prima di voltarsi, allungo impulsivamente il braccio per toccarle la mano. All’ultimo istante, si tiro indietro. Il gesto sarebbe stato del tutto innocente e spontaneo con quasi tutti i suoi pazienti, ma non con questa, dovette ammettere.
17
Con tre rapidi colpetti di gola, il dottor Richard Steinman richiamo all’ordine la riunione finale della commissione sull’Omnivax. Fuori dalle porte chiuse della sala non vi era la ressa di fotografi e giornalisti che aveva ripreso e trasmesso il discorso di Lynette Marquand. La stampa era comunque rappresentata. La spettacolarita della promessa della first lady di ripartire da zero con l’Omnivax, se anche un solo membro di quell’illustre tavola rotonda avesse votato contro, unita alle implicazioni politiche e mediche, aveva mantenuto alto l’interesse.
Nella lussuosa sala conferenze, ventidue medici e scienziati interruppero le loro conversazioni e, con solennita, presero posto attorno al tavolo. Un posto rimase vuoto, quello della rappresentante dei consumatori, Ellen Kroft.
«Gradirei cogliere questa occasione», esordi Steinman, «per ringraziare tutti voi per l’impegno profondo che avete dimostrato in questi tre anni e che culminera con la votazione di questa mattina. Avete reso un grande servigio al vostro paese, alla comunita medica e alla gente di tutto il mondo. Il programma di questa ultima riunione prevede che ognuno di voi esprima qualche osservazione sul tema che preferite riguardo al lavoro svolto. Dopo di cio, ognuno votera si o no. A causa della promessa fatta dalla first lady agli americani, l’astensione verra considerata un voto positivo.»
S’interruppe e, dalla sua espressione, sembrava avesse inghiottito un pezzo di carne senza masticarlo.
«Prima di andare avanti», riprese, dopo essersi schiarito la gola ed essersi calmato, «c’e una dichiarazione che mi e stato chiesto di leggere a tutti voi. Mi e stata recapitata questa mattina sul presto, con un biglietto che diceva che copie della stessa erano state inviate al
Le sue parole sollevarono una certa agitazione, scambi di occhiate, espressioni curiose miste ad altre sprezzanti. Seduto accanto alla sedia vuota di Ellen Kroft, George Poulos tenne lo sguardo indifferente fisso su Steinman.
«Non essendoci stata alcuna obiezione», osservo Steinman, «iniziero la lettura.» Si schiari di nuovo la gola, si sistemo gli occhiali.
«‘Illustri colleghi, quale unica rappresentante dei consumatori nella commissione Omnivax, ho affrontato le mie responsabilita non da medico o scienziato, come tutti voi, ma da madre e nonna. Dal giorno della nostra prima riunione, mi sono fissata tre principi. In primo luogo, avrei cercato di apprendere il piu possibile sul metodo con cui sono stati creati, testati e approvati i vaccini e di continuare a seguirli e valutarli una volta diventati di uso generale. In secondo luogo, avrei cercato di familiarizzare con i componenti dell’Omnivax, la loro fabbricazione, le caratteristiche di ognuno e le reciproche interazioni. In terzo luogo, mi sono prefissata di parlare con i padri e le madri, annotando le loro speranze e, si, i loro timori sulle vaccinazioni in generale e sull’Omnivax in particolare. Ora vorrei toccare questi tre punti nell’ordine.
«‘Molte persone, tra cui la maggior parte di voi, la famiglia presidenziale e il ministro della Sanita Lara Bolton, credono che uno dei principali parametri per giudicare il progresso di una societa civile sia il livello di protezione dei suoi cittadini dalle malattie infettive. Come sapete, ma come altri forse non sanno, dal millenovecentoquaranta il numero di dosi di vaccino obbligatorie per i nostri figli e passato dalle tre contro la difterite, la pertosse e il tetano alle quaranta di dodici diversi vaccini. Adesso, con l’Omnivax, mentre il numero di iniezioni calera in modo impressionante, il numero di vaccini somministrati sara piu che raddoppiato. L’Omnivax sembra di certo un gigantesco balzo in avanti per l’umanita. Ci saranno pero conseguenze negative?
«‘La regola aurea per ogni nuova ricerca farmaceutica e la ricerca randomizzata, in cui la popolazione oggetto della ricerca e divisa in due gruppi, il piu possibile uguali per quello che riguarda i parametri medici e demografici. Tanto piu e ampia la popolazione oggetto dello studio, tanto meglio, a patto che le caratteristiche di ciascun gruppo siano equivalenti. Uno dei due gruppi riceve il farmaco che deve essere valutato, l’altro un placebo. La ricerca diventa randomizzata quando ne il paziente ne il medico che lo ha in cura sanno chi riceve o no il farmaco. Piu a lungo dura la valutazione, piu attendibili saranno i risultati. Di fatto, molti studi su nuovi farmaci si sono protratti per una decina d’anni o piu.
«‘Secondo la mia ricerca, nessun vaccino, di qualsiasi tipo, e mai stato valutato da un protratto studio randomizzato. Le ditte farmaceutiche sono potenti e sovvenzionano gran parte delle ricerche sui farmaci eseguite presso le nostre universita e gli istituti medici. I loro agenti per le pubbliche relazioni, distinti ed efficienti, si sono dati da fare per convincere, in molte occasioni, la gente comune che non possiamo permetterci di privare il gruppo del “placebo” dei vantaggi di un vaccino mentre aspettiamo che venga portata a termine una ricerca randomizzata statisticamente significativa.
«‘Questa scorciatoia nel procedimento scientifico ci ha fatto del male in qualche modo concreto, medico? A questa domanda non posso rispondere in modo certo. Cio che posso dire e che, piu aumentavano le percentuali delle vaccinazioni, piu cresceva in modo allarmante l’incidenza di numerose malattie e sindromi, dette immuno- intermedie, come asma, allergie e diabete giovanile, e altre, come autismo, ADD e altre incapacita d’apprendimento, che ancora non sono state classificate come immuno-intermedie. C’e un collegamento? In alcuni casi le vaccinazioni rompono il normale sviluppo del sistema immunitario? A queste domande non possiamo rispondere finche non saranno stati portati a termine studi con controllo crociato a lungo termine.’»
A questo punto Steinman s’interruppe per bere un po’ d’acqua e guardare negli occhi i membri del comitato. Parecchi di loro ruotarono gli occhi, esasperati per essere costretti ad ascoltare le vecchie e semplicistiche rivelazioni di uno dei membri del comitato senza credenziali scientifiche.
«Capisco cio che state pensando», dichiaro Steinman, «ma finiro di leggere la dichiarazione della signora Kroft. Ci ha reso un grande servigio decidendo di astenersi dal votare. Nei nostri laboratori e nelle nostre cliniche, siamo potenti e autorevoli. Nel tribunale dell’opinione pubblica, invece, la rappresentante dei consumatori ha piu peso di uno qualunque di noi. Quando questa riunione sara giunta al termine e avremo dato il nostro voto, dovremo rispondere pubblicamente alle questioni che sta sollevando. Qualche domanda?»
«Finisca di leggere e votiamo», borbotto uno dei pediatri.
«Grazie, Mel», rispose Steinman. «E proprio quello che intendo fare.» Raddrizzo gli occhiali e sorseggio dell’acqua.
«‘Che dire dell’Omnivax?’ continua la signora Kroft. ‘Lasciatemi prima dire quanto la ricerca e la tecnologia medica usate per lo sviluppo di questo straordinario prodotto mi abbiano colpita. Ancora una volta, pero, devo chiedere, dov’e la ricerca randomizzata? Dove la valutazione a lungo termine? Una volta messo sul mercato un farmaco o un vaccino, il CDC e l’FDA fanno affidamento su un sistema di valutazione post-marketing affidato a moduli di denunce mediche di reazioni sfavorevoli. Gli studi hanno mostrato come solo una piccola percentuale di medici ha mai compilato simili moduli, pur sapendo o intuendo che molti casi in cui si erano imbattuti potevano essere collegati a vaccini o farmaci. Alcuni sono troppo impegnati o semplicemente non sanno dove trovare un simile modulo nel momento in cui ne hanno bisogno. Quelli che lo compilano lo fanno generalmente solo quando la reazione avviene poco tempo dopo la somministrazione del farmaco ed e, piu spesso che no, spettacolare. Sarei negligente se non facessi notare che in questo momento non vi e prova che l’Omnivax abbia provocato, nei soggetti sottoposti ai test preliminari, problemi di una gravita anche solo lontanamente vicina alla mortalita delle malattie che previene. Sarei, tuttavia, altrettanto negligente se non facessi notare che l’Omnivax e valido solo quanto il suo componente meno ampiamente testato.
«‘Trenta vaccini, nessuna ricerca randomizzata, ma anche nessun evidente grave effetto sfavorevole. Questi tre fatti mi hanno reso difficile prendere una decisione sull’Omnivax.
«‘Cio mi porta al mio ultimo impegno, essere cioe una sincera rappresentante dei consumatori. I genitori temono che gli enti governativi e l’industria farmaceutica tengano loro nascoste informazioni sugli effetti secondari del vaccino. I genitori che preferirebbero non vaccinare i loro figli vengono perseguiti a termini di legge, a volte