tuttavia non aveva bisogno di altre precisazioni; sapeva di non dover temere un pericolo… almeno per il momento. Aspetto appoggiato allo schienale, con gli occhi inespressivi, il fiato ancora corto, lo stomaco dolorante.

Hirschorn infine si giro. L’espressione del volto, in ombra per la forte luce del sole che lo colpiva alle spalle, era indecifrabile. Fu una sagoma circondata da un alone luminoso che disse: «Qualche settimana fa, ho ricevuto un incarico da… un mio socio. Si tratta di un incarico molto importante, cosi come e molto importante il mio socio; e richiesta la presenza di un pilota esperto».

«Chris», gracchio Bishop, cercando di scandire ogni lettera con il maggior disgusto possibile.

Hirschorn abbasso il mento, forse per sorridere. «Gia, Chris. Il pilota doveva essere lui. Avevo poco tempo e, come ho detto, lui e il figlio di un mio vecchio amico che, per giunta, aveva bisogno di una mano. Percio l’ho coinvolto.» Compi un gesto di rassegnazione. «Si cerca di essere generosi, di essere leali con gli amici e… non sempre funziona. Come lei ha sicuramente notato, Chris non e molto attento nei suoi rapporti con il prossimo, soprattutto quando e ubriaco. Cosa che, sembra, accada alquanto spesso. Quindi la situazione e questa: ho bisogno di un pilota, adesso.» Avanzo, uscendo dal raggio di luce. Guardo Bishop dall’alto in basso e aggiunse: «Lei diceva di volere un lavoro…»

«Esatto», rispose Bishop, tirando il fiato.

«Molto bene, anche perche il suo curriculum sembra perfetto per l’occasione.» Hirschorn torno a sedersi alla scrivania e apri una cartellina appoggiata sul piano. «Frank Kennedy, nato a Santa Maria, California, da Steve e Marcy. Una sorella minore, Susan. Arruolato nell’esercito… molte le assegnazioni… Texas, Louisiana eccetera eccetera… Perfetto, ha volato con la Compagnia Bravo in Medio Oriente ed e anche stato insignito della stella d’argento oltre che della medaglia al valore… Da allora si e dato da fare, a quanto vedo. Qualche guaio con la legge, arrestato per violenza aggravata a… Seattle… no, a Phoenix. Le accuse sono cadute. A Seattle si e trattato di aggressione con uso di un’arma letale, ridotta poi a un’accusa per semplice atto di violenza. Tre mesi di condanna. E fuori in liberta vigilata. Il suo garante sara alquanto spazientito di non averla vista in giro, recentemente.» Bishop lo guardo, per coglierne il sorriso soddisfatto. «Spero che sia impressionato dalla nostra abilita nell’ottenere tutte le informazioni che vogliamo.»

«Certo», rispose Bishop in tono anonimo. In realta, cio che veramente lo impressionava era l’abilita di Weiss. Era in quei momenti che si sentiva veramente ammirato e fiero del suo datore di lavoro. Weiss era un genio nel creare false identita, nell’adattarle perfettamente alle situazioni, nel concepirle esattamente come dovevano essere. Il modo in cui poi riusciva a far credere ai vari investigatori di essere stati loro a scoprirle era geniale. Cosi, in quel momento, il ricco e potente Hirschorn, che aveva a sua disposizione infinite risorse per rintracciare il passato di una persona, si vantava in realta, a sua insaputa, di essere stato fregato da Weiss. Bishop lo fisso, pensando a che razza di topo di fogna arrogante fosse e a come lui l’avrebbe incastrato, per poi portare la sua testa a Weiss come trofeo. «Certo», ripete. «Sono molto impressionato.»

«Bene», disse Hirschorn chiudendo la cartelletta. «Molto bene.» Si scosto dalla scrivania e si alzo per aggiungere: «Spero si sia ormai reso conto che l’operazione che sto organizzando e alquanto rischiosa». Giro intorno alla poltrona di pelle e si sedette ancora in modo da poter dominare Bishop dall’alto. «Perche le sto chiedendo di unirsi a noi in un’impresa che potrebbe costarle la vita.»

Lo disse in modo melodrammatico, ma Bishop sollevo appena il sopracciglio e rispose: «La mia vita ha un grande valore per me».

«Diciamo, centomila dollari?»

«Diciamo che potrebbe andare.»

«Per un giorno di lavoro.»

Bishop annui. «Perfetto.»

«Fortunatamente, la fase preliminare e ormai conclusa. Tutto il materiale da trasportare e gia stato trasferito. Quindi ho bisogno di lei per un unico volo, l’ultimo volo, che dovra avvenire fra due giorni. Ci sta?»

«Puo darmi qualche dettaglio in piu?» chiese Bishop.

«No, mi spiace.»

«Va bene lo stesso, per centomila dollari posso accontentarmi.»

Hirschorn annui. Non aveva piu il sorriso benigno sotto i baffi argentei. I suoi occhi non erano piu amichevoli. Guardava Bishop con calcolata attenzione, come per studiarne le reazioni mentre proseguiva. «Ecco che cosa deve fare. Ci vediamo all’aeroporto domani alle sei. Voleremo fino a una certa destinazione e, una volta la, le diremo cio che e necessario che sappia, niente di piu. Da quel momento, non potra lasciare il luogo o comunicare con qualcuno all’esterno per nessuna ragione, finche l’operazione non sara conclusa. Mi dispiace dover prendere tutte queste precauzioni ma, lei capisce… sono certo della sua buona fede, ma non si sa mai. Questo mio socio… be’, e un tipo… alquanto esigente… estremamente esigente», ripete in un filo di voce. E qualcosa nel tono, nel modo in cui pronuncio queste ultime parole, fece capire a Bishop che Hirschorn aveva paura; ne era quasi certo, l’uomo aveva paura del suo socio. Gli ritorno in mente l’e-mail di Weiss: «Sembra esserci un legame fra queste persone e un sicario professionista che la polizia chiama Shadowman…»

«Diciamo che non sono lieto di aver dovuto modificare i piani all’ultimo minuto, soprattutto per un’operazione cosi complessa», continuo Hirschorn. «Per adesso quello che deve sapere e che si tratta di un buon affare, ma dal momento in cui lei ne entra a far parte, devo essere sicuro che terra la bocca chiusa. Questo e tutto.»

Bishop annui, riflettendo sulla trappola in cui si stava cacciando. Perche di una trappola si trattava, non vi erano dubbi. Doveva farsi portare in un luogo segreto, non essere reperibile fino alla fine del lavoro e poi… che cosa diavolo pensavano di farne di lui, una volta che il lavoro fosse finito? Pagarlo e semplicemente salutarlo con una stretta di mano? Uno che non sapevano quasi chi fosse, di cui non sapevano se fidarsi o meno? Stronzate. Centomila dollari per un giorno di lavoro erano veramente troppi; una bella pallottola in testa era sicuramente piu economica, e soprattutto piu sicura.

Weiss andra sicuramente su tutte le furie, quando lo sapra, si ritrovo a pensare: lo avrebbe tolto dal caso non appena fosse stato informato.

E dunque doveva solo accertarsi che Weiss non lo venisse a sapere finche non fosse stato troppo tardi.

«C’e un’ultima cosa», aggiunse Hirschorn, immobile sulla poltrona con le mani in grembo, le dita intrecciate. Anche se il vecchio sembrava rilassato, Bishop ne intuiva la tensione, sentiva — quasi fisicamente — i nervi vibrare. «Se non se la sente di farlo, la capiro. Non ci saranno problemi, nessuna minaccia. Ma deve decidere adesso. Una volta che e dentro, non ci sara piu possibilita di uscirne, nessuna possibilita.»

Bishop era ancora sprofondato nel divano, la mano sullo stomaco, gli occhi cupi nel viso pallido. Una trappola, continuava a pensare. Una trappola, in piena regola.

«Se salira con me su quell’aeroplano domani», gli ripete Hirschorn, «tornera a casa con centomila dollari in tasca… oppure non tornera. Non so se mi spiego.»

Bishop annui ancora. Penso: Cristo; ma disse: «Certo, capisco».

«Allora, ci sta?»

«D’accordo.»

29

Quel pomeriggio Weiss guido fino a Half Moon Bay, lungo la costa. Dall’oceano spirava una brezza piacevole e l’aria era tersa. Le colline circostanti erano coperte di alti pini verde scuro e nuvole perlacee s’inseguivano sul mare, che s’intravedeva fra le piante. Nella sua vecchia Taurus grigia, Weiss ignorava il panorama e rimuginava tra se ripensando all’ultima e-mail di Bishop, cosa che, come sempre, gli rovinava la digestione.

«Qui la situazione e molto instabile. Chris Wannamaker sta per essere messo da parte. Abbiamo avuto un confronto e Hirschorn ha ormai scelto…»

Tutte stronzate. Ogni singola parola era una stronzata. Weiss gli aveva espressamente chiesto, senza possibilita di essere frainteso, di «non farsi ulteriormente coinvolgere nell’operazione finche non scopriva qualcos’altro». Ma fra le righe di quest’ultimo messaggio Weiss poteva leggere che questo era esattamente cio che quel cane sciolto di Bishop stava per fare. Perche si sarebbe scontrato con Chris Wannamaker, se non per svilirlo agli occhi di Hirschorn e mettersi in luce come un possibile sostituto? E per ottenere cosa? «Molte incognite:

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