vita, ma non e neanche facile perdere un vicino per un brutale delitto. Il crimine merita la punizione e la punizione si adegua al crimine. Nei giorni che seguiranno dimostreremo che la donna che siede al tavolo della difesa, che asserisce di essere l’innocente spettatrice, la madre devota, la vedova affranta, e in realta una cinica assassina che odiava il marito che l’amava tanto. Non fatevi fuorviare da appelli alla vostra compassione o pieta, perche costei non ha avuto compassione ne pieta quando ha fracassato la testa di Harry McKay.»

Vera appariva composta, mascherando il tumulto interiore.

«E vostro dovere», prosegui Tremont, «fare in modo che giustizia sia fatta, che la societa sia protetta. Tutti voi sapete che cosa accade quando i criminali sentono di poter sfuggire alla punizione. Lo vedete sulle strade di New York, ogni giorno. Fate in modo che non accada anche qui.»

Tremont aveva concluso e ritorno alla svelta al suo posto. La tirata era stata tipica di lui: incentrare l’accusa sui mali della societa e predicare il collasso della legge e dell’ordine se non gli avessero dato retta. Larry Birch scrisse nei suoi appunti che Tremont sarebbe potuto benissimo essere un evangelista se fosse nato con una maggiore dose di fuoco e zolfo.

Prima di alzarsi Frain attese qualche attimo, sperando di creare attesa tra giornalisti e pubblico, ma piu segnatamente tra i giurati. Finalmente si alzo in piedi, con un’espressione di esagerato stupore sul volto. «Signore e signori», inizio, senza abbandonare il tavolo della difesa, «sono confuso.» Sorrise e sollevo le mani in un gesto di candore. «Io, nella dichiarazione preliminare del procuratore distrettuale, non ho sentito nominare nessuna prova contro la mia cliente. E voi?» Giro attorno lo sguardo, conscio che quel suo insolito esordio polarizzasse subito l’attenzione. «Non ho sentito nulla che mi indurrebbe a rinchiudere questa donna in un tetro e lurido carcere per il resto della sua vita. Qualcuno di voi ha sentito?»

Frain si allontano leggermente dal suo tavolo, dando l’impressione di essere un ometto in minatura nell’immensa aula. «Amici miei», continuo, «stiamo parlando della vita di una donna, non di un’altra tacca sulla pistola del procuratore. Stiamo parlando di uno specifico, controverso dibattimento nella Contea di Westchester e non», guardo verso Tremont e sorrise beffardo, «del declino della civilta occidentale. Non so neanche perche questa donna sia sottoposta a processo. Forse lo sa il procuratore distrettuale. Forse si degnera di svelarvelo lui. Ma io so che lei e innocente. Amava suo marito, questo e un fatto. Oh, ci saranno le solite malelingue in giro a dire che non gli voleva bene. La bonta suscita sempre invidia, gelosia, persino odio.» Guardo intensamente i giurati. «Sapete bene come certe persone odino due coniugi felici.»

E quindi si sedette, bruscamente.

Watson fece un debole cenno verso Tremont. «Puo chiamare i testimoni.»

Tremont si alzo di nuovo. Tradizionalmente, le testimonianze introduttive vertevano su argomenti di routine e tecnici: riassunto del crimine, relazioni di laboratorio, procedure di polizia. Ma Tremont apri l’escussione dei testi d’accusa con una bomba.

«Chiamo Roberta Moran», annuncio a un’aula che subito ammutoli.

Tutti puntarono gli occhi su Vera, che resto sbalordita e si chino verso Elwood Frain. «E la mia vicina di casa. A volte fa da baby-sitter ad Annie. Sua figlia gioca con la mia. E lei che ha telefonato a Ned la notte in cui Annie si e ammalata. Non riesco a crederci.» Provava l’impulso irrefrenabile di andare lei stessa a fronteggiare direttamente Roberta Moran.

«Ha mai avuto attriti con lei?» le chiese Frain.

«No.»

«A scuola, Annie e piu brava di sua figlia?»

«Credo siano circa allo stesso livello.»

«Harry la conosceva?»

«Buongiorno, buonasera e basta.»

Frain si strinse nelle spalle. «Dovremo aspettare e sentire che cosa dice.»

Roberta Moran, con un aspetto piu matronale del solito, si porto al banco, evitando accuratamente di guardare Vera. Il cancelliere le si accosto con aria svogliata. Lei poso la tozza mano sinistra sulla Bibbia.

«Giura solennemente di dire la verita, tutta la verita, nient’altro che la verita?»

«Lo giuro», rispose la Moran.

«Si sieda.»

Tremont allora si avvicino con passo scattante al banco dei testimoni. «Buon giorno, Mrs. Moran», disse.

«Buon giorno», rispose la donna, con una traccia di nervosismo nella voce.

«Per il verbale, vuole darci nome e cognome completi?»

«Roberta Harriet Moran.»

«E sposata?»

«Si.»

«E abita due case piu in la dell’accusata?»

«Esatto.»

«Da quanto tempo e vicina di casa di Vera McKay?»

«Quando abbiamo traslocato li tre anni fa, i McKay ci abitavano gia.»

«Capisco. Come definirebbe i suoi rapporti con Vera McKay?»

«Siamo amiche. Ci vediamo alcune volte la settimana.»

«Un buon rapporto?»

«Cordiale… in apparenza.»

Vera si irrigidi di colpo a quella nota stridente.

«In apparenza?» domando Tremont.

«Be’, sa, Vera era cosi tesa l’anno scorso che mi sentivo a disagio per lei.»

«Come descriverebbe questa tensione, Mrs. Moran?»

La Moran guardo Vera con un’espressione compassionevole, ma lei distolse lo sguardo.

«Be’», replico la Moran, «non e facile parlarne…»

«Ci provi», insiste Tremont.

«Va bene. Vera e Harry non andavano d’accordo, capisce? Fingevano sempre il contrario, ma lei veniva sempre da me a lamentarsi del marito.»

Vera resto a bocca aperta per la sorpresa e l’indignazione.

«Di che cosa si lamentava, esattamente?» la incalzo Tremont.

Frain esplose: «Obiezione, vostro onore! Argomentazioni del genere si identificano con il pettegolezzo!»

«Obiezione respinta», brontolo Watson. «Risponda alla domanda, Mrs. Moran.»

«Be’, Vera, a dir poco, trovava che Harry era noioso. Tutto lavoro, capisce, e quando si dedicava alla famiglia, cosi diceva lei, sembrava dedicarsi quasi esclusivamente ad Annie.»

«Questo e tutto?»

«Evidentemente Harry non aveva una grande opinione di Vera. Perlomeno lei la pensava cosi. Sa, i McKay sono gente importante a Tarrytown e Vera, be’, non e che si ammazzasse in casa. E credo che i suoi commenti a proposito di altri uomini non migliorassero la situazione.»

«Sia piu precisa, per favore.»

«Vera ha gli occhi lunghi. Mi spiace ammetterlo, ma e cosi. Avevo l’impressione che Harry lo sapesse. A Vera piaceva un amico di lui che lavorava alla Camera di Commercio.»

«E non ha mai dato seguito a queste… simpatie?»

«Non lo so.»

«Mi dica, Mrs. Moran, Mrs. McKay ha mai accennato a un suo interesse a divorziare da Harry?»

«Del matrimonio era insoddisfatta.»

«Voleva il divorzio, allora…»

Frain salto su di nuovo. «Obiezione, obiezione! L’accusa sta influenzando la teste!»

«Obiezione accolta», stabili Watson. «Stia attento, Mr. Tremont.»

Tremont annui, avendo gia raggiunto lo scopo e si rivolse di nuovo a Roberta Moran. «Mrs. Moran, Mrs. McKay non ha mai manifestato interesse a risolvere i suoi problemi matrimoniali?»

«Oh, si.»

«In che modo?»

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