Oh cavolo.

Raggiunsi il Luna quando era a circa mezzo isolato da casa sua. Se la stava filando, un po’ di corsa e un po’ a passo svelto, guardandosi di tanto in tanto alle spalle, in una versione tutta personale del coniglio che scappa dai segugi. Quando parcheggiai, il Luna era gia entrato in casa, aveva trovato una cicca di canna e se la stava accendendo.

«C’e gente che ti spara» dissi. «Non dovresti farti le canne. Le canne ti istupidiscono e invece devi rimanere lucido.»

«Piccola» rispose sbuffando il fumo.

Gia.

Trascinai via il Luna e lo portai a casa di Dougie. C’era un nuovo sviluppo. DeChooch cercava qualcosa e pensava che ce l’avesse Dougie. Ora invece era convinto che ce l’avesse il Luna.

«Di cosa stava parlando DeChooch?» chiesi al Luna. «Cosa sta cercando?»

«Non lo so, piccola, ma non e un tostapane.»

Eravamo nel soggiorno di Dougie. Dougie non e la migliore delle casalinghe, d’accordo, ma la stanza sembrava piu incasinata del solito. I cuscini erano tutti di traverso sul divano e la porta del guardaroba era aperta. Feci capolino in cucina e mi si presento piu o meno la stessa scena. Gli sportelli dei pensili e i cassetti erano aperti. Anche la porta della cantina era aperta, cosi come quella del gabinetto. Non mi sembrava che avessimo lasciato tutto cosi la sera prima.

Posai la borsa sopra il piccolo tavolo della cucina e ci infilai dentro una mano per prendere lo spray urticante e la scacciacani.

«C’e stato qualcuno» dissi al Luna.

«Si, capita spesso.»

Mi voltai e lo fissai. «Spesso?»

«E la terza volta questa settimana. Credo che qualcuno stia cercando la nostra scorta di roba. E quel vecchio poi, cosa vuole? Prima era tutto gentile con Dougie, e persino venuto qui un’altra volta. E adesso invece ce l’ha con me. Non so cosa pensare, piccola.»

Rimasi li a bocca aperta e con gli occhi leggermente fuori dalle orbite per qualche minuto. «Aspetta un momento, mi stai dicendo che DeChooch e tornato dopo aver consegnato le sigarette?»

«Si. Pero non sapevo che fosse DeChooch. Non sapevo come si chiamava. Io e Dougie lo chiamavamo semplicemente “il vecchio”. Ero qui quando ha consegnato le sigarette. Dougie mi ha chiamato per aiutarlo a scaricare il camion. E poi e tornato a far visita a Dougie un paio di giorni dopo. Non l’ho visto la seconda volta. Lo so solo perche me l’ha detto Dougie.» Il Luna fece un ultimo tiro dalla cicca. «Pero, che coincidenza. Chi avrebbe mai pensato che stavi dando la caccia al vecchio.»

Mentalmente gli diedi una botta in testa.

«Vado a controllare il resto della casa. Tu rimani qui. Se mi senti urlare, chiama la polizia.»

Sono o non sono coraggiosa? A dire il vero, ero quasi sicura che non ci fosse nessuno in casa. Pioveva da almeno un’ora, forse piu, e non c’erano tracce di impronte bagnate in giro. Con molta probabilita, la casa era stata messa a soqquadro la sera prima dopo che noi ce ne eravamo andati.

Accesi l’interruttore della luce della cantina e cominciai a scendere le scale. Era una casa piccola con una cantina piccola e non mi ci volle molto per accorgermi che era stata perlustrata da cima a fondo. Salii al piano superiore, dove trovai una situazione analoga. Gli scatoloni nella cantina e nella terza camera da letto erano stati aperti e svuotati sul pavimento.

Era chiaro che il Luna non aveva idea di cosa DeChooch stesse cercando. Il Luna non era abbastanza intelligente da fare il doppio gioco.

«Manca qualcosa?» gli chiesi. «Dougie si e mai accorto che mancasse qualcosa dopo che la casa era stata messa sotto sopra?»

«Un arrosto.»

«Come, scusa?»

«Giuro su Dio. C’era un arrosto nel freezer e qualcuno se l’e portato via. Era piccolo. Neanche un chilo e mezzo. Era rimasto da un pezzo di manzo che a Dougie era capitato fra le mani. Sai… trovato per strada. Ci era restato solo quello. L’avevamo tenuto per noi nel caso un giorno ci fosse venuta voglia di cucinare qualcosa.»

Tornai in cucina e controllai freezer e frigorifero. Nel freezer c’erano del gelato e una pizza congelata. Nel frigorifero c’erano della Coca-Cola e dei resti di pizza.

«E una vera tristezza» disse il Luna. «La casa non e la stessa senza il vecchio Dougie.»

Mi pesava doverlo ammettere, ma avevo bisogno di aiuto con DeChooch. La mia idea era che fosse lui la chiave della sparizione di Dougie, ma continuava a sfuggirmi.

Connie si stava preparando a chiudere l’ufficio quando io e il Luna entrammo. «Sono contenta che tu sia qui» disse. «Ho un MC per te. Roseanne Kreiner. Donna d’affari nel ramo prostituzione. Il suo ufficio e all’angolo tra la Stark e la Dodicesima. Accusata di aver picchiato a sangue uno dei suoi clienti. Immagino che non volesse pagare per la prestazione ricevuta. Non dovrebbe essere difficile trovarla. Forse non voleva sottrarre del tempo alla sua attivita per presentarsi in tribunale.»

Presi la cartellina dalle mani di Connie e la infilai nella borsa. «Notizie di Ranger?»

«Ha consegnato il suo uomo stamattina.»

Hurra. Ranger era tornato. Potevo chiedergli di darmi una mano.

Composi il suo numero di telefono, ma non mi rispose nessuno. Lasciai un messaggio e provai al cercapersone. Un attimo dopo il mio cellulare squillo e sentii una scarica di adrenalina salirmi dallo stomaco. Ranger.

«Ehila» disse.

«Mi farebbe comodo il tuo aiuto per un MC.»

«Qual e il problema?»

«E vecchio e se gli sparo ci faro la figura della perdente.»

Sentii Ranger che rideva all’altro capo del telefono. «Cosa ha fatto?»

«Di tutto. E Eddie DeChooch.»

«Vuoi che gli parli?»

«No. Voglio che tu mi dia delle idee su come acciuffarlo senza doverlo ammazzare. Ho paura che se lo stordisco con la scacciacani potrebbe rimanere stecchito.»

«Fatti aiutare da Lula. Incastralo e mettigli le manette.»

«Tutte cose gia fatte.»

«E riuscito a farla a te e Lula insieme? Ehi, bambina, avra almeno ottant’anni. Non ci vede. Non ci sente. Gli ci vuole un’ora e mezzo per svuotare la vescica.»

«E stato complicato.»

«La prossima volta potresti provare a sparargli a un piede» disse Ranger. «Di solito funziona.» E chiuse la comunicazione.

Benone.

Allora chiamai Morelli.

«Ho delle novita per te» disse Joe. «Ho incontrato Costanza quando sono uscito a comprare il giornale. Ha detto che ha ricevuto il referto dell’autopsia su Loretta Ricci: e morta d’infarto.»

«E dopo le hanno sparato?»

«Indovinato, dolcezza.»

Troppo strano.

«So che e il tuo giorno libero, ma mi chiedevo se potessi farmi un favore» dissi a Morelli.

«Oh, cavolo.»

«Speravo che potessi fare da baby sitter al Luna. E invischiato in questa storia di DeChooch e non so se sia il caso di lasciarlo da solo a casa mia.»

«Io e Bob siamo pronti per guardare la partita. E tutta la settimana che aspettiamo questo momento.»

«Il Luna puo guardare la partita insieme a voi. Lo porto li da te.»

Riagganciai prima che Morelli potesse dire no.

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