“desiderava” che un tecnico come Terry accompagnasse 1’ “Esperance” nella sua crociera.

Deirdre fece capolino dal boccaporto.

— Il pranzo e pronto — annuncio allegramente.

— Il timone — disse Davis a Terry.

Ando a prua e torno con i quattro uomini che formavano l’equipaggio dello yacht.

— Il resto della compagnia — presento Davis. — Nick lo conoscete gia. Gli altri sono Tony Drake, Jug Bell e Doug Holmes. — Li indico ad uno ad uno mentre venivano scambiate le strette di mano. — Vengono dalle Universita di Harvard, Princeton e Yale. Nick studia al Politecnico del Massachusetts. E il tuo turno al timone, Tony — concluse.

Uno dei quattro prese la barra. Gli altri scesero sottocoperta, dietro Davis e Terry. Terry era silenzioso. Davis aveva voluto dimostrare la sua buona intenzione di rivelargli gli scopi della crociera, ma in realta non gli aveva detto un bel niente.

Il pranzo non chiari molto le idee a Terry. Visti tutti intorno al tavolo i tre sembravano proprio studenti. Erano pieni di deferenza verso Davis, che consideravano un anziano e un po’ diffidenti nei riguardi di Terry, piu vecchio di loro, ma non abbastanza da incutere rispetto. Tutti guardavano Deirdre con aria di schietta approvazione.

La conversazione comincio in tono misterioso, poi divento del tutto assurda. Si passo infatti a discutere l’intelligenza delle focene, sulla scorta di studi condotti recentemente sul loro cervello. Terry osservo acutamente che senza esperienza l’intelligenza non puo essere creativa, e se non lo e non e intelligenza. Jug nego che le strutture del cervello potessero rivelare o negare l’intelligenza e che comunque l’intelletto e del tutto inutile a chi non puo ne costruire ne usare un utensile. Secondo Doug questa era un’argomentazione assurda. Davis ascoltava divertito. Deirdre fece notare che anche senza mani e senza utensili una creatura intelligente e in grado di comporre liriche. Ma Jug obietto che per la poesia non occorre intelligenza e subito la discussione passo a un vivace dibattito sulla poesia. Doug sostenne con forza che per la vera poesia, per scriverla e gustarla, ci vogliono le teste migliori. A questo punto Davis interruppe: — Tony e ancora al timone.

La discussione cadde e i ragazzi si sbrigarono a mangiare, per poter dare il cambio al compagno.

Poi Davis si diede da fare intorno all’apparecchio a onde corte, per captare un po’ di musica. Deirdre servi Tony e chiacchiero con lui mentre pranzava. Terry sali sul ponte e cammino avanti e indietro, mentre l’“Esperance” filava nella notte.

Dai discorsi dei giovanotti non era riuscito a cavare nulla di indicativo. Come qualsiasi altro tecnico, Terry sarebbe rimasto affascinato da un problema tecnico che presentasse particolari difficolta, ad esempio se si fosse trattato di far funzionare qualcosa che non funzionava. E invece gli uomini dell’“Esperance” non si occupavano affatto di questioni del genere. Nei loro discorsi non era affiorato niente che potesse attirare una mente tecnica e spingerla a trovare una soluzione. Il problema dell’“Esperance”, ammesso che fosse un problema, gli risultava sempre piu vago.

Primo elemento: “La Rubia”. Poi la menzione di Davis di una carta del fondo della Fossa di Luzon. Davis aveva parlato con una certa familiarita delle “orejas de ellos”, pero nessun mezzo della Marina militare avrebbe collaborato in una ricerca riguardante una superstizione a cui non credevano piu nemmeno i pescatori. La flotta di pescherecci delle Filippine era moderna ed efficiente. I pescatori usavano tranquillamente i detector subacquei senza ombra di paura, e quando parlavano di “ellos” erano di fatto sullo stesso piano dell’americano quando dice “tocchiamo ferro”: e al giorno d’oggi ne i pescatori ne l’americano danno ai rispettivi scongiuri un significato particolare.

Deirdre sali sul ponte per sostituire Tony al timone. L’“Esperance” proseguiva la sua corsa. L’ultimo quarto di luna brillava basso all’orizzonte, e il satellite sembrava piu grande e piu vicino alla terra che nei climi temperati. Le luci di posizione dello yacht brillavano nella notte, rosse e verdi.

Terry si avvicino alla ragazza.

— Sto cercando di capirci qualcosa — le disse. — Vostro padre, per esempio… qualcosa ha destato la sua curiosita, e lui ha deciso di soddisfarla. Ho il forte sospetto che a un certo punto si sia annoiato di far soldi e abbia deciso di prendersi una vacanza.

— Bravo! E quasi vero. Pero e spinto molto piu dall’interesse che dal divertimento.

Terry annui a sua volta.

— L’avevo immaginato. E sintomatico che siate ricorsi a marinai dilettanti piuttosto che assoldare un equipaggio regolare. Questi giovanotti che avete a bordo considerano la cosa come un’affascinante avventura nell’assurdo e terranno la bocca chiusa se nel corso della crociera capitera qualcosa che sappia di informazione utile.

— Questa crociera e una iniziativa personale di mio padre — disse in fretta Deirdre. — Non e affatto una spedizione ufficiale, e non siamo quindi alla ricerca di informazioni a carattere ufficiale. Il viaggio dell’“Esperance” e una faccenda privata.

— Ma potrebbe risolversi in qualcos’altro — ribatte Terry. — E secondo me, tutto questo mistero nei miei confronti dipende dal fatto che voi e vostro padre volete che io scopra la cosa da solo, perche, se me la diceste voi, io la troverei una pazzia.

Deirdre non rispose.

Un movimento alle spalle di Terry, e Davis sali in coperta.

— C’era della magnifica musica — disse scherzosamente. — Hai perso dei suoni interessanti, Deirdre! E anche voi, Holt.

— Il signor Holt ha deciso che noi ci vergogniamo un po’ della nostra impresa e che non gliene parliamo per paura che rida di noi — disse Deirdre.

Terry protesto: — Non e vero! Non e cosi!

— Una quarantina di persone sono state uccise da qualcosa di inesplicabile — disse Davis, — e non sappiamo quanti altri abbiano fatto la stessa fine, o la faranno in futuro… Non mi sembra un argomento da prendere alla leggera.

Parlando, guardava in direzione di terra. Una luce brillo, si spense, riapparve e di nuovo spari. Un minuto dopo ricomparve, svani, brillo di nuovo due volte. Era lontanissima. — Cambiarne rotta, Deirdre — disse Davis, in tono diverso.

— Sai qual e la nuova direzione.

La prua dell’“Esperance” abbandono la stella che la guidava e punto su un’altra. Davis si occupo delle vele. Ora il panfilo sbandava leggermente, e lo sciabordio dell’acqua contro lo scafo aveva un suono diverso. Il cielo sembrava piu ampio e piu remoto che dalla terraferma. La scia del battello si allungava luminosa e azzurrognola. Anche la luna era strana, fredda ed enorme: e a-desso aveva un aspetto incombente e minaccioso. Sembrava vicina come la si vede a un telescopio di media potenza.

L’“Esperance” era un punto solitario nell’oceano.

Con l’arrivo del sole, dell’alba seguente, la sensazione di solitudine si dissolse.

Ne terra ne navi in vista. Ma la terra non doveva essere lontana: i gabbiani si libravano alti, lanciando le loro grida rauche, e le onde sembravano giocare a rincorrersi sotto il sole. Poco prima era stata fissata una base metallica sul ponte, e ora un pesante albero allungabile si levava fino alle crocette. All’estremita dell’albero ruotava monotono una specie di cesto. Un normale radar. Niente di insolito nello strumento, tranne il modo in cui era stato montato. Comunque, un albero smontabile era piu che giustificato a bordo di uno yacht.

Il lavoro di bordo procedeva normalmente. Doug e Jug lavavano il ponte, e gli altri due facevano brevi apparizioni sopracoperta per poi tornare a scomparire. Davis, al timone, fumava tranquillamente. Terry si sentiva un essere inutile e a disagio.

— Potrei fare qualcosa? — domando a un certo punto.

— Dovete essere voi a decidere — disse Davis.

— Allora potrei vedere cosa si puo fare per quel rivelatore subacqueo.

— Per me va benissimo — approvo Davis. Ma non gli fece premura.

Terry aspetto un momento. Si, il bizzarro gruppetto dell’“Esperance” era in cerca di qualcosa, qualcosa di importante. Ma Terry era un estraneo fra loro, e lo sarebbe rimasto finche non avesse collaborato attivamente.

Tiro fuori i suoi arnesi e tutto il materiale che gli serviva. Inutile costruire un registratore: ce n’era uno gia

Вы читаете L'incubo sul fondo
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату