mantenere il ritmo passeggiata-trotto-corsa-passeggiata-trotto-corsa per ventiquattro ore, se necessario, e all’addestramento l’ho fatto; tenere duro per tutta la notte e accettabile. Piu che altro avevo i piedi indolenziti e una sete del diavolo. Felice, sollevata, premetti il pulsante per annunciarmi.
E sentii immediatamente: — Parla il capitano Ian Tormey. Questa e una registrazione. Questa casa e protetta dalla Licantropi di Winnipeg Limited. Ho assunto questa agenzia perche non considero giustificata la loro fama di avere il grilletto facile; sono solo molto efficienti nel proteggere i loro clienti. Le telefonate dirette a questa casa non verranno inoltrate, ma il recapito della posta e assicurato. Grazie per avermi ascoltato.
E grazie
Mi sarebbe piaciuto essere ancora alla fattoria degli Hunter, a godermi il calore protettivo della signora Hunter. Mi sarebbe piaciuto essere a Vicksburg, a dividere con Georges le nostre due solitudini.
Nel frattempo il sole sorgeva e presto le strade avrebbero cominciato a riempirsi e io ero una straniera illegale senza quasi un dollaro canadese e col profondo bisogno di non essere notata, non essere arrestata e interrogata, e con la testa leggera per mancanza di sonno e fame e sete e stanchezza.
Ma non dovevo compiere scelte difficili, perche mi veniva imposta la classica scelta obbligata: dovevo tornare a nascondermi in un buco come un animale, e in fretta, prima che il traffico si riversasse sulle strade.
I boschi non sono comuni nei pressi di Winnipeg, pero ricordavo alcuni ettari di terreno selvaggio, scuro sulla mia sinistra, a lato della strada principale e piu o meno dietro la casa dei Tormey; un terreno irregolare ai piedi della collinetta su cui Janet aveva costruito. Cosi partii in quella direzione. Incontrai un carro delle consegne (latte) e nient’altro.
Arrivata al punto che mi interessava, lasciai la strada. Il terreno divenne molto irregolare; una specie di percorso di guerra fra continui solchi. Ma poco dopo incontrai qualcosa che era ancora meglio degli alberi: un torrentello cosi poco profondo che potei attraversarlo a piedi.
Cosa che feci, ma solo dopo aver bevuto. Acqua pulita? Probabilmente contaminata, ma me ne infischiai: i miei singolari «diritti di nascita» mi proteggono dalla maggioranza delle infezioni. Il sapore era buono, e ne bevvi tanta, e poi mi sentii molto meglio fisicamente; ma il senso di peso al cuore resto.
Mi addentrai nel sottobosco, in cerca di un posto dove potessi non solo nascondermi ma addirittura azzardarmi a dormire. Le sei ore di sonno di due notti prima sembravano orribilmente lontane; ma il guaio di nascondersi in un boschetto cosi vicino alla citta e che prima o poi puo arrivare una pattuglia di boyscout e calpestarti la faccia. Quindi mi misi in cerca di un posto non solo selvaggio, ma anche inaccessibile.
Lo trovai. Un pendio ripido come la morte, reso ancora piu inaccessibile da una massa di cespugli spinosi che individuai alla cieca.
Una massa di cespugli spinosi?
Mi occorsero quasi dieci minuti per trovarla, perche sembrava la parte sporgente di un macigno rimasto li dai tempi in cui l’avanzata dei ghiacciai aveva spianato tutta la zona. Guardando meglio, pero, non pareva di roccia. Occorse ancora di piu per infilare le dita in un qualche appiglio e sollevarla, dopo di che si alzo facilmente, grazie a un contrappeso. Scivolai dentro in fretta e la lasciai tornare al suo posto e mi ritrovai al buio, spezzato solo da lettere luminosissime: PROPRIETA PRIVATA — VIETATO FUMARE.
Mi immobilizzai e pensai. Janet mi aveva detto che l’interruttore che disarmava tutte le difese letali era nascosto a poca distanza dall’ingresso.
Quant’e «poca distanza»?
E nascosto fino a che punto?
Era nascosto piuttosto bene semplicemente perche li era scuro come l’inchiostro, a parte quelle lettere mostruose. Che avrebbero anche potuto dire «Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate».
Quindi tira fuori la tua torcia, Friday, alimentata dal suo piccolo Shipstone eterno, e cerca. Ma non puoi spingerti troppo avanti!
In effetti esisteva una torcia, chiusa in una sacca che mi ero lasciata alle spalle sulla
Non avevo nemmeno un fiammifero.
Avessi avuto un boyscout, avrei potuto ottenere il fuoco sfregando tra loro le sue gambe. Oh, piantala, Friday!
Crollai a terra e mi concessi di piangere un po’. Poi mi sdraiai su quel (duro, freddo) (caldo e morbido) pavimento di cemento e mi addormentai.
20
Mi svegliai molto tempo dopo, e il pavimento era davvero duro e freddo. Ma io mi sentivo cosi enormemente riposata che non mi importava. Mi alzai e mi schiarii la testa e mi resi conto di non essere piu disperata; solo affamata.
Adesso il tunnel era ben illuminato.
L’insegna luminosa mi avvertiva ancora di non procedere oltre, ma il tunnel non era piu scuro; la luce era piu o meno quella standard di un soggiorno ben illuminato. Mi guardai attorno in cerca della sorgente di luce.
Poi il mio cervello riprese a funzionare. L’unica illuminazione veniva dall’insegna; i miei occhi si erano abituati alla luce mentre dormivo. So che anche gli esseri umani sperimentano questo fenomeno, ma forse in misura minore.
Cominciai a cercare l’interruttore.
Poi mi fermai e cominciai invece a usare il cervello. E un lavoro piu duro che usare i muscoli, pero piu tranquillo, e brucia meno calorie. E l’unica cosa che ci distingua dalle scimmie, anche se solo di poco. Se io fossi stata un interruttore nascosto, in che punto mi sarei trovata?
I parametri significativi dell’interruttore dovevano essere: a) il fatto di essere nascosto quanto bastava per frustrare gli intrusi; b) la capacita di salvare la vita a Janet e ai suoi mariti. Questo cosa mi diceva?
Non doveva essere troppo alto, per Janet; quindi anch’io ero in grado di raggiungerlo, perche abbiamo piu o meno la stessa altezza. Di conseguenza, potevo arrivarci senza ricorrere a uno sgabello.
L’insegna fluttuante era a circa tre metri dalla porta. L’interruttore non poteva essere molto piu lontano, perche Janet mi aveva detto che il secondo avvertimento, quello che prometteva morte, entrava in azione non troppo addentro al tunnel. «Dopo pochi metri» aveva detto. In genere, pochi non sono piu di dieci.
Janet non avrebbe nascosto l’interruttore in modo troppo meticoloso, costringendo uno dei suoi mariti che volesse salvare la pelle a ricordare
Avanzai fino a trovarmi direttamente sotto l’insegna, guardai su. La luce delle lettere rischiarava tutto, a parte la minuscola porzione di soffitto appena sopra l’insegna. Quella zona era invisibile anche a me, nonostante i miei occhi super e il fatto di essermi abituata alla luce.
Alzai la mano e tastai il soffitto nel punto in cui non lo vedevo. Le mie dita incontrarono qualcosa che pareva un pulsante, forse l’estremita di un solenoide. Premetti.
L’insegna si spense; le luci si accesero, rischiarando tutto il tunnel.
Cibi surgelati e l’occorrente per cuocerli e grandi salviette e acqua calda e fredda e un terminale nel buco per avere le ultime notizie e il sunto delle penultime… Libri e musica e denaro in contanti immagazzinato nel buco per i casi d’emergenza e armi a Shipstone e munizioni e vestiti di ogni genere che mi andavano bene perche andavano bene a Janet e un calendario-orologio sul terminale che mi disse che avevo dormito tredici ore prima