seconda telefonata. Era di nuovo quell’uomo. Mi chiese che cavolo mi passava per la testa, forse non ero interessato? Dissi che non sapevo di cosa stesse parlando. Asseri che un poliziotto era appena stato ucciso, che dovevo andare immediatamente al motel Knights, e che sarebbe…»

«Sarebbe stata una buona cosa per te,» disse Nina, come se Monroe avesse appena ammesso di voler spacciare crack ai bambini nelle pause del servizio.»

«Si,» disse. «E esattamente quello che ha detto.»

«Era lo stesso uomo della sera prima?»

«Si. Per quel che ne sapevo poteva essere qualcuno del dipartimento.»

«Un agente che voleva restare anonimo?»

«Se poteva tornare utile a me, lo sarebbe stato anche per tutto l’ufficio.»

«Me ne sbatto, Charles. Non ti credo e non me ne frega niente. Tu sei andato li perche hai ricevuto un’imbeccata sulla presenza di qualcosa di ghiotto, qualcosa di buono per la tua carriera, e mi hai trascinato consapevolmente in qualcosa di sporco. Non hai detto a nessuno che eri stato informato prima. Hai fatto in modo che Olbrich mettesse insieme una task force e tu ci hai lavorato un paio di giorni per farla sembrare un’indagine che non portava ad alcun risultato. A casa dei McCain, quando ti ho chiesto se eravamo sicuri che l’assassino del poliziotto fosse lo stesso di Jessica, tu sapevi gia che erano due casi diversi.»

«Il fatto che potessero esserlo non significava che fosse cosi.»

«Oh, andiamo! Hai addirittura cercato di distogliermi da quell’idea. Poi la mattina dopo che John aveva fatto la sua comparsa nelle liste dei Most Wanted per l’omicidio di Ferillo, immagino ti sia arrivata un’altra e-mail. E di nuovo anonima, vero?»

«Non importa come sia arrivata, Nina. E tutto vero. E scendi dall’albero, Cristo! Tu sapevi… tu sapevi che Zandt aveva ucciso DeLong e hai occultato le prove.»

«A quel tempo non lo sapevo. Me lo ha detto solo alla fine dello scorso anno.»

«Comunque sia, nel momento in cui ti fu detto, tu diventasti sua complice, quindi non…»

Lo interruppi. «Chi era l’uomo insieme a lei quando mostro il video a Nina?»

«Non lo so», disse con un tono sconsolato. «Quando e arrivato quel mattino era gia a conoscenza di tutti i particolari. Aveva un accredito della National Security Agency, ma quando ieri ho tentato di rintracciarlo mi e stato detto che non c’era nessuno che rispondeva ai suoi connotati. Ho fatto qualche pressione, ho alzato la voce con qualcuno e…»

«E ora le cose si stanno complicando anche per te,» disse Nina.

«Solo indirettamente.» Monroe respiro pesantemente. «Stanno riaprendo il caso Gary Johnson.»

«Cosa?»

«Un qualche avvocato della Louisiana tutt’a un tratto sostiene di avere le prove che abbiamo addomesticato i referti del medico legale. Piu precisamente, che lo hai fatto tu e io ho fatto finta di non vedere. C’e qualcuno che ti vuole screditare e io, come tuo superiore coinvolto nel caso, ne subiro le conseguenze. Contenta?»

«Ti sei compromesso da solo, Charles. Non prendertela con me.»

«E tu non fare tanto la moralista. Hai tenuto nascosta la notizia di un omicidio, hai mentito su quanto accaduto l’anno scorso — e pensi davvero che io non sappia che hai sottratto per quarantotto ore l’hard disk di Jessica dalle prove? Ambedue le cose sono sufficienti per rovinarti e in entrambi i casi e stata una tua scelta, di cui sei tu la sola responsabile.»

«Ora c’e stato un altro omicidio con un disco,» dissi. «Anche in questo caso ha ricevuto un avvertimento?»

«No. E mi stia a sentire — chi diavolo e lei?»

«I genitori di Ward sono stati uccisi dagli Uomini di Paglia,» disse Nina. «Lui ci ha aiutato a salvare la vita di Sarah Becker, e in questo momento e l’unica persona.al mondo di cui mi fidi. Penso ti possa bastare. E ora dimmi qualcosa sul nuovo omicidio.»

«Nina…»

«Hanno usato Jessica per coinvolgerti. Se quest’altro delitto e opera dello stesso uomo, allora abbiamo una piccola probabilita di risolverli entrambi, la qual cosa e l’unica speranza che hai per riportare la tua vita sulla carreggiata giusta.»

«E la tua?»

«La mia e gia irrecuperabile. E la cosa mi fa incazzare. Voglio trovare i responsabili. Ward e io abbiamo un conto in sospeso con loro.»

«Il nome della donna e Katelyn Wallace,» disse Monroe. «Faceva il turno di notte al Fairview di Seattle. Qualcuno l’ha rapita da un hotel pieno di clienti e con una guardia notturna in servizio. E stata ritrovata a settanta chilometri di distanza in direzione est in mezzo a un cespuglio nella cittadina di Snoqualmie. Abbiamo parte del numero di targa di una macchina che e stata vista passare a notte fonda, ma si tratta di una macchina a noleggio e quella e una zona turistica. Il corpo di Katelyn era ridotto peggio di quello di Jessica. E nostra convinzione — in realta e l’opinione degli psicologi, ma anche le foto lo evidenziano — che l’assassino stia perdendo il controllo dei propri nervi. Non si e preoccupato di vestirla, e questa volta il disco non era semplicemente infilato in bocca. E stato spinto in un buco che ha praticato nella fronte della donna. Il file musicale era lo stesso di Jessica.»

«C’era un messaggio?»

«No. Tre foto panoramiche a bassa definizione scattate con una webcam. Di Pittsburgh, ci crediate o no. Cosi l’ufficio federale di zona e stato allertato, ma chissa se questo dettaglio ha un qualche significato.»

«Cosa sapete della donna?» chiesi.

«Era di San Francisco, aveva quarantadue anni e si era trasferita a Seattle dodici anni fa. Nubile, ma con molti amici, un gatto e nessuno che abbia un’idea su chi abbia potuto fare una cosa simile. Per quanto possiamo saperne, sembra una vittima scelta a caso.»

«Io non credo,» dissi. «Perche attraversare mezza nazione per prendere qualcuno a caso e poi lasciare dappertutto il tuo marchio usando lo stesso modus operandi? Ci deve essere una relazione. Nina le ha detto della fotografia mancante dall’appartamento di Jessica?»

«Si. Abbiamo rintracciato tutti e tre gli uomini che compaiono nei video. Due erano clienti abituali di quel bar, il Jimmy’s, l’altro era uno che lei aveva incontrato a una festa a Venice Beach. Nessuno sembra fare al caso nostro sebbene uno di loro abbia confermato che Jessica teneva una foto dei genitori accanto al letto. Ora, poi, questo essere bavoso di Webdaddy, Robert Klennert, crede di ricordare che qualcuno che tento di individuare Jessica attraverso un’e-mail indirizzata al webmaster del portale circa due mesi fa. Sembra che accada sempre, tutte le ragazze la ricevono. Lui le rispedisce semplicemente indietro. Non si ricordava ce ne fosse una in particolare per Jessica, ma poi ha cominciato a cercare tra i suoi file. Potrebbe non significare nulla.»

«Oppure poteva essere l’assassino che cercava di trovare una via d’accesso. E un tempo di gestazione piuttosto lungo, no? Ci sono segni che sia stato sottratto qualcosa dall’appartamento di Katelyn Wallace?»

«Come facciamo a saperlo? Questa volta non abbiamo avuto la fortuna di avere delle immagini a disposizione. Katelyn non era una prostituta di Internet, era una donna normale, che lavorava sodo.»

«Anche quelle muoiono. Ma… noi partiamo dal presupposto che l’assassino abbia preso le foto come souvenir estemporaneo. Qualcosa di personale, un modo per prendere possesso della vita della donna che aveva intenzione di uccidere. E se ci fosse di piu?»

Nina mi stava guardando. «A cosa stai pensando?»

«Stanno cercando di intrappolare l’assassino,» dissi, parlando lentamente per non perdermi nei miei pensieri. «Ecco perche hanno imbeccato Charles. E ovvio. Ma perche? Chi e la persona che gli Uomini di Paglia vogliono incastrare?»

Alzai lo sguardo e fu allora che lo vidi.

Se avessi fatto come avevamo deciso, se fossi rimasto al mio posto limitandomi a tenere sotto controllo la situazione mentre Nina parlava, me ne sarei accorto prima. Cosi, invece, ebbi solo la fugace visione di un uomo slanciato con capelli corti e occhiali, in piedi all’esterno del ristorante e intento a osservarci.

«Merda…» Fu tutto quello che riuscii a dire prima di udire un rumore di vetri in frantumi, due colpi e il tonfo sordo di un proiettile che si conficcava nel muro alle nostre spalle.

Mi lanciai fuori dal separe ed estrassi la pistola. Fui svelto, ma Nina lo fu di piu perche la sua ce l’aveva gia in pugno.

Cominciammo entrambi a sparare ancora prima che Monroe si rendesse rninimamente conto di cosa stesse accadendo. Con l’altra mano afferrai una sedia e la scagliai maldestramente verso la vetrata, cercando di dar loro

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