Quella considerazione suggeriva che nel magazzino polverizzato fosse successo qualcosa di inesplicabile. Se questo Flinx era l'individuo a cui ci si riferiva solo con un numero in codice e non era imploso e non si era distrutto mentre tutto il magazzino e i suoi occupanti erano indiscutibilmente andati incontro ai loro destini, allora,
Sdraiata a letto in attesa che il suo braccio si rigenerasse, Alynasmolia Vandervort aveva tutto il tempo di pensare.
Flinx stava mangiando ad una tavola vuota circondata da altre tavole vuote. La ragione del suo isolamento apparve chiara a Clarity non appena entro nella mensa.
Pip era sdraiata davanti a lui, in tutto lo splendore delle sue scaglie iridescenti, mentre Scrap starnazzava li vicino. I due serpenti volanti stavano eretti sui ventri scagliosi, in tutto simili ai cobra terrestri, con le ali spiegate a meta. Stavano invocando il cibo.
Mentre dava da mangiare ai minidraghi, Flinx beveva un gran bicchiere di liquido scuro. Una qualche bevanda proteica, penso Clarity, nutriente e veloce e basta. Le venne in mente che non aveva mai fatto commenti sul cibo. Forse era uno di quegli individui che lo considerava solo come un combustibile di cui non si puo far a meno. E questo avrebbe spiegato la sua magrezza muscolosa.
— La Vandervort ti manda i suoi saluti.
Lui sollevo lo sguardo su di lei. — Sono contento che stia meglio. Proprio come sono contento che tutti i guai qui siano stati risolti. Questo significa che potremo partire appena pronti. Ho degli affari di cui devo occuparmi, prima di poter ritornare per studiare a fondo i sumacrea.
Clarity si sedette accanto a lui, ma lasciando un po' di spazio tra loro. — Questa e una cosa di cui dobbiamo parlare, Flinx.
— In che senso? — chiese lui aggrottando la fronte.
— Io sono ritornata al luogo a cui appartengo. Non devo andare da nessun'altra parte.
— Vuoi restare qui? Dopo quello che e successo? — Lancio un piccolo oggetto salato in direzione di Scrap e osservo il giovane minidrago che saettava di lato per afferrarlo al volo.
— Il mio lavoro e qui e qui ci sono i miei amici, quelli che sono sopravvissuti. Ci sono tante cose che devono essere fatte. Rintracciare il duplicato degli archivi, ricostruire…
— E niente di tutto cio e responsabilita tua. Sei un ingegnere genetico, non uno specialista in costruzioni. Ho ripensato a quello che hai detto mentre tornavamo qui, a quello di cui abbiamo parlato ed ho pensato che ti sarebbe piaciuto prenderti una vacanza ed andare in qualche posto nuovo. Che ne dici di New Riviera? Non ci sono mai stato neppure io, ma ne ho sentito parlare.
— Tutti hanno sentito parlare di New Riviera. Solo che non e possibile, Flinx. Mi piacerebbe, mi piacerebbe davvero andare in un posto del genere, ho sempre sognato quel tipo di viaggio.
— E allora perche non ci andiamo? Il
Lei distolse lo sguardo, fingendo di osservare i serpenti volanti, ma in realta incapace di guardarlo negli occhi. — Siamo stati benissimo, ma adesso e arrivato il momento di lavorare.
— Non capisco. Sono sicuro che dopo tutto quello che hai passato, la tua compagnia ti concederebbe certo una licenza. Se si tratta del denaro, se ti imbarazza il fatto che paghi io tutto… — Tese la mano verso di lei e Clarity trasali. Cerco di trattenersi, ma non ci riusci. Fu un movimento quasi impercettibile, ma lui se ne accorse.
— Non si tratta di questo, vero? Niente di quello che ho detto ha a che fare con quello di cui stiamo parlando. Ti sei ritratta, di scatto.
— Sono solo nervosa, nient'altro. Ancora troppo sensibile dopo tutti quei giorni al buio, il rapimento, la fuga, la sparatoria. Non e facile dimenticare che ti hanno sparato addosso, come invece sembra che sia per te.
Flinx si chino per scrutarla in volto. Gli occhi color ambra sembrarono trapassarla fino in fondo. — Qual e la verita, Clarity?
— Te l'ho detto. — Si alzo. Era stato un errore prenderlo cosi di petto. Aveva pensato di essere in grado di trattare la cosa, ma aveva sbagliato. — Devo tornare. Devo cercare di recuperare…
Si volto per andarsene e in quell'istante, Flinx l'afferro per il polso. Raramente era lui a toccare per primo un altro essere umano. Udi l'ansito improvviso, e percepi la paura scorrere dentro di lei. Non paura dell'oscurita, non questa volta. Paura di un diverso tipo di oscurita.
— Di colpo hai paura di me. Gli dei sanno se ho cercato di tenerti a distanza quando pensavo che stessimo avvicinandoci troppo, ma credevo che le cose fossero cambiate dopo essermi aperto a te. E adesso tutto e cambiato di nuovo. Che cosa e successo? E non cercare di dirmi che mi sto sbagliando.
— Non posso. — La risposta fu un flebile sussurro. — Come faccio? Non potrei nasconderti i miei sentimenti neppure se volessi.
Lui le lascio il braccio. — No, sento la tua paura. Ma non e una paura diretta, semplice. Sei confusa, non sai quello che provi veramente.
— Ti prego — lo supplico, — no. — E senza accorgersene, si mise a piangere. — Forse e cosi. Forse e solo che mi sento a disagio con qualcuno che sa in ogni istante cosa provo.
— Ma non e sempre cosi. La mia abilita aumenta e svanisce.
— Come faccio a crederti? — Si volse e usci dalla mensa correndo.
Alcuni dei clienti la seguirono con lo sguardo, poi si voltarono verso Flinx, prima di riprendere a mangiare. Lentamente, Flinx riporto gli occhi sul tavolo. Avvertendo il suo scombussolamento mentale, Pip lo osservo ansiosa. Dopo qualche tempo, riprese a mangiare, ma sempre tenendo d'occhio il padrone. Anche se perplesso, Scrap continuo a mangiare. Flinx occupo una parte della mente con il compito di nutrire i minidraghi.
Che cosa era successo che aveva cambiato l'atteggiamento di Clarity nei suoi confronti? Una cosa era decidere che aveva del lavoro da fare e un'altra era avvertire la paura che aveva sentito nella sua mente quando le aveva afferrato il braccio. Nel viaggio da Alaspin, era stata lei quella che aveva flirtato e scherzato per tutto il tempo. Ora, tutto il brio era scomparso.
Ed era una cosa che non aveva nulla a che fare con il viaggio cieco che avevano fatto attraverso le caverne inferiori di Longtunnel. L'avversione che aveva percepito era diretta a lui, non all'esperienza che avevano condiviso insieme. Senza dubbio i sumacrea sarebbero stati in grado di interpretarla, ma lui non era altrettanto abile, altrettanto sensibile. Lui non poteva far altro che avvertire la realta di questa paura, senza capire le ragioni che la causavano.
E fu in quel momento che si rese conto che era innamorato di lei. Non essendosi mai innamorato prima, non aveva alcuna familiarita con quel processo e fino a quel momento non era stato in grado di riconoscerlo. Il suo amore per Madre Mastino era stato di tipo diverso, come lo era stato l'affetto contenuto per donne come Atha Moon. Ma questa era una cosa diversa, molto diversa.
Era stata Clarity a cercare una relazione piu intima. Era stata lei ad avere il dito pronto a tirare il suo grilletto emotivo e adesso si ritirava. Non era giusto. Sconcertato, si rese conto che gli anni passati a studiare le emozioni degli altri, non erano riusciti a prepararlo ad affrontare le proprie. Era lei che stava manipolando lui, mentre avrebbe dovuto essere il contrario.
Quello che veramente lo feriva, era il fatto che non riusciva a vedere una ragione per questo suo improvviso cambiamento. Forse essere ritornata tra i suoi amici e colleghi le aveva fatto capire quanto le fossero mancati loro e la loro compagnia. Jase era sopravvissuto all'attacco dei fanatici. La relazione con quell'uomo era forse piu profonda di quanto avesse fatto capire?
Dopo tutto, cosa poteva trovarci in lui, un ragazzo appena uscito dall'adolescenza? A parte il fatto che lui non aveva mai avuto un'adolescenza.
Se fosse stato normale, se non fosse stato in grado di leggere le sue emozioni, avrebbe potuto reagire meglio. Era gia abbastanza brutto veder rifiutato il proprio amore, ma sapere che qualcuno per il quale provi dei sentimenti tanto forti ha paura di te, era peggio ancora. Sarebbe stato meglio essere ciechi e ignoranti; in quel caso, non sarebbe stato ferito, solo sconcertato. Il suo talento funzionava quando avrebbe voluto essere sordo e gli veniva a mancare quando invece ne aveva un disperato bisogno. A che cosa diavolo gli serviva quella maledetta cosa?