«Non riesci ancora a crederci, vero, John? Non ci puoi credere con tutto il tuo cuore».
Il chiaro cielo blu, le foglie mosse dal vento, il dolce canto degli uccelli, tutto assunse un colore orrendamente sinistro. Nulla era come sembrava; tutta la bellezza che ci circondava era corrotta, una bella facciata costruita per celare il Male.
Quanto tempo era passato — due settimane, un mese — da quando, per la prima volta, aveva parlato di Vampiri? Riflettei su tutto cio che aveva detto, naturalmente; ci riflettei, ma lo trovai talmente orrido e impossibile che non potevo mentalmente impegnarmi contro di esso.
Eppure, il sogno dell’Oscurita e il mio stesso istinto non mi permettevano assolutamente di non credere. Dovevo sfuggire il mio amico, rifiutare la sua diagnosi e indirizzarlo verso un altro alloggio? O dovevo abbandonare le mie paure e il mio scetticismo? Se avessi dovuto dire a qualunque altro dei miei colleghi medici che sentivo le “aure” delle persone, mi avrebbero ritenuto pazzo; percio, decisi in quel momento di non fare lo stesso con il professore che, in tutte le altre occasioni, si era dimostrato un’affidabile fonte di informazioni.
Ma accettare la sua pretesa voleva dire aprire la mente a un orrore indescrivibile.
«Si, ho difficolta a crederci, ma ho fiducia in voi, dottore. E se quello che dite e vero, cosa possiamo fare, allora, per aiutarla?», chiesi infine, con tale disperazione e angoscia che non riuscii a nasconderle.
Si batte un lato del dito indice contro le labbra e indico con uno sguardo eloquente il conducente; ritornammo alla stazione in un pesante silenzio.
Il treno non era eccessivamente affollato, e riuscimmo a trovare uno scompartimento tutto per noi, dove potevamo parlare piu liberamente.
«Devo stare solo», disse il professore quando restammo soli. «Ho bisogno di almeno tre giorni di tempo in cui possa essere certo di non essere disturbato».
«Ho un posto del genere: una villetta in campagna che e molto isolata. Non un’anima vi disturbera».
Si illumino subito.
«Eccellente!», mormoro.
«Ma, prima che vi lasci partire con la chiave, dovete rispondere a una domanda».
Divenne silenzioso e a disagio, ma attese di udirla in modo da poter decidere se soddisfare la mia richiesta.
«Perche?», chiesi. «Perche siete cosi sicuro che Lucy sia stata morsa da un Vampiro e perche dovete andarvene da solo?».
Erano domande impertinenti, a dire il vero, ma se, veramente, avevamo a che fare con quel Male leggendario, la cortesia era l’ultima delle nostre preoccupazioni.
Sospiro, con l’aspetto di un uomo che sa che le sue risposte non saranno e non potranno essere completamente credute, o persino comprese.
«Per quanto riguarda la prima, posso soltanto dire che l’istinto mi dice cosi. Per la seconda… devo adottare delle misure che mi permetteranno di salvare la vita della signorina Westenra, se ce ne fosse bisogno. E devo provare ancora a cercare qualcuno che mi possa aiutare a rintracciare Vlad».
«Vlad…?». Avevo gia sentito quel nome in precedenza, quando lui aveva fatto le domande alla signora Van Helsing. «E questo il Vampiro?»
«Uno di loro. C’e anche Zsuzsanna e, forse, una certa Elisabeth». Aggrotto all’improvviso le sopracciglia quando gli venne una nuova idea. «Prima che vada: potrei avere la vostra assistenza per Mr. Renfield? Vorrei ipnotizzarlo di nuovo, e preferirei che ci fosse vicino qualcuno fidato. Permettetemi di parlare apertamente: credo che sia cosi fortemente attirato dal Male da aver stabilito un legame psichico con Vlad. Forse posso ottenere da lui l’informazione di cui ho bisogno, e allora il mio viaggio in campagna non sara necessario».
Acconsentii. Quando arrivammo a Purfleet e ritornammo al manicomio, andai a controllare Renfield per verificare il suo umore. Sfortunatamente, si trovava in uno stato di agitazione, cosi decidemmo di rimandare la seduta. Il professore mi ha chiesto di chiamarlo non piu tardi di quindici minuti prima del tramonto.
Nel frattempo, ho spedito una lettera ad Art con un resoconto fantasioso di cio che il dottor Van Helsing, il grande specialista di Amsterdam, ha avuto da dire dopo aver esaminato Lucy. Temo di avergli detto talmente poco, che si potrebbe allarmare, e io non potrei di certo mentirgli riguardo ai suoi sintomi o alla reazione del professore di fronte ad essi. Quindi c’era un granello di verita nella mia lettera, abbastanza per uno che, cercando prove di Vampiri, ne potesse trovare li. Mi viene in mente che, confessare l’intera verita, avrebbe turbato Art ancora di piu, poiche avrebbe pensato che il suo vecchio amico Jack e il grande medico olandese fossero del tutto impazziti, e non saprebbe piu a chi rivolgersi. Per quanto possa essere geloso di lui, non posso essere tanto crudele con il mio vecchio amico. Per amor suo, non avrei rivelato l’opinione di Van Helsing anche se il professore non avesse insistito perche non dicessi niente ad Art.
Naturalmente, il professore ha insistito nel controllare la mia lettera, e mi e sembrato che provasse un piacere perverso nell’alterare tutto quello che attribuivo a lui. Il nostro piano e fingere di scoprire lentamente i segni del vampirismo, al fine che anche gli altri giungano alla stessa conclusione di loro iniziativa. Forse anche io — se un giorno trovero una prova fisica concreta — potrei esserne convinto.
Tutto cio che posso dire e questo: se mai ho provato un’attrazione per le cose psichiche in natura, gli eventi di oggi l’hanno curata. Mi sento come se fossi intrappolato in uno strano e fantastico sogno, che mi turba tanto quanto quello della grande Oscurita.
Per quanto riguarda la signorina Lucy di John (lui pensa che non lo sappia, ma e chiaro dai visi di entrambi che e questa la giovane signora che lo ha respinto), la lasciai con l’unica protezione che potevo darle: un minuscolo crocifisso d’argento che avevo con me. E chiaro che lei non ha inclinazioni religiose, quindi ho rinunciato a convincerla a indossarlo; che ragione logica potevo fornirle? Quando i fiori di aglio arriveranno da Amsterdam, saro almeno in grado di citare il potere medicinale di quel tipo di erba.
Cosi ho fatto qualcosa di temerario, che ora mi sembra divertente, sebbene al momento il divertimento fosse la cosa piu lontana dalla mia mente. Con il suo permesso, misi la signorina Lucy in una profonda
Dopo che ebbi domandato tutto riguardo a Whitby e al “grande uccello che volava alla finestra”, ed ebbi ottenuto delle risposte soddisfacenti, la feci restare in
Mentre mi trovavo in quella posizione quanto mai precaria, mi venne in mente che Lucy avrebbe potuto all’improvviso emergere dalla
Adesso mi viene da ridere ma, in quel momento, ero molto spaventato. Comunque, riuscii a portare a termine i miei semplici sforzi senza la presenza di nessuno, e ora mi auguro che saranno sufficienti per un po’. Al piu presto possibile, chiedero a Vanderpool ad Haarlem di far fiorire un po’ di aglio; lui e del tutto affidabile, e mi risparmiera la noia di dover fornire spiegazioni a un contadino inglese.
E una sfortuna che la signorina Lucy non fosse assolutamente disponibile. Sapendo che la cameriera era appena fuori della porta (senza dubbio pronta a entrare al primo segno di qualcosa che non andasse), non osai chiedere direttamente di Vlad e dei suoi spostamenti. Ma, forse, verra il momento… Fino ad allora, useremo il Mr. Renfield di John.