirsi. Per tutta la durata del viaggio avrebbe tenuto d’occhio l’ufficiale americano: ogni movimento di Deidra sarebbe stato vagliato dalla mente allertata di Oswald.

L’Executive, una volta atterrato all’aeroporto La Guardia a New York, si era diretto verso la zona riservata ai voli privati. Da li Deidra Blasey e Kingston avrebbero proseguito per la Carolina con un volo di linea.

Non c’era motivo di intervenire con urgenza, aveva pensato Oswald: sarebbe stato sufficiente non attenuare la sorveglianza del colonnello Blasey per alcuni giorni. Nel malaugurato caso in cui lei e il Giusto si fossero rivelati essere la stessa persona, sarebbero riusciti a mettere insieme delle prove schiaccianti.

Prima di abbandonare l’aereo, Deidra ringrazio Cassandra per il comodo passaggio transcontinentale.

«Sono io a ringraziare lei, colonnello: a quest’ora, senza il suo provvidenziale intervento, saremmo ancora a Cipro a contare le vittime. L’attentato che lei ha contribuito a sventare avrebbe potuto uccidere almeno un migliaio di persone.»

«Sono stata una semplice esecutrice degli ordini del dottor Breil. Per me e stato un vero piacere lavorare al suo fianco, Oswald.»

Ma non appena Deidra mise piede sul suolo americano, non trovo ad attenderla la parata a stelle e strisce con cui l’America accoglie i suoi eroi, bensi due uomini che la affiancarono e la presero rudemente sottobraccio.

«Sono il capitano Ted Russo della polizia militare, colonnello», disse uno dei due mostrando a Deidra un tesserino e un foglio. «Questo e un mandato di arresto nei suoi confronti. Lei ha il diritto di non rispondere ma, se rispondera, ogni sua dichiarazione potra essere usata contro di lei. Ha diritto all’assistenza di un legale. Sara giudicata da una giuria militare per i reati di strage aggravata e terrorismo internazionale. Ha capito quali sono i suoi diritti?»

«Sta scherzando, capitano! Mi tolga subito le mani di dosso. Ci dev’essere stato un errore.»

Ma il capitano Ted Russo non stava scherzando e aveva immobilizzato con un paio di manette cromate le mani di colei che riteneva essere il Giusto in nome di Dio.

Altri agenti erano apparsi tra i velivoli parcheggiati e si erano stretti attorno a Kingston per prevenire ogni sua reazione.

Sotto gli occhi di Oswald e Cassandra, Deidra Blasey venne rapidamente condotta verso una berlina scura.

Un uomo scese dall’auto e si avvicino all’Executive. Sia Breil che Cassandra lo riconobbero immediatamente.

«Touche!» disse Glakas con un sorriso beffardo sulle labbra. «Mi fa specie che i miei cugini dell’FBI, oltre ad aver intralciato indagini federali, si dilettino a scorrazzare pericolosi terroristi in giro per il globo terrestre. I vostri saranno comportamenti che le commissioni disciplinari dovranno valutare sino in fondo, dottoressa Ziegler… sino in fondo!»

«Credo che lei abbia preso un granchio, Glakas», disse Oswald, cercando di indirizzare la conversazione su toni piu amichevoli: innanzitutto voleva discolpare Cassandra dalle gravi accuse che Glakas aveva mosso.

«Lei, dottor Breil, non rappresenta nulla se non un ospite a carico dei contribuenti americani su un aereo di proprieta di un ente federale. Nei miei confronti non ha alcuna autorita e, contravvenendo ai precetti alimentari della sua religione, le auguro di poter gustare i granchi e le aragoste che peschera nei mari che circondano la sua Israele… o forse si trova qui perche non la vogliono piu nemmeno a casa sua?»

Quando l’aereo decollo nuovamente, Cassandra Ziegler aveva la netta sensazione che la sua carriera sarebbe finita entro pochi giorni.

55

Stati Uniti d’America, 1931

Bela Lugosi si era messo diligentemente in coda, sebbene fosse convinto che la parte di Dracula il Vampiro gli spettasse ormai per diritto di anzianita: erano quattro anni che calcava i palcoscenici nel ruolo del principe delle Tenebre.

La Universal, una delle major cinematografiche, aveva messo in cantiere la riduzione per il grande schermo del celebre romanzo di Bram Stoker e stanziato la ragguardevole cifra di

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