— Capisco.
D’un tratto lo schermo centrale mostro l’immagine di un ‘ uomo serio, di mezza eta, seduto in una sedia come quella dove stava THX. Era proteso in avanti.
— Un amico? — disse l’uomo, con tono d’incredulita.
THX annui.
— Bene, qual e il problema del vostro… «amico»?
«Fa caldo qui.» — Ecco, ha commesso un crimine.
Lo psicologo sollevo impercettibilmente le sopracciglia.
— Davvero? Allora forse dovreste parlarne con la polizia.
— No. Non ancora. Ha bisogno d’aiuto. — THX senti una paura improvvisa. — Queste visite mediche sono private, vero? Voglio dire, questa conversazione non viene registrata?
Per la prima volta lo psicologo sorrise. — I colloqui medici sono privilegiati. Ne registrazioni, ne monitor. La sacralita della relazione dottore-paziente e una delle pietre angolari della nostra societa.
THX provo a rilassarsi. Ma aveva ancora paura.
— E poi — disse lo psicologo — voi state. parlando soltanto di un amico, quindi non dovete ovviamente aver paura.
— Si, ma e una faccenda grave, la sua.
— Capisco. Perche non mi raccontate tutto?
Annuendo, THX disse: — Non so come cominciare.
— Avete detto che il vostro amico ha commesso un crimine. E un crimine grave?
— Un atto sessuale. — Le parole gli vennero fuori quasi involontariamente, veloci e mangiate.
Lo psicologo parve impressionato. — Eh, lo immaginavo. Com’e accaduto?
— Can la sua compagna di stanza. Una nata-naturalmente.
— Hmm. Una donna, eh?
— Si.
Lo psicologo, scuotendo la testa, borbotto: — Quando impareranno? Per quanto forte sia il condizionamento, non si riescono a mettere i sessi opposti insieme senza che succedano guai. Specie se uno dei due e nato- naturalmente.
— Tutti e due hanno smesso di prendere i sedativi e tutto il resto. Ne eccitanti, ne tranquillanti, niente!
— Lo immaginavo. E molto grave, sapete.
— Lo so.
— Se la polizia lo scopre, e prima o poi lo scoprira, il vostro amico finira in prigione. La sua compagna di stan.za, essendo nata-naturalmente, verra certamente distrutta.
— No!
— Temo proprio di si. La societa deve autoproteggersi. Non si puo permettere che una procreazione indiscriminata inquini il nostro pool genetico. Ci sono volute generazioni per portare la societa all’attuale livello di efficienza. Se lasciassimo che il sesso prendesse di nuovo il sopravvento, col risultato di avere bambini concepiti geneticamente a caso, dove andremmo a finire?
— Ma… — THX si trattenne per un pelo dal dire quello che stava per dire. — Ma il mio amico e talmente attratto da lei. Dice che gli sembra bellissimo stare con lei. Perche il sesso e un crimine?
Lo psicologo sorrise pazientemente. — Il sesso non e un crimine — disse. — Ci sono moltissimi sfoghi sessuali sani e sicuri che la societa approva. Solo il sesso «sregolato» e pericoloso. Un tempo gli uomini e le donne si accoppiavano spinti da impulsi sessuali incontrollati e sregolati. I bambini che nascevano in questo modo erano geneticamente inferiori. E ne nascevano troppi. Il mondo era afflitto da sovrappopolazione. Era cosi sovraffollato che l’umanita era giunta a inquinare l’atmosfera e l’oceano. Vi siete mai chiesto perche viviamo felici e al sicuro sottoterra? Perche persone insensate, irrazionali, spinte dagli impulsi sessuali. hanno rovinato il mondo, in, superficie. Si sono distrutte da sole, mentre noi ci siamo dati una disciplina e abbiamo costruito, qua sotto, una societa forte e stabile.
THX aveva imparato queste cose da bambino, nelle lezioni di storia. Ma ora suonavano irreali, vuote.
— Il sesso e bello, e naturale — prosegui lo psicologo. — Ma la sua funzione non e mai stata quella di dominare la vita umana. Il guaio del sesso sregolato e che costringe le persone ad avere rapporti interpersonali. Senza tener conto se questo sia un bene per loro, o no. Nella nostra societa, si e imparato a incanalare gli impulsi sessuali. Tutti possono avere tutto il sesso che vogliono senza prendersi la briga di scegliere un partner. Ciascuno ha la sua privacy inviolabile, il suo isolamento dorato.
THX si immagino a letto con LUH, s’immagino di abbracciarla, di sentire il suo calore e il suo corpo tenero accanto al proprio. Chiuse gli occhi. «Devo essere pazzo!»
— E i bambini che produciamo in clinica — continuo lo psicologo — sono, sotto tutti gli aspetti, geneticamente superiori. Sperma e ovulo accoppiati con cura. Un accoppiamento indipendente dalle relazioni interpersonali, indipendente dalla grandezza del seno di una donna o del pene di un uomo. Questi fattori frivoli, questi stupidi particolari emotivi, sono stati banditi dal nostro sistema. Capite?
— Si, certo, capisco — disse in fretta THX.
— La gente non si rende conto di quanto e fortunata. Abbiamo una farmacologia perfetta, medicine che aiutano a vincere gli istinti primitivi che continuano a minacciarci quotidianamente. — Lo psicologo scosse la testa tristemente. — Se penso alla cura e alla pazienza con cui gli ingegneri biochimici lavorano ogni giorno per produrre nuovi preparati, nuovi mezzi atti a mantenere la gente soddisfatta e felice, il pensiero di un uomo e una donna che deliberatamente si sottraggono al loro dovere mi riempie di rabbia.
THX annui, cupo.
— Ecco dunque perche prendiamo medicine. Esse ci aiutano a evitare ogni sciocchezza emotiva. — Lo psicologo prese in mano una capsula gialla. — Avete gia provato queste qui? Si chiamano neuracol. Fanno molto effetto.
— Io… no. Non mi pare che siano sul mercato, vero?
Lo psicologo sorrise e mise in bocca la pillola. — Non ancora, credo — borbotto. Ci bevve dietro un bicchier d’acqua.
— Be’, io consiglierei al vostro amico di ricorrere a un medico in persona. Naturalmente, poiche e colpevole di evasione e di atto sessuale, verrebbe fatto rapporto alla polizia. Pero, seguito da un medico, forse riuscirebbe a curarsi. Sarebbe un, vero peccato che finisse i suoi giorni in prigione. O distrutto.
— Si. Gliene parlero.
Lo psicologo annui, guardando THX alzarsi dalla sedia con la faccia che era il classico ritratto della colpa, della paura e dell’incertezza. Lo psicologo si appoggio allo schienale, tocco un bottone sulla console e riguardo e riascolto il colloquio.
Gli venne da ridere, davanti alle bugie evidenti di THX. — THX uno uno tre otto. Schedario medico, prego — disse al microfono della console.
Subito sugli schermi apparve la storia medica di THX. Niente di particolare.
— Lo schedario della compagna di stanza.
Sullo schermo apparve una fotografia di LUH con la registrazione sovraimpressa.
Lo psicologo guardo le parole e i simboli, poi si soffermo sulla foto.
Penso, con un lieve ghigno: «Non posso dargli torto. Se avessi intenzione di uccidermi, questo sarebbe uno dei tanti buoni modi di farlo».
Tiro fuori dalla tasca altre due pillole e le inghiotti senz’acqua. Con l’altra mano tocco il pulsante destinato a mandare il colloquio con THX al Controllore.
7
Teso, tremante d’eccitazione, THX entro nella sala-preparazione. Si vesti lentamente, mentre il vapore purificante lo avvolgeva, caldo e confortante. Gli altoparlanti sopra la sua testa recitavano il rituale preparatorio:
— Ricordiamo che a questo stadio occorre essere molto precisi. Tre celle operative sono gia andate