Ecco, sta parlando di me.
«Cercava di farti ingelosire?» azzardo lui. La sua voce risuono lontana.
«Non ne sarei sorpresa», ripete Pen.
«E lo eri?» Bodie non riusciva a credere di averlo detto.
«Gelosa?» Pen gli lancio un’occhiata. «Tu che pensi?»
Bodie inghiotti. «Non vorrei azzardare… un’ipotesi.»
«E io non voglio azzardare una risposta. Se ti rispondo che ero gelosa, e come se ti incoraggiassi, e non potrei fare una cosa simile a Melanie. Se ti rispondo di no, sarebbe un insulto per te.»
«Ottimo ragionamento.»
«Restiamo amici.»
«Buona idea.»
«Meglio tenere gli occhi aperti per vedere se c’e il tuo furgone.»
Bodie noto che lei aveva appena svoltato nella strada di Harrison.
La Mercedes era parcheggiata nel viale. La Continental di Joyce era accostata al marciapiede davanti alla casa.
«Interessante», osservo Pen. «Stavolta non si e curata di parcheggiare lungo la strada.»
«Il loro segreto d’amore non e piu tale.»
«Ci ha pensato Mel a svelarlo.» Pen svolto l’angolo. «Mi chiedo che cosa avevano da dirsi.»
«Qualsiasi cosa fosse, probabilmente Melanie ha sentito.»
«Se e la dentro.»
Trovarono il furgone di Bodie parcheggiato sul lato opposto dell’isolato.
Pen fermo l’auto dietro. Bodie scese, sbircio attraverso i finestrini e torno alla macchina di Pen. «Dentro non c’e.»
«Allora e proprio nella casa di Harrison.»
«Si direbbe di si.»
«Qualche idea brillante?» domando Pen.
«Lasciamola la.»
«Fantastico.»
«Dico sul serio. Si e introdotta da sola, ed e perfettamente capace di cavarsela al momento giusto.»
«E se non ce la fa? Se l’hanno gia nelle loro mani? Magari sono tornati dall’ospedale, hanno parlato fra loro dell’incidente di papa e poi l’hanno acciuffata.»
«Allora la situazione diventa alquanto problematica. Ma io preferisco credere che non sia andata cosi. Per quello che ne sappiamo, quei due non hanno niente a che fare con l’incidente. Non diventeranno violenti con Melanie… solo perche lei sa che hanno una relazione.»
Pen lo guardo: i suoi occhi erano seri. «Non possiamo lasciarla la», sussurro.
«Lo so.»
«Ma hai appena detto…»
«Cercavo solo di scartare l’idea di commettere un gesto da stupidi.»
«Per esempio?»
«Io vado a prenderla. Tu rimani in macchina e chiami la polizia se non torno fra cinque minuti.»
«Questo sarebbe il tuo piano?» chiese Pen.
«Grandioso, no? Semplice e diretto.»
«Lui ha una pistola.»
«Non sparera a nessuno. Non con te che aspetti fuori.»
«Non mi piace.»
«Hai un altro piano?» suggeri Bodie.
«Entro io e tu aspetti in macchina.»
«No, e per un’ottima ragione.»
«Quale?»
«Non ti lascio andare.»
18
Pen sterzo nel viale e ando a fermarsi dietro la Mercedes di Harrison. Con il motore acceso.
Bodie si sfilo l’orologio e lo tese a Pen. «Cinque minuti», disse.
«Ho paura.»
«Io no.»
«Si vede.»
«E stato bello conoscerti.»
«Molto divertente.»
Bodie scese dall’auto. Aveva l’impressione di trattenere il respiro. Gli pareva che le gambe si piegassero, ma le costrinse a muoversi, una dopo l’altra, finche raggiunse la porta d’ingresso.
Premette il campanello.
Bodie respirava a fatica.
Si chiese quando Pen avesse cominciato a contare i cinque minuti, se dal momento in cui era sceso dalla macchina o se aveva deciso di aspettare che fosse entrato in casa.
Allungo la mano per suonare di nuovo e la porta si apri.
Harrison inarco un sopracciglio. Indossava una vestaglia blu a strisce bianche e non impugnava una pistola. «Guarda chi c’e!» esclamo.
«Scusi se la disturbo», attacco Bodie, cercando senza successo di impedire alla voce di tremare.
Harrison si piego di lato e guardo oltre Bodie. «E uno. Dov’e l’altra sorella, chiusa in una cabina telefonica?»
«Posso entrare? Vorrei parlarle.»
Harrison si sposto per lasciarlo entrare. «Suppongo che lei sia stato scelto per rappresentare il comitato di reclamo.»
«Qualcosa di simile.»
Harrison chiuse la porta. «Che cos’ha in mente di fare, prendermi a pugni?»
«No, grazie.»
«Allora che cosa?»
«Sappiamo di lei e Joyce.»
Harrison fece una smorfia. «E abbastanza ovvio, a questo punto. E fuori strada, tuttavia, se crede che io abbia qualcosa a che fare con l’incidente.»
Bodie si senti mancare. «Non so che cosa…»
«Lei non c’entra con la telefonata o con la visita nel mio garage?»
Bodie capto un movimento di lato. Voltando la testa vide Joyce appoggiata alla porta dell’anticamera.
Indossava un accappatoio troppo grande per lei. Le maniche erano arrotolate sopra i polsi. «Quando torno a casa», sibilo la donna, «ve ne andate tutti e tre. Non voglio rivedervi mai piu.»
«Bene», approvo Bodie.
«Chi paga per la finestra del garage?» volle sapere Harrison.
«Melanie», rispose pronto Bodie e si chiese se la sua voce fosse abbastanza forte per far uscire la ragazza dal suo nascondiglio.
«Lo sapevo», commento Joyce.
«Quella pazza puttana», aggiunse Harrison.
«Stia a sentire, signor…»
«No, stia a sentire lei. Noi non apprezziamo il fatto di essere i bersagli di una folle vendetta, e i tribunali hanno opportuni rimedi…»
«MELANIE!»