L'ometto stava urlando: — E questo il luogo! Lassu, in questo edificio, ecco dove sono! Ecco dove Poppy spreca il nostro denaro! Il nostro denaro, capite?

Dal tono delle parole dell'uomo, Walton capi immediatamente: 'herscheliano'!

Represse la collera e, per una volta, decise di restare ad ascoltare l'estremista fino in fondo. Non aveva mai prestato davvero attenzione alla propaganda herscheliana… non aveva avuto molte occasioni di ascoltarla… e adesso si rendeva conto che, come capo di Poppy, aveva il dovere di familiarizzarsi con gli argomenti anti-Poppy usati dagli estremisti di entrambi gli schieramenti contrapposti… quelli che ritenevano Poppy una tirannia, e gli herscheliani, che la ritenevano troppo debole.

— Questa Poppy — disse l'ometto, mettendo l'accento sul buffo soprannome che era stato dato all'organizzazione — sapete cos'e? E una fregatura. E un tentativo stupido, molle e tenero di risolvere i nostri problemi. Chi fa il tentativo ha il cervello di ricotta e il cuore di burro. E una truffa, vi dico, una sporca truffa che servira solo a gettare soldi dalla finestra!

C'era una passione vera e intensa dietro quelle parole. Walton non si fidava degli uomini piccoli con grandi passioni; non gradiva la loro compagnia piu di quanto non gradisse la compagnia di una dinamo o di una pila atomica. Tutte queste cose, ometti compresi, minacciavano sempre di esplodere.

La folla si agitava, nervosamente. L'herscheliano stava parlando un linguaggio convincente, e riusciva a raggiungere in profondita quella gente, in un modo o nell'altro. Walton si tiro indietro, nervosamente, perche non voleva essere riconosciuto, e si fermo ai margini della folla.

— Alcuni tra voi non amano Poppy per un motivo o per l'altro… ma fatemi dire questo, amici… vi sbagliate piu di quanto si sbagliano loro! Dobbiamo essere duri con noi stessi, capito? Dobbiamo affrontare la verita! Poppy e una mezza soluzione irreale dei problemi umani. E qui ci vuole del realismo, chiaro? Capito? Finche non limiteremo le nascite, stabiliremo un controllo rigido per decidere chi deve vivere e chi no, noi…

Era pura propaganda herscheliana, allo stato naturale, fornita nel violento linguaggio colloquiale e sgrammaticato del popolo. Walton non si sorprese quando qualcuno, nella folla, grugni una domanda.

— E chi sara a stabilire questo controllo? Lei?

— Vi siete affidati tutti a Poppy, vero? Perche esitate, allora, ad affidarvi ad Abel Herschel e al suo gruppo di sinceri e appassionati lavoratori al servizio del miglioramento e della purificazione del genere umano?

Walton rimase quasi paralizzato per lo sbalordimento. Il gruppo herscheliano era tanto drastico nelle sue teorie che Poppy, al suo confronto, appariva una istituzione di svago per educande. Anzi, l'impostazione data da Herschel e dai suoi amici al problema era 'cosi' drastica che era impensabile il coraggio ostentato dell'ometto nel presentare quelle idee in pubblico. C'era gia una forte ondata di animosita nei confronti di Poppy, la cosiddetta 'soluzione blanda'; il pubblico avrebbe accettato una posizione piu feroce e radicale? O come avrebbe reagito? La voce dell'ometto si levo altissima.

— Avanti con gli herscheliani! L'umanita deve andare avanti. La gente del Controllo rappresenta le forze del decadimento e della rovina!

Walton si volto verso l'uomo che gli stava vicino, e mormoro: — Ma Herschel e un fanatico. Ci uccideranno tutti, in nome dell'umanita.

L'uomo sembro perplesso; poi, digerita e accettata l'idea, annui.

— Gia, amico. Sai, non hai mica detto male. No, non hai proprio detto male.

Era questa la scintilla necessaria; non c'era bisogno d'altro.

Walton si scosto cautamente dalla folla, e segui con lo sguardo i movimenti delle labbra della gente, e vide la voce diffondersi per tutta la folla, mentre l'arringa dell'ometto si faceva sempre piu violenta e incendiaria e appassionata.

Fino a quando un sasso non sfreccio nell'aria da qualche punto imprecisato, colpi la bandiera dell'ONU, e rimbalzo contro la parete dell'edificio. Quello fu il segnale.

Cento tra uomini e donne attaccarono l'ometto sullo sgabello ammaccato. — Dobbiamo affrontare la verita! — grido la voce stridula; poi le bandiere furono abbattute e spezzate. Le aste caddero tintinnando cupamente sul cemento; lo sgabello si rovescio. L'ometto fu perduto sotto un'impietosa marea di piedi e di braccia.

Una sirena ululo.

— La polizia! — grido Walton, dal suo punto di sicurezza a qualche metro dal luogo del tumulto, e bruscamente la folla si squaglio come neve al sole, in tutte le direzioni, lasciando Walton e l'ometto soli nella strada. Un furgone della polizia si avvicino. Quattro uomini che indossavano delle uniformi grigie scesero come fulmini.

— Che e successo qui? Chi e quell'uomo? — Poi, vedendo Walton: — Ehi! Vieni qui subito!

— Ma certo, agente. — Walton abbasso il bavero del soprabito e si avvicino. Si accorse della presenza delle telecamere, e guardo direttamente da quella parte. — Io sono il direttore Walton, di Poppy — disse a voce alta, proprio nella telecamera. — Sono arrivato qui pochi minuti fa. Ho visto tutto.

— Ci dica quanto e accaduto, signor Walton — disse l'agente, in tono di profondo rispetto, che contrastava con il tono abbastanza violento di prima.

— Era un herscheliano. — Walton indico il corpo inanimato disteso grottescamente a terra. — Stava facendo un discorso sovversivo diretto contro Poppy, e in particolare contro il defunto direttore FitzMaugham e contro di me. Stavo per chiamarvi per porre fine all'increscioso incidente, quando gli ascoltatori si sono resi conto che l'uomo era un herscheliano. Quando hanno capito cosa voleva dire, e qual era la sua causa… be', potete vedere voi stessi i risultati.

— Grazie, signore. Siamo infinitamente spiacenti di non averlo potuto evitare. Deve essere stato relativamente spiacevole, signor Walton.

— Quell'uomo cercava dei guai — disse Walton. — Poppy rappresenta la mente e il cuore del mondo. Herschel e la sua gente cercano di rovesciare quest'ordine. Non posso, naturalmente, perdonare la violenza in nessuna circostanza, ma… — sorrise alla telecamera. — Poppy per me e una responsabilita sacra, una missione immensa come lo era per il compianto direttore FitzMaugham. Devo considerare i suoi nemici come persone cieche e sviate.

Si volto ed entro nell'edificio, sentendosi compiaciuto di se stesso. Quella sequenza sarebbe stata mostrata integralmente in tutti i prossimi notiziari; tutte le agenzie giornalistiche del mondo avrebbero riportato le sue parole, tutti gli schermi di tutte le case avrebbero mostrato la sua immagine.

Lee Percy sarebbe stato orgoglioso di lui. Senza usare trucchi tecnici e senza riagganciare dei fonemi, Walton aveva fatto un discorso efficace e stringente, e aveva trasformato uno spiacevole e squallido incidente in un perfetto strumento di propaganda.

E, inoltre, anche il direttore FitzMaugham sarebbe stato fiero di lui. Se solo avesse potuto vederlo. Ma sotto la coltre di orgoglio, lui stava tremando. Ieri aveva salvato un bambino, modificando in pochi istanti le caratteristiche genetiche annotate sulla sua scheda; oggi aveva ucciso un uomo facendo circolare un'accusa mormorata a fior di labbra tra una folla irrequieta. Solo questo, ne piu ne meno.

'Potere'. Poppy rappresentava il potere, forse il piu grande potere del mondo e della 'storia' del mondo… Quel potere avrebbe dovuto essere incanalato, in qualche modo, imbrigliato e messo sotto controllo, ora che era stato scatenato libero sulla Terra.

La catasta di documenti riguardanti il progetto del motore interstellare si trovava ancora sulla scrivania, quando Walton entro nell'ufficio. Il giorno prima aveva avuto il tempo di leggere solo i primi rapporti, quelli di data piu antica; poi la pressione del lavoro di ordinaria amministrazione (ma esisteva qualcosa come l'ordinaria amministrazione, a Poppy?) gli aveva impedito di continuare.

Incoraggiato da FitzMaugham, il progetto del motore interstellare aveva avuto origine circa dieci anni prima. Questo progetto era dovuto al fatto che il motore ionico usato per i viaggi interplanetari aveva una velocita massima insuperabile, una limitazione alle novantamila miglia al secondo. A quella media, un'astronave d'esplorazione avrebbe impiegato circa diciotto anni a visitare la stella piu vicina e poi tornare indietro per fare rapporto… e non era un sistema molto efficiente per un pianeta che aveva una necessita disperata di espandersi verso gli spazi ultrastellari.

Un gruppo di scienziati si era messo al lavoro per creare un motore iperspaziale o, piu precisamente, a contrazione sub-spaziale, capace, in parole povere, di attraversare la curvatura dello spazio normale, immergersi nell'iperspazio e accorciare, cosi, notevolmente le distanze: nell'iperspazio infatti le distanze non esistevano, e due punti separati, nello spazio normale, da dieci e piu anni-luce erano praticamente contigui in quella strana struttura

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