vecchio, noto il cambiamento e torno a poppa lungo la battagliola, toccando di tanto in tanto le sartie per bilanciarsi. A pochi passi dal mago monco, si fermo.

«Ci sono… altri…» disse il vecchio.

Diversi pirati si erano arrampicati sulle sartie per sfuggire all’odore e alla calca dei compagni, si erano appollaiati in maniera piu o meno comoda nei cappi delle griselle, e avevano intrattenuto fino a quel momento quelli che erano rimasti sotto lanciando fra di loro, avanti e indietro, una bottiglia di rum sempre piu vuota, senza farla cadere; ma in quell’istante uno di loro stava fissando a ponente. «Una vela!» urlo. «Oh, maledizione,» aggiunse mentre la bottiglia rimbalzava dal suo ginocchio e ricadeva in ansiose mani sottostanti. «Una vela al traverso di tribordo, a solo un miglio o due da noi!»

Doveva essere lei, penso Shandy, girandosi cosi rapidamente su se stesso per guardare che dovette accovacciarsi e afferrare la battagliola per evitare di cadere fuori bordo. Non appena vide l’altra nave, tuttavia, comprese che non era il Carmichael… quella nave aveva un castello di prua, e un cassero di poppa molto piu alto, e aveva soltanto due enormi vele sul suo albero maestro e su quello anteriore, e anche a quella distanza lui pote vedere dei vivaci disegni rossi e bianchi dipinti lungo il fianco.

«Io non sono un cane!» strillo Mr. Bird, che era scattato in piedi con la bottiglia di rum e stava arretrando verso la prua, mentre guardava in cagnesco il resto dei pirati.

Shandy fisso la strana nave. «Cos’e?» chiese a Davies. «E come diavolo a fatto ad arrivare cosi vicino senza che nessuno di noi la avvistasse?»

«Che io sia dannato se lo so,» grugni Davies. «Non stavamo tenendo un normale servizio di avvistamento, ma uno di quei bastardi ubriachi avrebbe dovuto notarla prima.» Stringendo gli occhi esamino la nave, che dava la sensazione di seguirli. «E un galeone spagnolo,» disse, stupito. «Non sapevo che ce ne fossero ancora in acqua… non ne hanno costruiti per almeno mezzo secolo.»

Shandy impreco, poi sorrise stancamente a Davies. «Niente a che fare con cio che ci riguarda, ovviamente.»

«Ovviamente.»

«Ci limitiamo a proseguire?»

«Direi di si. Sia pure sovraccarichi, dovremmo essere in grado di superarlo in velocita, specialmente con Hurwood che ci fornisce la sua spinta magica. Se…»

«Un uomo annegato!» strillo uno degli uomini sulle sartie. «A babordo, a venti iarde.»

Shandy guardo in quella direzione e vide degli uccelli marini che volavano in cerchio su una massa fradicia e galleggiante che ben presto disparve nell’agitazione vorticosa della loro scia.

«Un altro davanti!» grido colui che si era nominato vedetta. «Gli andiamo dritti addosso.»

«Uno di voi allunghi una gaffa,» ordino Davies, «e lo agganci.»

Un altro cadavere galleggiante fu avvistato, troppo lontano a tribordo per essere visibile dal ponte, ma quello che la vedetta aveva visto galleggiare davanti a loro venne uncinato mentre scivolava via dalla prua. Gli uccelli marini gridarono rauchi e incolleriti mentre il corpo galleggiante veniva sollevato dal mare e trascinato a bordo.

«Che i santi ci preservino!» esclamo uno degli uomini che adagiarono il cadavere zuppo sul ponte. «E Georgie de Burgo!»

«Siamo sulle tracce del grassone, e certo,» disse Davies con voce piatta, avviandosi. «De Burgo era uno dei dodici uomini a bordo del Carmichael quando fu ormeggiato.»

Davies si stava facendo strada in mezzo alla calca sul ponte a spintoni, e Shandy si affretto a seguirlo prima che il sentiero potesse richiudersi. Si rammaricava di non aver potuto dare un’occhiata migliore al cadavere che aveva visto rotolare via sulla scia, e si stava torturando nel cercare di ricordare se gli abiti in cui era avvolta quella cosa avessero lo stesso colore della camicia di cotone che Beth indossava quando l’aveva vista per l’ultima volta.

Quando Davies e Shandy raggiunsero la prua la calca aveva gia cominciato a dividersi per farli passare, cosi Shandy aveva potuto lanciare uno sguardo al cadavere di de Burgo mentre si trovava ancora a diversi passi di distanza, e fu probabilmente quell’istante di preparazione a salvare il contenuto del suo stomaco, poiche la testa di Georgie de Burgo era stata staccata dal corpo da quello che sembrava essere stato il colpo di una lama affilatissima e pesantissima.

Shandy stava fissando affascinato e nauseato quella cosa quando la vedetta grido ancora. «E un altro a babordo!»

«Gettatelo fuori bordo,» disse Davies, teso, voltandosi verso babordo.

Lui e Shandy non parlarono finche non furono tornati, sgomitando, al timone e dal loro bizzarro navigatore. «Credo,» disse allora Davies, «che possiamo presumere che li abbia uccisi tutti e dodici e li abbia poi gettati fuori bordo. Non riesco a immaginare come, ma questo non e il mistero principale.»

«Esatto,» disse Shandy, guardando con occhi socchiusi l’orizzonte azzurro e vuoto davanti a se. «Chi sta governando la nave per lui?»

Per un minuto intero nessuno di loro parlo, poi Shandy guardo a tribordo il galeone spagnolo. «Uh… Phil? Non hai detto che siamo piu veloci di quella nave spagnola?»

«Hm? Oh, certamente, anche se lei e al meglio e noi al peggio.» Anche Davies guardo a tribordo… poi rimase agghiacciato, a fissare il galeone che si era portato ben davanti alla Jenny. «Per i denti di Dio,» mormoro, «non e possibile.»

«No,» convenne Shandy. «E neppure il fatto che esso non lasci una scia visibile.»

Davies rimase a guardare ancora per pochi secondi, poi chiese un telescopio. Ne fu portato uno, e per un lungo minuto lui scruto attraverso di esso il galeone che si allontanava. «Metti gli uomini al lavoro,» disse infine, abbassando il cannocchiale. «Che facciano qualsiasi cosa: riparare le cime, issare e ammainare le vele, esercitarsi nelle manovre di bordo, qualsiasi cosa… tieni la loro attenzione lontana da quel galeone.»

«Certo, certo, Phil,» disse il disorientato Shandy, avviandosi di corsa.

Assegno tanti di quegli incarichi e con tale rapidita che un uomo che era stato furtivamente a fumare la pipa — proibita a bordo delle navi — riusci nella confusione a dar fuoco a una pozza del rum di Mr. Bird e a incendiare meta della prua: capelli unti e abiti incatramati presero subito fuoco e una dozzina di uomini, improvvisamente in fiamme, strillando allarmati, scavalcarono la murata e si tuffarono.

Shandy, all’istante, ordino al timoniere di cambiare direzione, e nel giro di pochi minuti le perenni esercitazioni di Davies risultarono provvidenziali — il fuoco era spento, e gli uomini nell’acqua erano stati tutti tirati a bordo prima che qualcuno di loro avesse il tempo di annegare. Dopo che l’eccitazione si fu calmata e Shandy ebbe avuto il tempo di riprendere fiato e di mandare giu il rum superstite, torno a poppa. Hurwood, sebbene avesse probabilmente protestato quando la Jenny aveva effettuato la virata, stava di nuovo fissando in silenzio l’interno della sua cassetta di legno, e quando Shandy guardo davanti a se vide che il galeone spagnolo era ormai solo una bianca chiazza irregolare sull’orizzonte meridionale.

«Quando ho detto di tenerli impegnati,» comincio Davies, «non intendevo…»

«Lo so, lo so.» Shandy si gratto una zona bruciacchiata della barba e poi appoggio le spalle contro una sartia tesa e guardo Davies. «Per quale ragione? Solo perche non notassero l’assenza della scia?»

«In parte. Ma ancora di piu, perche non volevo che uno di questi ragazzi avesse la possibilita di puntare un cannocchiale sulla sua poppa e leggere il nome. E la Nuestra Senora de Lagrimas,» disse pensieroso. «Forse non hai mai sentito parlare di lei, ma probabilmente meta di questi uomini conosce la sua storia. Stava trasportando oro da Veracruz ed ebbe la sfortuna di incontrare una nave corsara inglese, la Charlotte Bailey. Un paio di inglesi sopravvissero per raccontare la storia. Una terribile battaglia navale — durata quattro ore — ed entrambe le navi affondate.» Guardo Shandy e sogghigno. «Era il 1630.»

Shandy sbatte le palpebre. «Quasi un secolo fa.»

«Esatto. Sai qualcosa circa l’evocazione degli spettri?»

«In verita, no… anche se per come stanno andando le cose credo che mi capiteranno spesso davanti prima che io capisca davvero qualcosa di navigazione.»

«Beh, neanch’io sono un esperto, ma so che non e facile. Anche ottenere una nebulosa e stupida proiezione di una persona morta richiede un mucchio di potere magico.» Fece un cenno con la mano verso la prua. «E qui qualcuno ha evocato l’intera dannata de Lagrimas — vele, tavole, verniciatura e tutto il resto, ciurma compresa, a giudicare da come viene manovrata. E solida abbastanza da non apparire per nulla diversa da una nave reale, e nella luce del sole per giunta.»

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