chirurgo?»

Shandy si strinse nelle spalle. «Diversamente, la cosa sarebbe parsa poco plausibile.»

«Puo darsi.» Fece scorrere la mano buona attraverso i grigi capelli umidi. «Bene! A meno che la Royal Navy non sia cambiata dai miei tempi, la santabarbara deve trovarsi due o tre ponti direttamente sotto di noi.» Si volto verso Nourse. «Non e cosi?»

«Non rispondero a domande del genere,» disse Nourse, tremando.

Davies prese una delle spade dal tavolo, si avvicino a Nourse e gli diede un leggero colpetto nella pancia con la punta. «Tu mi porterai la altrimenti ti faro male. Io sono Davies,» gli rammento.

Nourse aveva chiaramente sentito delle storie sul suo conto, poiche la rigidezza gli scivolo dalle spalle e mormoro, «Molto bene… se mi dai la tua parola che non farai del male a me, o alla nave.»

Davies lo fisso. «Hai la mia solenne parola,» disse, piano. Poi si volto verso Shandy. «Dietro quella porta c’e la cuccetta del capitano. Prendi delle coperte e avvolgile intorno al vecchio Wilson, assieme a quella pistola che hai preso, alle altre due e a tutte le pistole cariche che riesci a trovare. Poi tu e questo ragazzo,» annui in direzione dell’ufficiale che era ancora cosciente, «trasporterete l’involto fino dove si trovano i ragazzi della Jenny. Direte che e il mio cadavere. Capito tutto? Bene. Ora, quando la santabarbara saltera — e saltera davvero, ho imparato a memoria un paio di versi per gli spiriti del fuoco, e non mi manca il sangue per attirare la loro attenzione — quando esplodera spuntero dal boccaporto di prua, con le armi, se Compagno Premuroso vorra, e tu tirerai fuori dalle coperte del capitano una o altre tre pistole, e ci apriremo la strada con le armi in pugno fino alla corvetta e fileremo via. E se io non appariro subito dopo l’esplosione, non perdete tempo ad aspettarmi.»

Nourse stava guardando Davies con la bocca aperta. «Tu…» farfuglio, «mi hai dato la tua parola!»

Davies rise. «Hai visto quanto vale. Ma ascolta, tu mi condurrai alla santabarbara altrimenti ti tagliero le orecchie e te le faro mangiare. L’ho gia fatto ad altre persone che mi hanno seccato.»

Nourse distolse lo sguardo, e di nuovo Shandy ebbe l’impressione che il guardiamarina stesse ricordando qualche spaventoso aneddoto su Davies. Com’e possibile, si domando inorridito Shandy, che io sia al fianco di questo mostro?

Un paio di minuti piu tardi decisero che erano tutti pronti ad andare — Shandy e l’infelice ufficiale avevano avvolto il capitano morto, le spade e una coppia di elaborate pistole da duello in maniera tale da consentire a Shandy di tenere la propria pistola nascosta da una falda di tessuto e puntata verso l’ufficiale, e Davies si era infilato a fatica nella giacca dalle maniche imbrattate di sangue dell’ufficiale privo di sensi — quando qualcuno busso alla porta della cabina.

Shandy sobbalzo per la sorpresa e fece quasi cadere la pistola. «E il chirurgo,» sibilo Davies, teso. Attraverso la cabina e si appoggio alla paratia dietro i cardini della porta, poi fece cenno a Nourse con la punta della spada. «Fallo entrare.»

Nourse stava tremando anche piu di Shandy, e roteo gli occhi avvilito mentre toglieva il chiavistello alla porta e la apriva. «Abbiamo portato il capitano sulla sua cuccetta,» balbetto, mentre il chirurgo entrava sollecito. Armonioso come se eseguisse un passo di danza provato piu volte, Davies fece un passo avanti e colpi il vecchio chirurgo alla testa con la guardia della spada, e Nourse afferro l’uomo mentre cadeva.

«Grande,» disse Davies con soddisfazione. «Possiamo andare.»

CAPITOLO OTTAVO

Non piu di un minuto dopo Shandy e l’ufficiale tremante di paura stavano trascinando il cadavere e le spade avvolti nelle coperte attraverso il ponte. Il lungo involto si era dimostrato troppo pesante e difficile da trasportare — specialmente se Shandy doveva continuare a tenere puntata la pistola nascosta contro l’ufficiale, che reggeva il fardello dal lato dei piedi — e cosi erano stati costretti a trascinarlo in una posizione goffa e accovacciata, con un’andatura tremendamente lenta.

Shandy stava sudando abbondantemente, e non solo a causa del caldo sole tropicale che gli martellava la testa e inondava di luce abbagliante il ponte bianco. Era cosi acutamente consapevole di ogni marinaio armato come lo sarebbe stato di uno scorpione aggrappato ai suoi vestiti, e cerco di tenere la mente concentrata sul compito di trascinare l’ingombrante involto fino al castello di prua, e di non immaginare cosa sarebbe accaduto quando la santabarbara fosse esplosa, o quando i marinai avessero capito e avessero aperto il fuoco su di loro, o quando l’ufficiale dalle labbra bianche all’altro lato dell’involto avesse capito che quando fosse scoppiato il pandemonio lui si sarebbe trovato proprio in mezzo al fuoco incrociato.

Mentre avanzavano strascicando i piedi, e oltrepassavano i boccaporti della parte centrale della nave, entrambi ansimando con le bocche aperte, gli occhi dell’ufficiale non lasciarono mai la mano destra nascosta di Shandy, e questi sapeva che se la sua presa spasmodica sull’arma umida di sudore fosse scivolata, il suo compagno necroforo sarebbe istantaneamente balzato via, gridando l’allarme.

I prigionieri disarmati sul castello di prua li osservavano avvicinarsi. Avevano udito che quello che stavano portando da loro era il cadavere di Philip Davies, ed erano amaramente compiaciuti del fatto che Shandy fosse stato incaricato di trasportarlo. «Avvicinati ancora un poco, Shandy, schifosa carogna!» grido un uomo. «Varra la pena perdermi la mia impiccagione per metterti le mani intorno al collo.» «Questo e il tuo ringraziamento a Davies per averti lasciato vivere?» disse un altro. «Avrai gli zombi alle calcagna, non dubitare.»

Alcuni dei marinai della Navy, frai piu giovani, ridacchiarono per questo accenno superstizioso.

Un lungo, concitato minuto dopo, proprio mentre stavano procedendo a fatica oltre il boccaporto prodiero… Shandy vide che il suo riluttante compagno si rendeva finalmente conto di cio che sarebbe accaduto nel successivo paio di minuti.

«Non esitero,» disse col fiato mozzo Shandy, ma l’ufficiale aveva lasciato bruscamente cadere i piedi del capitano e stava tornando indietro a gambe levate.

«E un trucco!» stava gridando. «Davies sta facendo saltare la santabarbara!»

Shandy emise un sospiro quasi di sollievo, poiche almeno quell’attesa silenziosa e carica di tensione era terminata. In fretta ma con cautela si accovaccio, apri la coperta e mando il corpo del Capitano Wilson a rotolare con un tonfo sul ponte, scalcio le armi sulla stoffa, l’avvolse a mo’ di sacco… poi si fermo per un attimo guardandosi intorno.

Soltanto uno degli uomini della marina la intorno aveva afferrato la situazione e stava puntando la pistola contro di lui. Shandy sparo senza mirare — mancandolo, ma facendogli sbagliare la mira cosicche la palla ando a scheggiare la battagliola alle spalle di Shandy — e poi, facendo oscillare l’involto di armi intorno alla testa, corse a rotta di collo in direzione del castello di prua.

Armi da fuoco esplosero e crepitarono, e lui udi palle di pistola che lo superavano sibilando e avverti un colpo contro l’involto che si agitava dietro di lui. A pochi passi dal ponte sopraelevato del castello di prua getto l’involto ai pirati stupefatti, e lascio che lo slancio della contorsione lo spingesse a un salto sbilenco in direzione della scaletta del boccaporto.

Risuonando come colpi di martello, due palle di pistola si infilarono nella paratia davanti alla quale si era trovato.

Un piede tocco un piolo della scaletta e lui fu sul castello di prua, e apri con uno strappo la cassetta delle pistole da duello. «Alla Jenny!» grido, ansimando, mentre sfilava le pistole dalla cassetta foderata di velluto e si voltava verso la parte centrale della nave.

Ma, prima che potesse decidere a chi sparare, fu scaraventato in ginocchio mentre l’intera nave oscillava violentamente in avanti e un rombo basso profondo scosse l’aria fino in cima agli alberi e l’intera poppa della nave si gonfio incredibilmente verso l’alto e l’esterno, dissolvendosi in una nube torreggiante di polvere e fumo e tavole roteanti. Il mare ribollente venne oscurato per dozzine di iarde, da babordo a tribordo, da quell’improvvisa nube vorticante, e butterato dagli schizzi delle cose che vi cadevano dentro, e il rombo prolungato si allontano rotolando sulle onde.

Quindi gli alberi cominciarono a venire giu, prima con uno schioccare di corde spezzate, che, sebbene forte come colpi di pistola, pote a malapena essere udito al di sopra del rombo prolungato dell’esplosione, poi con una ponderosa e rapida caduta nell’aria fumosa, culminante nel vibrato cedimento delle reti di salvataggio e in uno schianto spacca-ossa quando gli elementi di alberatura colpirono il ponte.

Il ponte sul quale Shandy era accovacciato non era piu orizzontale — era inclinato verso poppa, e proprio

Вы читаете Mari stregati
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату