«Non farlo», l’ammoni Melanie.

«Piantala», ribatte Pen, e ficco le dita nella bocca di Joyce. Tiro fuori uno indumento umido. Una calza di nylon.

Joyce respiro a fatica.

«Vuoi che avverta Harrison?» intervenne Melanie.

«Stai bene?» chiese Pen alla donna.

«Huu… La faccia.»

«Hai altre ferite?»

«Ha un brutto bernoccolo dietro la testa», riferi Bodie.

Pen batte gentilmente la calza inzuppata di saliva sulla fronte di Joyce. Poi esamino le ferite. Sulla fronte erano state incise le lettere AO. Tenendo la stoffa sui tagli, Pen guardo Melanie. «Che diavolo vuol dire questa roba?»

«Siete due letterati, cercate di indovinare.»

«Non riesco a slegarle le mani», disse Bodie.

«Perche l’hai fatto?» balbetto Pen a sua sorella. «Dio santo, Mel…»

«A sta per adulterio, O per omicidio.»

«Perche l’hai fatto?»

«Per ottenere la sua confessione, naturalmente.»

«Idiota! Quella confessione non vale niente. L’hai torturata per estorcerla!»

«Lei non voleva scrivere. Ho dovuto costringerla.»

«Mente», mormoro Joyce. «L’ha fatto… dopo. Solo per… torturarmi.»

«La confessione non vale», ripete Pen.

«Peccato!» ghigno Melanie. E si slancio verso la sorella. «Ehi!» grido Bodie.

Pen incespico, cadde sul pavimento battendo la spalla, e grido mentre la canna del fucile le colpi le dita.

Bodie si alzo con un balzo da dietro la sedia di Joyce.

«No!» urlo e tese avanti le mani per spingere via Melanie.

Troppo tardi.

Il coltello (da dove sbucava?) squarcio la gola di Joyce e uno spruzzo di sangue inondo la camicetta di Melanie proprio quando Bodie le afferro le spalle scaraventandola lontano.

Lei atterro sulla schiena.

Pen si rialzo e osservo Bodie correre attraverso il sangue che zampillava. Lui si chino su Melanie. «Dammi quel coltello!» grido. Tese la mano per prenderlo, ma la ritrasse quando Melanie meno un fendente. «Dammelo! Dio, Dio!»

Melanie si contorse sul pavimento sferrando calci e cercando di colpirlo. Bodie continuo a gridare tentando di strapparle di mano il coltello.

Pen sollevo il fucile. «Levati di mezzo», ordino a Bodie.

Lui la guardo.

Melanie sferro un calcio con la gamba destra, lo colpi all’inguine. Lui sbarro gli occhi per il dolore improvviso, si piego in due e cadde in ginocchio.

Melanie rotolo via.

Pen punto il fucile mentre Melanie si rialzava barcollando. «Ferma!»

Melanie ando lentamente verso sua sorella, le spalle piegate, il coltello nella mano destra, gli occhi quasi nascosti dalle ciocche di capelli che le ricadevano sul viso. «Avanti, spara, sorellina. Coraggio. O tu o io, stavolta.»

Pen indietreggio.

«Ti faccio a pezzi. Tagliero la tua splendida faccia, le tue preziose tette. Poi vedremo, eh? Credi che Bodie ti vorra ancora, dopo. Eh?»

La parete fermo la ritirata di Pen. La ragazza fece scattare la sicura. «Fermati.»

«No, cara, non mi fermo.»

Pen premette il grilletto. Il fucile rimbalzo nelle mani, il rumore le rintrono nelle orecchie. Un pezzo di soffitto oltre la testa di Melanie salto. Caddero polvere e pezzi di intonaco.

Melanie sogghigno. Mosse un altro passo, afferro la bocca del fucile con la mano sinistra e se la premette sul petto. «Coraggio, sorellina. Riprova.»

«Mel… Per amor del cielo!»

Sbirciando sopra la spalla di Melanie, vide Bodie, carponi, che tentava di rialzarsi.

La canna s’inclino verso l’alto, spinta da Melanie. Incredula, Pen vide sua sorella chinarsi sotto l’arma e puntare il coltello al suo petto. Si getto da un lato. Un senso di calore le divampo sulla pelle sotto il seno sinistro. Cerco di difendersi sollevando un gomito. Che colpi Melanie all’ascella, facendola spostare. Pen aveva ancora il fucile. Melanie glielo strappo dalle mani e lo scaravento sul pavimento.

Pen si stacco dalla parete. Tento di superare Melanie camminando a zig zag, nella speranza di recuperare il fucile, ma Melanie si precipito avanti per bloccarle il passo. E meno un fendente con il coltello. Pen ricadde all’indietro mentre la lama le sfiorava il ventre. Il colpo squarcio la stoffa della felpa, ma lascio la pelle illesa. Piroettando su se stessa, corse verso la porta della camera.

I piedi di Melanie risuonarono sul tappeto dietro di lei. La seguirono anche nel corridoio.

«Sei spacciata!» urlo Melanie. «Finita!»

In cima alle scale, Pen afferro il montante e vi giro attorno freneticamente.

Aveva sceso tre scalini quando fu colpita. Lancio un grido, piu d’allarme che di dolore, mentre la lama la penetrava. L’impatto la getto avanti. Il piede sinistro si sollevo dagli scalini e lei volo a capofitto verso il fondo della scala.

Bodie attraverso barcollando la camera da letto, ogni passo gli provocava un dolore atroce, come se due mollette gli stringessero i testicoli. Si chino con un gemito, raccolse il fucile. Nelle sue orecchie rintronava lo sparo di poco prima.

Varco di corsa la soglia, svolto a sinistra. Il corridoio era deserto. Senti dei passi sulle scale, ma non vide nessuno. La parete gli bloccava la visuale per pochi metri. Poi finiva, e lui si getto contro la balaustra sopra il soggiorno.

Melanie, il coltello sollevato sopra la testa come una pazza, correva giu per le scale. Pen era sul fondo e cercava di allontanarsi aiutandosi con le ginocchia e una mano. Il suo braccio destro, piegato in una strana posizione, sembrava rotto. Dietro la felpa aveva una chiazza ovale di sangue.

«Mel!» grido Bodie.

Lei non si fermo. Era gia a meta scala.

Pen, ora in piedi, barcollo verso l’ingresso.

Bodie inseri un proiettile nel fucile.

Sentendo il rumore, Melanie guardo sopra la spalla.

«Fermati!» le grido lui.

Sbircio giu. Il mirino del fucile si mosse avanti e indietro sul collo di Melanie. Bodie noto il nastrino di velluto. Gli baleno nella mente il ricordo di loro a letto, lei nuda tranne il suo nastrino e lui che glielo slacciava.

Bodie premette un po’ di piu il dito sul grilletto.

«Non muoverti!» ordino. «Getta il coltello.»

Melanie volto la testa.

Bodie sposto lo sguardo a destra. Pen aveva raggiunto la porta d’ingresso, stava aprendola.

Melanie guardo lui, poi di nuovo la porta.

«Non farlo!» urlo Bodie.

Lei corse giu per le scale.

Bodie la segui con il fucile, sapendo che probabilmente l’avrebbe uccisa, detestando l’idea di farlo e chiedendosi se Pen avesse abbastanza vantaggio. Punto il fucile poco piu avanti di Melanie e sparo. L’arma gli sobbalzo sulla spalla mentre il colpo lo assordiva. La porta d’ingresso, socchiusa, si chiuse di colpo quando i proiettili si conficcarono sul fondo.

Corse verso la scala, una smorfia gli torceva la faccia a ogni passo per il gran dolore ai testicoli.

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