volta, quando ebbero tolto la piastra posteriore, cercai di seguire qualche circuito. La cosa piu importante e che ero entusiasta dei mulini-a-parole. Io amavo quelle macchine e le cose che sfornavano. Essere con loro era come essere in grado di guardare una coltura in vitro mentre produce la medicina che ci fara star bene.

— Temo di non poter condividere il vostro entusiasmo — disse la ragazza. — Vedete, io non leggo la produzione dei mulini, leggo solo i vecchi libri che i cervelli scelgono per me.

— E come riuscite a sopportarli? — chiese Gaspard.

— Oh, ci riesco — rispose lei. — E necessario, se devo cercare di seguire a meno di dieci anni luce quei marmocchi.

— Si, ma e divertente?

— Che cosa significa, divertente? — La ragazza batte un piede. — Mio Dio, ma questo tassi non va avanti!

— Adesso funziona solo con l’energia delle sue batterie — le ricordo Gaspard. — Vedete le luci, la avanti? Fra un isolato ritroveremo la corrente. Sarebbe bello se potessero applicare l’antigravita ai tassi… potremmo arrivare in volo alla nostra destinazione.

— E perche non possono? — chiese la ragazza, come se fosse colpa di Gaspard.

— E questione di dimensioni — rispose lui. — Zane Gort me l’ha spiegato, qualche giorno fa. I campi antigravita sono tutti campi dalla portata limitata, come la forza di attrazione intorno a un nucleo atomico. Possono muovere missili minuscoli, ma non astronavi, valigie ma non automatassi. Se fossimo piccoli come topi o anche come gatti…

— I gatti che prendono il tassi non mi eccitano. Zane Gort e un ingegnere?

— No, a meno che non conti il fatto che scrive libri di avventure per gli altri robot… sono zeppi di fisica, credo. Ma come quasi tutti i robot ultimo modello ha un mucchio di hobby che sono quasi seconde professioni. Ecco, si fa fornire nuove informazioni per mezzo di bobine per ventiquattro ore al giorno.

— Vi piacciono i robot vero?

— A voi no? — chiese Gaspard con una improvvisa durezza nella voce.

La ragazza scrollo le spalle.

— Non sono peggiori di certa gente. Mi lasciano fredda, come le lucertole.

— E un paragone pessimo. E del tutto inesatto.

— Non lo e. I robot sono esseri a sangue freddo come le lucertole; non e cosi? Per lo meno, sono freddi.

— E vorreste che si riscaldassero al punto di ebollizione solo per farvi piacere? A cosa e mai servito, per l’umanita, avere il sangue caldo, se non per fare infuriare la gente e fare scoppiare le guerre?

— Ha provocato anche qualche atto di coraggio e di romanticismo. Sapete, anche voi somigliate molto a un robot, Gaspard. Freddo e meccanico, Scommetto che vi piacerebbe una ragazza che vi scaricasse addosso un po’ di elettricita, o qualsiasi altra cosa facciano i robot, non appena si preme il Pulsante dell’Amore.

— Ma i robot non sono cosi! Sono tutt’altro che meccanici. Zane Gort…

L’automatassi si fermo davanti a una porta vivacemente illuminata. Uno snello tentacolo dorato usci ondeggiando dalla porta, agitandosi allegramente come un serpente cui avessero insegnato a ballare lo shimmy. Aiuto a sollevare il carapace, poi tocco lievemente la spalla di Gaspard.

Un paio di labbra modellate come l’arco di Cupido spuntarono all’estremita della morbida, affusolata fune d’oro. Poi sbocciarono aprendosi come un fiore.

— Permettetemi di guidare voi e la signora nel Mangiatorio Interstellare di Engstrand — disse il tentacolo. — La Cucina dello Spazio!

20

La Cucina di Engstrand non era vuota e fredda come lo spazio interstellare e neppure come la carezza di un robot, e nella lista delle vivande non c’erano lucertole. Eppure, il cibo era piuttosto morboso. Le bevande invece erano abbastanza salutari.

Dopo un po’, la signorina Bishop si lascio convincere a spiegare che aveva cominciato a interessarsi delle teste d’uovo perche quando era una bambina una zia, che era bambinaia presso il Trust dei Cervelli, l’aveva condotta a visitare la Nursery.

A sua volta Gaspard confido che fin dall’infanzia aveva desiderato diventare uno scrittore semplicemente perche aveva sempre amato la produzione dei mulini, invece di dedicarsi, come facevano molti autori, alla stereo, alla TV o a lavori di relazioni pubbliche. Comincio a descrivere esattamente che cosa rendeva tanto meravigliosa la produzione dei mulini (specie di certi mulini), ma alzo un po’ troppo la voce e un vecchio irrequieto, magro come un ragno, che stava seduto al tavolo accanto ne approfitto per intervenire.

— In quanto a questo avete ragione, giovanotto — esclamo il vecchio. — E sempre il mulino-a-parole che conta, non lo scrittore. Io ho letto tutti i libri mulinati dallo Scriba Scribner Uno, qualunque fosse il nome dello scrittore che poi vi appiccicavano. Quella macchina aveva piu succo di tutte le altre tre messe insieme. Qualche volta faticavo ad accertarmi che fosse proprio scritto dall’SS Uno, ma ne valeva la pena. Solo l’SS Uno mi lasciava quella meravigliosa sensazione di vuoto, trasformava la mia mente in un caldo deserto buio. Bisogna cercare il mulino a parole adatto, l’ho sempre detto!

— Non saprei, caro — commento la donna grassoccia, dai capelli bianchi e dalla bocca increspata che gli sedeva accanto. — A me e sempre sembrato che le opere di Heloise Ibsen avessero sempre una certa qualita, indipendentemente dalla macchina che usava.

— La luna e di formaggio! — disse il vecchio in tono di derisione. — Usano la stessa programmazione per tutte le sue epiche del sesso, ma ogni volta viene a galla la qualita del mulino-a-parole e il nome della Ibsen o di chiunque altro non cambia niente. Scrittori! — La sua faccia si incupi, mentre le rughe si approfondivano. — Dovrebbero metterli tutti in fila e fucilarli, dopo quello che hanno fatto questa mattina! Fare saltare i parchi di divertimento e avvelenare le fabbriche di gelati non sarebbe stato altrettanto orribile. Il governo sostiene che non e molto grave e domani dira addirittura che tutto va benissimo, ma io riesco sempre a capire, quando cercano di nascondere una catastrofe nazionale. Per esempio, lo schermo del telegiornale comincia a scintillare a un ritmo ipnotico. Avete sentito cosa hanno fatto questi scrittori all’SS Uno? Gli hanno versato dentro acido nitrico! Dovrebbero metterli in fila e fare a loro quello che loro hanno fatto a quei mulini. A quelli che hanno conciato cosi il vecchio SS Uno dovrebbero infilare in gola un imbuto di plastica e…

— Caro! — l’ammoni la vecchia signora. — La gente sta cercando di godersi la cena!

Gaspard con la bocca piena di bistecca di lievito, sorrise e nello stesso tempo scrollo le spalle in un gesto di scusa all’indirizzo del vecchio, puntandosi la forchetta contro la guancia gonfia.

— Benissimo, madame — disse la signorina Bishop alla vecchia signora. — Potrebbe essere un’ottima idea, quella di vostro marito, per inghiottire questo polpettone di alghe interplanetarie. — E guardo Gaspard. — Comunque, come avete fatto ad arrivare al sindacato degli scrittori? Per mezzo di Heloise Ibsen? — chiese a voce ancora piu alta, poi giro attorno alla tavola per percuotergli la schiena quando Gaspard per poco non si soffoco. Il vecchio lancio sguardi di fiamma.

Nonostante l’incidente, o piu probabilmente proprio a causa di questo, Gaspard comincio a farsi ardito con la signorina Bishop non appena furono di nuovo a bordo di un automatassi.

— No — fece seccamente lei, scostando le mani di Gaspard e ributtandogliele sulle ginocchia. — Avevate detto che avremmo cenato insieme e avremmo parlato. Cosi, cena e conversazione sia. So che cosa vi sta capitando oggi. Dopo le delusioni che avete subito, vi sentite stanco, ferito e sperduto, cosi volete il sesso come un poppante vorrebbe il poppatoio. Be’, per il momento io non sto cambiando ne pannolini ne fontanelle, grazie. Passo tutto il giorno con un gruppo di vecchi bambini cattivi in scatola, cercando di farmi entrare nella mente le loro idee, e non intendo passare la notte sottomettendomi a un processo analogo sul piano fisico. Comunque, voi non avete bisogno di una donna, ma di una bambinaia. Oh, basta!

Quest’ultimo comando sembrava diretto a tutti e due.

Gaspard rimase seduto in un silenzio scorbutico fino a che l’automatassi ebbe percorso la sua cieca strada magnetica fino a quattro isolati di distanza dall’abitazione della ragazza.

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