Melanie raggiunse la porta nello stesso momento in cui lui cominciava a scendere le scale.

Correre gli dava sofferenza, ma scendere le scale costituiva una vera agonia.

Melanie spalanco la porta e corse fuori.

Bodie aziono la pompa del fucile, il bossolo del proiettile esplose e cadde.

Lui salto gli ultimi tre scalini lanciando un grido quando i suoi piedi toccarono il pavimento. Si trascino attraverso l’ingresso e usci dalla porta.

Melanie, con la camicetta bianca che nel buio formava un pallido bersaglio mobile, era a meta strada nel cortile. La vaga forma in corsa di Pen non era molto piu avanti.

Quando Pen avesse raggiunto il cancello chiuso, Melanie l’avrebbe aggredita.

Senza dubbio.

«Fermati!» grido Bodie imbracciando il fucile.

Miro al centro della schiena della ragazza. Piego il dito sul grilletto.

Pen era a un passo dal cancello.

Che si spalanco, scaraventandola da un lato.

Un uomo entro a passo di carica, si curvo. Si drizzo di colpo quando Melanie, senza cambiare direzione per piombare su Pen, volo verso di lui.

Harrison.

Harrison aveva violentato Pen.

Bodie non sparo.

L’uomo tese avanti le mani per fermare Melanie. Grido: «Ehi!» Poi lei lo colpi, affondandogli il coltello nel petto. Harrison fu scaraventato all’indietro sul vialetto, Melanie gli cadde sopra.

Anche dal portico, Bodie senti il tonfo della testa sul cemento.

Corse verso le figure distese scompostamente.

Harrison, sotto, non si muoveva.

Melanie, sopra di lui, non smetteva di muoversi.

O meglio si muoveva il suo braccio.

Conficco il coltello nel corpo dell’uomo, lo estrasse, lo pugnalo piu volte finche Bodie la fermo con una rapida botta in testa con il calcio del fucile.

Trascino con se il fucile mentre barcollava verso Pen. Lascio cadere l’arma sull’erba e s’inginocchio accanto a lei. Pen giaceva supina, ansando e stringendo le mani sulla ferita sotto il seno.

«Sei ferita gravemente?»

Come se la cosa fosse insignificante, lei scosse la testa. «Che cosa e successo?»

«Mel… Credo che abbia ucciso Harrison. Le ho dato una botta in testa per calmarla.»

Con un gemito, Pen si mise seduta. Bodie le premette gentilmente le spalle per farla riadagiare. «Credo che tu abbia un braccio rotto.»

«Racconta.»

«No, riposa. Vado a chiamare la polizia.»

«No, aiutami a rialzarmi.»

«Pen…»

«Ti prego.»

Lui la prese per le spalle. Seduta, lei gli allaccio il braccio sinistro al collo. Lui la strinse ai fianchi appena sotto le ascelle e la sollevo da terra. «Okay», disse Pen. Bodie le tenne il braccio ma capi che non ve n’era bisogno quando lei lo. guido verso le figure immobili. «Puoi sollevarla da lui?»

Bodie si accuccio, trascino gentilmente Melanie finche rotolo via da Harrison. Mentre una mano ricadeva sul terreno, Melanie gemette. Ma non apri gli occhi.

Pen s’inginocchio accanto a Harrison e lo fisso.

Bodie scavalco Melanie e si acquatto accanto alla testa dell’uomo. Lui aveva gli occhi chiusi, la bocca spalancata. Dal petto spuntava il manico del coltello.

Pen gli mise una mano sulla gola.

«Deve averlo pugnalato cinque o sei volte», spiego Bodie.

«Non riesco a sentire il battito.»

«Avrei potuto fermarla. Ero pronto a spararle, ma quando lei si e precipitata verso Harrison, invece che verso di te… Lui ti ha violentato. E ha investito tuo padre.»

«Dov’e la sua pistola?» volle sapere Pen.

«Non l’ho vista.»

Chinandosi sul corpo Pen prese una pistola dalla tasca della giacca. «Ho immaginato che doveva averla. Non so se questo sara di grande aiuto, ma…» Pen punto la pistola verso la casa e sparo due colpi.

Poi mise l’arma nella mano di Harrison e gli piego il dito sul grilletto. Finalmente con il bordo della felpa ripuli le impronte dalla pistola.

«E Joyce?» chiese Bodie.

«Non lo so.»

«Non c’e modo di farla apparire legittima difesa.»

«Se potessimo liberarci del corpo…» azzardo Pen.

Bodie senti una sirena, il suo ululato si diffondeva nella notte. «Troppo tardi», disse.

Melanie, distesa scompostamente sul prato accanto alla sua vittima, sembrava che dormisse.

«Riesci a inventare una storia?» domando Bodie a Pen.

«Niente che possa giustificare tutto questo. La verita. Bisogna dire la verita.»

«Tranne la pistola.»

La sirena continuo a ululare.

Pen si rialzo.

Bodie le poso una mano sulla schiena. Insieme uscirono dal cancello aperto. Pen appoggio la testa sulla spalla di lui. «Vorrei tornare indietro nel tempo e cambiare ogni cosa», mormoro.

«Penso che Harrison e Joyce abbiano avuto cio che si meritavano», confesso Bodie.

«Ma Melanie?»

«Gia.»

«Che cosa le abbiamo fatto?»

Lui le mise un braccio attorno alle spalle, e l’attiro a se. Tenendola stretta, si volto lentamente finche pote vedere il cancello aperto oltre la sua testa. Melanie stava carponi. La sua faccia sollevata era una chiazza nell’oscurita, con due buchi neri al posto degli occhi.

Ci sta fissando, concluse Bodie.

Ci odia.

Senti un brivido nella schiena.

Avrebbe preso il fucile?

La sirena mandava un urlo assordante.

Melanie afferro il coltello.

Lo estrasse dal petto di Harrison.

Bodie s’irrigidi in attesa dell’attacco.

La ragazza conficco lentamente il coltello nella gola di Harrison. Stringendolo con tutte e due le mani, alzo e abbasso la lama. I suoi lunghi capelli neri le ondeggiavano davanti alla faccia mentre dondolava sopra la vittima, mettendo tutto il peso del suo corpo nella ferita.

«Che succede?» domando Pen.

«Niente», rispose pronto Bodie accarezzandole la testa. «E tutto a posto.»

24

«Non e stato divertente», disse Pen. Era a letto, nuda tranne i calzoncini corti bianchi, una fasciatura sotto il seno sinistro e un’ingessatura al braccio. La fascia per il braccio ingessato giaceva sul lenzuolo accanto a lei.

Вы читаете Melodia in nero
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату
×