volesse colpire ancora o se volesse evitare domande da parte delle autorita o per entrambe le ragioni. Ma lasciammo Almeria. Passammo due settimane in un albergo di Malaga, io dormivo con Marta, che si era ritratta in se stessa e non parlava piu. Mia madre e mio padre erano nella stanza accanto e le urla… i pianti… Mio Dio, e stato terribile. Poi ci porto tutti a Siviglia. Affittammo un appartamento a Triana e qualche mese dopo ci trasferimmo a plaza de Cuba. Mio padre dovette tornare qualche volta ad Almeria per sistemare i suoi affari e per comparire davanti alle autorita, e quella fu la fine di Arturo.»
«Ma che cosa disse a voi, alla sua famiglia? Come spiego quella reazione bizzarra?»
«Non la spiego. Uso semplicemente la sua rabbia vulcanica per farci capire che dovevamo tutti quanti dimenticarci di Arturo… che Arturo non esisteva.»
«E i rapitori… sta dicendo che non erano arrivate richieste di…?»
«Lei non ha capito, Inspector Jefe», lo interruppe Jimenez, protendendo le mani con un gesto supplichevole sulla scrivania, «non arrivo
«Ha ragione. Non capisco. Non capisco niente di tutto questo.»
«Benvenuto nel club: mia madre morta, mia sorella pazza, io. E adesso lei. Nel trasferimento tra Almeria e Siviglia perdemmo ogni traccia di Arturo, non portammo con noi nessuna prova della sua esistenza: tutto sparito, fotografie, giocattoli, perfino il suo letto. Mio padre riscrisse la storia di famiglia e lascio fuori Arturo. Al momento di traslocare nell'appartamento di plaza de Cuba eravamo come morti viventi. Mia madre guardava la strada dalla finestra tutto il giorno, accostandosi di colpo al vetro ogni volta che vedeva passare un bambino; mia sorella rimase muta e dovette essere tolta dalla scuola che aveva appena cominciato a frequentare. Io cercavo di stare lontano di li il piu possibile. Di perdermi, grazie ai miei nuovi amici che non sapevano che avessi avuto un fratello minore.»
«Perdersi?»
«Credo che mi sia successo proprio questo. Mi venne una strana incapacita di ricordare qualsiasi cosa fosse accaduta prima dei quindici anni. I ricordi di molta gente risalgono ai tre, quattro anni, per qualcuno anche al tempo in cui era in culla. Io non ricordavo nulla distintamente, avevo solo vaghe immagini, semplici ombre di cio che ero stato… Fino a qualche anno fa.»
Falcon cerco di pensare al suo ricordo piu lontano e non riusci a trovare quasi nulla che fosse precedente alla colazione del giorno prima.
«E non ha nessuna idea del perche suo padre avesse preso quella decisione devastante?»
«Presumo che si sia trattato di qualcosa di criminale. Un'indagine seria sul rapimento di Arturo avrebbe necessariamente comportato rivelazioni importanti che con ogni probabilita avrebbero rovinato mio padre… forse sarebbe finito in prigione. Ovviamente doveva avere a che fare con qualche sporca faccenda di Tangeri e forse c'era anche un aspetto morale di non so quale tipo. Comunque sia, mio padre deve aver ragionato nel suo modo particolare, concludendo che, a poche ore dal suo rapimento, Arturo doveva essere gia in Nordafrica o certamente su una nave diretta la. Nella sua mente mostruosa deve aver calcolato che la polizia non avrebbe avuto nessuna possibilita, che
«Il messaggio dei rapitori era chiaro: questo e il prezzo per cio che hai fatto. E ora questa e la tua scelta. Lo cerchi e ti rovini o accetti di pagare lo scotto e vai avanti. Non crede che la
Jimenez alzo una mano, col palmo all'insu come se soppesasse qualcosa, la sollevo in alto: «La leggerezza di piuma del bene morale?»
Alzo l'altra e la lascio ricadere con un tonfo sulla scrivania: «O il peso dorato del potere, della posizione e della ricchezza?»
Muti, i due uomini contemplarono la disparita tra i due piatti della bilancia.
«Pensavo», disse Falcon nel silenzio rilegato in pelle tra le pareti coperte di libri, «pensavo che avessimo superato il tempo della tragedia, che vivessimo in un'era in cui le figure tragiche non potessero piu esistere. Non abbiamo piu re o grandi guerrieri che possano cadere da tali altezze a tali profondita. Oggi noi ammiriamo attori del cinema, sportivi e uomini d'affari, personaggi privi, in certo modo, della stoffa di cui e fatta la tragedia, eppure… suo padre. Suo padre mi colpisce come una bestia rara, la figura tragica moderna.»
«Vorrei soltanto che la tragedia rappresentata non fosse quella della mia vita», osservo Jimenez.
Falcon si alzo per accomiatarsi e vide il suo caffe freddo e intatto sul bordo della scrivania. Strinse la mano di Jimenez a lungo, per dimostrargli la sua gratitudine.
«Per questo le ho chiesto di richiamarmi», disse Jimenez, «dovevo parlare con il mio analista.»
«Per chiedergli il permesso?»
«Per vedere se mi giudicasse pronto. Mi e sembrato ritenesse una buona idea che l'unica altra persona ad apprendere da me la storia della mia famiglia fosse un poliziotto.»
«Per agire di conseguenza, vuol dire?»
«Perche un poliziotto sarebbe stato legato al segreto professionale», rispose serio il legale.
«Preferisce che non dica nulla di tutto questo a Consuelo?»
«Servirebbe a qualcosa, se non a spaventarla a morte?»
«Ha avuto tre figli da suo padre.»
«Non riuscivo a crederci quando l'ho saputo.»
«Come l'ha saputo?»
«Mio padre mi ha mandato due righe a ogni nascita.»
«E stata lei a obbligarlo, era una condizione per il matrimonio.»
«E comprensibile.»
«Mi ha anche detto che suo padre aveva l'ossessione della sicurezza, aveva installato nell'appartamento una porta superblindata e si accertava personalmente che fosse chiusa ogni sera.»
Jimenez contemplo la superficie della scrivania.
«Mi ha detto anche un'altra cosa che dovrebbe rivestire un certo interesse per lei…»
La testa di Jimenez si rialzo su un collo molto stanco, un lampo di paura negli occhi: non voleva sapere nulla che potesse comportare una modifica della visione degli eventi da lui appena costruita. Falcon scrollo le spalle per tranquillizzarlo.
«Mi dica», lo invito l'altro.
«Consuelo ha detto che il socievole proprietario di ristoranti che era suo marito, con la sua raccolta di foto sorridenti, era un uomo che viveva nella piu abietta infelicita.»
«E cosi alla fine e toccata anche a lui», commento Jimenez, senza soddisfazione. «Ma probabilmente non sapeva che
«Ha detto anche un'altra cosa. Si tratta di un particolare del testamento. Suo padre ha lasciato una donazione alla sua istituzione benefica prediletta, Nuevo Futuro — Los ninos de la calle.»
Jimenez scosse il capo, se per la pena o per l'incredulita era difficile a stabilirsi. Giro intorno alla scrivania per accompagnare Falcon alla porta, precedendolo lungo il corridoio con il suo passo affaticato. Quel passo era stato diverso prima della psicoanalisi, si domando Falcon? Forse prima camminava curvo, come se portasse un grave fardello, e ora perlomeno il fardello era dietro di lui. Jimenez prese il soprabito dell'Inspector Jefe, lo aiuto a indossarlo. Una sola domanda era ancora in bilico nella mente di Falcon. Rivolgerla o no?
«Ha mai pensato», disse, «che Arturo potrebbe essere ancora vivo? Avrebbe quarantadue anni ora.»
«L'ho pensato, si», rispose Jimenez. «Ma sto meglio da quando ho raggiunto un senso di conclusione.»