Pelorat disse: — Peccato che non abbia la certezza che Golan sia abbastanza preso dalle manovre iperspaziali da restare in sala comandi per un po’…

— Vorresti concederti una luna di miele, vero?

— Si.

— Allora prendi un foglio, scrivi sul foglio “Reparto Luna di Miele” ed attaccalo fuori sulla porta, cosi se lui vorra entrare sara un problema suo.

Pelorat lo fece, e fu durante le piacevoli procedure successive che la “Far Star” effettuo il balzo. Ne Pelorat ne Bliss se ne accorsero, del resto non se ne sarebbero accorti nemmeno se avessero prestato attenzione.

2

Erano trascorsi solo pochi mesi da quando Pelorat aveva conosciuto Trevize e aveva lasciato Terminus per la prima volta. Fino ad allora, per oltre mezzo secolo (tempo galattico standard) di vita, non si era mai staccato dalla superficie del pianeta.

Nel suo intimo, in quei mesi Pelorat era diventato un vecchio lupo dello spazio. Aveva visto tre pianeti dallo spazio: Terminus stesso, Sayshell e Gaia. E sullo schermo adesso ne vedeva un quarto, quantunque attraverso un congegno telescopico controllato dal computer: quel quarto pianeta era Comporellen.

E per la quarta volta Pelorat si senti vagamente deluso. Chissa perche, continuava a credere che guardare un mondo abitabile dallo spazio significasse vedere il profilo dei suoi continenti sullo sfondo del mare circostante, o nel caso di un mondo asciutto, i contorni dei suoi laghi all’interno della massa di terra.

Non succedeva mai.

Se un mondo era abitabile, aveva un’atmosfera oltre ad una idrosfera. E se aveva sia aria che acqua, aveva ammassi di nubi; e se c’erano nubi, la vista era ostruita. Ancora una volta, Pelorat si ritrovo a guardare dei vortici bianchi che lasciavano scorgere di tanto in tanto una chiazza d’azzurro o di marrone ruggine.

Accigliato, si chiese come fosse possibile identificare un mondo osservandolo su uno schermo a 300 mila chilometri di distanza. Com’era possibile distinguere un vortice di nubi da un altro?

Bliss fisso Pelorat preoccupata. — Che c’e, Pel? Sembri infelice.

— E che tutti i pianeti sono uguali visti dallo spazio.

Trevize disse: — E allora, Janov? Anche tutte le coste di Terminus sembrano uguali all’orizzonte, a meno che non si sappia cosa cercare… un particolare picco montuoso, od un isolotto al largo dalla forma caratteristica.

— Lo so, grazie — replico Pelorat chiaramente insoddisfatto. — Ma che riferimenti si possono cercare in una massa di nubi in movimento? Ed anche provando, prima di trovarli, ci si sposta probabilmente nel lato notturno.

— Guarda piu attentamente, Janov. Se segui la disposizione delle nubi, vedi che tendono a formare una massa che gira attorno al pianeta e che ha un centro: quel centro corrisponde piu o meno ad uno dei poli.

— Quale? — chiese Bliss interessata.

— Dato che, rispetto a noi, il pianeta ruota in senso orario, noi ci troviamo per definizione sul polo sud. Dato che il centro e ad una quindicina di gradi dal terminatore, la linea d’ombra del pianeta, e dato che l’asse planetario e inclinato di ventun gradi rispetto alla perpendicolare del piano di rivoluzione, siamo o a meta primavera o a meta estate, a seconda che il polo si stia allontanando dal terminatore o si stia avvicinando. Il computer puo calcolare la sua orbita e comunicarmelo subito, se dovessi chiederlo. La capitale si trova a nord dell’equatore, quindi la e autunno od inverno inoltrato.

Pelorat corrugo la fronte — Sei in grado di capire tutte queste cose? — Ed osservo lo strato di nubi quasi si aspettasse che cominciasse a parlargli ed a rivelargli dati, cosa che naturalmente lo strato di nubi non fece.

— Queste e altre — disse Trevize. — Se guardi le zone polari, vedrai che non ci sono squarci nel manto di nubi, a differenza di quanto avviene nelle zone lontane dai poli. In realta, degli squarci ci sono ma attraverso di essi si vede solo ghiaccio, bianco su bianco quindi.

— Ah — fece Pelorat — immagino sia un fatto scontato ai poli.

— Sui pianeti abitabili, certamente. I pianeti inabitabili possono essere privi d’aria o di acqua, o possono presentare certi segni che dimostrino che le nubi non siano di vapore acqueo, o che il ghiaccio non sia ghiaccio acqueo. Questo pianeta non presenta questi segni, pertanto sappiamo di trovarci di fronte a nubi e ghiaccio di origine acquea.

«La cosa che notiamo successivamente sono le dimensioni dell’area di bianco ininterrotto sul lato diurno del terminatore, che all’occhio esperto appare subito piu estesa della media. Inoltre, si puo notare una certa sfumatura aranciata, molto debole, nella luce riflessa, il che significa che il sole di Comporellen sia decisamente piu freddo del sole di Terminus. Malgrado Comporellen sia piu vicino al suo sole in confronto a Terminus, non e abbastanza vicino da compensare la temperatura inferiore della sua stella. Dunque, pur nei limiti dell’abitabilita, Comporellen e un mondo freddo.

— Leggi tutto come un videolibro, vecchio mio — commento Pelorat ammirato.

— Non meravigliarti troppo — sorrise affettuosamente Trevize. — Il computer mi ha fornito tutti i dati statistici utili del pianeta, compresa la sua temperatura media un po’ bassa. E facile dedurre qualcosa che si sappia gia. In effetti, Comporellen e prossimo ad un’era glaciale, e l’attraverserebbe se la configurazione dei suoi continenti fosse piu adatta al fenomeno.

Bliss si morse il labbro inferiore. — Non mi piacciono i mondi freddi.

— Abbiamo indumenti caldi — disse Trevize.

— Non importa. Gli esseri umani non sono fatti per il freddo. Non abbiamo manti spessi di pelo o di piume, ne uno strato sottocutaneo di grasso. Se un mondo ha un clima freddo significa che e abbastanza indifferente verso il benessere delle sue parti.

Trevize chiese: — Gaia e un mondo uniformemente mite?

— Per lo piu, si. Ci sono alcune zone fredde per piante e animali adatti al freddo, e alcune zone calde per piante ed animali che prediligono il caldo eccessivo, ma per lo piu le parti di Gaia hanno un clima mite uniforme, mai troppo caldo mai troppo freddo, per gli esseri intermedi, compresi gli esseri umani, naturalmente.

— Gli esseri umani, naturalmente. Tutte le parti di Gaia sono vive e pertanto uguali ma alcune come gli esseri umani, sono evidentemente piu uguali delle altre.

— Non fare dello sciocco sarcasmo — replico Bliss, con una punta di stizza. — Il livello e l’intensita di coscienza e consapevolezza sono importanti. Un essere umano rappresenta una parte di Gaia piu utile di una roccia dello stesso peso, e le proprieta e le funzioni di Gaia come organismo globale propendono per gli esseri umani… non come sui vostri Mondi isolati, comunque. E certe volte, quando si tratta dei bisogni globali di Gaia, gli esseri umani passano in secondo piano. Ad esempio, per lunghi periodi di tempo, potrebbe passare in primo piano l’interno roccioso. Anche quello richiede attenzione, o tutte le parti di Gaia potrebbero soffrirne. A nessuno piacerebbe un’eruzione vulcanica inutile, no?

— Gia, un’eruzione inutile non piace a nessuno — disse Trevize.

— Sei ancora dello stesso parere, vero?

— Ascolta — disse Trevize. — Abbiamo mondi piu freddi e piu caldi della media; mondi coperti in gran parte da foreste tropicali, e mondi occupati da savane sterminate. Non esistono due soli mondi identici, e ogni mondo e una casa per quelli che si siano abituati alle sue caratteristiche. Io mi sono abituato alla relativa mitezza di Terminus (lo abbiamo trasformato in un ambiente moderato quasi quanto Gaia, in effetti) pero almeno temporaneamente mi piace passare a qualcosa di diverso. A differenza di Gaia, Bliss, noi abbiamo la varieta. Se Gaia sfocera in Galaxia, tutti i mondi della Galassia saranno costretti a diventare miti? Una simile uniformita sarebbe insopportabile.

Bliss rispose: — In tal caso, e se la varieta sara preferibile, la varieta verra conservata.

— Come dono del comitato centrale, per cosi dire? — sbotto secco Trevize. — E a piccole dosi controllate? Preferirei lasciare che fosse la natura a decidere.

— Ma non avete lasciato che fosse la natura a decidere: tutti i mondi abitabili della Galassia sono stati modificati; le condizioni naturali originarie di ogni mondo erano disagevoli per l’umanita, e i mondi sono stati modificati, resi accoglienti il piu possibile. Se questo mondo e freddo, sono sicura che e cosi perche i suoi abitanti

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