temporanea. Sebbene fosse al sicuro nel laboratorio, si comportava come se fosse il volontario L sulla Luna. Il periodo di confusione durava solo un momento o due, e poi svaniva. Abbiamo accantonato il fenomeno, considerandolo come una delle tante cose che per il momento dobbiamo trascurare e riservarci di studiare quando saranno stati risolti i problemi urgenti. Molte cose sono state accantonate allo stesso modo. Ma abbiamo ricevuto rapporti dalla squadra della Marina che si trova sulla Luna: il volontario T stava perdendo inspiegabilmente tempo… era rimasto disorientato per parecchi secondi, dopo la risoluzione nel ricevitore. Forse per qualche lesione cerebrale, forse per qualche altra ragione… A quel tempo non lo sapevamo, ma era qualcosa di nuovo, e faceva perdere tempo al volontario.
«Quello era un problema urgente. Lo risolvemmo quando considerammo il fatto che per la prima volta nell'universo che conosciamo, esistevano due cervelli
— Naturalmente, non c'era possibilita che si trattasse di una vera comunicazione. Quasi istantaneamente, i due cervelli cessavano di essere identici. I due volontari ricevevano impressioni sensoriali enormemente diverse e le registravano nelle rispettive cellule cerebrali. Dopo pochi secondi, le due menti erano lontanissime l'una dall'altra, e il filo si spezzava. L e T non erano piu lo stesso uomo. E mai, neppure al primo istante, potevano semplicemente «parlarsi», scambiarsi messaggi come se fossero telegrammi. Del resto, non credo che questo tipo di comunicazione oggettiva sara mai possibile. Per poter leggere nella mente di un uomo bisogna
Hawks giro lo sguardo sul laboratorio. Gersten l'osservava paziente, ma stava in ozio, dopo aver completato tutti i preparativi. Hawks annui distrattamente, e torno a guardare Barker.
— Ci rendemmo conto — concluse — che avevamo un mezzo potenziale per osservare bene un uomo dentro la formazione lunare. E per cio che prepariamo in questo modo le condizioni fisiche per i lanci lunari. Barker L verra risolto sulla Luna, dove i congegni dell'armatura che bloccano il sensorio cesseranno di funzionare, perche saranno fuori della portata dei nostri comandi a bassa energia. Uscira dall'anestesia e sara in grado di muoversi e di osservare normalmente. Ma Barker T, qui, sara ancora sotto il nostro controllo. Non ricevera stimoli esterni, e rimarra isolato nell'armatura. La sua mente non sara influenzata dall'ambiente di questo laboratorio, e accettera tutto cio che ricevera: e potra ricevere solo cio che proverra dalla mente di Barker L.
«Anche a Barker T sembrera di essere sulla Luna, all'interno della formazione. Non sapra di essere Barker T. Vivra come se fosse nel cervello di L, e la sua struttura organica registrera tutte le percezioni sensoriali che il corpo di L trasmettera al proprio cervello. E sebbene, naturalmente, non vi siano metodi capaci di prevenire l'insorgere di stimoli divergenti, poiche le condizioni metaboliche dei due corpi diventano sempre piu dissimili, per esempio… in contatto potrebbe comunque durare anche dieci o quindici minuti. Ma, naturalmente, non e mai durato tanto.
«Si accorgera di aver raggiunto il limite delle nostre esplorazioni precedenti quando raggiungera il cadavere di Rogan. Non sappiamo che cosa l'abbia ucciso. Poco importa che cos'e stato: ma lei dovra evitarlo, qualunque cosa sia. Forse le condizioni del corpo costituiranno un indizio utile. In tal caso, sara la sola cosa utile che saremo riusciti a ricavare da Rogan. Perche quando Rogan T, qui in laboratorio, ha sentito Rogan L morire lassu, non ha potuto captare altro che la morte di L. Anche a lei accadra la stessa cosa.
«La mente di Barker L morira con il suo corpo, in qualunque modo particolare venga annientato quel corpo. Speriamo che avvenga un po' dopo lo scadere dei duecentotrentadue secondi, piuttosto che prima. Comunque, prima o poi accadra. E la mente di Barker T, qui nel cervello T,
Barker lo guardava con occhi inespressivi. — Che peccato.
— Come vuole che ne parli? — rispose rapidamente Hawks. Una vena gli spiccava, pulsando, al centro della fronte. — Vuole che le dica cosa dobbiamo fare, o preferisce che dica qualcos'altro? Vuol discutere di morale con me? Intende dire che, duplicato o no, se un uomo muore sulla Luna io sono egualmente il suo assassino? Vuole trascinarmi in tribunale e di li in una camera a gas? Vuole consultare i codici e scoprire quali pene sono previste per il reato continuato di fare impazzire sistematicamente degli uomini? Questo ci aiutera? Ci spianera la strada?
«Vada sulla Luna, Barker. Muoia. E se scoprira di amare febbrilmente la Morte cosi come l'ha corteggiata, allora, forse, sara il primo uomo che tornera in condizioni di esigere vendetta su di me!» Strinse il bordo della piastra pettorale aperta e la chiuse di scatto. Si appoggio ad essa con le palme delle mani e si piego, fino a quando il suo viso si trovo esattamente al di sopra della visiera aperta di Barker. — Ma prima che lei si vendichi, mi dira come potro riuscire a farle ancora quel che sto per farle.
3
I tecnici della Marina spinsero Barker nel trasmettitore. I magneti laterali lo sollevarono dal tavolo, che venne tolto sotto di lui. La porta fu chiusa e bloccata, e i magneti anteriori e posteriori lo tennero immobile per l'analizzatore. Hawks fece un cenno a Gersten, e Gersten premette il pulsante del «Pronto» nel quadro comandi.
Sul tetto, c'era un'antenna parabolica radar messa a fuoco in parallelo con l'antenna del trasmettitore. Giu nel laboratorio, Will Martin punto un dito verso il tecnico del Corpo Segnalatori. Un
Gersten consulto il quadro comandi, si rivolse a Hawks e disse: — Luce verde.
Hawks ordino: — Lancia.
Sopra la porta del trasmettitore si accese la luce rossa, e il nuovo nastro comincio a ruggire tra i rulli del ritardatore. Dopo un secondo e un quarto, l'inizio del nastro comincio a scorrere sotto la testina che passava il segnale T al ricevitore del laboratorio. Simultaneamente, la prima pulsazione del segnale L raggiunse la Luna.
L'estremita del nastro s'infilo rumorosamente nella bobina. La luce verde si accese sopra lo sportello del ricevitore del laboratorio. Il respiro agitato di Barker T usci dall'altoparlante, e la sua voce disse: — Sono qui, dottore.
Hawks era piantato al centro della sala, con le mani in tasca, la testa inclinata da una parte e gli occhi vacui.
Dopo un po' Barker T disse stizzito, con una voce distorta dalle labbra intorpidite: — Va bene, va bene, bastardi della Marina,
— Zitto, Barker — disse Hawks sottovoce, incalzante.
— Sto entrando, dottore — disse chiaramente Barker. Il ciclo del respiro cambio. Grugni un paio di volte, e un'altra volta emise dalla gola un suono inconscio, acuto di tensione.
Gersten tocco il braccio di Hawks e indico con un cenno del capo il cronometro che aveva in mano. Erano trascorsi duecentoquaranta secondi dal momento in cui Barker era entrato nella formazione. Hawks annui quasi impercettibilmente, in risposta: Gersten noto che non distoglieva gli occhi, e continuo a reggere in alto il